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Autore: lunette864    22/06/2014    1 recensioni
[http://it.wikipedia.org/wiki/Kyokugen_dasshutsu:_9-jikan_9-nin_9_no_tobira]
[999:9 hours 9 persons 9 doors]
Questa è una versione del "Nonary Game" svolta nel famoso videogioco (mai uscito ufficialmente in Italia, ahimè, me per fortuna esiste la patch) "9 hours 9 persons 9 doors", ma con una novità, verrà aggiunto un nuovo personaggio, Natalie Mizuki. Come si svolgeranno i fatti?
Avvertenze: ci sono spoiler dappertutto, se non avete mai giocato a 999 e avete intenzione di farlo, non leggetela altrimenti buona parte della storia la conoscereste già D:
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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“Accidenti e io

come ci sono finita

in questo mega pastrocchio?

Maledetto subconscio!”

Mi erano state assegnate le prime stanze a sinistra della nave, quindi andai di corsa per finire l'ispezione e ritornare nella grande stanza d'ospedale. Clover mi fermò poco prima che io me ne andassi

-Luna! Ti devo chiedere una cosa.

-Dimmi pure.

-Ma non qui, in privato.

-Ah, si certo.

Ci appartammo vicino al casinò, dove eravamo state poco prima e le chiesi:

-Siamo abbastanza “in privato” qui?

-Credo di sì. Non è niente di che, ma non volevo che gli altri ci sentissero.

-Di che si tratta quindi?

-Light mi accennò di te tempo fa, cioè non so se sei tu, volevo una conferma sinceramente. Tu ti chiami Natalie Mizuki per caso?

-Sì, sono io. E tu invece sei Clover Field, ho azzeccato anche io?

-Sì.

-Mi dovevi chiedere solo questo?

-No, è solo che...

-Cosa?

-Tu e Light eravate molto...legati?

-In un certo senso, ma non abbiamo avuto il tempo materiale per legarci effettivamente.

-Di che stai parlando?

-Vedi, la prima volta che ho incontrato Light è stato durante l'asilo nido, lui aveva tre anni appena compiuti e io invece quasi quattro. Lui era appena diventato cieco e gli altri bambini lo escludevano, e in teoria lo facevano anche con me. Quando lo vidi mi fece una tenerezza indescrivibile perché sapevo cosa volesse dire essere respinti dagli altri e mi avvicinai. Ci legammo quasi subito, io cercavo in tutti i modi di consolarlo, che non doveva sentirsi fuori dal mondo e che un giorno tutto quello che gli era successo sarebbe volto a suo favore.

-Ma allora perché hai detto che non avevi il tempo materiale?

-Perché i miei genitori in quel periodo avevano dei problemi economici, come buona parte della gente in quel periodo e dopo una settimana mi ritirarono dalla scuola. Ci rimasi malissimo perché lui è stato il mio unico amico e inoltre non ho potuto nemmeno avvisarlo.

-Ma perché gli altri bambini ti emarginavano?

-Perché ero davvero timida e riservata, un motivo molto semplice.

-I bambini sanno essere molto crudeli.

-Ah, non me ne parlare, quelli erano bastardi proprio.

-Ah ah ah ah ogni volta mi fai morire dalle risate.

-Non era il mio obiettivo, ma ok va bene se ti fa sentire meglio.

-E invece durante il primo Nonary Game?

-Ci stetti insieme solo qualche ora e poi ci siamo persi di vista. Abitavamo in posti totalmente diversi e non potevamo nemmeno contattarci perciò è finita lì. E ora, nove anni dopo, eccolo nuovamente qui.

-Ah, tutto qui? Capisco.

-Come mai tutte queste domande all'improvviso?

-Lui era stato molto...molto male in quegli anni perché sentiva...la tua mancanza. Io volevo solo...sapere la verità.

-Ho capito. Spero di aver fatto abbastanza chiarezza.

-Sì, credo. Ti ringrazio per la disponibilità.

-Figurati. Ora è meglio che andiamo, altrimenti non faremo in tempo.

-Credo che tu abbia ragione, a dopo.

