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Autore: Kyra4    19/08/2008    5 recensioni
Si era tuffato per lei...ma perchè?
Genere: Generale, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note di lithtys: questa ff è tradotta da lithtys col permesso dell'autrice.

UNANSWERED

By Kyra4

EPILOGO

 

"Malfoy, aspetta".

Si fermò davanti alla porta, dandole la schiena. Era di nuovo vestito; lo erano entrambi. Aveva usato un rapido incantesimo senza bacchetta per asciugare i loro vestiti - dopo aver fatto l'amore, si erano completamente riscaldati ed erano tornati in forma, riacquistando le forze sia fisiche che mentali necessarie a fare dei semplici incantesimi senza l'uso della bacchetta. Con un po' di fortuna, questa abilità li avrebbe fatti ritornare ognuno dai propri compagni.

Si era vestito senza pronunciare una parola - infatti, nessuno dei due aveva detto nulla da quando le aveva detto di smetterla di preoccuparsi. Ma quando le fu chiaro che lui aveva tutta l'intenzione di andarsene semplicemente dal loro piccolo santuario e tornare nella mischia senza aggiungere altro, niente - beh, non poteva lasciarglielo fare, lui non poteva andarsene così. C'era ancora così tanto che voleva - no, che aveva bisogno di sapere

Stava aspettando che continuasse. E poteva notare, nelle linee rigide del suo corpo, che non avrebbe atteso ancora per molto.

"Malfoy...", all'improvviso non aveva la minima idea di cosa dire. Forse era meglio buttar fuori la domanda che le premeva, tormentandola. Aveva bisogno di una risposta. Si meritava una risposta. "Malfoy, perché? Ho diritto di saperlo. Me lo devi"

La guardò per un lungo momento, impassibile. E poi,finalmente, quando ormai credeva di non ottenere una risposta - "Te lo devo? Non ti devo un cazzo, Granger", disse in tono piatto. "Ti ho salvato la vita perciò non ti azzardare a dire che ti devo più di quello. Se la tua...tecnica di riscaldamento babbana, come l'hai deliziosamente chiamata...mi ha salvato il culo, allora siamo tutt'al più alla pari e non ti devo comunque nulla. E per quanto riguarda i miei motivi-", scrollò le spalle "-chi lo sa? Forse stavo eseguendo degli ordini maggiori, ordini che quello stupido di McNair non conosceva. Forse l'Oscuro Signore ha altri piani per te, visto quanto sei vicina a Potter". Si interruppe un momento, attendendo la sua reazione. Quando non disse nulla, ma sollevò solamente il mento in silenzio, guardandolo arrabbiata e sconfitta, proseguì. "O forse ancora volevo parami il culo. Forse ho visto un'opportunità di incastrarti in un debito a vita, così da poterlo usare come asso nella manica nel caso in cui vinciate voi questa dannata guerra. In quel caso, saresti meglio di una polizza dell'assicurazione, Granger". Si fermò di nuovo, prima di continuare. Quando parlò ancora, aveva la voce più bassa, più calma, ma in qualche modo molto più intensa. I suoi occhi grigio ardesia sembravano trapassarla. "O forse, Granger, ma solo forse, la verità è che sono sempre stato innamorato di te e ti ho tenuta d'occhio per tutta la battaglia, cercando di tenerti lontana dal pericolo. E' possibile". I suoi occhi color mercurio la stavano penetrando. Spalancò la bocca, sorpresa - le sembrò di essere ancora sott'acqua; faceva fatica a respirare.

Lentamente, senza mai distogliere lo sguardo, si chinò per raccogliere il mucchietto argenteo che era il suo mantello invisibile. Drizzandosi nuovamente, le fece dono di un ghigno sardonico mentre si voltava verso la porta. "Sono accadute strane cose, vero?".

Non gli rispose. Le girava la testa. Non era per nulla sicura di poter emettere delle frasi coerenti. Draco spostò le casse che sbarravano l'uscita, poi spalancò la porta. Fuori, era buio e c'era un silenzio lugubre. Un silenzio da campo di battaglia quando la lotta stava volgendo al culmine; un campo di battaglia che stava trasformandosi rapidamente in un cimitero.

Non era ancora uscito - ma non si volse nemmeno a guardarla. Sembrò esitare per una frazione di secondo. Poi, "ci si vede, Granger", disse dolcemente. E sparì nella nebbia.

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"ASPETTA!".

Si sedette sul letto, come centinaia di volte prima, ansimando e tremando, volendo urlare...e la sua voce -"Ci si vede, Granger" che echeggiava nella sua testa così chiara come se avesse appena pronunciato quelle parole lì, in quella stanza.

"Aspetta", sussurrò di nuovo, ma il fantasma di Malfoy se n'era già andato; nella nebbia, nell'etere, nell'aldilà. "Ci si vede", aveva detto, ma non lo aveva mai più visto; non lo avrebbe visto mai più. Era stato ucciso il giorno dopo, nell'apice della battaglia...lasciandola con l'orribile, orrenda sensazione di un debito non saldato.

Con una piccola figlia dagli occhi grigi che Harry, che ora si rigirava e borbottava nel letto (dalla Guerra, aveva il sonno tormentato quanto il suo), si era galantemente offerto di crescere come se fosse sua, senza farle domande.

E con una moltitudine di brucianti domande che ora non avrebbero mai trovato risposta.

"Oh, Malfoy, aspetta, per favore".

L'AVEVA amata? Strane cose erano accadute. Harry stava sollevando un braccio, ancora addormentato al 90%, per tirarla giù e avvolgerla nella sicurezza delle sue braccia.

Lei non l'avrebbe mai saputo. Non l'avrebbe mai saputo.

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Note di lithtys: ed eccoci giunti all'epilogo di questa breve storia. Adoro questa scrittrice e questo è uno dei racconti che mi piacciono di più...ovviamente non è il solo, ma spero di aver scelto bene per un primo impatto con la fandom di HP.

Un grazie di cuore a giuliabaron, Marty McGonagall e cla81 per i loro commenti e a tutti i lettori di questa ff, nonché alle numerose persone che hanno messo "Unanswered" fra i preferiti!

  
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