23/06/2014
0 recensioni..Curly..
Pov’s Louis.Arrivai a casa, stanco, straziato, come se fossi andato in guerra. Durante il tragitto mi fermai un altro paio di volte, convinto che mi mancasse qualcosa.
-Loulou!- Perfetto, mia madre ha la luna dolce.
-Si?- Le risposi posando la busta sul tavolo, si avvicinò.
-Niente, volevo sapere perché non mi hai risposto al telefono prima.- Al telef…Ecco cosa mancava!
-Mamma torno subito.- Le stampai un bacio sulla guancia per poi tornare in auto e sfrecciare lungo la strada, direzione : panetteria.
***
Arrivai, e senza guardare nulla andai verso la porta, ma qualcosa me lo impedì, dato che ci arrivai addosso.-EI! Ma cos..- Esclamai irritato. Il mio ostacolo si girò, il riccio. –Emh..Scusami non volevo..E’ che ho dimenticato il mio telefono qua..- Continuai facendo capire, senza che io volessi, al riccio quanto io fossi imbarazzato dalla situazione.
Pov’s Harry.
Quel moretto era abbastanza facile da imbarazzare, pensai.
-Fa nulla..E’ solo che stavo chiudendo.- Alzai le spalle girando la chiave per poi chiudere definitivamente la porta.
-Oh..Emh..Beh..Cioè..Potrei tornare anche domani..Non è un problema.- Disse abbassando la testa.
Lo scrutai. Aveva un bel visino.
-Allora se hai detto che non è un problema..Torna domani perché sono abbastanza stanco.- Ammisi cercando di guardare i suoi occhi, che incrociarono i miei dopo poco, degli occhi da mozzare il fiato.
-Si, domani torno e..Voglio il tuo numero,eh.- Azzardò con uno strano rossore in viso.
-Oh, ma certo moretto.- Feci un mezzo sorriso incapace di dire altro.
-Louis, non moretto..Caro ricciolino.- Sorrise, e che sorriso.
-Harry, non ricciolino..Caro Louis.- Lo imitai per poi ridacchiare, cosa che fece anche lui.
Mi guardò come se fosse immerso in qualche pensiero, poi presi parola. –Dovrei andare a casa.- Trattenni uno sbadiglio mentre sentii chiaramente Louis annuire.
-Allora vado, a domani ricciolino.- Disse prima di voltare e risalire nella sua grande auto.
-A domani moretto.- Mormorai prendendo a camminare verso casa, mentre il rumore del motore della sua auto si allontanava sempre di più.
***
Arrivai a casa, salutai mia madre e Robin, dopo di che salii in camera, come ogni giorno, quasi fosse da copione.Ero talmente stanco che non mi curai nemmeno di togliermi le scarpe, feci solo un ‘’tuffo’’ sul letto.
Un pensiero riempì la mia testa : Louis.
Quel ragazzo era così basso, così perfetto, e i suoi occhi, erano di un colore così intenso, come il ghiaccio, ma lui non era per nulla freddo, almeno così sembrava. I suoi capelli sulla fronte, il suo tutto.
‘’Che mi stessi prendendo una sorta di cotta?’’ pensai prima di cadere in un sonno profondo.
ECCOMI.
L’introduzione è andata alla grande, adesso vi prego di recensire perché voglio continuareJ x
Spero alla prossima. x