Scendemmo le scale e ci dividemmo per raggiungere le stanze a noi assegnate.

La prima stanza che controllai era una camera per i pazienti e c'era un letto singolo e accanto alcuni attrezzi medici. La mia attenzione cadde su una sacca per trasfusioni che conteneva due litri di sangue, il mio subconscio pensò subito “Dai prendila, ti servirà!”. Non capii il come, ma ormai ce l'avevo in mano e la trasportai per tutto il tempo, credevo che ad un certo punto mi sarei scocciata e l'avrei lasciata a marcire da qualche parte. Ma stranamente non accadde. Finii nella prima stanza, dove avevo trovato di utile (secondo il mio subconscio) solo la sacca di sangue. Entrai nella seconda, che si rivelò una stanza utilizzata per i parti, a sinistra si trovava un letto con anche i poggiapiedi per partorire meglio e ai lati dei tavolini con altri attrezzi medici. Invece alla mia destra si trovavano una piccola culla, che sicuramente utilizzavano per poggiare i nascituri e un lavandino con sotto un comodino che conteneva vari flaconi, fra cui acqua ossigenata. Con me portai solo un panno sterilizzato, nel caso qualcuno si fosse fatto male, avrei avuto qualcosa per tamponare la ferita e poi, prima di uscire, diedi un piccolo sguardo alla stanza per vedere se c'era qualcos'altro di realmente utile, anche se in effetti nemmeno tutto quello che avevo preso serviva realmente a qualcosa, dovevo trovare il congegno del RED, non tutte quelle cianfrusaglie (due, per l'esattezza). Passai poi alla terza stanza, l'ultima dell'ala ovest, poco prima di raggiungere la grande stanza d'ospedale e poi sarei dovuta passare a controllare alle prime quattro porte della mega fila di stanze dove eravamo passati poco prima di riunirci. La terza stanza si rivelò la cucina dell'ospedale, si trovava un tavolo con un tagliere impolverato e accanto vari coltelli e attrezzi da cucina di cui io sapevo poco o niente. Poi la mia mente criminale (il mio caro subconscio) mi disse “prendi un coltello dai!”, e io risposi “E perché dovrei?” e lui rispose a sua volta “Non ti fiderai di tutti questi individui qui?” “E perché non dovrei? Ci sono Light e Clover, di cui mi fido ciecamente, poi anche Junpei che sembra affidabile e poi...è vero il nono uomo stava per combinare un bel guaio, facciamo che lo prendo ma lo userò solo nelle situazioni di emergenza!”. Non capivo come, ma il mio subconscio vinceva quasi sempre. Per il resto nella cucina non c'era niente di nuovo, non si trovavano nemmeno un po' di viveri, ma anche se ci fossero stati io non avrei mai avuto il coraggio di mangiarli sapendo quanto è vecchia questa imbarcazione. Non avevo trovato niente che potesse permetterci di andare avanti, ma almeno avevo qualcosa di utile...no, forse no. Alla fine mi incamminai per raggiungere le altre stanze che dovevo visitare. Ma ad un certo punto sentii dei passi, che si facevano sempre più vicini e una voce che disse:

-Luna...

Era un tono raggelante, nascosi nella mia giacca tutto quello che avevo e li mantenni fermi utilizzando la telecinesi e non appena mi girai...

{Clover}

Mi stavano venendo i nervi! Avevo controllato tutte quelle dannate stanze e non c'era davvero niente di utile! E poi, ero in pensiero per Light e Luna...avevo una strana sensazione e...se fossero spariti, io sarei rimasta totalmente sola senza nessuno di cui fidarmi e il solo pensiero mi terrorizzava. Ma non dovevo pensarci! La campana aveva appena suonato quindi mi stavo dirigendo di corsa verso la grande stanza d'ospedale, volevo vederli a tutti i costi per sentirmi al sicuro. Aprii la porta con una grande spinta, ansiosa. Quando entrai però trovai solo Santa, Ace, Lotus, June e Seven che dissero che i RED avevano cominciato misteriosamente a funzionare senza sapere il perché. A me importava relativamente, ero troppo triste per pensarci, avevo altro nella testa. Rimasi davvero amareggiata, ma perché dovevo pensare sempre in maniera negativa? Forse stavano solo facendo un po' tardi, può succedere! Sentii poco dopo il rumore della porta che si apriva e pensai che le mie preghiere fossero state esaudite...ma non fu così. Alla porta si trovava Junpei e disse:

-Ragazzi, scusate il ritardo!

