Capitolo 11
Harry

Mi svegliai prestissimo quel giorno,ero super preoccupato,non per la partita,quello era l'ultimo dei miei pensieri,ero preoccupato per Draco.Era in pericolo,molto più di tutti noi studenti.
Presi la scopa e corsi verso il campo,ma appena misi piede negli spogliatoi mi dissero:-La partita è annullata- strabbuzzai gli occhi:-P-perché?!- -Ehm-esitò Angelina:-Silente ha detto che siamo in pericolo e che per questo non possiamo giocare-corsi via verso la sala comune dei Serpeverde,ma incontrai Draco a metà strada.
-D-Draco,Silente…Silente lo sa,lui può aiutarci!-annuì:-Lo so,gliel'ho detto io,gli ho spiegato che non ho intenzione di aiutare V-Voldemort e che sono dalla vostra parte.Lui mi ha detto che mi crede e che ci aiuterà- lo abbracciai forte,lui mi baciò:-Harry non lasciarmi andare,mai,okay?- -Okay- lo baciai a mia volta,poi uscimmo,diretti per non so dove,solo per stare da soli.
Per un po' camminammo mano nella mano senza dire una parola,poi lo sentii piangere in silenzio:-Ehy,non piangere,non devi avere paura okay? Ci sono io per te- mi mise le braccia intorno al collo:-Oh Harry,sei l'unico che c'è davvero,sinceramente,l'unico che mi ama per ciò che sono,ti amo sfregiato- sorrise,mentre le lacrime continuavano a scorrere velocemente sulla sua pelle perfetta,-ti amo anche io furetto-lo baciai.
Ci sedemmo sul prato,io a gambe incrociate,lui con la testa appoggiata sulle mie gambe,giocherellavo con i suoi capelli biondissimo,bianchi praticamente.
Ad un certo punto mi alzai in fretta,mi toccai la fronte,sfregandomi la cicatrice nella speranza di alleviare il dolore ma senza risultato,Draco si continuava a contorcere dal dolore al braccio:-Draco,è molto vicino lo sento- dissi tremante,estraemmo la bacchetta molto velocemente avvicinandoci cautamente alla Foresta Proibita,si sentì un fruscio.
Lo vidimo,era esattamente come lo ricordavo,la pelle imperfetta,priva di naso con due fessure come narici...la sua voce era sibilante:-Ohh Potter ci rincontriamo,ah bene con te c'è anche il tuo mh “amichetto”.Ma,se non mi sbaglio lui è un mio seguace no?- Draco contrasse i muscoli poi ringhiò a denti stretti:-Io-non-sono-un-tuo-seguace.E non lo sarò mai-Voldemort rise sguaiatamente,mi puntò contro la bacchetta:-Beh,Potter…è arrivato il tuo momento,te lo aspettavi no? Ci provo da 14 anni,ora posso farlo.AVADA KEDAVRA- vidi una luce verde venirmi incontro,ma non mi colpì perché Draco si lanciò davanti a me.
Il suo corpo esanime cadde,gli occhi chiusi,mi lanciai sul corpo senza vita,gli presi la mano e lo baciai…urlando dissi:-UCCIDIMI! Puoi farlo non mi importa…ho smesso di combattere con te-le lacrime scorrevano calde sulle mie guance.-Uh che fai piangi Potter? Mi dispiace,ho ucciso il tuo ragazzo? Beh ora ucciderò anche te,non ti preoccupare. Avada Kedavra- urlò nuovamente,e la luce verde mi colpì.
Poi il buio.

FINE