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Autore: Scarlet Tabby    21/06/2014    1 recensioni
La storia d'amore di Minerva McGranitt e Albus Silente, dal loro primo incontro fino alla fine degli anni di Harry Potter a Hogwarts.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Nota della Scrittrice: Mi è piaciuta l'idea dallo scorso capitolo di far lasciare Hogwarts alla nostra coppia preferita per un po' e vedere come questo affetti la loro relazione, così ho deciso di portarlo avanti. Giusto per avvisarvi, Minerva andrà un po' fuori di testa, ma Albus farà tornare tutto OK. Dopo tutto, è quello che fa. Per favore recensite con commenti o altro! E grazie a tutti voi che continuate a seguire TMD. Io lo adoro e sono felice che lo adoriate anche voi. Buon divertimento!


Capitolo 16: Crisi e Litigi
 
6 Luglio, 1960
 
Durante l’estate, lo staff mangiava i pasti nella stanza del personale o separatamente nelle loro stanze, piuttosto che stare cerimoniosamente nella Sala Grande. Minerva era un po’ malinconica quella mattina. Albus era a Berlino per la settimana per partecipare alla Conferenza della Confederazione Internazionale dei Maghi. Dopo cinque anni in una relazione romantica, lui le mancava così tanto quando doveva lasciarla, soprattutto per più giorni alla volta. Era proprio come una donna appena innamorata, depressa quando il suo amante era via e stordita per il suo ritorno. Anche se nessuna persona sulla faccia della terra avrebbe mai visto Minerva McGranitt agire in modo distratto. Eccetto forse Albus. Quando sarebbe tornato, l’avrebbe accolto in modo corretto. Sorrise a quel pensiero durante la sua colazione. Comprò una nuova vestaglia rossa che sapeva lui avrebbe apprezzato toglierle da dosso.
Come al solito, Minerva non si impegnò troppo in conversazioni con i colleghi durante il pasto, preferendo invece sfogliare la Gazzetta del Profeta. Si soffocò con le sue uova quando arrivò a un titolo a pagina tre.
 
Edward Potter Nominato Capo Applicazione Della Legge Magica
 
Lesse attentamente l’articolo, notando quante persone erano state citate lodando le capacità e le qualifiche di Potter per la posizione. Sembrava che fosse molto apprezzato, e per questo era contenta. Helen meritava di essere sposata a un brav’uomo, anche se l’esperienza di Minerva con lui era stata il contrario. Quando raggiunse l’ultimo paragrafo, una frase quasi fermò il suo cuore: Questa nomina porta più felicità al signor Potter, visto che lui e sua moglie hanno proprio recentemente accolto il loro primo figlio. Hanno avuto un bambino. Helen ha avuto un bambino. Minerva era una zia.
Perlustrò l’articolo, ma non fu più fatta menzione del bambino. Era un bambino o una bambina? Quando era nato? Qual era il suo nome?
Helen ed Edward erano sposati da quasi dieci anni. E Minerva non era stata invitata al matrimonio, e non aveva ricevuto l’annuncio della nascita del suo nuovo nipote o nipotina. Era orami chiaro più che mai che i Potter non volevano avere niente a che fare con Minerva.
I due giorni successivi passarono in una nebbia. Continuò con i movimenti della vita, ma non aveva alcun interesse per niente.
La sera in cui Albus aveva programmato di tornare, lei andò fino alle sue stanze e si sedette con Fanny per un po’. L’uccello notò la sua evidente angoscia e le cantò una canzone. Immediatamente, si sentì meglio. Sua sorella fluttuò via dalla sua mente, e il ritorno a casa di Albus diventò la sua attenzione. Ringraziò Fanny e salì rapidamente nella camera da letto di Albus per cambiarsi nella sua nuova vestaglia.
Albus era felice di essere a casa. La conferenza era stata illuminante e piacevole. Aveva incontrato molte persone nuove, tutte molto influenti nelle loro rispettive nazioni, e aveva visto molti vecchi amici che gli erano mancati. Ma stare lontano da Minerva era sempre difficile. Era diventato molto abituato ad averla vicino in questi ultimi anni. Poteva rimanere solo la notte con lui durante le pause del trimestre perché essere Direttrice della Casa era un lavoro ventiquattrore su ventiquattro, ma passavano sempre alcune ore preziose insieme la sera, mentre lui scriveva lettere e lei correggeva dei compiti. Era molto difficile mantenere la loro relazione fuori dal dominio pubblico, ma significava anche che non si sarebbero mai stancati l’uno dell’altro. Il loro tempo insieme era prezioso e entrambi lo trattavano come tale.
