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Autore: Leivolevavolare_    24/06/2014    0 recensioni
Tutto iniziò in una giornata cupa,Elena percepì qualcosa di strano nell'aria,un emozione che non aveva mai provato prima,come se qualcosa entró nella sua vita senza preavviso. Inizialmente non si accorse di queste emozioni essendo una ragazza asociale e di conseguenza non poteva confrontarsi con nessuno. La società la vedeva diversa, e in effetti era la verità. Dopo vari avvenimenti si rese conto che era l'unica a provare emozioni di questo genere,o almeno prima di entrare in un altro mondo. Lei era una guardiana del tempo.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A quel punto Aliana uscì dalla porta con aria indifferente,lasciando un silenzio tombale nel salone. Elena salì in camera sua scordando completamente che Aaron era lì dentro con lei. Sbattè la porta con violenza e sedendosi in un angolino accovacciata con la testa sopra le ginocchia.

“Non è possibile,è solo un brutto sogno.”Continuava a ripetersi.

Non riusciva a credere alle parole di Aliana e di Aaron. La prima idea che le venne in mente fu quella di chiamare sua madre.

“Pronto mamma?Stai bene?” aveva un tono di voce abbastanza alto.

“Elena?Si sto bene.E' successo qualcosa?”

A quel punto Elena smise di preoccuparsi e rispose.

“No,non è successo nulla”

“Stavo giusto per chiamarti io.Tutto il giorno starò fuori,ho avuto degli imprevisti al lavoro e stasera ho una cena di lavoro finirò tardi ed è molto lontano da casa perciò prenderò una stanza in un albergo vicino,vabene?”

Elena non rispose,credeva che fosse tutto uno scherzo,ma a quanto pare non era così.

“Elena?Ci sei?”

“Si..vabene.Ci sentiamo” Lì riattaccò.

Poggiò il telefono sulla scrivania.

“Non posso crederci” Sussurò.

Dopo qualche minuto di silenzio sentì bussare la porta.

“Elena? Sei qui dentro?”

“No.” Rispose in modo secco e freddo.

“Strano,cercherò da un altra parte.Grazie dell'informazione.” Disse in modo ironico.

A quel punto Elena uscì dalla sua camera.

“Scusami,non ti ho offerto nulla,preparo qualcosa” disse con aria spenta.

“Non ho bisogno di nulla,tranne di sapere come stai,è mio compito saperlo”

“Grazie dell'interessamento,sto bene,e non c'è bisogno che ti occupi di me,ho 16 anni e credo di essere abbastanza autonoma per prendermi cura da sola.” rispose in maniera acida.In realtà non sapeva completamente come comportarsi,non era mai capitato che qualcuno dormisse a casa sua,per giunta era un ragazzo che non conosceva.

“Hey,so che sei confusa e agitata,ma questo è il compito che mi hanno assegnato e devo mantenerlo” La guardava con aria seria e irritata.

Le sembrava uno stupido scherzo,però iniziò a capire che qualcosa stava cambiando,lei non avrebbe mai dato confidenza a dei sconosciuti,non avrebbe mai permesso di farli entrare e alloggiare in casa sua,ma in fondo sentiva che con loro riusciva a parlare tranquillamente,si sentiva al sicuro,anche se inizialmente non riusciva ad accorgersene.

“Scusa,io non pensavo che ero così diversa dall'altra gente,sono sconvolta.Non ho neanche delle prove,non so chi siete ne quale sia il mio compito..”

“Giusto! Delle prove! Vieni con me!” Ad Aaron gli si illuminò lo sguardo,aveva qualcosa in mente.

“Cosa?”

In poco tempo si catapultarono nel retro della casa. Erano le 4:00,c'era un aria fredda ma con raggi di sole luminosi.

“Che vuoi fare?”

“Guarda” Tese il braccio verso il cielo,iniziò a fare strani movimenti con la mano.In poco tempo il cielo diventò parzialmente annuvolato.

