Spazio
autore
Liby-chan:
Grazie tante della
recensione, se vuoi saperlo aggiornerò tutti i giorni, e
spero che continuerai
a leggere e recensire.
Con
Sasori non mi sono accanito più
di tanto,anche perché è il mio personaggio
preferito.
Deidara
invece sarà coinvolto
molto spesso in gag con Tobi,ma riuscirà a usare la sua arte
contro degli amici
di Tobi molto speciali…..
Hidan
continuerà trafiggersi e a
partire dal quarto capitolo inizierà a recitare preghiere
assurde e
completamente inverosimili.
Con
Itachi sono stato parecchio
feroce e continuerà a fare la figura dell’emo
cieco.
Si
salpa!
“Dannaaa!!!”urlò
Deidara. “Secondo
te quale costume è meglio, quello rosa o quello
viola,un?”.
“Non
lo so Deidara, ho paura che
questo corpo da marionetta possa marcire se faccio il
bagno…”disse Sasori
prendendo un pupazzino di Pinocchio e un teatrino dei burattini
portatile. “Deidara
–sempai!” urlò Tobi con indosso un
salvagente. “Poi vuole fare il bagno con
Tobi?Vuole?”.
“Itachi-san!”
disse Kisame con gli
occhiali da sole sul viso, il materassino in una mano e la boccia dei
pesci
nell’altra. “Vorrebbe venire a conoscere i miei
parenti pescecani?”.
Itachi,
con addosso una camicia
hawaiana, non rispose ed infilò crema solare, bagnoschiuma,
asciugamano,
racchettoni e cruciverba
nella borsa.
“Vediamo
un po’ ….. l’altare
galleggiante c’è, i testi sacri impermeabili ci
sono, l’acqua santa c’è, la
falce-fucile subacqueo c’è..”
“HIDAN,
piantala con quella roba e
aiutami a cercare lo scafandro da palombaro e i remi!”
urlò Kakuzu mentre
infilava nella valigia il salvadanaio e i fumetti di Zio Paperone.
“Uhm…..se
porto il fertilizzante,
le piante carnivore e la pala devo lasciare qualcosa a casa: cosa
lascio, i
braccioli o il cestino da pic-nic?” si chiese Zetsu.
“Amoooreeee!!!!!Dove
hai messo la
macchina fotografica?” domandò Konan con la
bandana in testa infilando sandali
e trucchi in valigia.
“Tu
piuttosto, hai visto la pompa
del canotto?” fece Pain indossando un cappellino da marinaio
e prendendo canna
da pesca, retino ed esche, dopo aver spiegato ai suoi corpi come
comportarsi in
sua assenza.
All’ora
stabilita tutti i membri,
carichi di borsoni e bagagli, si ritrovarono fuori dal covo.
“In
marciaa!!!!” ordinò Pain.
I
criminali si misero in testa i
cappelli di paglia, anche se non indossavano più le divise,
e cominciarono a
marciare.
A
un certo punto Itachi, dopo aver
lasciato il sentiero a causa della cecità, andò a
sbattere contro un albero.
“
Vuoi attaccarmi eh?Non so chi tu
sia ma te la farò pagare!Amaterasu!”.
L’albero
fu incenerito e Itachi,
che in questo modo aveva perso un altro po’ di vista, si
ricongiunse
all’allegra comitiva.
Cammina
cammina, i nostri eroi
arrivarono al porto di una città di mare e si misero a
contrattare con uno uomo
che si era presentato dicendo di vendere imbarcazioni.
“Allora….
Quanto viene quella nave
laggiù?” disse Pain indicando un panfilo
lussuosissimo.
“Ma
signore, quello è lo yacht
privato dell’hokage!”
“E
quello?”
“E’
del leader del villaggio della
roccia!”
A
Deidara venne voglia di
affondare quella nave.
“E
quello ?”
“E’
il motoscafo d’altura del
Kazekage!”.
“Dannati
ricconi.. credono di
poter fare quel che vogliono perché comandano i
villaggi…”
“Leader,
che ne dice di quel
gommone?”.
“No
Kakuzu, poi non ci stiamo
tutti! Va bene, prenderemo una nave a vela per inquinare di
meno!”.
“Vediamo
un po’.. abbiamo una
barca dell’America’s Cup, un vascello da battaglia
a tre ponti, un galeone con
le vele d’oro e quello!” disse il venditore
indicando una veliero a tre alberi
molto carino.
“Lo
prendiamo!” urlò Kakuzu
facendo un salto di due metri. “Quanto costa ?”
“100
ryo”.
“70!”.
“90!”.
“65!”.
“40!”.
“50!
Prendere o lasciare!”.
“Affare
fatto, pirata!” disse
Kakuzu, anche se ci volle la forza bruta per farlo pagare fra le
lacrime.
I
criminali salirono sul vascello,
e qui si accorsero che lo scafo era pieno di buchi, c’erano
topi da tutte le
parti e le vele erano inesistenti.
“Quel
tizio ci ha tirato un
bidone, un!” disse Deidara.
“Se
lo ritrovo lo squarto..” fu il
commento di Hidan.
