Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: SimuC    18/08/2008    2 recensioni
Una triste verità, una dura realtà da accettare e ricordi confusi...ma una memoria perfetta...o quasi...mi lasciate un commentino?:)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Decisioni inconsapevolmente comuni

Era trascorsa un settimana da quando Hermione Granger si era recata a Malfoy Manor ed aveva avuto luogo quella strana conversazione col biondino. Ora la riccia era nel giardino della sua casa a Londra, in un pigiama celestino a maniche lunghe seduta sulla grande altalena. Con le gambe incrociate e un grande scatolone sulle gambe, sorseggiava una tazza di caffè e tirava fuori vecchi ricordi, sperando magari che qualcos’altro le tornasse in mente. Il clima a Londra di quei giorni era piuttosto freddo nonostante si fosse ancora a settembre. Il giardino non era mai stato così florido, allegro e calmo.
La ragazza tirò fuori la prima foto. La sua nascita, e poi ancora una foto di quando aveva 11 anni prima di attraversare il binario 9 ¾ , dopo c’erano solo foto magiche, ovvero che si muovevano. Tutte con loro. tutte. Lei, Ron,Harry e Ginny che continuavano a sorridere a quell’obiettivo e che ridevano muovendosi. Molte ritraevano lei e Ron. Non ricordava se con quest’ultimo ci avesse avuto mai una relazione ma non aveva importanza, lei lo amava comunque, gli era infinitamente grata, le aveva salvato la vita. In altre foto c’era Harry che le scompigliava i capelli e lei gli tirava palle di neve in cambio, altre solo di lei e Ginny. Quelle foto erano pugnalate al cuore. Dolori infiniti per lei. Quanto gli mancavano! Quei giorni felici. Pianse ancora al ricordo di alcune sere a parlare dei loro futuri. Harry voleva diventare un famoso Auror dopo aver ucciso Voldemort, Ron l’avrebbe seguito probabilemente e ogni volta prendevano in giro lei perché non sapeva ancora cosa fare era indecisa sull’essere un Auror o no. Ginny le parlava spesso del fatto che qualsiasi cosa avrebbe fatto avrebbe voluto rimanere vicina ad Harry che amava. Ad Hermione calò una lacrima. Ora erano insieme. Tutti insieme, tranne lei. Perché?? Alla fine rimanere ove non c’erano più i suoi fratelli non aveva senso. Pensò ai loro futuri, oddio..loro non avrebbero mai potuto vivere il loro futuro, realizzare i loro sogni.
Hermione presa da una crisi di pianto chiuse la scatola e la riportò dentro. Aveva capito cosa doveva fare: doveva passare del tempo a Hogwarts, di sicuro le avrebbe fatto bene, e avrebbe ricordato qualcos’altro. Entrata in camera sua si sedette sul comodo letto e prese della carta da scrivere dallo scrittoio. Dopo poche righe, prese il suo gufo e gli arrotolò la lettera alla zampa, aprì la finestra e dei caldi raggi di sole accolsero l’animale che volava ad avvertire la professoressa McGranitt che Hermione Granger aveva deciso di accettare la sua offerta. Trascorrere del tempo ad Hogwarts.


Intanto a Malfoy Manor un alto uomo distinto faceva colazione in giacca e cravatta già, al lungo tavolo vuoto.Vuoto perché nessuno era con lui. La bambina stava per lo più in camera sua e comunque non si nutriva di certo di portate. Quindi lui era solo. Finì la sua colazione di uova, bacon e pane tostato, salì in camera a dare un bacio a sua figlia, dopodi chè uscì dal Manor.
La giornata era favolosa. Un po’ freddina, ma molto molto sole. Persino il maniero sembrava meno oscuro, poteva quasi passare per una villetta di Londra. Quasi.
Un elfo lo richiamò dall’uscio della porta, lui esclamando un “che c’è ancora?” si voltò verso il povero essere.
-Padrone, scusi è arrivata per gufo. Molto urgente-disse quello inchinandosi e porgendogli una lettera chiusa e con il marchio di Hogwarts. Quello poi sparì alla velocità della luce.
Draco aprì la busta annoiato. Veniva da hogwarts.

Caro signor Malfoy, mi scuso per il poco preavviso, ma purtroppo abbiamo tempi stretti, quindi volevo informarla che il ministero ha accolto la nostra proposta di farla entrare nel corpo insegnanti della scuola di Hogwarts. Naturalemente insegnerà la nuova materia introdotta, ovvero “introduzione al lavoro da Auror” a partire dal quinto anno in poi. Attendo una sua risposta il prima possibile, sperando in una conferma. Grazie e a presto,

Minerva McGranitt


Draco Malfoy richiuse la lettera quasi sorridendo e chiamò ancora l’elfo.
-Preparami tutto, al mio ritorno voglio trovare le valigie pronte, andrò ad hogwarts-disse impassibile.
Subito l’elfo corse per le scale.Sul volto del biondo si dipinse un’espressione soddisfatta, mentre un altro elfo volava per la scuola di magia, portando una piacevole risposta positiva.

