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Autore: lalluby    22/06/2014    11 recensioni
- Santo cielo Luke,lo capisci che stai facendo tutte queste cose per disperazione,stai passando per i sei gradi di separazione - Gli disse Addison con le lacrime agli occhi.
- Addison tu non puoi capire.Vattene ti prego- Gli rispose Luke arrabbiato.
- Luke ti prego. Non andartene, ti prego io...io ho bisogno di te- Lo supplicò Addison ancora piangente.
- Addison per favore vattene, devi andare via! Sparisci,vattene via!- Urlò arrabbiato ancora di più Luke.
- Lo so. So cosa provi per me Luke- Gli disse sicura di se la biondina asciugando le lacrime che le solcavano il viso.
Lui la guardò con gli occhi spalancati,terrorizzati.L'unico rumore che si sentiva era lo scrosciare continuo dell'acqua che scorreva su di loro.
- Tu mi ami - Mormorò Addison.
Gli occhi di Luke si spalancarono ancora di più.
Aprì la sua bocca.
Fece un respiro profondo,come per scaricarsi.
In quel momento Luke aveva l'aria torturata...vulnerabile.
- Si - Sussurò Luke ormai stanco di tenere nascosto il suo sentimento per lei - Ti amo.
Trailer :
https://www.youtube.com/watch?v=FL8bIOMKzlg&feature=youtu.be
( IN FASE DI REVISIONE)
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Chapter Twenty- eight

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quella sera le stelle brillavano in maniera così perfetta per tutti, tranne per Addison.

Voleva che tutto in quel momento fosse facile.

Ma si sa' il destino a il suo modo contorto di far funzionare le cose, perchè se prima la tua strada può sembrare tutta in discesa può bastare una singola decisione per far diventare quella discesa una faticosa salita.

E Addison in quel momento pensò che forse era destinata ad essere circondata da tutto quel buio .

Ma sapeva anche che non è mai come i film e che non bisogna mai credere a quello che la gente dice perchè niente è mai così.

Forse la ragazza ci stava mettendo un eternità ad allontanare tutto quel dolore di cui il suo cuore era ormai cosparso.

Ma per Addison sarebbe bastata una ragione per continuare, e quella ragione era Luke.

Perchè lui era riuscito a farle credere che forse quel dolore sarebbe scomparso e che forse un giorno la sua vita sarebbe tornata facile.

Ma non era stato così.

Per la ragazza sembrava che tutti in quel momento abbiano avuto un'opportunità o una tregua, mentre lei si ritrovava sempre al punto di partenza.

La verità è che anche Addison come Luke stava facendo finta di vivere.

E questo dolore stava cambiando entrambi.

Quella sera Addison camminava per il parco da sola persa fra i suoi pensieri, era ormai un mese che non sentiva e ne vedeva i ragazzi e in particolare Luke.

Era come se quella ennesima rottura abbia rotto tutto.

Durante la camminata la ragazza passò di fianco ad una panchina in cui vi era seduto un uomo.

Addison notandolo accelerò il passo.

- Addison Evans ?- Chiese la voce dell'uomo, facendo fermare la ragazza all'istante.

- Chi sei ?- Chiese la biondina voltandosi e osservando l'uomo.

In quel momento l'uomo tirò fuori un pacchetto di sigaretta, tranquillamente se ne portò una alla bocca, l'accese e rimise il tutto in tasca.

- Avrai modo di conoscermi, tranquilla cara. - Rispose l'uomo aspirando dalla sua sigaretta.

Addison pochi attimi dopo si voltò nuovamente.

- Non ho finito di parlarti, cara. - La richiamò l'uomo.

Addison sbuffò roteando gli occhi.

- Cosa vuoi ?

L'uomo fece un ghigno, gettò via la sua sigaretta e portò il suo sguardo verso Addison.

Addison deglutì, quell'uomo le faceva venire i brividi dalla paura.

- Hai un bel caratterino ragazzina. Mi piaci.- Disse l'uomo alzandosi.

Addison fece un passo indietro.

- Cos'è hai paura di me ? Sai i miei uomini mi hanno detto che sei molto coraggiosa.