“Forza
ragazzi! Un po’ di olio di
gomito e questa bagnarola tornerà come nuova!”
disse Pain diventando
stranamente simile a Gai.
I
lavori proseguirono per tre
giorni, e a parte Konan che si ruppe tutte le unghie, Itachi che cadde
dalla
passerella cinquanta volte minacciando di fare l’Amaterasu
alla nave, Pain che
si ficcò un chiodo nel pollice, Kisame che parlava con i
merluzzi presi dai
pescatori invece di lavorare, Sasori che cadde dall’albero
maestro scomponendosi
in vari pezzi, Deidara che uccideva i topi a colpi di bombe, Tobi che
scivolò
sul ponte e battè la testa diventando ancora più
scemo, Zetsu che mangiava i
gabbiani, Hidan che si staccò una mano e Kakuzu che correndo
per andare a
curarlo cadde nel catrame, non successero particolari incidenti.
“Ora
sì che possiamo salpare!”
urlò Pain tutto contento.
“Levate
le ancore!”.
Kisame,
Itachi, Hidan e Zetsu
cominciarono a girare l’argano, frustati da Kakuzu che
ricordava il tempo in
cui toccava a lui quel compito, ma ora era un vecchietto pieno di
reumatismi,
quindi toccava ai baldi giovani come loro ecc ecc.
“Spiegate
tutte le vele!”.
Konan
Deidara, Sasori e Tobi si
arrampicarono sugli alberi ed eseguirono l’ordine, rischiando
molte volte di
rompersi l’osso del collo.
“Issate
la bandiera!”.
Tutti
si radunarono in coperta
mentre Sasori e Zetsu facevano salire la loro bandiera, nera con una
nuvola
rossa in mezzo.
La
nave uscì dal porto,
veleggiando verso nuove avventure, mentre uno yacht esplodeva e il capo
del
villaggio della roccia tornava a terra a nuoto.
“Deidara!”.
“Oops!”.
Quando
il vascello si fu
allontanato, mentre tutti
prendevano il
sole, guardavano l’orizzonte o lucidavano il ponte, si
udì uno starnuto che
proveniva da un barile.
“Maestro,
sta bene?” disse una
seconda botte.
“Io
sono il vendicatore!” disse
un’altra ancora.
“Zitti
idioti, ricordatevi che
ssssiamo clandesssstini…” disse ancora la prima
botte.
“Botti
che starnutiscono, parlano,
vogliono vendicarsi….Qui gatta ci cova!Ragazzi, andate a
controllare!”ordinò
Pain.
Kisame,
Kakuzu e Deidara aprirono
i barili, che ufficialmente trasportavano maiale salato, e ne
uscirono….
“No,
tu no!”.
“Ma
perché tutti mi odiano? Non
ssssono forssse un vossssstro vecchio compagno?”.
Nelle
botti c’erano Orochimaru,
Kabuto e Sasuke!
Vedendo
l’uomo-serpente tutti
ebbero un collasso, soprattutto Itachi e Sasori che tanto avevano
patito per
colpa sua.
“Itachi!Mi
vendicherò di te
adesso!”.
Sentendo
quelle parole Itachi
rinvenne, e i due fratelli si fissarono con aria molto emo, quindi il
maggiore
diede un colpo sulla fronte del minore e gli disse: “Stupido
fratellino, la tua
debolezza deriva dall’inadeguatezza del tuo
odio…”.
Hidan
domandò: “Ma perché non vi
comprate un nave anche voi?”.
Kabuto
rispose: “Mantenere un paese
costa molto e ci siamo impoveriti, quindi per non spendere nulla e fare
una
vacanza ci siamo imbarcati di nascosto ( Giusta osservazione nd
Kakuzu)”.
Pain
guardò i tre infiltrati negli
occhi e parlò: “Orochimaru, in quanto clandestini
dovrei gettarvi agli squali,
mettervi ai ferri nella stiva o abbandonarvi su un’isola
deserta ma, in nome
della nostra vecchia collaborazione,potrete rimanere se lavorerete come
gli
altri!A proposito, stabiliamo i ruoli di ciascuno. Io sarò
il comandante, Konan
il comandante il seconda, Kakuzu il nostromo, Deidara
l’ufficiale di rotta,
Kabuto il medico, Zetsu il cuoco,Hidan, Itachi, Kisame e Sasori i
marinai
e Tobi il mozzo
tuttofare, mentre
Orchimaru e Sasuke si daranno il cambio come timoniere e
vedetta”.
Il
sannin si leccò le labbra,
mentre il ragazzo, sapendo cosa gli avrebbe fatto l’altro
durante il cambio di
turno, svenne.
Durante
la cena, tranne che per le
schifose brodaglie cucinate da Zetsu, i ripetuti tentativi di vendetta
di
Sasuke e le molestie di Orochimaru, non ci furono problemi, mentre la
sera
tutti si ritirarono nelle proprie stanze dove fecero casino tutta la
notte,
tranne Pain, che rimase a far la guardia sul ponte con un fucile in
mano, i due
Uchiha, che si appollaiarono sui pennoni più alti per
fissare la luna e
tagliarsi le vene e Orociok, che si mise a spiarli con il binocolo.