Quando entrò nel suo ufficio, incandescenti lettere rosse con scritto ‘BENVENUTO A CASA’ galleggiavano sopra la sua scrivania con una freccia rivolta verso l’alto sotto le scale per le sue stanze. Il suo corpo stanco per il viaggio ricevette nuova energia mentre salive le scale. Minerva lo stava aspettando indossando la vestaglia più spettacolare, fatta interamente di pizzo scarlatto che mostrava un bel po’ della sua pelle gloriosa. L’afferrò intorno alla vita, facendola oscillare in cerchio prima di metterla giù e baciarla.
Lei si staccò con un grande sorriso. << Bentornato >>.
<< È molto bello essere a casa. Mi sei mancata >>.
Il resto della notte trascorse nella passione, i due amanti in estasi per essersi ricongiunti.
Il giorno seguente fu un giorno pigro. Né Albus né Minerva si cambiarono dalle loro vestaglie. Minerva chiese tutto sulla conferenza, leggermente gelosa di tutte le meravigliose streghe e maghi che Albus aveva incontrato. Lui le chiese anche scusa per il ritardo della sera prima. Albus si era Materializzato nella Testa di Porco per avere un drink veloce con Aberforth. Il cuore di Minerva sprofondò alla menzione del fratello di Albus. Si ricordò della sua famiglia e il dolore di non poter conoscere il nuovo bambino. Minerva non disse nulla, comunque. Non voleva preoccupare Albus con i suoi problemi. Le sarebbe passata abbastanza presto. Non c’era soluzione al suo problema, quindi non era di nessuna utilità essere troppo sconvolta per quello.
Il suo silenzio fu notato. << Minerva, va tutto bene? >>
Lei alzò lo sguardo e sorrise dolcemente. << Certo. Perché non dovrebbe esserlo? >>
<< Sembri piuttosto distante >> insistette, spostandosi più vicino a lei sul divano.
<< Ero solo persa nei miei pensieri. Sto bene, davvero >>.
Albus fece scivolare un braccio intorno alla sua vita. << Beh se questo è vero, ti piacerebbe trascorrere il Giorno della Bastiglia a Parigi? >>
Gli occhi di Minerva si illuminarono. << Davvero? >>
<< Sì, uno dei miei più cari amici e sua moglie hanno un castello appena fuori dalla città. Quando l’ho visto alla conferenza, ci ha invitato a stare con loro >>.
Lei alzò le sopracciglia. << Noi? >>
<< Ebbene sì, gli ho detto che mi sto vedendo con una donna incantevole a cui non riesco proprio a sopportare di separarmi >> le disse con una bacio sulla fronte.
Lei rise. << Mi piacerebbe andare. Quando si parte? >>
<< Partiremo venerdì e rimaniamo per la settimana se va bene >>.
<< Oh che meraviglia! Lo dirò a Poppy. Lei sarà in grado di dire che sono a Cliffs, se qualcuno chiede >>.
Albus sorrise e le diede un bacio sul naso. Era un bene per Minerva avere Poppy come amica. Era contento che lei avesse qualcuno con cui parlare e passare del tempo. Apprezzava particolarmente che avessero qualcuno nel castello che li coprisse quando volevano disperatamente tempo da soli.
<< Meraviglioso. Farò sapere a Nicholas e Perenelle di aspettarci >>.
Minerva aveva riconosciuto quei nomi, ma non riusciva a collocarli. Ma quando arrivarono al vasto castello, fu presentata ad una coppia che le fece cadere la mascella.
Un uomo che sembrava di mezz’età con i capelli sale e pepe, occhiali rotondi e un pizzetto ben curato li salutò.
<< Benvenuti nella nostra umile dimora! Sono così contento che entrambi siate potuti venire >>. Strinse la mano ad Albus e andò a baciare quella di Minerva.
<< Nicholas, questa è Minerva McGranitt. Minerva, posso presentarti il nostro padrone di casa, Nicholas Flamel? >> Albus indicò il suo amico e la sua innamorata a turno.
<< Nicholas Flamel! >> lei rimase a bocca aperta.
