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Autore: JJ Potter Jackson    21/06/2014    2 recensioni
Per Tobias e Edith è il momento di andarsene dagni abneganti, di allontanarsi da loro padre, dalla monotonia degli abneganti. è il momento di fare nuovi incontri.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eric riporta lo sguardo su di me. Sento una stretta al cuore e non voglio colpirlo. Ma devo farlo. Mi ricordo che molto tempo fa ho deciso di non provare alcun sentimento se non per mio fratello. Niente mi avrebbe più dovuto far del male. Non voglio più provare il dolore che provavo quando volevo bene a Marcus e lui maltrattava me e Tobias. Quindi mi concentro sul combattimento. Devo attaccarlo per prima, sono più piccola e quindi più veloce e in più ho l’effetto sorpresa. Mi avvicino più velocemente che posso e sferro un colpo sotto il suo mento, fortunatamente è più alto di me, e mi sposto. Barcolla un secondo così mi riavvicino e cerco di colpirlo al ventre ma lui mi prende con una mano quella che stava per colpirlo e con l’ altra mi sferra un pugno esattamente dove cercavo di colpirlo prima. Lo guardo con gli occhi sgranati, e una smorfia di dolore mi si dipinge sul viso, non ho mai provato un dolore così forte prima d’ora. Mi lascia. Cado per terra ma mi rialzo. Prima di quanto si aspettasse probabilmente perché quando lo colpisco sembra stupito, mi tira un pugno ma questa volta lo paro, lo colpisco di nuovo ma anche lui lo para, un altro colpo e un’ altra parata. Ad ogni colpo la nostra rabbia sale e continuiamo a colpirci con più forza. Sono sfinita quando mi colpisce la mascella con un pugno e subito dopo mi tira un calcio sulla gamba. Le mie ginocchia non mi hanno retto le braccia non avevano neanche la forza di attutire il colpo…ma sento due braccia forti che stringono un attimo prima di sbattere la faccia sul pavimento, due braccia forti…le sue braccia, le braccia di Eric. E da quel momento non ricordo più niente.
                                                                              ***
Mi sveglio. Sento solo dolore alle braccia, non mi rendo conto neanche che qualcuno mi stringe la mano. Apro gli occhi. Vedo che la mia mano è stretta da un’altra, magra, ma forte la pelle leggermente bronzata, Jack. 
“Ehi!” mi saluta con un sorriso
“Ciao Jack” lo saluto….posso sembrare stupida ma ho bisogno di saperlo.
“Jack dove sono? Da quanto sono qui e come ci sono arrivata?”
“non sono un po’ troppe domande tutte insieme?”
“…”
“okok…Eric ti ha portata qui…è stato con te fin quando non è arrivato Max…lo ha mandato via…era molto preoccupato….ah…”
“ ah cosa???”
“abbiamo litigato…”
“voi cosa???? Jack andiamo!!dovevate proprio litigare? ”
“scusa….sei qui da un giorno comunque…”
“siete delle teste di melone….che idioti…ma…perché? un giorno…cosa mi sono persa? Max era arrabbiato?”
“abbiamo fatto sempre combattimento e non si è arrabbiato…questa sera c’ è la caccia alla bandiera…comunque…”
“bene mi preparo…ma hai cambiato discorso…perché avete litigato tu ed Eric?”
“non è importante”
“Jack”
“sul serio”
“posso sempre chiedere a qualcun altro”
“nessun altro te lo dirà…non c’era nessuno quando è successo..a parte te…ma eri svenuta”
“lo chiederò a Eric questa sera…”
“no…ok te lo dirò io…”
“allora?”
“io e Eric abbiamo deciso di non farne parola…”
“jack!”
“no senti non posso…ora devo andare… ci vediamo dopo J”
Sono sola, sveglia e mi inizio a preparare. Sto per uscire quando arriva Jack di corsa e mi bacia. Un bacio a stampo, è caldo, è piacevole…ma mi stacco
“JACK CHE CAZZO FAI?”
Mi ribacia e io non riesco a respingerlo…pensieri confusi mi affollano la mente, infondo so che a Eric non interesso quindi…Jack mi è praticamente sempre vicino…
I baci continuano, sono più focosi, ormai non sono più baci a stampo….vogliamo qualcosa di più…entrambi…ma lo blocco
“aspetta”
“che c’è?”
“non qui….non adesso…iniziamo col definire cosa siamo…e poi guarda l’ora tra poco dobbiamo incontrare Max e poi lo sai…per un ex abnegante è abbastanza strano…”
“si… hai ragione…ne parleremo dopo la caccia”
“andiamo”
Prima di uscire dall’infermeria mi bacia. È bello essere baciati…tra gli abneganti non succede mai…in più da quando mia madre è morta a casa mia la dimostrazione dei sentimenti  non c’era…
Arriviamo al treno saltiamo, mi tengo vicina a Jack… e Max e un altro capo-fazione fanno le squadre. Max inizia a chiamare
“eric”
Tocca all’altro
“Jack”
A quanto pare sarò solo con uno dei due….spero che sia Eric…anche se visto quello che è successo…ma lo spero. Tocca a Max…. ti prego ti prego…guardo Eric…sta guardando altrove…e mi domando come posso solo pensare di interessargli e mi arrabbio con me stessa…come posso essere così stupida, così imperfetta per lui…..non devono capirlo…nessuno deve capire cosa provo. Guardo Jack,che al contrario di Eric mi stava guardando, gli sorrido. Max sta per dire il nome. Dubito che mi scelga
“Dith”
Bene, vado verso di lui, con un sorriso perfido…
“mi è piaciuto come hai combattuto contro Eric…siete perfetti insieme….bastereste voi per vincere…”
Bene.
Scelgono gli altri. Scendiamo.

  
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