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Autore: Mirhas    22/06/2014    2 recensioni
Daniel si risveglia in un strano luogo, scopre di essere morto e peggio ancora viene accusato di essere Ravel Stifling, un crudele assassino destinato all'inferno. Nonostante non riesca a ricordarsi il suo passato, lungo la strada per riuscire a fuggire, incontrerà un sacco di amici, uno più pazzo dell'altro, disposti ad aiutarlo e a seguirlo nella sua impresa. Riuscirà Daniel a trovare il vero Ravel Stifling e recuperare i suoi ricordi?
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’Avvocato delle Anime



“Morto… Morto?? Che diavolo significa??” – Io non posso essere morto!! Che razza di scherzo malato è questo?! –

- La prego di non urlare signor 34872 e di compilare questi moduli – disse la donna con un altro irritante sorriso.

- Al diavolo questi fottuti moduli!! Voglio Andarmene di qui!! – la signora fece un sospiro scocciato e schiacciò un pulsante sulla scrivania. – Sicurezza! – il ragazzo non fece nemmeno in tempo a voltarsi che due uomini  apparsi dal nulla lo afferrarono e lo trascinarono lungo lo stesso corridoio che aveva attraversato poco prima.
 
- Ehi voi due!! Lasciatemi andare!! –

- Ci dispiace signor Stifling, ma cerchi di collaborare! – disse l’uomo alla sua destra.

- Collaborare? Collaborare?? Voi non avete idea da quante ore sono chiuso in questo posto di pazzi!! Mi chiedete di collaborare, ma nessuno di voi si è ancora fatto avanti per darmi una spiegazione decente!!! –

- Ci dispiace signor Stifling, ma questo non rientra nelle nostre mansioni. –

“Adesso strozzo qualcuno!!” – Il mio nome non è Ravel Stifling!! – il ragazzo fece un respiro profondo. “Magari non mi conviene insistere troppo con questi due… sono comunque due armadi… se li faccio arrabbiare questi mi mettono ko..”. Si convinse di rimanere calmo e cercare di capire la situazione assurda in qui si era andato a cacciare.

Non fece nemmeno in tempo a concludere questo pensiero che il ragazzo si ritrovò nella stessa stanza in cui si era svegliato. La stessa dannata stanza! “Non posso crederci! Sono tornato al punto di partenza!!” si sedette sconsolato a terra e guardò i due uomini – Posso parlare con qualcuno che mi dia delle spiegazioni? –

- Il suo avvocato sarà qui a momenti. Se ha delle domande può chiedere a lui. –

“Avvocato??” – Perché mi serve un avv… ehi!! – i due uomini uscirono dalla stanza senza aspettare la fine della domanda. Il ragazzo rimase basito per un attimo per poi alzarsi di corsa e raggiungere la porta da dove i due erano usciti.

- Ehi voi!! Chi vi credete di essere!! Aspettate almeno che uno finisca di parlare prima di andarvene!!! – cercò più volte di aprire la porta, ma era chiusa a chiave.

“Che situazione! Che situazione!! Ora che faccio??” in preda al panico il ragazzo cominciò a toccarsi il volto. La donna alla scrivania aveva detto che lui non ne aveva alcuno perché era morto, ma questo non poteva essere possibile! Sentiva chiaramente sotto il suo tocco un naso, gli occhi e la bocca… non aveva nessun senso!! Si toccò i capelli e sentì la loro morbidezza sotto le sue dita. Non erano troppo lunghi, ma nemmeno corti. Poi gli venne un’idea. Si strappò una ciocca e la guardò. I suo capelli erano neri come la pece e questo non fece altro che rafforzare la sua convinzione che quella donna avesse mentito, o fosse pazza. Per come stavano andando le cose, era molto più plausibile la seconda.

“Morto e senza volto un cavolo!” pensò “ok.. ok.. ragioniamo con calma. Sono di nuovo chiuso qui dentro e non posso uscire… sta per arrivare un avvocato.. il mio avvocato. Perché? Che ho fatto? Non ricordo assolutamente niente!!” i suoi pensieri vennero interrotti da un uomo che entrò nella stanza. Era molto giovane, alto e magro, e vestiva in giacca e cravatta, probabilmente doveva essere lui. I suo capelli erano lunghi e neri legati in una coda e i suo occhi erano azzurri.

