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Autore: free_unicorn    22/06/2014    5 recensioni
Biologia. Tutti odiano biologia, la sottoscritta più di tutti. Insomma è una materia stupida e senza senso, a cosa mi servirà mai nella vita? Poi arrivò lui. Adesso nutro un improvviso amore per questa fantastica, bellissima e stupenda materia.
'Sono stato, chiaro, chiarissimo, limpido, cristallino?' ripeteva sempre Louis alla fine di ogni lezione, o dovrei dire.. il professor Tomlinson.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter twenty-four.



Diciamo che adesso siamo 'quasi' in regola, quasi.
La mattina mi sveglio col sole che mi accarezza il viso e un braccio che mi cinge delicatamente la vita, siamo incastonati l'un l'altro in modo così perfetto...
'Buon giorno amore' mi sembra ancora impossibile, insomma un ragazzo così che mi chiama amore... okay smettila di divagare.
'Ciao' dico con la voce impastata dal sonno, ho i capelli tutti arruffatti e le guance arrossate per il caldo, mi sta fissando. Oh mio dio, dimmi che non ho sbavato, ti prego.
Mi stiracchio e con mio grande piacere, vedo che è ancora senza maglietta.
'Che ora è?' dico stropicciandomi gli occhi.
'Le otto' cosa? Le otto del mattino? E' un'oltraggio, io ritorno a dormire.
'Buona notte' dico crogiolandomi tra le sue braccia.
'Mmh-mmh' dice iniziando a scavare nell'incavo del mio collo, lascia baci umidicci ma piacevoli, e mi accarezza i capelli, oh mio dio sono in paradiso.
'Io... uhm' non so cosa dire, non so neanche perchè sto aprendo la bocca.
Ah si ecco, devo fare pipì.
Lo scanso a fatica e mi dirigo in bagno il più infretta possibile.
'Dove vai?' si lamenta mettendosi seduto.
'A cercare la camera dei segreti, vuoi venire?'
'Ho intenzione di venire molteplici volte' ghigna, ah. Ho capito adesso, mi si infiammano le guancie e chiudo la porta del bagno a chiave, non si sa mai.
Quando esco dal bagno lui non c'è più.
'Louis?' lo chiamo parecchie volte girando per casa ma nessuna risposta. Oh mio sono stati i ladri.
'Cazzo Louis, non fare lo stronzo!' scendo al piano di sotto, niente, nulla, nada, nothing, zero assoluto.
Esco in giardino e sento una voce, mi affaccio allo stipite della porta della veranda e trattengo il fiato.
'Cazzo, ho detto di no' si passa le mani sui capelli, sembra frustato.
'Stagli lontano o giuro che ti rimando un'altra volta all'ospedale' il mio cuore perde un battito, avrò sentintito male, sicuramente.
'Prova a dirle qualcosa, e farai una brutta fine, tu e lei' io? Sta parlando di me?
Mi allontano bruscamente, chi è lui? Con chi ho a che fare veramente?
Devo parlare con Niall, lui sa qualcosa, è ovvio che sa qualcosa, anzi, dovrei farmi anche perdonare da come l'ho trattato quella volta al Luna Park, mi sento una stronza ingrata.
Torno in camera e inizio a vestirmi, non voglio rimanere un minuto di più.
Scendo velocemente le scale e quando mi ritrovo Louis davanti che mi chiama, faccio un sussulto così grande da apparire colpevole.
'Tutto okay?' mi chiede prendendomi le mani.
'S-si scusa, è che.. non mi sento tanto bene, torno a casa' lo sorpasso e giungo alla fine delle scale.
'ti accompagno allora'
'No!' sussulto, 'Ehm.. cioè no grazie, vado da sola, la so la strada'
Esco da casa sua senza neanche girarmi una volta, le mie amiche sembrano sparite ormai, Harriet non è mai a casa e Julie è in giro per il campus con Naomi, e ogni volta che mi offro di venire con loro trovano sempre una fottuta scusa per non farmi andare.
Sono sola, per di più con un maniaco, almeno, non so le sue intenzioni ma è chiaro che non lo conosco veramente. Accidenti, perchè deve essere così bello? Con quei sui occhi azzurri, limpidissimi, e il suo sorriso... e cazzo. Gli stronzi devono essere sempre belli, mai un cesso che fa cazzate eh.
Ormai sono quasi a casa, riconosco la stradina stretta e gli alberi lungo il ciglio della strada.
Quando arrivo al portone, cerco distrattamente le chiavi di casa.
'Margaret!' sobbalzo per lo spavento, di nuovo. Devo decisamente darmi una calmata.
'Niall.... ma che sorpresa!' dico cercando di essere naturale, ma l'unica cosa che mi viene fuori è un sorriso un pò sbilenco e gli occhi assatanati di chi sa di essere perseguitata da un pazzo con una pistola.
'Come stai?'
'Si, sto bene perchè?!' chiedo torcendomi le dita e guardandomi attorno.