-Non importa, amico. I RED hanno ripreso a funzionare!- rispose prontamente Seven.

-Come? Avete trovato i meccanismi per far funzionare i RED?

-No, a dire il vero li abbiamo trovati già così.

-Com'è possibile?

-Non ne ho idea.-aggiunse Lotus.- io sono stata la prima ad arrivare e stavano già così.

-Nessun altro ha idea di cosa diavolo sia successo qui?

Nessuno rispose, io mi limitai a chiudermi in me stessa, come accadeva tutte le volte in cui mi sentivo triste e mi sedetti in un letto pregando con tutte le mie forze che stessero bene entrambi, dovunque loro si trovassero. Poi Junpei mi fissò e disse:

-U-un momento! Dove sono Snake e Luna? Saranno stati loro a mettere a posto i RED?

-Chi può dirlo.-rispose Ace.- non potremo saperlo finché non glielo chiederemo.

-Beh, indipendentemente da quello che hanno fatto o meno stanno facendo dannatamente tardi. Dove diavolo sono finiti?

-Chi lo sa!- rispose Santa.- Forse si saranno persi, uno è cieco e l'altra a quanto ho capito è una messa male con la salute.

-Già, non mi stupisce che siano rimasti indietro.- aggiunse Lotus.

Io ero furibonda, come si permettevano di dire una cosa del genere basandosi solo su queste futili apparenze? Persi le staffe, diedi un pugno contro la porta e gridai:

-Smettetela! Si è vero mio fratello è cieco, ma ha un ottimo udito e può muoversi come chiunque altro! Mentre Luna...beh...penso che stia bene, non dovete correre verso conclusioni affrettate! Io corro a cercarli!

E andai via per non dare di matto, il più veloce possibile. Salii le scale e mi appartai fuori dalla cabina di prima classe, non avevo un motivo specifico per farlo, mi andava semplicemente. Dopo qualche minuti arrivarono Junpei con June (non avevo il minimo dubbio), Junpei si rivolse a me dicendo:

-Ehi Clover! Tutto bene? Noi stiamo andando a cercare Snake e Luna.

Ma io non volli rispondere perché erano tutti falsi lì dentro e non avevo alcuna intenzione di averci a che fare, se non per il minimo indispensabile.

-Ascolta.- continuò.- so che sei preoccupata, ma...

E si fermò. Volevi consolarmi? Con me non avrebbe mai funzionato! A stento ci riusciva Light! A quel punto cominciai a sussurrare:

-Lasciatemi sola...

-???

-Lasciatemi sola...

-Che hai detto?

-Lasciatemi sola...

-Jumpy, che cosa ha detto?

-Ho detto LASCIATEMI SOLA! Siete sordi?!

Junpei e June mi guardarono con faccia stupita, ma non davano cenno di muoversi, cosa che mi irritava ancora di più e gridai:

-Allora? Che cosa fate ancora qui?! Non ve ne andate?! Lasciate perdere, se non volete andarvene voi allora io...

-Vieni June, andiamo.

E finalmente mi lasciarono sola. Cominciai a piangere, ero estremamente preoccupata, cosa avrei fatto senza Light? Se lui fosse andato via per sempre io lo avrei seguito. Dopo la morte di mio padre lui mi è sempre rimasto vicino e dopo il primo Nonary Game ci siamo legati tantissimo perché avevamo rischiato la vita per uno stupido esperimento. Ma era accaduto lo stesso incubo, credevo che fosse davvero finita e invece eravamo ricaduti nello stesso incubo di nove anni prima. E se in realtà Luna avesse fatto del male a Light e sia scappata da qualche parte in questa nave? E se fosse lei realmente Zero? E se avessi sbagliato a riporre in lei la fiducia? Light doveva essere la priorità, a lei avrei pensato dopo. Alla fine ritornai nella grande stanza d'ospedale, c'erano tutti, ma di Light e Luna nessuna traccia.