Molly Weasley non riusciva più a togliere le sue braccia dal collo di Hermione Granger, quasi soffocandola nell’abbraccio. Il signor Weasley provvide a questo grazie al cielo, liberandola.
Hermione si guardò in torno…erano anni che non vedeva la Tana al numero 12 di Grimmald Place. Non era cambiata molto, i mobili erano sempre gli stessi, tirati a lucido dalla signora Weasley, i quadri sempre i soliti, infatti lei era stata piacevolmente accolta dalla nonna Black e dai suoi “gentili” insulti. La casa in sostanza sembrava vuota. Dei figli dei Weasley, quelli rimanenti s’intende, non vi era traccia, uno in Romania, uno al ministero e gli altri chissà dove.
La signora Weasley sembrava provata. Grosse lacrime, non si capiva se di gioia o meno le rigavano il volto. Era dimagrita di parecchio, sembrava molto sconvolta a rivederla. Il signor Weasley era invecchiato abbastanza negli anni, ancora con la cravatta a farfallino le sorrideva timidamente.
-Oh cielo cara, mi sembra quasi impossibile che tu sia sveglia..non sai quanto ho pregato che accadesse!- sospirò Molly trascinandola verso il salotto.
-Si…anche io sono molto contenta di essere qui..-disse titubante. La situazione era alquanto imbarazzante.lei viva, i figli morti. Uno di loro per salvare lei.
-Da quando…bè lo sai da quando…questa casa non è più la stessa- singhiozzò la donna.
-Neanche la mia vita lo è… Mi sento così in colpa..per Ron soprattutto…-
-No cara ti prego…neanche lui vorrebbe vederti così…ti amava…-
-Anche io…li amavo tutti..poi adesso tutto è senza senso…ci sono cose che non ricordo, altre che non capisco,alcune appena scoperte, che sono sconcertanti- concluse mentre la sua voce si incrinava.
-Ti riferisci a Malfoy e a tutte le faccende conseguitagli?-
-Si anche…non capisco davvero e non ricordo nulla…-
-Bè Hermione è normale-si intromise il signor Weasley- non posso dirti molto, so solo che Malfoy fu scagionato da tutte le accuse e poi vi siete innamorati e lui è entrato a far parte degli Auror-

Hermione chiuse gli occhi, in cerca di un ricordo che non tardò ad arrivare, mentre la voce di Arthur Weasley sembrava sempre più lontana.

Una camera buia. La camera di Malfoy. Le verdi lenzuola di seta verde e argento erano disfatte e seduta sul letto c’era proprio lei, Hermione. Con le game nude e solo una camicia enorme che la copriva, i riccioli legati in una crocchia malfatta. Alla finestra che tentava di accendersi una sigaretta c’era Draco Malfoy con solo i jeans indosso.
Riuscì ad accenderla e fece un tiro gettando il fumo addosso alla riccia che si ritraè con espressione contrariata.
-Allora…dicevamo amore…che domani porrai la tua richiesta per essere ammessa al corso per Auror…bene bene allora lo Sfregiato c’è riuscito a convincerti eh?-disse il biondo beffardo.
-Harry non centra niente con la mia decisione…non metterlo sempre in mezzo-disse Hermione guardandolo fisso.
-Mpf…e quando mai…senti.. che ne pensi se domani vengo con te?-chiese poi avvicina dosi a lei. -Mi vuoi accompagnare Malfoy? Perché sai Furetto, non sono sicura che potrò ripagarti dopo per questo favore..-disse maliziosa.
-Non voglio accompagnarti…- la fissò attentamente- Voglio porre domanda anch’io-
La riccia rimase sorpresa per qualche secondo.
-Davvero Draco?-
-Si…diventerò Auror…-
-P..Perchè? Non hai mai voluto…-
-Per te…- le diede un bacio casto e lieve, mentre quella lo guardava sempre più sorpresa.
-Ti amo Draco…-pronunciò seria.
-Anche io…-lui rispose trascinandola ancora su quelle lenzuola.



-Oh- Mio-Dio- la riccia si assicurò di scandire bene le parole.
-Stai bene cara?-chiese la signora Weasley, questo parve ridestare Hermione.
-S..si..credo di si…ora devo proprio andare…andrò ad Hogwarts- disse molto confusamente alzandosi e uscendo.
-Hermione stai attenta cara, e per qualsiasi cosa noi siamo qui…-disse Molly.
-Grazie- le stampò un bacio sulla guancia e uscì di corsa.
Era lei che aveva visto in quel ricordo? C’è era davvero lei? Sicuri che non fosse sotto Imperius..??? Draco Malfoy era diventato Auror solo per lei, e dopo aveva anche deciso di lasciarla…ma che senso aveva tutto ciò? E poi lei che diceva di amarlo? Sentirselo raccontare da Malfoy era una conto, ma sentirlo pronunciare dalle sue stesse labbra era troppo! E poi lei e lui dopo…il sesso…no…non era possibile, di sicuro qualcuno si stava insediando nella sua mente per tirarle brutti tiri modificandone i ricordi…
Hermione giunse a casa con queste riflessioni e circa dopo pranzo cominciò a fare le valigie, nel pomeriggio Minerva Mcgranitt le avrebbe mandato qualcuno a prenderla. Hermione sperò tanto che non si trattasse di Gazza. Le venivano già i brividi. Ma il pensiero di tornare a stare ad Hogwarts per un po’ la ripagava di tutto. Inoltre di sarebbe tenuta a debita distanza dal biondino senza peli sulla lingua, ovvero mister furetto platinato, che continuava a farle venire alla mente i ricordi più sconci, o almeno era quello che lei pensava.




Ringrazio per le recensioni e accetto i consigli grazie molte spero di averli messi in pratica, ho fatto del mio meglio..:) spero di ricever ancora recensioni. Il prossimo capitolo a breve.baci
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SimuC