La seconda, fu per la rabbia

E sei lì, a fissare il televisore in attesa della lettura della busta, sorseggiando un po’ di liquore.

«Nel venticinquesimo anniversario» ricorda il presidente Snow, «affinché i ribelli ricordassero che i loro figli morivano perché loro avevano dato inizio alle violenze, a ogni distretto fu imposto di svolgere un’elezione e votare i tributi che l’avrebbero rappresentato.»

Involontariamente, rabbrividisci.

Dev’essere orribile, avere il proprio destino nelle mani di coloro che ti spedirebbero al macello solo per proteggere i propri figli.

La scelta dev’essere stata davvero dura.

«Nel cinquantesimo anniversario» prosegue imperterrito Snow «a ricordo del fatto che morirono due ribelli per ogni abitante di Capitol City, a ciascun distretto fu richiesto di mandare il doppio dei tributi.»

Te la ricordi, quell’Edizione.

Tu partecipasti.

Tu vinsi.

Ma altri quarantasette ragazzi furono uccisi dalla mente perversa del presidente.

La tua fu solo fortuna.

Se non ti fossi separato da Maysilee, non avresti mai trovato il campo di forza.

Per certi versi fu una fortuna, ma per altri… non avresti voluto che fosse finita così.

La ferita procuratati da quella ragazza, anche a distanza di anni, è ancora viva e bruciante, così come la consapevolezza di non essere riuscito a salvarla.

«E ora onoriamo la nostra Terza Edizione della Memoria» dice il presidente, tutto pomposo e una velata allegria nella voce.

Cos’avrà architettato stavolta?, ti chiedi.

Perché è così: sebbene l’estrazione della busta dovrebbe essere casuale, sei conscio del fatto che Snow modifichi il suo contenuto a ogni edizione in base ai suoi comodi.

Un ragazzino vestito di bianco si avvicina al presidente, porgendogli una scatola.

Snow apre il coperchio, per mostrare file ordinate di buste ingiallite disposte in verticale.

Probabilmente, l’ideatore degli Hunger Games aveva previsto secoli di Giochi.

Il presidente prende una busta con su stampato il numero 75, la apre e ne estrae un piccolo quadrato di carta.

«Nel settantacinquesimo anniversario» declama senza esitazione alcuna «affinché i ribelli ricordino che anche il più forte di loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita.»

Appena odi l’ultima parte, digrigni i denti e lanci la bottiglia contro la televisione.

Il vetro si frantuma in mille pezzi, spargendosi sul pavimento, e alcune schegge arrivano fino a te.

Katniss…, pensi.

È per lei.

Questa Edizione, è stata creata per eliminare una volta per tutte la Ragazza di Fuoco.

Vogliono estinguere le fiamme della ribellione, ed eliminarne il simbolo è il mezzo migliore.

Calde lacrime iniziano a sgorgare dai tuoi occhi, senza che tu riesca a trattenerle.

Ma quelle lacrime non sono per Katniss, costretta senza dubbio a tornare nell’arena.

Né per Peeta, che ovviamente si offrirà volontario, pur di proteggerla.

Le tue sono lacrime egoiste, perché finalmente pensavi di essere al sicuro, e invece hai scoperto che non è così.

Perché i Giochi ti perseguiteranno per sempre.

Sei un vincitore, ma dannato quanto coloro che possono essere estratti per le edizioni a venire.

Nido della Fenice

Contro ogni previsione, sono riuscita ad aggiornare.

In effetti, essendo una flashfic, e quindi una fanfiction non particolarmente lunga, ammetto che non ci ho messo tanto.

Ma... ehi!, e' stato comunque difficile.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e che recensirete!

Baci,

-Phoenix_01