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Autore: Itwastobe    23/06/2014    1 recensioni
Era nel periodo in cui frequentavo Ashton che avevo conosciuto Luke, ma per gli amici di Ash io ero semplicemente un'amica, nessuno sapeva dei nostri 'incontri segreti'. Usava i paparazzi e i fan come scusa, diceva che non voleva espormi al suo stesso stress, ma io sapevo che non era così, sapevo che in realtà appena qualche modella gli si fosse avvicinata lui avrebbe colto la palla al balzo...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corro verso la porta, convinta che fosse Luke, ma in realtà mi ritrovo davanti ad un Ashton in ginocchio e in lacrime.
'Ashton, cosa ci fai ancora qui?' dico, più sorpresa che arrabbiata. 'Lo sai che non riesco ad aspettare. Voglio che tu ritorni con me, ti prego' 'Come possiamo tornare insieme se non lo siamo mai stati? Hai bisogno che ti ricordi come mi trattavi, davvero lo hai dimenticato?' ora ho un tono molto più duro. In realtà vorrei soltanto che se ne andasse, ma vorrei che fosse ben chiaro che non mi farò più trattare come l'anno scorso. 'Tutti commettiamo degli sbagli. Non mi sono mai reso conto di quanto fossi speciale finchè non ho capito di averti persa. Perdonami.' Si asciuga una lacrima, si alza, e si avvicina a me. Con uno slancio mi abbraccia, ma io rimango come pietrificata.
In questo momento mille sensazioni mi attraversano corpo e mente contemporaneamente. Vorrei stringerlo a me ma allo stesso tempo spingerlo via, baciarlo, passare le mie mani tra i suoi capelli che tanto amo, tirargli uno schiaffo, poi baciarlo di nuovo. E' come se in un attimo l'ultimo anno non ci fosse mai stato, è come se fossimo tornati nel suo appartamento a Sidney, in uno dei tanti weekend passati nascosti tra quelle quattro mura bianche. Ed è strano, perchè non mi sento amareggiata, delusa da me stessa o indignata, sento di aver trovato la mia pace, sento per la prima volta da quattro ore di essere finalmente tranquilla.
Ma non può essere così, non posso più rivivere come un anno fa, ho dato una svolta alla mia vita, o almeno penso. Ritorno in me e mi sciolgo dal suo abbraccio.
'Non puoi stare qui Ashton, devi andartene', e senza aspettare una risposta lo conduco sul pianerottolo e chiudo la porta alle mie spalle, tornando a letto.
Mi sveglio attorcigliata tra le lenzuola bianche, abbracciata ad un cuscino, con la luce del sole in pieno viso. Un risveglio a dir poco perfetto, finchè non squilla il mio iPhone. Non faccio in tempo a rispondere, sblocco lo schermo e trovo venti chiamate perse. Le tre quotidiane di mia madre, mi preoccuperei se non ci fossero, una dalla mia migliore amica, il resto sono tutte di Ashton, Michael e Calum e risalgono a circa 5 ore fa. Considerando che sono le 10 del mattino, Ashton non deve aver chiuso occhio. Mi meravigliano le chiamate di Michael e Calum, ma sicuramente vogliono prendere le parti dei loro amici fingendo di rimanere neutrali.
Richiamo mia madre mentre mi alzo dal letto per prepararmi la colazione. 'Pronto mamma?'
'Tesoro, tutto bene? Sono due giorni che non mi richiami' dice in tono di rimprovero.
'Mamma, ho vent'anni, ed una casa da portare avanti, senza dimenticare l'università, scusami se non sono sempre attaccata al telefono. Quando ho lasciato l'Italia siamo rimaste d'accordo che avrei chiamato il prima possibile, in questi giorni ho avuto molto a cui pensare. L'università mi porta via la maggior parte del tempo, e in questi giorni ho avuto molti pensieri.' Lo so, non dovrei essere così dura, ma ho sempre avuto questo tipo di rapporto con mia madre, non sono tipa da chiamate sdolcinate.
'Posso aiutarti in qualche modo? Prendo il primo aereo se necessario.'
'Mamma, sta tranquilla, ho solo litigato con Luke, si risolverà tutto. Ora devo andare, non ho avuto neanche il tempo di mettere a posto la casa, e sai quanto io odi il disordine.' dico, sperando che se la beva e mi lasci pensare in pace. 'Oh si certo, ricordo bene quanto odi il disordine. Puoi trovare scuse migliori se ti impegni, fatti sentire, baci.'
dice ridendo.
