Capito
8 – Errori
Impiegai
mezz’ora per legare i miei capelli in
un’accettabile
coda alta. Non stavano mai fermi! Qualche ciocca sfuggiva sempre al mio
controllo, ma diciamo che dopo undici anni ci ero ormai abituata e mi
sapevo
arrangiare. Indossai il mio vestito blu con una fascia a fiori in vita.
Mentre
mi guardavo allo specchio, finalmente pronta per andare, mio padre
entrò nella
mia camera. Mi voltai verso di lui e gli sorrisi. Sembrava teso;
aggrottai la
fronte.
«Tesoro,
possiamo parlare?» chiese Dudley alla figlia, con voce
tremante. Questa subito
si preoccupò per il tono del padre e si sedette sul letto,
invitando il padre a
fare lo stesso. Dudley chiuse la porta e, poco dopo,
affiancò la figlia e
sospirò.
«Dimmi
tutto pà…»
«Oggi…
quando andremo dalla nonna, ti prego di non fare magie…
Cerca… cerca di
trattenere la tua magia involontaria, va bene?»
«Ma
io… io volevo provare a mostrare qualcosa a nonna Petunia!
Perché non posso?»
A
mia figlia non avevo mai detto che Harry, il suo amato zio Harry, ha
vissuto
parte della sua vita in casa mia, con i miei genitori. Non ho mai detto
che
quella parte della vita di mio cugino, fu un inferno grazie a noi. Io
ero solo
un bambino, ero condizionato dai miei genitori… Le mie colpe
le ho avute, è chiaro.
Ma i miei genitori? Come avrei fatto a dire alla mia piccola che i miei
genitori, adulti e vaccinati, avevano sempre disprezzato, infamato e
trattato Harry come un
domestico fin da piccolissimo, semplicemente perché aveva
quei poteri che anche
lei aveva?
Non
ero sicuro nemmeno che la accettassero, oltretutto.
E
se non l’avessero fatto?
Camilla
si sarebbe spezzata.
I
miei genitori erano stati infondo dei buoni nonni, anche se spesso la
viziavano
come facevano con me. Ma i nonni, in fondo, servono a questo, no?
A
concederti quel pochino in più che i genitori non ti danno.
Ma
adesso?
Avrebbero
fatto ancora lo stesso?
«Tesoro,
ascolta… I nonni sono babbani, potrebbero non…
non capire…»
Camilla
annuì triste, dopo sembrò ricomporsi e mi disse
«Ma..
ma non avevi detto una volta che la mamma di zio Harry, ovvero la
sorella della
nonna, andava a Hogwarts? La nonna conosce già la magia per
mezzo suo, no?»
«Si
ma… Senti, Lascia prima parlare me con i nonni, va bene? Tu,
fino ad allora,
cerca di trattenerti»
La
piccola annuì incerta e sorrise lievemente al padre per
rassicurarlo, dato che sembrava
molto preoccupato e triste. Non appena uscì dalla sua
camera, Camilla si tuffò
sul letto.
Suo
padre le stava nascondendo qualcosa. Insomma, perché non
avrebbe dovuto parlare
con i suoi nonni della magia o mostrargliela, semplicemente? Lei era
così
felice di essere una strega, a breve avrebbe ricevuto la lettera di
ammissione
a Hogwarts! I suoi genitori si erano mostrati fieri di lei, che era a
detta di
tutti speciale.
Erano appena
arrivati a Privet Drive. Quel giorno soleggiato
di luglio, Petunia e Vernon Dursley avevano invitato a cena il loro
unico
figlio e la sua famiglia.
Papà
parcheggiò proprio dietro davanti al vialetto di casa
Dursley, e, non appena scesi, scorsi la nonna da dietro una tenda che
ci
sorrideva. In pochissimo tempo, ci aprì la porta di
ingresso, raggiante.
«Camilla,
vieni qui tesoro! Oh, ma quanto sei cresciuta? Sei bellissima!» nonna Petunia
mi avvolse in un
abbraccio tritacostole, dopo di che avvolse in un leggero abbraccio mia
madre e
scoccò un bacio sulla guancia di mio padre, che
alzò gli occhi al cielo. Nonna,
nonostante papà fosse un adulto ormai, diceva sempre che per
lei era sempre
stato e rimaneva il suo bambino.
Entrammo nel
piccolo salottino, su cui stava seduto nonno
Vernon che leggeva il giornale. I suoi baffi da tricheco (che mi
facevano tanto
ridere) tremarono non appena mi vide. Mi abbracciò con tutta
la forza che aveva
in corpo, e io ricambiai teneramente l’abbraccio. Ah, quanto
mi erano mancati!
Avevamo
passato una serata davvero piacevole, fin quando
l’espressione di mio padre si
fece improvvisamente seria e tesa.
«Camilla,
raggiungi la mamma in cucina e aiutala a mettere a posto, per
favore… Io e i
nonni dobbiamo parlare di una questione
importante…»
Fissai
mio padre con gli occhi spalancati. I nonni erano sorpresi e
preoccupati
insieme.
