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Autore: Vanisher    23/06/2014    5 recensioni
"- Ma tu sei mai stato innamorato, Ryuzaki? - la domanda mi esce spontanea, mentre mi appoggio con entrambe le mani allo schienale della sedia su cui è seduto.
L rimane impassibile mentre si volta a guardarmi - Le probabilità che io mi innamorassi, fino a poco fa, erano davvero scarse ... diciamo attorno al 25% o anche più basse, attorno al 19%. E poi innamorarmi non è mai rientrato nelle mie priorità ... e nei miei bisogni -
- Fino a poco fa? - sono così vicina al suo viso che sento il suo respiro sulle guance, le mie labbra per poco non sfiorano le sue - Vuoi dire che ...? -
- In questo periodo le probabilità sono aumentate in modo quasi surreale. Non mi era mai successo prima d'ora e premetto che la cosa è alquanto ... sorprendente. Diciamo ... diciamo che le probabilità sfiorano il 65%Ma se mi stai così vicina ... - le sue labbra toccano le mie - Le probabilità non faticano a sfiorare l'85% -"
Lui, il più grande detective del mondo incaricato di risolvere il caso Kira.
Lei, investigatrice in incognito incaricata di scoprire l'identità di L.
Lui, non conosce cosa sia l'amore.
Lei, ha archiviato quel sentimento da tanto tempo.
Lui, un passato misterioso.
Lei, lo scoprirà.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Mello, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 3
"CONFIDENZA"

 

Avvertenze : alcuni elementi di questa fan fiction sono differenti dall'opera originale e i fatti accaduti nell'opera hanno subito lievi modifiche



