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Autore: UndyingDunkleosteus    22/06/2014    1 recensioni
le storie di due ragazze completamente diverse si intrecciano fino a scontrarsi l'una con l'altra, fondendosi in una cosa sola
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Killer Bee, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Aisu


<< forza ragazza, mettici più impegno/ costruisci una statua usando i pezzi di legno!/se poi il risultato sarà decente/ti farò riposare finchè il sole non scende!>>(scusate per le strofe un po’ traballanti, ma è stata la prima cosa che mi è venuta in mente!Nd: autrice) rappeggiò Killer Bee alla sua migliore allieva, Aisu, che in quel momento stava afferrando un blocco di legno di pino con una mano di ghiaccio che aveva creato con la sua abilità innata, l’arte del ghiaccio; aveva solo undici anni, ma nelle arti magiche ne sapeva quanto un jonin, la ragazza aveva dei capelli biondo platino con le punte che sfumavano sull’azzurro,corti dietro, ma con due ciuffi lunghi quasi fino a terra davanti , indossava una camicetta a scollo orizzontale larga bianco-azzurrina dalle maniche gigantesche e svolazzanti,con dei pantaloni blu notte con un velo che andava dietro, formando una specie di strascico iridescente; la pelle era chiarissima, e ciò evidenziava il maggior difetto di Aisu: i suoi occhi quasi bianchi, senza una minima parvenza della pupilla… perché Aisu era cieca.
Era successo quando aveva sette anni, quando perse sua madre L’organizzazione criminale Akatsuki aveva catturato Aisu e l’aveva presa come ostaggio, per spingere sua madre e suo padre, consiglieri del tsuchikage, a consegnare il rotolo più prezioso del villaggio della nuvola in cambio della salvezza della loro unica figlia, ma quando sua madre arrivò per cedere il rotolo un tipo dell’akatsuki creò una bomba con dell’argilla e la scagliò contro la donna, Aisu cercò di spingere via sua madre per salvarla, ma fu tutto inutile, quando le pattuglie trovarono Aisu, quest’ultima era gravemente ferita, cercarono di rianimare la madre, ma non ci riuscirono.
dopo aver curato Aisu successe il grande disastro:
Aisu era diventata cieca
Col passare degli anni la ragazza aveva imparato a convivere con la sua cecità, sviluppò il senso del tatto, dell’udito e dell’olfatto, e non conoscendola si poteva dire che era una ragazza comune, perché parlava, camminava e combatteva come se avesse avuto una vista perfetta << Aisu cosa c’è? Riprendi l’allenamento!/ finiamo la lezione prima di aver finito il tempo!>> la incitò lo strampalato allenatore << sì, sì… ora finisco>> sussurrò Aisu, come se si fosse svegliata da un lungo sonno, prese una sfera di legno di faggio e la posizionò per fare l’occhio del leone che aveva creato accatastando blocchi di legno di vario tipo, poi si girò e chiese<< allora? Com’è venuto fuori?>> Killer Bee squadrò la scultura, poi affermò<< davvero niente male/ hai fatto un buon lavoro/ questa statua vale/ e non è una presa in giro!>> ed annuì soddisfatto, Aisu sorrise, il suo maestro era simpatico e molto bravo ad insegnare, perché faceva imparare maggiormente attraverso la pratica; Killer Bee considerava i libri come “ carta stampata e teorica di grande veduta, ma con le tecniche ninja è meno risoluta”, e il suo continuo parlare in rima non le dispiaceva affatto; a scuola l’avevano sempre presa in giro o evitata per via del fatto che era cieca, e ora allenarsi da sola, con un maestro simpatico e che insegna bene era un toccasana per l’autostima di una ragazza che viene sempre sbeffeggiata da tutti; stava prendendo conoscenza delle sue capacità, fisiche e mentali, e a volte pensava : “un giorno i compagni di classe che mi rubavano il pranzo o mi nascondevano le cose si pentiranno amaramente di quel che avevano fatto, perché io diventerò tsuchikage, vendicherò la morte di mia madre annientando l’akatsuki e sarò rispettata da tutti!“ poi si riscuoteva dai suoi pensieri e riprendeva gli allenamenti o la sua vita quotidiana; da quando suo padre si era dimesso dal ruolo di consigliere del capo villaggio, Aisu si era dovuta impegnare per contribuire alle spese per la casa e per mantenersi; lei era molto brava a disegnare e a dipingere ,nonostante la cecità, perché era affetta da una malattia chiamata sinestesia, che le permetteva di vedere i colori ascoltando della musica, o sentire un profumo vedendo un’oggetto o un colore quindi si comprò delle tele, delle pitture di vari colori e cominciò a fare quadri che poi vendeva al padre della sua vicina di casa, Yumi,che faceva il mercante, quando il tipo ritornava per prendere altri quadri Aisu riceveva la metà del denaro ottenuto e una quantità esorbitante di complimenti << le tue tele sono energia pura trasferita sulla tela, Aisu, e di questo io me ne intendo! Cotinua così e diventerai ricchissima in men che non si dica >> le diceva il signore ; Aisu, quando tornò a casa sentì il suono dolce di un flauto “probabilmente Yumi si sta esercitando” pensò la ragazza, mettendo mano ai pennelli che aveva appena comprato con l’incasso della sua ultima tela, “rosso, arancio, oro, giallo, marrone, terra bruciata” i colori le venivano in mente con la stessa velocità di un topo affamato che vede un po’ di formaggio;ispirata dalla musica, Aisu mise mano ai pennelli che nuovi, prese dei tubetti di pittura con il colore stampato in scrittura braille e si mise a dipingere; quando finì, la tela rappresentava un paesaggio autunnale leggermente astratto << e anche questo va al papà di Yumi >> disse la ragazza mettendo la tela vicino ad altre sue opere che dopo sarebbero state vendute ai vari mercati della zona; stanca per la giornata passata Aisu uscì in giardino per meditare, si sedette sotto un salice piangente che cresceva vicino al piccolo stagno con i pesci blu, chiuse gli occhi e meditò a fondo, eliminando tutto lo stress accumulato durante le giornata.