Perché
non mi voleva con sé mentre parlava ai nonni di me? Stavo
per ribattere, quando
papà annuì con tono autoritario, un tono che non
ammetteva scuse. Così
raggiunsi mia madre di là, che mi sorrise rassicurante non
appena le raccontai
tutto quello che ci eravamo detti io e papà in camera mia e
quello che mi aveva
detto poco prima.
Stavamo
per finire di asciugare le stoviglie, quando, sentendo un vociare che
assumeva
toni sempre più alti, dissi a mia madre che avevo bisogno di
andare in bagno.
E
invece sgattaiolai davanti alla secondaria porta d’ingresso
del salotto… La
porta era leggermente socchiusa, così non mi venne difficile
ascoltare ogni
cosa che papà e i nonni si stavano dicendo.
«E’
mia figlia, non intendo trattarla come avete fatto voi in passato
con…»
«Ma
Dudley, ragazzo mio, sai anche tu che non è
normale!»
«Come…
come
osi?» papà
si
alzò, pronto a fronteggiare il nonno. Entrambi erano
rossissimi in viso, mentre
la nonna si opponeva tra i due.
«Mamma, tu
da che parte stai?»
La donna
guardò il figlio implorante, poi il marito. Sembrava
volesse dire qualcosa, ma, nonostante muovesse le labbra, era incapace
di proferire
parola.
Papà
continuava a guardarla, e la sua espressione si faceva
sempre più minacciosa e delusa.
«Io…
io… Non
posso crederci! Hai sbagliato con la zia Lily, è morta e tu
non hai fatto in
tempo a redimerti, a chiederle scusa per l’inferno che le hai
fatto passare!
Hai trattato allo stesso modo Harry, che era l’unica
possibilità per te per
rimediare con tua sorella e invece? L’hai trattato peggio, se
possibile… E
adesso vorresti fare lo stesso con tua nipote??
Perché… perché hanno qualcosa
che tu non hai mai avuto!»
Il gatto di
nonna, che aveva percepito la mia presenza dietro
la porta, si alzò dal cestino su cui era appollaiato, che
stava vicino al
divano del salotto dei nonni. Si diresse verso di me, e spinse con la
testa la
porta, come per lasciarmi entrare.
Papà,
nonna e nonno si accorsero di me. Ero in lacrime,
pallida e tremante. Mi feci coraggio, dovevo reagire anche dopo tutto
quello
che avevo sentito.
«Tu…
tu
nonna… io…» Nonna si
lasciò andare sulla poltrona alle sue spalle, esausta. I
suoi occhi si riempirono di lacrime, e iniziò a
parlarmi con tono implorante.
«Tesoro,
io…
Non volevo, davvero… Io… sono cambiata…»
«Hai…
odiato
tua sorella e tuo nipote a causa della… magia?»
Petunia
Dursley, se possibile, cominciò a piangere più
forte di prima. Lo sguardo di
mio padre era impenetrabile, non mi aveva ancora guardata in faccia.
Sembrava
vergognarsi dei suoi genitori.
«Nonno…
tu… mi odi?» chiesi in lacrime, mentre nonno
Vernon sembrava avere un conflitto
interiore.
«Io..
io credo che sia impossibile che tu sia… sia… una
strega. Dovresti farti
curare… Non… non è possibile,
davvero» disse infine, sputando tutto d’un fiato.
Papà
guardò i miei nonni con così tanto disprezzo, un
sentimento che non avevo mai
visto sul suo viso in vita mia.
«Ellen,
vieni. Ce ne andiamo!» urlò
Dudley.
Mia
madre accorse in salotto e mi avvolse immediatamente tra le sue
braccia, non
appena vide le lacrime solcare le mie guance. Guardò
sconvolta i miei nonni, e
la sua espressione divenne fredda non appena capì che non mi
avevano accettata.
Loro, che mi avevano sempre adorata, adesso… Non mi
accettavano perché ero una
strega…
Guardai
la nonna per l’ultima volta, che sembrava volesse dirmi
qualcosa.
Vidi
nei suoi occhi impotenza, oltre alla disperazione.
A
Privet Drive, quella notte, una porta fu sbattuta in faccia ad una
donna che,
in vita sua, aveva sempre peccato di vigliaccheria.
Ed
era stata punita per questo, per l’ennesima volta.
Quella stessa notte, Camilla non chiuse occhio. Quando sua madre entrò in camera sua per accertarsi che la piccola stesse dormendo, Camilla scoppiò in lacrime. Pianse tutte le lacrime che aveva in corpo, stretta alla madre. Mentre il padre, che stava dall’altra parte del muro, si addolorava per quella figlia che, come tanti prima di lei, non era stata accettata e compresa perché era speciale.
Ciao! :3 Volevo ringraziare le tre persone che hanno inserito la storia tra le preferite, le due ricordate e...24 seguite!! Grazie, grazie davvero!!!
Spero recensirete prima o poi, ho bisogno di un vostro parere per continuare, altrimenti non ha senso.... :/
A presto, vostra Marauder11