Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Yuki__no_yoru    21/06/2014    0 recensioni
Una giovane newyorkese inizia le superiori. Una settimana dopo, prima di uscire per andare a scuola, le chiavi della macchina del padre non si trovano. Dopo averle cercate per tutta casa si scopre che erano state rubate dal furetto della ragazza, che aveva percepito che qualcosa di brutto stava per accadere. Difatti è l’11/09/2001, sono le 9:48, e tutti sappiamo cosa sia successo a New York quel giorno. Ma, purtroppo il padre e la ragazza potrebbero ritrovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco la sveglia, con la sua stupida musichetta a intermittenza,  proprio non la sopporto, ma sono costretta ad ascoltarla e ad alzarmi, altrimenti salirà Amma e mi rovescerà addosso un secchio di acqua gelida! Amma è come una nonna, ma un po’ più giovane, prima di me ha cresciuto mio padre ed è sempre vissuta con la nostra famiglia, e noi le abbiamo sempre voluto un mondo di bene.  
Oggi è il mio primo giorno di scuola superiore e non voglio arrivare in ritardo, così mi vesto e scendo a fare colazione.
Quando mi accorgo di un biglietto a me indirizzato:
Guarda nel sottoscala, troverai una sorpresa che penso ti piacerà…
                                       Amma

Stupita vado a vedere nello stanzino del sottoscala e, non appena accendo la luce, un piccolo animaletto mi sale sulla testa. Sorpresa, provo ad acciuffarlo, finché non mi salta in mano: è un furetto. Lo porto fuori e gli metto un pezzo di pane davanti. Lo divora, così gliene  do ancora e decido di chiamarlo Pan. Prendo lo zaino e il giubbotto, mio padre mi aspetta in auto, salgo in macchina e partiamo. Mio padre mi lascia davanti ai palazzi in cui lavora, le torri gemelle di New York. Si ferma, lo saluto e ci dividiamo, lui verso il suo ufficio, io verso la scuola superiore St. Louis.
Passano le ore, lezione dopo lezione la noia si accumula. Trascorre una settimana… è l’11/09/2001, sono le 7:35 di mattina e non si trovano le chiavi della macchina di papà. Non sono nella giacca, non sono in cucina, né in sala, né in camera da letto… non ci sono e ormai sono le 9:48. Dopo aver messo la casa sottosopra le troviamo, le ha rubate Pan e non vuole ridarcele, ma dopo averlo rincorso per tutte le stanze, riusciamo a prenderle e partiamo.
Sono le 9:50, siamo arrivati, c’è caos dappertutto, una delle torri gemelle ha preso fuoco, si vedono delle persone agli ultimi piani gettarsi giù dal palazzo e morire nell’impatto. Abbraccio mio papà, entrambi piangiamo, lui sarebbe potuto morire, ma grazie a Pan non gli è successo niente. Mio padre si stacca da me, va verso l’ingresso del secondo palazzo: li c’è la sua fidanzata, Celine, che ha preso il posto di mia madre quando è morta.
Io mi dirigo verso la mia migliore amica, Katrin. E’ disperata, probabilmente ha già perso l’unico parente che aveva, suo fratello maggiore. Mi guarda e mi dice che lui si trovava sulla torre che ha preso fuoco e che ormai era morto, io abbraccio e consolo la mia amica, ma non serve a granché. Sono le 9:54, la torre va ancora a fuoco e nessuno si preoccupa di noi qua sotto, tutti sono impegnati a controllare la situazione, a quanto pare è stato dirottato un aereo che poi si è schiantato contro la torre. Mio padre non è ancora tornato, sono molto preoccupata, ma non voglio muovermi, non con tutto il caos che c’è attorno. 9:56, 9:57, 9:58, nessuno fa niente, nonostante la torre minacci di cadere ed infatti, alle 9:59 crolla tutto. Non riusciamo a spostarci, c’è ancora troppa gente che urla, corre, spinge, piange... Katrin non si muove, è proprio sotto la torre, pezzi di cemento, travi, finestre ci cadono attorno, ma lei non si muove, non vuole.
Tutto si muove al rallentatore, non sembra reale, non voglio che lo sia, sono le 10:12, al posto della torre c’è un mucchio di macerie, Katrin non c’è più, non è sopravvissuta, mio padre non si vede, ma vedo qualcun altro. Pan ci ha seguiti, continua a girare in tondo, mi avvicino a lui, ma si allontana, faccio un altro passo e lui uguale, vuole che lo segua. Così, mi incammino dietro Pan. Mi porta al sicuro, non mi ero accorta di aver perso l’orientamento, credevo di essere a sud, ma ero a nord-est, senza Pan non mi sarei mai messa in salvo. Arrivati in un giardino mi nascondo su un albero e resto li fino alle 10:45, poi vado da Joey, ma li non c’è mio padre. Scopro che è crollata anche la seconda torre e che mio padre era dentro, così resto da Joey fino alle 22:00, quando Amma mi trova e mi porta a casa. Ricordo di non essere uscita dalla mia camera per tre settimane. Poi ho voltato pagina e ho capito di non aver mai ringraziato Pan abbastanza.
Amo quell’animale, è il mio angelo custode.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Yuki__no_yoru