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Autore: Heart_ShapedBox    23/06/2014    0 recensioni
" Sapete com'è, si dice che il primo amore ti cambia la vita. Questo però non è il solito racconto del - vissero per sempre felici e contenti -, al contrario, è la storia di una bambina che è partita dall'essere una di quelle che si esaltano per lo sguardo di un ragazzino, che fanno amicizia con chiunque, che non dicono mai parolacce; una di quelle sveglie, dolci, coraggiose e intraprendenti.. arrivata a svegliarsi una mattina e ritrovarsi incazzata col mondo, una col motto fondato di spezzare il cuore ai ragazzi e che per principio è convinta che l'amore non esista; una che ci ride sopra a tutte le disgrazie delle proprie compagne. Una di quelle che non si fiderebbe mai più di nessuno manco a pagarle oro. Staccata, fredda, insensibile, menefreghista e sadica. Incredibilmente sadica.
Questa è la mia storia, e parla di come sono diventata così. Me. "
Molte persone mi hanno detto che sono riuscite a capire meglio i loro sentimenti, a capire loro stesse, grazie a questo racconto. Io spero soltanto che qualcuno resti colpito dalla presentazione e si fermi a leggere, anche solo per 5 minuti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Lunedì 19/03/2012
Addio vacanze. Ieri, verso le sei del pomeriggio, Rebecca mi ha scritto in un messaggio:
<< Ciao Ginevra! Come va? Io bene, ho fatto una torta allo yogurt coi fiocchi, adesso è in forno. Comunque è ufficiale: non mi piace più Andrea. Buon appetito per la cena e buona notte! >> Come ha fatto a smettere di farsi piacere una persona in così poco tempo? Lei è un genio, fine della storia.
 
Mercoledì 21/03/2012
Greta oggi ha chiesto al Rossi se gli piaccio, di nuovo, e senza la mia autorizzazione. Una volta tornata a casa mi ha chiamata e mi ha raccontato tutto, queste le sue parole:
<< Quando gliel'ho chiesto è diventato improvvisamente color rosso pomodoro e, dopo esser tornato al suo colorito normale, ha voluto sapere se eri stata veramente tu a domandarmi di chiedergli certe cose. Beh, tecnicamente no, ma ero sicura che avresti voluto una risposta e quindi ho spacciato la domanda per tua dicendo “Si, quante volte ancora dovrò dirtelo?”. Lui è ridiventato rosso pomodoro per qualche minuto, poi ha preso coraggio ed ha ammesso ciò che realmente pensava: “Senti, dì a Ginevra che non voglio mettermi con lei e che, non voglio offenderla, ma non è che sia proprio il massimo. Questo almeno per me.” E tornato nuovamente normale, non ha più aggiunto nulla. >>
Mi sarei dovuta arrendere? Probabilmente si. Me l’ero presa a male per la risposta ma non avevo intenzione di mollare, l’avventura era cominciata da poco e avevo ancora un sacco di tempo prima che finissero le medie; mille altre occasioni per conquistarlo!
 
Giovedì 22/03/2012
Stamattina sono arrivata tardi a scuola, quindi non sono riuscita a vedere il Rossi, e ieri avevo detto a Greta di ringraziarlo per aver risposto alla domanda. Stanotte invece mi ero pentita dell’ordine e, pur avendo mandato più messaggi alla mia amica, non avevo ricevuto risposta. Se c’era qualcuno che avrebbe dovuto parlargli una volta per tutte, quella ero io! Altrimenti la situazione non si sarebbe affatto evoluta. Fortunatamente ho scoperto poi che Greta si era scordata dell’incarico ed aveva lasciato il cellulare a casa, mentre il Rossi non c’era.. spero non sia malato, perché ho intenzione di dirgli tutto domani che siamo a lezione con loro.
 