La ragazza prese un respiro, quella situazione stava incominciando a terrorizzarla.

- Cosa vuoi da me ?- Disse Addison controllando la paura.

L'uomo fece qualche passo verso la ragazza.

Le gambe della biondina incominciarono a tremare e nella sua mente le incominciò a farsi viva l'esperienza che aveva avuto con Jhonny.

- Deve essere stata dura per una come te, essere lasciata nuovamente da Luke. Non è vero, tesoro ?- chiese l'uomo divertito.

Addison spalancò gli occhi, facendo fatica a respirare.

Perchè sapeva che se avesse risposto i ricordi si sarebbero fatti vivi e avrebbero fatto male.

-Cosa è successo, tesoro ?- Richiese l'uomo falsamente dispiaciuto.

Gli occhi della bionda incominciarono a farsi lucidi, così decise di chiuderli cercando di ricacciare indietro quelle lacrime amare che a momenti sarebbero potute uscire.

Prese un profondo respiro e poi riaprì gli occhi.

- Non sono cose che ti interessano.- Disse freddamente la ragazza.

L'uomo rise e poi tornò a guardare la ragazza.

- Allora credo che non ti dispiacerà sapere che Luke deve saldare un debito con me.

Quando Addison sentì quella frase, la sua frequenza cardiaca incominciò ad accelerare e iniziò a fare qualche passo indietro.

- Hai paura Addison ?- Chiese con tono fermo l'uomo.

C'era qualcosa di strano in quella domanda e Addison lo aveva capito, stava capendo anche che in quel momento la sua vita poteva essere in pericolo.

- Cosa c'è non parli più Addison ?- Chiese arrabbiandosi e camminando a passo deciso verso Addison.

Quando l'uomo le fu' vicino la prese violentemente per il braccio, Addison provò a liberarsene ma i suoi tentativi furono vani.

-Tu adesso vieni con me.- Ordinò l'uomo strattonandola verso l'uscita del parco.

Addison riprovò nuovamente a liberarsi, ma non ci riusciva.

- Ti prego lasciami.-Lo supplicò Addison.

Tutta la paura che la ragazza aveva in corpo in quel momento si fece più intensa.

- Sali in macchina.- Ordinò l'uomo fermandosi davanti all'auto.

Gli occhi di Addison si velarono di terrore, incominciò a strattonarsi dalla prese dell'uomo.

L'unica soluzione che trovò plausibile fu' tentare di scappare.

Dopo vari tentativi riuscì a liberarsi e incominciò a correre.

L'uomo quando vide Addison scappare incominciò a rincorrerla.

La ragazza in quel momento maledì se stessa per essere uscita a quell'ora per fare una passeggiata.

Ma d'altronde lo doveva a se stessa, perchè sapeva che se sarebbe rimasta ancora chiusa in quella camera a pensare; si sarebbe solo fatta male.

Aveva passato un mese rinchiusa nella sua camera, rifiutando tutto e tutti.

Stava rivivendo lo stesso dolore che aveva vissuto quando le era venuto a mancare suo fratello.

Poi ad un tratto la corsa della ragazza si fermò davanti al vecchio cancello della vecchia palestra bruciata.

-Merda.- Sussurrò la ragazza.

Poi dietro di lei sentì dei passi.

Il cuore della ragazza incominciò a battere velocemente, sperava tanto che quei passi appartenessero a qualcuno dei ragazzi o a Luke.

Ma quando sentì nuovamente quella voce il terrore aveva la meglio su di lei.

- Ti devi arrendere Addison. -Disse nuovamente l'uomo con tono soddisfatto.

- Perchè proprio io ?- Chiese Addison con gli occhi lucidi.

- Vedi Addison, quando ci sono in gioco i sentimenti delle persone è più facile prendere la debolezza di quella persone e usarla a tuo favore.

- Io e Luke non siamo più insieme.- Disse Addison trovando il coraggio di non farsi male pronunciando quelle parole.

L'uomo rise.

La ragazza incominciò a innervosirsi.

- Ma so' anche che se qualcuno ti tocca, Luke corre immediatamente a salvarti.- Disse l'uomo avvicinandosi alla ragazza e accarezzandole la guancia.

