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Autore: Jeade__    22/06/2014    2 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
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La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
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Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Capitolo 10-
 

-Who's that girl?-

-Chi è quella ragazza?-

 

 

 

 

-Bene ora che è arrivata anche Emma, possiamo formare le squadre- disse Louis
-No non possiamo, Liam non gioca e saremo dispari.-

-Ehmbè? Sono equilibrate le squadre, io che sono una schiappa conto come 0 giocatori. Va bene così- affermò Havanna, suscitando delle risate di gruppo.
-Bene allora la squadra da quattro è composta da: me, Margot, Emma, Ysabel mentre quella da tre è dei soli maschi. Ci state?- chiese Havanna con tono di sfida
-Uhm, maschi contro femmine. Mi piace- fece Niall sfregandosi le mani
-Su ragazzi, mostriamo alle signore di cosa siamo capaci.- disse Harry posizionandosi sotto rete.

-Marghe, tu vai sotto rete.- disse Emma -mentre tu Ysabel al centro. Havanna tu stai in fondo, mentre io starò alla battuta.-
Le ragazze obbidirono. Margot si posizionò sotto rete. Alzò lo sguardo e in un istante si scontrò con quello del riccio.
-Principessina, quanto tempo- sibilò ironicamente Harry -pronta a perdere?-
-Lo sai che a darsi troppe arie, si diventa palloni gonfiati?- ribattè lei con un sorrisino sarcastico.
-Ehi dolcezza, attenta a tirare fuori le unghie, ti si potrebbero spezzare-
Margot non ebbe tempo di controbattere, che Emma dette il via alla partita.

I ragazzi ricevettero la palla, eseguendo quattro passaggi consecutivi. Harry schiacciò sul campo avversario, ma Ysabel prontamente la spedì a Margot tramite bagher. La palla venne catapultata sul campo dei ragazzi i quali si lanciarono a terra in contemporanea pur di rimandarla in aria. Ma essa cadde rovinosamente sul terreno sabbioso e questo portò la squadra delle ragazze ad assegnare un punto.

I ragazzi si guardarono e impettiti si rialzarono da terra. Non avrebbero perso così rovinosamente.


Poco dopo..

 

-Ragazzi ci stanno stracciando- disse Louis con il fiatone indicando il gruppo di ragazze che esultavano abbracciandosi.
-No Louis siamo in testa noi.- disse, convinto Harry
-Harry, sono 24 a 3. Fai tu i calcoli..-
disse Niall

-Ragazzi? Vi arrendete?- ululò Havanna dall'altra parte del campo.
-Oh ma fateci un piacere, vi abbiamo fatto vincere- disse Louis risentito.
-Certo certo-
-Che ne dite allora di una rivincita?- propose Ysabel

I ragazzi si guardarono e incrociarono i loro sguardi esausti.
-Ehm, e se ci andiamo a fare un bagno?- propose Niall
-Perdenti!- ululò nuovamente Havanna suscitando le risate delle altre.
-Ma state zitte.- grugnì Harry -vi possiamo battare anche seduta stante.- disse suscitando il disaccordo dei suoi alleati.
-Ah si, e gareggeresti anche da solo?- lo sfidò Margot.
-Non sono sol..- il ragazzo cercò con lo sguardo i compagni, ma li trovò beatamente in acqua. -..merda.- sussurrò.
-Si caga addosso- disse ridendo Emma
-No! Ci sto-

La partita ri-iniziò. Harry vedendosela da solo contro quattro ragazze, venne messo ad una dura prova.

-Haroldo, dicci se sei esausto. Così chiudiamo questa tua sconfitta- disse Havanna all'amico.
-N-no- disse lui cercando di riprendere fiato.
-Ragazze, dai non c'è la fa più – disse con voce timorosa Ysabel
-Ysa, è tutta scena.- la rassicurò Margot.
-E se mentre il vecchietto riprende fiato, noi ci andiamo a fare un bagno?- propose Emma
-Concordo pienamente-
-si, andiamo-

Le ragazze così si dileguarono entrando in acqua, raggiungendo Niall e Louis.

-Andiamo Harry vieni qui con noi!- gli urlò Niall

Il ragazzo scrutò i suoi amici in acqua e le ragazze.
Quando vide la testolina bionda di Margot, sorrise malignamente.
In fondo al suo cuore e ai suoi più profondi pensieri, gli piaceva stuzzicare quella ragazzina viziata. Era un bello passatempo.

Non c'erano emozioni.
Solo puro divertimento. Tanto era così che avevano trattato lui? No?

Divertendosi.
Avrebbe avuto la sua vendetta. E perché non su Margot Evans?








-Scarlett rallenta.. non risolvi nulla reagendo in questo modo!- le urlò l'amico, da dietro.
Come aveva potuto trattarla in questo modo?
Non che lei fosse un angelo, o un fiorellino nelle buone maniere, ma... Liam? Che gli aveva fatto a Liam?
Niente. Assolutamente niente.

-Liam!-
Il ragazzo in questione, distolse lo sguardo dall'orizzonte e si voltò di scatto verso quella voce del tutto familiare.
Restò a fissare la piccola figura della sorella avvicinarsi a passo spedito verso di lui.
Quando questa lo raggiunse, fu come azionare una bomba a mano.
Liam poté solamente alzare lo sguardo, e vedere quella furia scatenata di sua sorella urlargli contro.