- Salve. Lei dovrebbe essere il signor Ravel Stifling. Soggetto numero 34872. Piacere, il mio nome è Rick Eight e sono il suo avvocato. – Rick porse la mano al ragazzo che però rimase seduto a terra senza muovere un muscolo. Imbarazzato l’abbassò e si guardò intorno. – Sono stati davvero insensibili nei tuoi confronti! In questa stanza non c’è neanche una sedia! -

- Finalmente qualcuno che se ne rende conto!! Sono qui da non so quante ore e nessuno si è ancora degnato di dirmi il perché!! E per l’ennesima volta: il mio nome non è Ravel Stifling! –

- Voi non siete Ravel Stifling? Perdonatemi, forse ho sbagliato stanza.. anche se mi avevano detto che dovevo recarmi qui! – Rick fece per andarsene ma il ragazzo si alzò di corsa in piedi e lo raggiunse.

- No, aspetta!! Qui tutti non fanno altro che ripetermi che sono lui, solo perché hanno trovato un documento nelle mie tasche! Ma io non lo sono! Ho bisogno del tuo aiuto! Dimmi che succede, perché sono qui? – Rick lo guardò per un lungo momento e poi si sedette a terra aprendo la ventiquattrore. Il ragazzo lo seguì, sedendosi proprio di fronte a lui.

- Voi dite di non essere Ravel Stifling… ma ne siete sicuro? Insomma se possedete  quel documento dovreste essere lui no? -

- Le assicuro che non lo sono. –

- Quel’è il suo vero nome allora? – Rick prese diversi fogli e cominciò a prendere appunti.

- Il problema è anche questo… vede non me lo ricordo… - Rick alzò lo sguardo dalle carte e lo fissò stupito.

- Ma se non sa qual è il suo nome, come fa ad essere sicuro di non essere Ravel Stifling? –

- Ne sono certo! Non sono lui, me lo sento! –

- Il problema però è che all’ufficio dei decessi lei è registrato con quel nome… - 

- Un momento… decessi?? Che diavolo significa? Sono morto davvero? -

- Lei… Non ricorda la sua morte? – Rick guardò intensamente il suo cliente, ma non sembrava mentire. – Questo potrebbe essere un problema allora.. vedi.. posso darti del tu? – il ragazzo annuì – vedi, quando una persona muore viene mandata qui per decidere se è meritevole o no del paradiso… si può considerare questo posto una specie di limbo… e noi… siamo quelli incaricati di decidere la sorte di ogni anima… -

- Quindi vuoi dire che sono bloccato qui per sempre perché non ricordo chi sono? –

- Non esattamente… vedi.. noi abbiamo tutta la documentazione riguardo la vita di Ravel Stifling, il problema è che, se non ti ricordi chi sei, verrai giudicato per quello che ha fatto lui. – il ragazzo rimase in silenzio. Perché era successo tutto questo? Non ci credeva. Non poteva essere morto.

- E’ uno scherzo vero? Dai tirate fuori le telecamere! – il ragazzo si guardò intorno speranzoso, ma non successe niente e Rick era più serio che mai. – Se sono morto davvero e non ricordo di aver vissuto che senso ha la mia vita..? – se era davvero morto e non poteva ricordare niente non avrebbe voluto nemmeno esistere. Non ricordava di aver mai avuto un amico, una ragazza, una famiglia… non ricordava nemmeno di aver pianto e sofferto… niente. Sentiva di aver provato quelle emozioni… le ricordava vagamente, ma non poteva ricordarne il motivo. Assurdo. La sua vita, tanto preziosa, era già finita e non ne conservava il ricordo. Doveva essere stato una persona terribile per meritarsi una simile punizione. La sua esistenza era inutile.

Rick lo guardò con compassione, cosa che il ragazzo notò e che non sopportava per niente – Smettila di guardarmi così!!! –

- Scusa, è solo che penso che sia davvero ingiusto che tu non ricordi niente… e non riesco nemmeno a capire come una cosa del genere sia possibile… non è mai successo prima d’ora! –

- Non è mai successo? – il ragazzo lo guardò sconsolato. E ora? Che poteva fare?

- Però, il problema più urgente adesso è un altro… -

- Cosa può esserci di peggio? –

- Come ho già detto se tu non ricordi chi sei, verrai giudicato in base alla vita di Ravel Stifling e… -

- E..? –

- … e Ravel Stifling è colpevole di omicidio. -








Angolo dell'autrice
Ciao ragazzi!! Scusate se ci ho messo così tanto, ma eccovi il secondo capitolo!! Prossimamente spero di pubblicare con più frequenza e spero che la storia continui ad interessarvi!! :) Mi piacerebbe sapere che ne pensate e se avete critiche o consigli!! :) Al prossimo capitolo!!
  
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