 
- Light, lei è Lena ed è una collega di papà. Lena, lui è Light ed è il mio fratellone! - Sayo sembra così emozionata all'idea che io conosca suo fratello. Non penserà mica che io possa mettermi con uno sconosciuto? E anche se cominciassi a frequentare Light Yagami ... andiamo, lui è il figlio del mio capo!
- Una collega di papà? - ripete Light, la sua espressione passa dalla svogliatezza alla curiosità, forse anche interesse. Solo quando me lo trovo a qualche metro di distanza mi rendo conto di quanto sia alto - Non è troppo giovane per entrare già a far parte della polizia? -
- Si, lo dicono tutti - alzo le spalle, avvicinando la tazza del caffè alle labbra per berne un altro sorso, anche se sta diventando fredda - Ma a quanto pare ho delle doti nascoste che la polizia giapponese apprezza molto -
- Lei non è di queste parti, vero? - mi chiede ancora Light.
- No, vengo dall'Inghilterra -
- L'ho capito dal suo accento. E come mai è venuta dall'Inghilterra al Giappone? -
Bevo un sorso di caffè prima di rispondere. Non posso certo dire che sono venuta per indagare per conto della YB Corporation per indagare sull'identità di L. Mi allontanerebbero all'istante dalla polizia, e non è quello che voglio - Sono venuta per indagare sul caso Kira. E poi, ho sempre ammirato la cultura e le tradizioni di questo posto. Adesso che vivo qui, direi che posso ammirare ogni giorno qualcosa di nuovo -
- Affascinante - Light ha proprio un bel sorriso.
La voce del signor Yagami interrompe la conversazione - Lena, si sta facendo tardi e non vorrei che tu girassi in città a quest'ora della notte, non è prudente -
- Ha perfettamente ragione, signore - finisco anche l'ultimo sorso di caffè, e mi sento già molto meglio - Grazie per l'ospitalità e per avermi fatto conoscere la sua famiglia, è stato un piacere -
- Il piacere è stato nostro di averti qui, Lena - Yagami guarda il figlio - Light, perché non accompagni Lena a casa? In questo modo avrete la possibilità di continuare la vostra conversazione -
- Non vorrei disturbare oltre, signore! - mi affretto a dire, mentre poggio la tazza ormai vuota sul grande tavolo del salotto - Davvero, non è necessario! -
- Lo faccio con molto piacere, invece - ribatte Light, e mi accorgo che il suo sorriso è uno dei più belli che io abbia mai visto. Light recupera scarpe e giubbotto e aspetto sulla soglia di casa che sia pronto, mentre l'aria è diventata decisamente fredda e sta eliminando tutto il calore che il caffè mi aveva dato.
Finalmente usciamo. Camminiamo qualche minuto in silenzio, fianco a fianco, ognuno perso nei suoi pensieri. Light è davvero un bel ragazzo e sembra anche interessante e gentile. Per certi aspetti assomiglia molto al padre. Invece Sayu è una ragazzina deliziosa.
- Allora, Lena - esordisce Light - Raccontami qualcosa di te -
- In realtà non c'è molto da raccontare - dico - Ho sempre avuto una vita molto ... comune. Niente di speciale -
In realtà ci sarebbe molto da raccontare della mia vita. Solo ... che non racconto il mio passato a tutti. Preferisco tenere per me quello che ho passato e anche le perdite subite. Infatti ho perso i miei genitori, mia madre quando avevo due anni e mio padre quando ne avevo cinque. Mia madre è morta di cancro ai polmoni e mio padre è morto in un incidente stradale. E dato che non c'era nessuno che poteva prendersi cura di me, sono stata cresciuta alla Wammy's House. E' li che sono stata in grado di sviluppare le mie doti investigative e anche se ero una delle più piccole e una delle pochissime femmine che c'erano alla Wammy's House sono riuscita a guadagnarmi rispetto. Non ho mai avuto molti amici, ma avevo un migliore amico. Mello. Mihael Keehl, in realtà. Chissà che fine ha fatto ...
- Va tutto bene? - Light interrompe il filo dei miei pensieri. Sembra preoccupato.
- Tutto benissimo -
- Sei diventata stranamente taciturna - mi fa notare.
- Non sono mai stata una persona di molte parole - 
-L'ho notato - Light sorride mentre mi guarda - Mi piacerebbe conoscerti meglio, Lena -
- Conoscermi? - ripeto, confusa.
- Uscire insieme. Se vuoi, naturalmente -
Non sono mai uscita con molti ragazzi. Non mi sono mai interessata ad avere un ragazzo, anche se con un paio sono stata. Ad esempio Matt, anche lui della Wammy's House. Il vero nome è Mail Jeevals ed era il migliore amico di Mello, oltre a me. Mi piaceva Matt, con quei capelli rossicci e gli occhi vispi e curiosi allo stesso tempo. E con Matt ti sentivi a tuo agio sempre, non importava da quanto tu lo conoscessi, se da due anni o da dieci secondi.
- Certo che mi va bene. Mi piace la tua compagnia, Light - sorrido anche io. Finalmente scorgo la mia casa e lascio che Light mi accompagni fino al grosso portone scuro - Siamo arrivati. Grazie mille per avermi accompagnata, Light, sei stato molto gentile -
- E' stato un piacere, Lena - . Sto per tirare fuori le chiavi di casa dalla tasca del giubbotto quando vedo Light chinarsi su di me. E prima che io possa reagire, le sue labbra si posano sulla mia guancia, calde e fredde allo stesso tempo - Buona fortuna col caso Kira - 
Sono certa di essere rossa in viso. Spero che al buio non si noti. Riesco a sussurrare un semplice - Grazie - ma sono ancora molto sorpresa dal gesto di Light. Ci conosciamo da meno di un ora e già mi chiede di uscire e mi bacia sulla guancia. Forse è un po' troppa confidenza.