-Niente da fare.- concluse Lotus.- loro due non sono qui.

-Forse hanno passato una porta numerata...-accennò June.

-No, è impossibile. Ci vogliono almeno tre persone per oltrepassare una porta numerata e loro sono solo in due, se così fosse loro...-si bloccò Seven non appena incrociò il mio sguardo.

Ma io sapevo cosa sarebbe successo, sarebbero morti orribilmente, lo avevo già visto con i miei occhi vedendo il nono uomo entrare nella porta 5 dopo avermi presa in ostaggio. Ero sul punto di arrendermi, molto probabilmente era come diceva June, loro si trovavano oltre una porta numerata e io non ne sapevo niente. Nel frattempo Junpei disse:

-Chi va in quale porta?

-Io ho una proposta.- rispose Lotus.

-Perché non decidiamo di sacrificare una persona?

-Sacrificare?!-gridò Santa.

-Beh, è un po' brutale il modo in cui l'ho detto, ma sì. Spero lo abbiate capito che non possiamo passare tutti per le porte numerate. Se facciamo un gruppo da 4 e uno da 3, queste ultime verranno lasciate indietro. Se ci dividiamo in un gruppo da 5 e uno da 2, queste ultime verrebbero lasciate indietro perché servono almeno 3 persone per aprire una porta numerata. Ma se ci dividessimo in due gruppi da 3 persone, allora solo una persona verrebbe lasciata indietro.

Qualcuno annuì in silenzio, a me non importava molto, ma in effetti non aveva tutti i torti, era così.

-Quindi dici che dobbiamo decidere chi dobbiamo lasciare indietro?- chiese Seven.

-Sì, dobbiamo.- rispose Lotus.- Date le circostanze è la cosa più logica e morale che possiamo fare. Se gli altri 6 sopravvivono, quest'uno deve sacrificarsi per salvare gli altri 6.

-No!- gridò June.- è troppo crudele!

-Cosa c'è di così crudele?

-Sacrificare una persona in un modo come questo...

-Bene, quindi quale sarebbe il tuo piano?! Forse dovremmo sacrificare due persone invece di una!

-Non intendevo questo. Non dovremmo sacrificare nessuno!

-Te l'ho detto è impossibile! Sveglia!

-Ehi, ehi, calma voi due!- interruppe Santa mettendosi fra di loro.- quello che Lotus sta cercando di dire è che dovremmo dare la massima quantità di felicità possibile alla massima quantità di persone possibili, giusto?

-Esattamente. È così che funziona la democrazia e per questa ragione, credo che l'unico modo giusto per decidere chi deve essere sacrificato è tramite votazione. Che ne pensate?

-No, è terribile.- rispose June.

-Non lo sto chiedendo a te! Stai zitta! Tu cosa ne pensi, Santa?

-Io? Sono d'accordo, immagino.

-Bene, un voto a favore. Contando il mio siamo a due. Seven?

-Non posso dire di essere d'accordo con te, ma...non abbiamo scelta. Se non facciamo qualcosa moriremo tutti.

-Buono a sapersi. Se riesco a ottenere un altro voto, è fatta. Tu che ne dici, Clover?

Cominciò ad avvicinarsi verso di me e mi mise una mano sulla spalla, cosa che mi dava alquanto fastidio perché sapevo il suo secondo fine.

-Tuo fratello deve essere dietro una delle porte numerate. Abbiamo cercato ovunque, senza trovarlo. Non significa forse che deve essere dietro una delle porte? Magari c'è anche Luna con lui.

Alzai lentamente lo sguardo verso di lei e continuò:

-Andremo a cercarlo insieme, ok? Se sacrificheremo una persona potremo andare a cercarlo. Tu...sei d'accordo con me, vero?

Annuii lentamente solo perché forse li avrei trovati veramente dietro una porta numerata e vivi soprattutto. Lotus ridacchiò e disse:

-Mozione approvata.

Poi si incamminò verso Junpei e disse:

-Ora iniziamo a votare per...