Venerdì 23/03/2012
Gliel’ho detto! Ecco com’è andata: stavamo uscendo dal cancello della palestra e la mia prof., detta “la Fargi”, aveva trovato anche stavolta un motivo per richiamarmi e spedirmi in fondo alla fila, dove c’erano Andrea e Giacomo. Così dentro di me ho pensato: << Forza Ginevra, glielo devi dire! Ora o mai più! Raccogli tutto il tuo coraggio e parlagli! Non essere fifona! Ce la puoi fare! >> e, come se ci fossero due personalità contrapposte dentro di me, mi rispondevo << Sì, ora, quando arriviamo alla fine delle scale. >>
E infatti, non appena abbiamo iniziato a salire i gradini, mi sono attaccata a lui e giunti sul pianerottolo ho sussurrato il suo nome, continuando poi con << Grazie per aver risposto alla domanda. >>
Non so se abbia mormorato qualcosa o se mi abbia fatto un cenno di assenso, ma qualcosa mi ha fatto intendere che aveva capito a cosa mi riferivo. E Greta che aveva detto che avrebbe fatto finta di non ricordarsi niente! Ma io l’ho beccato con Giacomo, che avevo già conosciuto alle elementari, un tipo innocuo a cui non è assolutamente importato di cosa avevo da dire ad Andrea e quindi si era volatilizzato in men che non si dica.. non avrebbe potuto farsi scudo con nessun altro a quel punto!
All’uscita io e Greta eravamo due file di persone più indietro della combriccola di 2°B ma, mentre svoltavamo un angolo, ho sentito qualcuno urlare << Ginevra! >>, come si urla a uno a cui hai detto cento volte la stessa cosa e quello non ha capito lo stesso. Penso che probabilmente sia stato il Rossi che raccontava ai suoi amici di quello che gli ho detto, però non posso sapere chi sia stato veramente a gridare, almeno non per ora. Poi, mentre io e la mia amica ipotizzavamo su chi potesse esser stato, dietro di noi Laura ha chiamato “Rossi!” facendolo voltare. Credo abbia tentato di avvertirlo che io ero poco distante per cui doveva parlare a bassa voce; il soggetto, stranamente, si è fermato ed ha aspettato che tutti i suoi compagni passassero per poi sistemarsi come chiudi-fila. E’ già un passo avanti se gli stava raccontando di me di sua spontanea volontà, perché se i suoi amici ci avessero visti mentre parlavamo, in classe gli avrebbero subito chiesto cosa avevo di tanto importante da dirgli.. grazie al cielo però non erano dietro di me.
 
Domenica 25/03/2012
Stamani al mercato che ogni tanto viene allestito vicino casa mia io e Chiara abbiamo incontrato Rebecca e lei mi ha dato il numero di cellulare del Rossi, così il pomeriggio ho potuto scrivergli questo messaggio:
<< Ciao Andrea! Sono Ginevra della 2°F, ho avuto il tuo numero di telefono. Stai tranquillo, non ho intenzione di tormentarti tutta la vita e se devo essere sincera l'idea di essere amici mi piace molto di più dei fidanzati, però, se non posso essere la tua ragazza, almeno concedimi di diventare tua amica. Ignora pure la storia successa fin’ora e continua pure a stare con Laura o con chiunque ti piaccia adesso. Ok? >>
E la stessa sera ho ricevuto i complimenti di Greta su Messenger:
<< ....STRABILIANTE!!!! Quanto tempo ci 6 stata a pensare?? Perché, se io fossi stata al tuo posto, un messaggio del genere non mi sarebbe mai venuto in mente! COMPLIMENTI!  PREMIO NOBEL PER I MESSAGGI! E poi sai che anche oggi è successo qualcosa? E’ venuta una bidella nella nostra classe per portare dei fogli a te, e infatti ha chiesto “Cestri c'è? Ginevra Cestri?”. L’intera classe, non uno di meno, ha cominciato il coro “Rossi.. è Ginevra!” e lui è diventato ancor più rosso di tutte le altre volte, così la prof. d’italiano per smarcare l’imbarazzo le ha indicato la tua aula. >>
 
Lunedì 26/03/2012
Cavolo! Io uccido Rebecca! Mi ha dato il numero sbagliato! Povera la persona a cui ho mandato il messaggio.. e povera me. Non poteva dirmelo prima?
 
Martedì 27/03/2012
Invece era quello giusto! Rebecca mi ha inviato un altro messaggio con il numero giusto e quello che avevo già era lo stesso; menomale! E avevo appena salvato il numero che mi è arrivata la tanto attesa risposta: Andrea ha scritto “ok”! Sono strafelice!
 
Mercoledì 28/03/2012
Oggi a ricreazione sono salita al terzo piano, nella classe di Andrea, insieme ad una mia compagna di classe trasgressiva con cui solitamente non parlo molto. Non ero neanche arrivata perfettamente sul piano che Francesca, una ragazza della loro classe che preferisco definire “l’Urlatrice”, mi ha vista ed ha appunto gridato:
<< Rossi c’è Ginevra Cestri! >> ed io allora sono scappata rifugiandomi per le scale a metà tra il secondo ed il terzo piano. Quando mi sono resa conto però, che di fuggire non ne valeva proprio la pena, sono tornata indietro e.. non l’avessi mai fatto! Francesca è spuntata da dietro, mi ha afferrata per le spalle e se non fossi riuscita a scansarmi probabilmente sarei finita addosso al Rossi e gli avrei fatto pure male. Lì non ho avuto più dubbi su cosa fare: ho attraversato il piano e, senza più voltarmi, ho seguito la mia compagna fino alla nostra aula.
 
Giovedì 29/03/2012
Stamattina ero sulla porta ad aspettare la professoressa di arte e, chissà perché, alcune delle cose maggiormente interessanti accadono solo con lei; tant’è che, ad un certo punto, sono passati Andrea e Karin dalla scala davanti alla mia classe e quando quest’ultimo mi ha vista, ha messo un braccio sulle spalle dell’amico sospirando: << Eh, Ginevra.. >> ma “eh, Ginevra” cosa? Che ho fatto?
 