<< Albus, è davvero necessario che tu metta in guardia la gente sull’incontrarmi. Soprattutto le persone che conoscono la mia reputazione. E sì, signorina McGranitt. Sono Nicholas Flamel. Ho scoperto la pietra filosofale, che crea l’Elisir della Vita e trasformerà qualsiasi metallo in oro puro. Compirò 633 anni il prossimo mese. Mia moglie Perenelle ha appena compiuto 612 anni. E ora che ci siamo chiariti, possiamo goderci la nostra vacanza e conoscersi l’un l’altro oltre la reputazione >>. Disse tutto questo in un tono piuttosto annoiato, come se lo dovesse fare spesso. Ma sorrise in modo piuttosto amichevole mentre lo faceva.
Entrarono nel castello. Era pieno di opere d’arte e mobili degli ultimi 500 anni. Sorprendentemente, era un effetto piuttosto gradevole. Minerva si sentiva come un bambino in un negozio di caramelle. C’era così tanto da vedere, così tante cose che Flamel conosceva, tanto da assorbire! Albus ridacchiò mentre gli occhi luminosi di lei dardeggiavano, cercando di prendere su tutto. Lui sapeva che le sarebbe piaciuto qui, come piaceva a lui.
Perenelle Flamel scese una grande scalinata per salutare gli ospiti. Per la seconda volta in una decina di minuti, Minerva si ritrovò a bocca aperta. Perenelle era la donna più affascinante che avesse mai visto. Aveva i capelli lucidi del colore dello champagne ammucchiati sulla testa in un’intricata ed elegante acconciatura. La sua pelle aveva un rossore femminile permanente. C’era un ampio sorriso amichevole sulle sue labbra rosa. Indossava un abito color lavanda e favolose scarpe abbinate. Ma la parte più squisita del suo aspetto erano i suoi gioielli. Le sue dita, orecchie, collo e polsi sembravano sgocciolare con l’oro. Su chiunque altro, tutti quegli ornamenti sarebbero stati troppi. Ma su Perenelle, erano naturali ed eleganti.
<< Minerva, questa è la mia meravigliosa moglie, Perenelle >>. Nicholas offrì a sua moglie la mano per accompagnarla giù dagli ultimi gradini. << Tesoro, questa è Minerva, la donna straordinaria di cui Albus ci ha raccontato negli ultimi vent’anni >>.
Perenelle salutò Minerva molto calorosamente, con una sottile nota di accento francese. Minerva non poteva fare a meno di essere contenta che Perenelle fosse felicemente sposata, perché nessuna donna al mondo poteva avvicinarsi a Perenelle. Lei era assolutamente perfetta. Minerva non poté fare a meno di sentire una piccola fitta di gelosia quando Albus sorrise radioso mentre Perenelle lo baciava sulla guancia.
Nicholas e Perenelle li condussero in salotto. Minerva parlò sottovoce all’orecchio di Albus: << Venti anni? >>
Lui rise e le mise un braccio attorno alla vita. << Prima eri la mia studentessa brillante, poi la mia brillante ex studentessa che si faceva pubblicare per la sua ricerca, e poi la mia bella e brillante collega, e ora la donna perfetta di cui io sono innamorato. Quindi sì, sto parlando di te da vent’anni >>.
Minerva sorrise e lo baciò sulla guancia e con amore passò le dita tra la sua barba sempre crescente.
Le due coppie condivisero una bevanda nel salone, chiacchierando allegramente sull’Alchimia, Trasfigurazione, Hogwarts, la Francia e su di tutto. Perenelle si scusò per controllare la cena.
 << Avrai una piacevole sorpresa, mia cara >> Albus disse a Minerva << Perenelle è una cuoca favolosa >>.
Minerva era un po’ sorpresa pensando a Perenelle Flamel, 612 anni e coperta di gioielli costosi, cucinare la cena. Nicholas sembrò leggerle la mente. << Sia Perenelle che io siamo cresciuti poveri e non abbiamo mai avuto elfi domestici. Quindi cuciniamo noi e facciamo noi le pulizie. E abbiamo avuto un sacco di tempo per diventare bravi a fare entrambe le cose >> disse con un sorriso.
Un’ora più tardi, gli venne servito il più incredibile gallo al vino in una sala da pranzo vittoriana.
<< Perenelle, questo è assolutamente incredibile. Albus non esagerava con i tuoi talenti >> Minerva disse alla padrona di casa.