- Ti prego lasciami.- Sussurrò la bionda chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime.

L'uomo gli prese nuovamente il braccio, stringendo sempre di più la presa facendo gemere Addison dal dolore.

- No, no, no- Disse l'uomo portandola nuovamente verso la macchina.

Addison provò a liberarsi, ma questa volta non ci riuscì.

Allora cercò di urlare per attirare l'attenzione di qualcuno, ma venne fermata immediatamente.

- Ti prego lasciami andare.- Lo supplicò nuovamente Addison.

Ogni supplica e ogni tentativo che Addison cercava di attuare era vano.

Poi l'uomo prese di peso la biondina e la caricò in macchina.

Quando salì in macchina, notò che c'erano altri tre uomini.

La bionda deglutì.

Quando l'uomo salì in macchina fece un cenno ai suoi amici di partire.

In quel momento la bionda si diede della stupida mentalmente, perchè pensava che qualcuno dei ragazzi a salvare, ma non Luke.

Il fatto era, che Addison non voleva più rivedere il biondo.

Il ragazzo le aveva talmente tante volte spezzato il cuore, che Addison era stanca di dover sempre affrontare tutto questo buio che non prevedeva nessun spiraglio di luce.

Ma sapeva che se un po' di colpa ce l'aveva Luke, perchè scappava dai problemi lei non era da meno.

Addison aveva incominciato a scappare da questi dopo la morte di suo fratello, perchè piano, piano la sua vita si stava sgretolando in tantissimi pezzi.

E ogni pezzo che si sgretolava faceva sempre più male.

Infatti, da quel momento Addison credeva che bastava solo far finta che un problema non ci sia perché sparisca.
Come un bambino che non vuole ascoltare né vedere, ti tappi le orecchie e chiudi gli occhi, sperando che quando li aprirai lui sarà sparito magicamente.
O, magari, credi di poter fare un patto silenzioso, un patto in cui lui si impegna a non darti troppa noia e tu a non far troppa finta che non ci sia.
E funziona davvero qualche volta, anche per mesi.
Ma la verità è che faresti bene a sederti, prendere un grosso respiro e affrontarlo.
Non doveva più scappare, perchè sapeva che prima o poi il problema si sarebbe sempre presentato.
Doveva affrontarlo, sempre. Il prima possibile.
Prima che ritornasse e diventasse impossibile risolverlo.
Poi ad un tratto la macchina si fermò, segno che erano arrivati a destinazione.
L'uomo prese nuovamente con forza il braccio di Addison e la condusse verso il vecchio capannone.
Quel posto per la biondina era famigliare, era lo stesso posto dove Luke si era diretto mesi fa' per sistemare dei conti con Jhonny.
In brivido le percorse la spina dorsale.
Poi l'uomo lasciò la presa ed Addison tentò nuovamente la fuga, ma un altro uomo la fermò puntandole la pistola.
La bionda si fermò di colpo e delle lacrime incominciarono a scorrerle dal viso.
-Evans, Evans, Evans... attenta a giocare col fuoco potresti farti male. Sai ?- Disse l'uomo a modo di rimprovero.
Addison non rispose.
L'uomo si avvicinò nuovamente alla bionda.
- Ah dimenticavo... Se Hemmings fa' ancora un passo falso la tua vita potrebbe essere in pericolo. - Gli disse l'uomo con un ghigno.










Space Author

Hi, my beautiful people !!!
Prima di tutto mi scuso tantissimo per essere sparita così, ma quando inizia l'estate è sempre un po' un casino.
Comunque che ve ne pare ?
Ringrazio le persone che recensiscono, mi mando dm su twitter. 
Siete davvero dolcissime.
Ringrazio tutte quelle persone che hanno messo la storia tra le seguite e recensite.
Se siete interessate ho scritto una nuova ff sempre sui ragazzi : 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2663270 
Ah, ultimissima cosa chi come me il 27 sarà a Milano per la signing ?
Ci vediamo al prossimo capitolo, bellezze.
See ya soon.
Baci Lalluby.

PS: Se aveste bisogno on twittah : @_Lalluby_

 

 

 

 

  
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