Venerdì 30/03/2012
Ieri Greta è venuta a casa mia ed io le avevo chiesto se oggi poteva salutare Andrea da parte mia. Lei mi ha spiegato, su Messenger, che sono arrivati insieme e lei ha perciò avuto modo di dirgli subito: << Rossi, ti saluta Ginevra >>. Semplice ma d’effetto, non credo se lo aspettasse. E lui ha risposto un normale << Salutala anche da parte mia >>.
 
Martedì 03/04/2012
Ho mandato un altro messaggio al Rossi! Gli ho scritto:
<< Ciao Rossi, sono Ginevra! Come va? Ho sentito che non mi volevi rispondere al primo messaggio che ti ho mandato.. non mordo mica! Domani è l’ultimo giorno di scuola, evvai! Buona Pasqua! >>. Penso avesse il cellulare già in mano perché qualche minuto dopo aveva già risposto con un << Buona Pasqua anche a te >> ma avrebbe potuto perlomeno considerare la domanda “come va?”. Ah no, me ne ero scordata..  io non sono il massimo per lui.
 
Sabato 07/04/2012
Alcune delle mie compagne devono ancora fare la cresima, io no, me ne sono già liberata.. non so, è sempre stato noioso per me andare a messa, specie di domenica mattina quando l’unica cosa che avrei voglia di fare è una bella dormita. Qualche giorno fa, al dopo cresima, un’amica di Laura mi ha dato il suo numero e, lo ammetto, forse ho più fifa a mandare messaggi a lei che ad Andrea. Però era arrivato il momento, dovevo sapere cosa pensava lei di me e del Rossi perché, essendo stata la sua ex, per me il suo parere poteva essere davvero importante. Così stamattina le ho scritto:
<< Ciao Laura! Sono Ginevra della 2°F, una mia amica mi ha dato il tuo numero. Volevo dirti grazie di non avermi considerata una tua nemica e per avermi anche solo parlato.. dopotutto il Rossi piace anche a te! Buona pasqua! Ci vediamo a scuola! >>.
E lei mi ha risposto in un modo che non mi aspettavo:
<< Ciao Ginevra. Volevo dirti che a me Andrea non piace più. D’accordo, ci sono stata insieme lo scorso anno, ma ripeto che non mi interessa più di lui!! E per quale motivo io dovrei considerarti una mia nemica? Ci vediamo mercoledì a scuola. >>
Dopodiché le ho chiesto scusa per essermi un po’ infiltrata nei suoi affari personali e le ho spiegato che avrebbe potuto umiliarmi o prendermi in giro facendo la ganza per esser già stata con il Rossi. Le ho inoltre detto che abitiamo molto vicine di casa e, chissà, magari un giorno diventeremo amiche!
 
Mercoledì 11/04/2012
Addio anche alle vacanze di Pasqua.. accidenti quanto passa veloce questo anno!
Ho appena mandato un terzo messaggio al Rossi ma ancora non ha risposto.. sono in crisi! Una via di mezzo non la ha? O risponde il giorno dopo oppure dopo cinque secondi.
<< Ciao Rossi!!! Hai qualche soprannome da consigliarmi con cui dovrei chiamarti? Sappi che alla verifica di spagnolo sono riuscita a scoprire che avete preso un 5, un 7 e mezzo, un 10- ed il resto della classe 4. Certo che siete strani: metà sufficienti e metà sotto. In bocca al lupo per il compito di matematica! >> e questo era quello che gli ho scritto. Speriamo bene.
 
Giovedì 12/04/2012
Questa mattina appena arrivata ho detto a quasi tutte le ragazze della 2°B i voti, dopodiché si è avvicinato Matteo che per ben tre volte mi ha chiesto quali voti avevano preso lui e il resto dei compagni, ed io, ingenua, per ben tre volte gli ho anche risposto.. non avevo proprio capito che si trattava di una presa in giro. Poi però mi sono pentita di aver detto i voti a tutti.. e se avessi sbagliato a guardare dei voti, se ne avessi saltati alcuni? Perciò avevo detto a Chiara di portarmi subito via all’uscita e che, nemmeno se l’avessi scongiurata di aspettare la 2°B, avrebbe dovuto ascoltarmi. Ma sfortunatamente non ho avuto neanche l’occasione di poter “fuggire” perché mentre mi trovavo nel corridoio con le mie compagne ad aspettare il suono della campanella, la classe di Greta è scesa dalla rampa di scale accanto a noi e, alcuni dei miei amici che proprio oggi si erano interessati alla storia tra me e il Rossi, hanno iniziato ad urlare il mio nome e a dire:
<< Dai, Gine, corri da Andrea. E’ lì sopra! >>. Come se non bastasse uno di loro mi ha anche tirato qualche spintarella per mandarmi nella direzione del diretto interessato.. perché queste figure devo sempre farle io? Mi è parso di notare che il Rossi si sia voltato una sola volta, sentendo il suo nome, ma non so se ci abbia guardati male o altro perché poi la campanella è suonata e sono riuscita finalmente a salvarmi.
  
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