Chiudo la telefonata, e mentre mangio il mio yogurt controllo le email, ma ne trovo solo una in cui mi viene offerto un posto di lavoro part-time in un negozio nel centro di Sidney. Forse potrei iniziare a fare la commessa, per riempire il mio tempo libero ora che non sto più con Luke.
Gia, Luke. Non mi ha chiamata neanche una volta, non ho idea di dove sia, di cosa stia facendo. Cerco su internet, lo avrà sicuramente seguito qualche paparazzo ieri sera. 'Incidente stradale, investito cantante dei 5sos Luke Hemmings'.
Il mio cuore perde un battito. Poi un altro ancora. Poi un altro e ancora un altro. Cazzo cazzo cazzo. E' successo ieri notte, intorno alle 4.30. Merda! Ecco perchè tutte quelle chiamate.
Provo a chiamare Calum, ma non risponde, stessa cosa Michael. Mi affretto a chiamare Ashton.
'Hai saputo?' risponde.
'Ti prego Ashton, portami da lui.' scoppio a piangere a dirotto, non riesco a calmarmi.
'Tra cinque minuti sono sotto casa tua.' Corro in bagno a lavarmi e metto i primi jeans e la prima maglietta che mi capitano tra le mani, e in due minuti di orologio sono giù ad aspettare Ashton.
'Hai sue notizie? Dimmi che sta bene!' continuo a piangere mentre salgo in macchina.
'E' fuori pericolo Emma, stai tranquilla. Lo terranno lì per pochi giorni, se l'è cavata con una frattura al braccio sinistro.'
'Oh, grazie al cielo!' le lacrime scendono da sole, ma sono lacrime di sollievo.
Il tragitto da casa mia all'ospedale è abbastanza lungo, e direi troppo silenzioso. La radio è spenta e nessuno dei due dice una parola. Ad un certo punto Ashton rompe il silenzio. 'Non puoi capire quanto invido Luke', sbotta.
'Ashton. E' in ospedale perchè è stato investito in piena notte, cosa ha di invidiabile?'
'Ha te. Vorrei che tu ci tenessi a me quanto tieni a lui.'
'Io ci tenevo, finchè non mi hai spezzato il cuore. E credimi, lo hanno fatto in tanti, ma non è stato mai difficile rimetterlo insieme come questa volta. Io ti amavo davvero', e per la prima volta mentre lo dico, riesco a guardarlo in faccia, anche se lui è concentrato a guardare la strada.
Si ferma di colpo e spegne l'auto. 'Io ti amo ora, e per me è il presente quello che conta. Ti ho fatto del male, ora vorrei aggiustare tutto. Non ho detto cancellare, perchè so che è impossibile, ma sono sicuro che riuscirei a farti stare bene questa volta. Se mi hai amato davvero, non hai mai smesso di farlo, se mi hai amato davvero, mi ami anche ora', e mentre lo dice mi trafigge con lo sguardo.
Per un attimo rivedo gli occhi verdi dei quali ero perdutamente innamorata, dei quali sono stata schiava per tanti mesi, e mi stupisco di provare lo stesso sentimento ora. Ma preferisco mentire, ora Luke ha bisogno di me, è anche colpa mia se la situazione ora è così complicata.
'Ashton, per favore, portami da Luke.'
'Vorrei credere che diresti la stessa cosa se ora io fossi al suo posto e lui al mio.'
Mi guarda mentre io guardo fisso un punto indefinito davanti a me, e quando capisce che non riceverà nessuna risposta, riparte facendo finta di niente.
Certo che lo farei anche per lui, salterei da questa macchina in corsa in questo preciso istante per lui, farei di tutto solo per un accenno di un suo sorriso, ma non deve saperlo, o almeno non finchè non si saranno calmate le acque. So che con Luke niente tornerà come era prima, ma non posso prendere una decisione ora.
Senza rendermene conto, mi ritrovo a salire le scale in direzione della camera di ospedale di Luke, ma arrivata alla porta non riesco ad andare avanti e a varcare quella maledettissima soglia. Buonaseraaaa!! Come state? Ecco a voi il secondo capitolo, scusate se ci ho messo tanto, ma volevo che fosse migliore dell'altro e quindi ci ho lavorato un pò di più. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, quindi mi aspetto qualche recensione o messaggio in posta, ci conto eh? Grazie per aver letto il capitolo <3
   
 
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