Il ragazzo, pur avendola a pochi centimetri di distanza, sentiva la sua voce come ovattata, come se fosse protetto da una bolla.
Era una sensazione, in un certo senso piacevole. Come se avesse trovato la sua pace interiore.

Quando quel rumore di sottofondo cessò, egli decise di proferire parola.
-Scarlett, sarò chiaro con te. Se sto prendendo questa decisione, lo faccio solo per il tuo bene-
-Oh si certo, quando mai te né importato a te di come sto veramente?- gli urlò contro risentita.
Il fratello si alzò, puntò i suoi occhi in quelli della sorella.
-Credi veramente che non me ne importa nulla di te? Quando invece, tutte le volte che ho tentato di aiutarti o di starti accanto ti sei rinchiusa, sfoderandomi tutte le tue armi pur di farmi allontanare da te. Qualche volta Scarlett, le persone possono aiutarti. Mostrarti affetto. O amore. Ma se continuerai a respingerle e non provare a lasciare uno spiraglio della vera te stessa, allora cara mia, ti ritroverai da sola. E non sto scherzando Scarlett.- disse il fratello con fermezza.


Scarlett rimase spiazzata da quelle parole.
Eppure una parte di sé tentò ulteriormente di nascondere le emozioni che stava provando.

-Te lo ripeto Scarlett. Io non cambio di posizione.- e detto questo, Liam prese i suoi averi e dando un'ultima occhiata al resto degli amici che aveva assistito all'intera scena, si allontanò dalla spiaggia.

Scarlett era ancora lì. Ferma immobile dove il fratello l'aveva lasciata.
Sentì le mani tremare. Segno che da un momento all'altro sarebbe scoppiata.
Gli occhi iniziarono ad inumidirsi ed istintivamente, decise di fare fronte retro e di andarsene via.

-Scarlett!- Havanna che aveva assistito alla scena, cercò di raggiungerla, ma quest'ultima iniziò a correre allontanandosi da tutto e da tutti.
L'amica si bloccò poco più indietro di Zayn il quale era rimasto immobile tutto il tempo.
Quest'ultimo notò la figura di Havanna. Si avvicinò a lei.
-Non mi vuole proprio vedere..- sorrise tristemente, lei.
-E' solo impaurita.-
-Ma da cosa, Zayn? Cosa? Cosa è successo, cosa le ho fatto? Io non..-
Zayn la zittì -Tu non hai causato nulla Havv.. Nulla..- il ragazzo, incrociò instintivamente i suoi occhi con quelli della bellissima ragazza che aveva di fronte.
E non poté fare a meno di notare quanto fosse bella.
-Sarà.. meglio che io, si. Che vada a riportarla a casa..-
-..si-

Così il moro, si voltò scrutando il resto del gruppo che era presente. E vi notò di sfuggita, una nuova presenza.
Ma non ci fece più di tanto caso, e proseguì il tragitto.

 

 

 

 


-Dov'è finito Liam?- chiese Niall cercando la figura dell'amico
-Non ne ho idea.. andiamo a cercarlo- fece Harry, il quale venne immediatamente seguito da Niall e da Louis.

Emma, Margot ed Ysabel vedendo Havanna ancora sulla spiaggia, da sola, le si avvicinarono.

-Havv, tutto okay?- chiese Ysabel poggiandole una mano sulla spalla.
La ragazza in questione alzò il capo, e si voltò con un sorriso.
-Certo tutto apposto- rispose tranquillizzandole, mantenendo un sorriso estremamente sforzato sul volto.

Le tre si scambiarono degli sguardi corrisposti e decisero di non aggiungere commenti evitando ogni collegamento a quello che era appena accaduto.

-Sentite, io sarei un po stanca, che ne dite se raggiungiamo gli altri e si ritorna a casa?- propose Havanna.
-Oh, va bene. Ma per stasera che ne dite se si esce un po' tutte insieme?- propose Margot
-Si! C'è una festa dalle nostre parti, a casa di un mio amico- esclamò Emma
Havanna disse -Io, stasera preferirei rimanere a casa.-
Emma e Margot sgranarono gli occhi.
Havanna non era tipa da rimanere a casa, tutt'altro. Era una forza della natura, e nessuno l'avrebbe potuta trattenere a casa. Amava la compagnia e non di certo rinchiudersi in casa a vedere film, ammuffendo sul divano.

-Sicura?- chiesero le amiche all'unisolo.
-Sicurissima, andate voi e divertitevi.- sorrise tristemente quest'ultima
-Oh.. okay-

Ysabel per tutta la conversazione non fece altro che scrutare Havanna. C'era qualcosa che non andava, e non riusciva a rimanere indifferente come le altre due. Non ce la faceva proprio. Doveva arrivare in fondo a questa faccenda, e ci sarebbe riuscita.


Doveva chiarire solo un dubbio.

Chi era quella ragazza?

 

 

Jeade's point of view:

Rieccomi qui con un nuovo capitolo.
Grazie ancora a Better_Than_Words che mi sta ancora seguendo, dopo tanto tempo. Grazie di tutto tesoro! E ringrazio anche il resto delle ragazze che continuano a leggere la storia.
Un bacio a tutte.
Fatemi sapere se volete che ne pensate della storia.

Jeade xx

   
 
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