-Non sarà necessario.- interruppe Ace. Noi ci girammo tutti di scatto per guardarlo.- Rimarrò io. Questo risolverà i nostri problemi, no?

-A-Ace! Che stai dicendo?!- gridò June.- No, non puoi farlo! Non risolve un bel niente!

-June, temo tu mi abbia frainteso.-rispose Ace.- Ho detto che rimarrò qui, non che mi sacrifico.

-...Eh?

-Mi fido di voi, ognuno di voi. So che tornerete a prendermi.

-Ehi ehi ehi.- disse Seven.- c'è differenza fra essere ottimisti o semplicemente pazzi. Quelle porte vanno solo in una direzione: entri, ma non torni indietro. Se le attraversiamo...

-Non sarete in grado di tornare, giusto?

-Già.

-Vero, ma non sarà così una volta che sarete scappati dalla nave.

-Cosa...?

-Per favore, ve ne prego, una volta che sarete scappati, tornate indietro e recuperatemi. Possibilmente entro il tempo limite che Zero ci ha dato...

-No, questo è ridicolo!- urlò Junpei.- Non c'è modo di tornare indietro in tempo! Ci rimangono solo 5 ore. Non sappiamo neanche dove diavolo siamo. Come pensi che possiamo trovare qualcuno per venire e recuperarti?!

-Allora forse preferisci restare al posto mio? O forse vuoi lasciare indietro June? Vedi? Non c'è altra scelta. Quindi vedo che siamo giunti alla nostra conclusione. Andate. Non preoccupatevi per me. Andate, svelti!

Solo Lotus aveva un atteggiamento diverso dal nostro:

-Ottimo. Accettiamo la sua gentile offerta, dunque.

-Bene. Immagino che questa per me sia la cosa migliore. Forse riuscirò a fare un sonnellino. Sarà l'età, ma mi affatico così facilmente in questi giorni.

Nel frattempo Ace si sedette sul pavimento accanto a uno dei lettini.

-Beh, cosa stiamo aspettando? Stiamo sprecando tempo. Perché non ci sbrighiamo?- urlò Lotus.

-Hai ragione. Dovremmo muoverci.- rispose Seven.- Non possiamo fare altro ora.

-Seven...

-Onestamente non ne potevo più di sentirvi parlare.- disse Santa.

-Anche tu, Santa?

-Io...io devo trovare mio fratello.- dissi sottovoce.

-A-Aspettate! Tutti quanti!- gridò June.- Calmiamoci e pensiamoci su! Ci deve essere un modo per portare fuori tutti! Ci deve essere! G-Giusto, Jumpy?! Di' qualcosa!

-G-Già, pensiamoci...Ci deve essere un...altro modo...

-Oh, va bene! Lasciate perdere! Ci penserò per conto mio!

June si voltò e corse in direzione di Ace. Era crollato vicino al letto quando June afferrò il suo braccio e lo tirò:

-Forza, Ace, alzati per favore! Non puoi arrenderti così! Dobbiamo solo sederci insieme e pensarci! Troveremo un modo per salvare tutti!

Un attimo dopo Ace cadde in avanti. Crollò sul pavimento come un pugile appena steso.

-Ace!- gridò June e cadde sulle ginocchia. Mise il braccio intorno al collo di Ace e fece del suo meglio per rialzarlo.

-Che è successo, Ace?! Di' qualcosa!- gridò scuotendolo freneticamente. Lui sbatté le palpebre:

-Sto bene...- rispose con voce debole.

-Come sarebbe a dire che...stai bene?

-Questo...-rispose mostrando il suo braccio sinistro e aprì lentamente la mano. Aveva una siringa e una piccola boccetta. Quest'ultima era vuota, appena svuotata. L'etichetta indicava che si trattasse di “Soporil-Beta”.

-Hai...hai usato questa?!

-Si...È solo un anestetico...Starò...bene.

-Anestetico?

-L'ho trovato...prima...Mentre cercavamo nelle...camere dell'ospedale...Pensavo che sarebbe potuto essere utile...più avanti...Ah...Non pensavo che avrei...dovuto usarlo su...di me...