“Cos-?Come hai fatto?”

“Te l'ho detto! Servono a questo i guardiani del tempo!Tutto quello che succede nella natura è causa nostra! I terremoti,i temporali,le piogge,i tornadi,i vortici d'aria,tutto!”

Elena lo guardava con aria sconvolta,e la prima cosa che chiede fu:

“Posso riuscirci anch'io? A fare tutto questo dico?”

“Certo,ti servirà un pò di pratica ma ci riuscirai,ne sono sicuro!”

Le spuntò sorriso e a sua volta sorrise anche Aaron.

“In effetti,è un po' irresponsabile far entrare in casa uno sconosciuto,quindi ti racconterò un po' di me”

Elena inarcò un sopracciglio e rise.

“Entriamo,và”

Dal retro di casa vide Chelsie con un gruppo di sue amiche che ridevano per i loro motivi.

Elena cercò di nascondersi il volto con i capelli,ma era troppo tardi.

“ELENAA!”

“Cazzo..” disse sotto voce.Si voltò lentamente ma non aprì bocca.

“Non pensavo avessi il ragazzo!”

“Non è il mio ragazzo,non lo conosco neanche.”

“Davvero? Allora come mai è entrato a casa tua?”

Si voltò e vide Aaron entrare dalla porta.

“Si deve portare..la lavatrice! Sì..Si è rotta,ed è venuto a prenderla”

“Mh,capisco..Allora ci vediamo a scuola.”

“Sì..Ci vediamo a scuola.”

Corse dentro casa.Chiuse la porta e fece un sospiro di sollievo.

“Ci è mancato poco..” Sussurrò.

Si diresse in cucina dove trovò il ragazzo seduto sulla lavatrice.

Elena scoppiò a ridere.

“Cosa?Che ho fatto?” A quel punto si mise a ridere anch'esso.

“Tranquillo,tutto okay.” Aveva un tono di voce divertito.

“Sei più carina quando sorridi”

In poco tempo Elena divenne rossa come un peperone ma non rispose.

“Sei rossa come un peperone!” iniziò a ridere.

“Non sono abituata..Ma non dovevi dirmi di te?”

“Ah,si!” Si schiarì la voce. “Tutto iniziò nel lontano 1996,quando mia madre dette al mondo un bambino bellissimo di nome..”

“Qualcosa mi dice che quel bambino si chiami Aaron..” rise.

“Wow!Come fai a saperlo?!”

“Non scherzare!” Rise di nuovo.

“Ebbene sì,sono Aaron,ho 18 anni e sono nato nel paese di Layland.Mia madre era una guardiana dei venti,mio padre delle acque,io delle nuvole.”

“Wow,quindi per questo sei riuscito a fare quella cosa nel cielo.”

“Già,ma ho fatto molti anni di pratica,sai?”

“Quanto serve per imparare?”

“Tutti iniziano a dominare i propri poteri a 10 anni,viene dato un cofanetto,dove dentro contiene il potere che verrà assegnato”

“Quindi fino a 10 anni non si ha poteri?”

“No,i poteri si hanno fin da piccoli,solo che sono fragili,più passa il tempo più il potere cresce,per questo tu hai avuto quei malori l'altro giorno,il troppo potere non usato bene può causare questi incovenienti.”

“Capisco ora..”

“Ti spiegherà per bene il sindaco di Layland,io so poco e nulla in confronto a quello che può dirti lui..”

“Vabene,ho capito.”

Ormai Elena aveva capito,doveva andare a Layland,pensò che dopo tutto lei stessa voleva scappare dalla sua vita.Le è stato dato quello che voleva,e doveva riuscire a non farsi scappare questa occasione.


Pensiero dell'autore:

Ciao a tutti! Scusate dell'enorme ritardo! Come va? Ho fatto questo capitolo in due giorni per mancanza di tempo! Spero sia di vostro gradimento,fatemi sapere con una recensione come vi sembra <3 Un bacio,al prossimo capitolo!

  
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