* * *


S0no le 6:30 del mattino quando metto di nuovo piede nella stanza d'albergo dove si trova L. Credo di essere la prima ad arrivare, perché non vedo il signor Yagami e nemmeno Matsuda e Aizawa. Chissà se quei due hanno scoperto che faccio parte della squadra. 
Mentre mi tolgo il giubbotto e lo appendo con cura all'attaccapanni accanto alla porta, guardo la mia immagine riflessa nello specchio ovale e ben decorato che ieri non avevo notato. Storco la bocca, sembro quasi uno zombie. Ho delle occhiaie da far invidia a L e ho i capelli spettinati per tutte le volte che ci ho passato le mani sopra dalla frustrazione, e ho un colorito che non promette bene. Poi ho caldo e freddo allo stesso tempo. Ma forse è per questo che indosso dei pantaloncini corti estivi e sopra la felpa più pesante che ho. Devo davvero stare male, e ieri sera ero davvero nervosa, sono successe troppe cose e troppo in fretta. 
Raggiungo L, che si è spostato nel salotto, una decina di computer portatili sul basso tavolino rettangolare e diversi microfoni e cimici/telecamere accanto a lui sul divano. Sta osservando attentamente un computer portatile davanti a lui, nella sua stramba posizione e con le dita della mano destra che torturano il labbro inferiore e pallido.
- 'Giorno - dico, la voce ancora impastata dal sonno. Si, avrei preferito dormire ancora un po', ma la giustizia non dorme mai. Cavolate.
- Buon giorno, Lena - mi saluta L, neutrale come sempre - Ha dormito bene? -
- Ho avuto nottate migliori di questa -
L distoglie gli occhi dal computer portatile per portare la sua attenzione su di me. Mi studia per qualche secondo, soffermandosi sul pantaloncini corti che indosso, che devono sembrare strambi dato che siamo quasi in inverno. Poi porta i suoi occhi nei miei - Si sente bene? -
- Si, ho solo avuto qualche incubo - rispondo.
- Ne vuole parlare? -
- Preferirei di no, grazie -
L esita qualche secondo prima di tornare a parlare - Può tornare a casa a riposare, se lo desidera. La sua assenza non sarebbe un danno, almeno, non oggi -
- Riposare peggiorerebbe la situazione. Grazie comunque - Mi siedo accanto a lui sul divano - Hai trovato qualcosa? -
- Ho individuato un possibile Kira -
Alzo un sopracciglio - E chi sarebbe? -
- Il figlio del signor Yagami - 
Mi si gela il sangue nelle vene. Light? Perché mai Light dovrebbe essere Kira? Sembra un ragazzo così perbene ... Ma è dietro le personalità gentili e nobili che si nascondono i peggiori criminali al mondo. Quindi questa pista non sarebbe da escludere. 
- Per questo - continua L - Faremo mettere delle "cimici" nelle abitazioni di ogni agente della nostra squadra, per controllare le famiglie ed individuare possibili Kira. Le faremo mettere in ogni stanza e controlleremo 24 ore su 24 cosa succede -
Aspetta un attimo ... questo vuol dire che ... metterà delle "cimici" anche in casa mia! E se ci sono le "cimici" a controllarmi 24 ore su 24 non potrò mai portare a termine le mie indagini su L. Devo trovare una scappatoia, un compromesso.
- Io vivo da sola, L. Quindi non ho una famiglia, e controllarmi sarebbe inutile - tento.
- Anche lei potrebbe essere un possibile Kira - ribatte L, tranquillo.
- Io non ho intenzione di avere delle telecamere che mi spiano tutto il giorno e tutti i giorni, Ryuzaki! - scatto in piedi, inorridita al sol pensiero - Sono una donna, accidenti, ho una privacy molto più ampia di voi uomini! E poi sapere che ci sarà qualcuno che mi osserverà ininterrottamente ...  - 
- Ha qualcosa da nascondere, Lena? -
- Si, la mia dignità e la mia privacy! - 
- Allora l'unica soluzione sarà quella di farla convivere qui con me per un arco di tempo ancora indefinito. E quando mi sarò accertato che lei non è Kira, la farò tornare nella sua abitazione -
Strabuzzo gli occhi - Vuoi che io venga a vivere qui? Con te? -
- Se lei lo desidera, naturalmente - aggiunge L - Altrimenti sarò costretto a mettere le "cimici" nella sua abitazione -
Ci penso qualche secondo. Se vengo a convivere con L riuscirò ad ottenere più informazioni. E scoprirò qualcosa sul suo passato e sulla sua vita privata. E sopratutto, scoprirò chi è - Ci sto, Ryuzaki. Quando faccio il trasloco? -
- Oggi pomeriggio, se per lei non è un problema -
- Assolutamente, è perfetto -




Perdonatemi il capitolo corto, ma vado di fretta che mercoledì ho l'esame orale di terza media e mi sto impegnando tanto. Spero di non avervi deluso! Adesso Lena dovrà andare a convivere col nostro L, che succederà? L sospetta di Light, che sta entrando molto in confidenza di Lena, che in questo capitolo svela una parte del suo passato. Curiosi? Recensite in tanti!
baci a tutti,
Hope
   
 
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