<< Sono molto contenta che ti piaccia, Minerva. So che il gallo al vino è uno dei piatti preferiti del nostro Albus. Lo faccio ogni volta che ha il tempo di farci visita >>.
Il resto del magnifico pasto fu speso discutendo i piani per la settimana. Tutti erano d’accordo di andare a Parigi per il Giorno della Bastiglia. Nicholas e Perenelle erano presenti al momento della presa della Bastiglia e apprezzavano le celebrazioni babbane che la commemoravano ogni anno.
Così la mattina del 14 luglio, Perenelle prese Minerva nel suo immenso camerino. Era quasi delle dimensioni della sala da pranzo e piena di ogni stile e colore dei vestiti che si possa immaginare, sia magico che babbano. Minerva non aveva portato nessun vestito babbano con lei, così Perenelle si offrì di prestarle tutto quello che voleva.
Con un paio di incantesimi di alterazione, Perenelle mise Minerva in una bellissima gonna blu scura di media lunghezza e una giacca abbinata sopra una semplice camicetta di seta bianca. Perenelle insistette anche nel voler fare i capelli di Minerva. Con un gesto della sua bacchetta, Perenelle creò uno stile ‘vecchio Hollywood’ di onde sensuali. Minerva fu piacevolmente sorpresa da quanto carina sembrava. Perenelle esaminò il suo lavoro allo specchio.
<< Oh, quanto sei fortunata, cherie, a non aver bisogno di alcun incantesimo di trucco. Sei semplicemente belle rotolando giù dal letto. Sono molto gelosa >>.
Minerva fece una pausa mentre si metteva i suoi orecchini preferiti (il suo trentesimo regalo di compleanno da parte di Albus). << Lo trovo difficile da credere, signora Flamel. Siete facilmente la donna più bella che abbia mai visto >>.
 << Sei molto dolce. Ma dopo 612 anni, ho trovato molti modi per rendermi bella per mio marito. Lui mi compra i gioielli per, come dice lui, ‘adornare la mia bellezza’, ma mi faccio bella per rendere giustizia ai gioielli >>. Si lasciò sfuggire una risatina. Minerva rise con lei, e si mise un po’ di rossetto per far sentire meglio Perenelle.
Le due donne scesero la grande scalinata nei loro vestiti babbani, andando incontro ai loro uomini che erano entrambi molto eleganti nei loro abiti a tre pezzi.
<< Finalmente! Avrei dovuto sapere che saremmo stati in ritardo per la nostra prenotazione >> borbottò Nicholas prendendo il braccio di sua moglie.
Lei lo rimproverò scherzosamente. << Mais non, Nicholas. Sai che non ci baderanno per noi >>.
Albus baciò la guancia di Minerva. << Vedo che Perenelle ha messo le mani sul tuo aspetto. Sei stupenda, mia cara >>.
<< È stata un po’ una lotta per impedirle di mettere la metà dei suoi gioielli su di me. Ma sono contenta che ti piaccia. Anche te sei molto bello >>.
<< Grazie. Ora dobbiamo andare. Nicholas odia essere  in ritardo >>.
Si smaterializzarono dal castello e finirono davanti a un ristorante: Le Jules Verne.
Minerva si voltò in circolo per capire dove si trovavano. Subito dietro di loro c’era un balcone che dava sull’orizzonte di Parigi. Erano 148 metri in aria, al secondo piano della Torre Eiffel.
Il maitre salutò i Flamel personalmente e portò i quattro al miglior tavolo del ristorante. Il pasto era divino, il vino squisito.
Quando ebbero finito il dessert e il caffè, il conto non arrivò. Nicholas e Perenelle si alzarono semplicemente per andarsene. Albus e Minerva li seguirono. Mentre uscivano, Nicholas spiegò loro la situazione. << Sono proprietario di un parziale di questa struttura. Jules Verne è stato un mio ottimo amico. In realtà era un diretto discendente della sorella di Perenelle. Così ho contribuito a finanziare il ristorante e l’ho chiamato con il nome del nostro pro pro e così via nipote. Come risultato, non pago mai per mangiare qui >>.
Minerva annuì e tacque. Nipote. Lei poteva avere un nipote. O forse una nipote. Non lo sapeva, e non lo avrebbe scoperto tanto presto. La sua depressione di un paio di giorni prima tornò a piena forza.