-Perché lo hai fatto?!

-Non te l'ho...detto? Voglio fare un...sonnellino...Sono molto...stanco...

-Ace...

-Mmm? C'è qualcosa che vuoi...dirmi? Voglio solo dormire...un po'...Potresti...lasciarmi riposare...?

-No! Non farlo, Ace! Non addormentarti!

-Ah...sei così...calda...e...soffice...Penso che farò...dei bei...sogni...

Subito dopo le palpebre di Ace si abbassarono sempre di più, fino a chiudersi del tutto.

-Ace! Ace!

June continuò a scuoterlo continuamente, ma niente, non si svegliava. Alla fine lo poggiò vicino al letto e si rialzò. Lotus, con uno sguardo di pietà disse:

-Beh, ora non abbiamo davvero scelta. Non possiamo lasciare che questo sacrificio sia stato vano. Giusto?

-Sì, ma non abbiamo ancora scelto, no?- disse Santa.

-Eh? Cosa intendi?

-Ecco, non abbiamo deciso chi va per quale porta.

-Ah sì. Sì, è vero.

-Bene, ne ho abbastanza di questo casino. Decidiamo. Inizia tu, Lotus. Quale porta preferisci?

-Io...ehm...voglio la porta numero 8. È la stessa del mio bracciale.

-Capisco. Quindi la 8. Seven, sei il prossimo. Quale vuoi?

-Scelgo la 7. Non voglio condividere altro tempo con quella vecchia signora.

-Cosa?! Cosa hai detto?! Ugh! La prossima volta le prendi!

-Ok, chi è il prossimo? Junpei, tu quale porta vuoi?

-Io...Ecco io, penso che sceglierò la porta 7.

-Ok, e 7 sia.

-Già.

-Questo significa che June andrà per la porta 8.

-Cosa?! Perché?!

-Cosa...?

-Se vogliamo andare avanti tutti e sei senza lasciare nessuno indietro...Ci sono solo tre modi per farlo: Piano A, (358) attraversano la porta 7 e (467) attraversano la porta 8; Piano B, (457) attraversano la porta 7 e (368) attraversano la porta 8; Piano C, (367) attraversano la porta 7 e (458) attraversano la porta 8. E questo è tutto. Queste sono le nostre uniche opzioni. In altre parole 3 & 4 e 7 & 8 non potranno mai attraversare le stesse porte. Capite ora?

-Oh, no...quindi ci separeremo di nuovo?

-Ehi, andiamo, stai parlando come se non dovessimo mai più rivederci. Ci divideremo, ma solo per un po'. È come prima con le porte 4 e 5, ricordi? Ci siamo divisi, ma poi ci siamo ritrovati insieme. Scommetto che la stessa cosa vale per la 7 e la 8.

-Intendi dire che sono collegate da qualche parte?

-Sì...Probabilmente...

-...Probabilmente?

-Sono sicuro che si uniscano, ad un certo punto.- interruppe Seven.

-Perché? Cosa te lo fa pensare?

-Se non si unissero...Nessun gruppo potrebbe passare per la porta 9. In altre parole il gioco finirebbe qui. Zero ha preparato questa merda di gioco per bene. Figurati se finisce qui. Sono dannatamente sicuro che quel figlio di puttana vuole divertirsi il più a lungo possibile. Non porrà a termine questo gioco fino a quando non passeremo per la porta 9.

Alla fine si convinsero, Junpei disse:

-Andrà tutto bene. Ci rivedremo ancora. Te lo prometto.

-Promesso?

-Sì, te lo prometto.

-*Yawn* Avete finito ragazzi?- chiese alla fine Santa.- Ad ogni modo faremo così. Io e Clover andremo in gruppi diversi. Io prendo la 8 quindi a Clover tocca la 7. Ci sono problemi a riguardo, Clover?

-Per me è uguale.- risposi.

-Muoviamoci allora!

Non mi importava niente della porta in cui mi sarei dovuta cacciare, per me la priorità era mio fratello e avrei perlustrato tutta la nave fino a quando non lo avrei ritrovato e abbracciato con tutta la mia forza.

   
 
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