'No chiedevo...' sembra abbastanza perplesso, mi guarda aspettandosi che lo faccia accomodare a casa. Poi mi fermo con le chiavi sulla serratura. Il mio cervello ha fatto clic, ho capito, lui sa. Lui sa tutto sul conto di Louis, o almeno non proprio tutto ma gran parte, e io posso raccogliere queste informazioni.
'Ti va di andare a bere qualcosa?' suggerisco mettendomi le chiavi in tasca, gli si illumina il viso all'istante.
'Certo'
Camminiamo per circa dieci minuti, dopo di chè entriamo in un bar davvero accogliente.
L'atmosfera è serena, con qualche brusìo confuso da sottofondo, della musica jazz si diffonde calorosamente tra i tavolini, le pareti sono di legno scuro e delle lucine gialle arrivano fin sopra i tavolini, appositi per illuminarli. Mi sento così fuori luogo vestita così, insomma questo bar ha tutta l'aria di essere così chic, e io ho un misero vestito bianco. Neanche Niall sembra a suo agio, poi mi guarda e mi rassicura con un sorriso, gli sorrido di rimando e ci sediamo a un tavolino.
Ordino una birra bionda, so che non dovrei ma ho seriamente bisogno di rilassarmi, e non sono una che regge l'alcool a meraviglia... perciò uno dovrebbe bastare.
'Allora...' dico riluttante, come inizio la conversazione? Dovrei portarlo pian piano oppure essere diretta?
'Come va con Louis?' dice con gli occhi pieni di tristezza, e mi si spezza il cuore.
'Non lo so' sospiro frustata mentre sorseggio la birra.
'Qualcosa non va?' chiede alzando un sopracciglio. Beh..
'L'ho sentito minacciare qualcuno al telefono' dico direttamente, in modo schietto e veloce. Lo vedo impallidire e gli poggio la mano sulla sua.
'D-davvero? E cosa hai sentito esattamente?' scandisce le ultime due parole.
'Che l'avrebbe mandato un'altra volta all'ospedale se non si sarebbe allontanato da me' dico con voce tremante, prendo un altro lungo sorso e poi parlo 'Ha anche detto che se mi avrebbe detto qualcosa avrebbe fatto una brutta fine' i suoi occhi sono fissi sui miei e capisco che mi sta ascoltando con massima attenzione, e preoccupazione.
'E anche io' rilascio il sospiro che stavo trattenendo e improvvisamente mi viene da piangere, sbatto gli occhi più volte per non cedere e sospiro, ho bisogno di un'altra birra.
'Ho paura Niall, non so che fare, sembra di essere in un fottuto film, mi sale l'ansia. Sono così stupida! Come ho fatto a fidarmi così presto di una persona?' il mio tono diventa stridulo e lui ancora non parla, sembra assolto nei sui pensieri. Lo guardo con impazienza.
'Di qualcosa Niall...' lo supplico, poi apre la bocca ma la richiude subito. Beve un sorso del suo drink e mi fissa, ancora.
'Non sarebbe dovuto succedere...' sussura, un sussuro strozzato, destinato a morire a metà della gola.
'Cosa? Tu sai qualcosa?' sono allibita, qui tutti sanno i fatti tranne me e sono alquanto stufa!
'Margaret, senti non era mia intenzione davvero' farfuglia.
'Cosa stai dicendo?!' ritraggo la mia mano dalla sua e lo fisso.
'Louis... Louis è.. devi stargli lontano' parla infine.
'Come se già non lo sapessi!' sbuffo irritata.
'Quello che voglio sapere è il perchè' e mi avvicino a lui scocciata, si ritrae spaventato.
'Sono stanca di essere presa per il culo. Voglio sapere come stanno realmente le cose'
'Non posso' dice
'Perchè' sbraito, della gente si gira a guardarci e mi supplica di abbassare la voce.
'Quando vuole una cosa il suo obbiettivo è solo uno: ottenerla'
Resto in silenzio mentre attutisco le parole. Una cosa. Quella cosa sarei io, lui vuole me.
'Q-quindi stai dicendo che..' lascio la frase in sospeso sperando mi blocchi dicendomi che sono pazza e che mi faccio troppi filmini mentali, ma non lo fa.
Non lo fa.
'Cosa dovrei fare?' dico infine, sentendo la salivazione a zero, mi lecco più volte le labbra ma sembrano solo più secche.
'Niente' dice semplicemente.
'Niente?!' annuisce e lo guardo sconceratata, le guance arrossate per lo sforzo di non spaccargli la bottiglia di vodka in faccia, tanto è a portata di mano, è solo nel tavolo accanto...
'Niall'
'Si?'
'Ho paura' mi trema il labbro.
'Anche io Margaret, anche io'


Spazio d'autrice: ciao bellezze! Eccomi, I'm back OuO scusate l'assenza ma ho voluto dedicare un pochino del tempo per strutturare meglio la mia nuova storia '92', se vi va passate please <3
Continuo a 4 recensioni, un baci dolcezze <3
ps: scusate gli errori, non sono riuscita a rileggerlo!

 

  
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