Albus notò il suo improvviso cambiamento di comportamento. << Stai bene, Minerva? >>
Lei tentò un sorriso. << Sì, sto bene >>.
Non le credeva, ma sapeva che era meglio non premere sul problema. Gliel’avrebbe detto se ci fosse stato qualcosa che non andava. Le posò un bacio rassicurante sulla tempia mentre camminavano lungo la Senna con i Flamel.
Minerva rimase persa nei suoi pensieri fino ai Giardini  delle Tuileries Si fermarono in mezzo alla folla babbana per guardare i fuochi d’artificio.
Albus stava iniziando ad essere preoccupato per quanto Minerva fosse silenziosa. << Sei sicura di stare bene? >>
<< Sto bene, Albus. Ma se me lo continui a chiedere, diventerò molto arrabbiata con te >> rispose lei con una piccola occhiataccia.
<< Mi dispiace >> disse piano.
<< Non ti preoccupare. Non è niente. Ma apprezzo la tua preoccupazione >>. Per mostrare che non c’era rancore, lo baciò dolcemente sulla bocca.
Un grido interruppe il loro bacio. C’era un branco piuttosto volgare di giovani ubriachi a breve distanza. Perenelle era nel mezzo, flirtando in francese. Nicholas guardava, divertito a quanto attraente altri uomini trovassero sua moglie. Ma uno dei francesi notò Minerva e Albus.
<< Eh! Ma belle, tu es trop jeune pour lui. Ne lui baises pas! Viens avec moi!* >> Afferrò Minerva intorno alla vita per trascinarla via da Albus. Lei gridò per la sorpresa.
Una fiamma di rabbia si accese all’interno di Albus. << Lasciala! >> gridò. Il francese non lo fece. Così Albus lo stese con un pugno. L’uomo cadde e Albus prese Minerva e si smaterializzò con lei sul posto.
Quando furono tornati a Château Flamel, Albus la lasciò andare e la guardò su e giù con apprensione. << Stai bene, Minerva? >>
Lei era un po’ scossa, ma l’adrenalina del momento svanì in fretta e fu in grado di sorridere al suo salvatore. << Questa è la terza volta che mi fai questa domanda stasera. Ed io sto ancora bene. Ma davvero, Albus, ho pensato che la violenza fisica fosse al di sotto di te >>.
<< Nulla è al di sotto di me quando si tratta della tua sicurezza. Mi dispiace di aver causato uno spettacolo >>. Abbassò la testa per la vergogna.
Lei gli mise le braccia al collo. << Posso ringraziare il mio coraggioso cavaliere? >>
Lui si limitò a sorridere mentre lei si mosse in avanti e lo baciò appassionatamente. Si separarono al suono di un forte crack.
Nicholas e Perenelle si erano appena materializzati di nuovo a casa. La signora Flamel ridacchiò al rossetto sbavato su tutte le labbra di Albus. Nicholas era meno divertito.
<< Sei consapevole che ho dovuto Obliare un’intera folla di ubriachi babbani dopo la tua piccola rozza bravata? Sei molto fortunato che il Ministero francese sa che posso prendermi cura di me stesso >>.
Perenelle gli mise una mano sul braccio. << Mon cher, si è risolto il problema. Tutto è finito. Lascia che Minerva continui a ringraziare Albus. Vieni dentro con me, per favore >>.
Guardò la sua bella moglie e si addolcì immediatamente al suo sorriso seducente.
Albus si fece avanti. << Nicholas, sono molto spiacente di averti causato problemi >>.
<< Va tutto bene, Albus >> Flamel rispose, non distogliendo gli occhi dalla moglie. << Perenelle ha ragione. È finito. Niente di male. Avrei fatto lo stesso se uno qualsiasi di questi luridi ranocchi avesse messo una mano sulla mia signora >>.
Condusse la moglie in casa. Perenelle si voltò con un sorriso e un occhiolino per gli amanti sul suo prato davanti.
 
*Mia bella, sei troppo giovane per lui. Non lo baciare! Vieni con me!


Nota della Traduttrice: Ciao a tutti! Scusate immensamente per il ritardo nell'aggiornare, ma è stato un periodo impegnatissimo tra scuola, visite e impegni vari! Adesso che è estate cercherò di aggiornare più velocemente. Comunque spero questo capitolo vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate! :) Al prossimo capitolo ;)
  
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