Dopo aver finito la meditazione l’azzurra entrò in casa, suo padre, il signor Ikuro Kida, stava facendo il bilancio del mese, confrontandolo con i guadagni del negozio di armi << oh, ciao Aisu, com’è andato l’allenamento con il tuo maestro? >> la salutò come appena svegliato da un lungo sonno. Era sempre così, da quando la moglie era morta Ikuro si era ritirato in se stesso, troppo addolorato perché gli importasse del suo lavoro, dal quale si era dimesso, ora lavorava come mercante di armi e viaggiava molto, lasciando la sua unica figlia da sola per mesi a volte<< ciao papà, gli allenamenti vanno bene, piuttosto, a te come va con il lavoro? >> rispose l’azzurra versandosi un bicchiere d’ acqua, il padre non sapeva del lavoro che faceva la sua figliola per guadagnarsi da vivere quando lui era assente << bene, bene, sono appena tornato dal villaggio della foglia, ci sono tante persone cordiali, potremo trasferirci lì, no? Potresti costruirti una nuova vita >> scandì il signor Kida, visibilmente stanco , Aisu fremette e protestò << ma io mi trovo bene qui! Ho un’allenatore fantastico, ho tanti amici, cosa ti fa pensare che io non mi sia ambientata qui? So che sono cieca, ma non è un problema! >> Ikuro si ritirò sulla difensiva,scusandosi << non volevo dire questo, dicevo solo che se ci fosse la possibilità sarebbe bello potersi trasferire lì, che te ne pare? >> Aisu però si era già chiusa in camera, troppo sconvolta per ascoltare ancora il padre “trasferirsi? Ma dai, che motivo c’è?!” pensò la ragazza prima di coricarsi per dormire

Continua


Spazio dell’autrice:

Konnichiwa a tutti!!
Grazie a chi recensice e segue la mia storia, grazie davvero, continuate a recensire per aiutarmi a migliorare la mia fan fiction,
Grazie e Bacioni!
Misa_Misa_666
   
 
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