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Autore: chiars_    25/06/2014    0 recensioni
Aro voleva la piccola creatura,perchè lei,sarebbe stato l'ibrido della leggenda,un ibrido che i Volturi aspettano da più di mille anni,l'ibrido della luna rossa,Luce,ovvero Claire.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: New Moon
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Passarono i mesi,e fortunatamente mi ero abituata a quell'insolita vita da ibrido.

Diciamo che la situazione si era capovolta.
Le notti le passavo insonni.Facevo ormai da mesi,tutte le notti,lo stesso sogno di quel ragazzo-lupo che scappava dai 3 suoi simili e che cadeva nel fiume.

A scuola non ci andavo mai,non ci volevo andare,non per la mia sete,anzi mi riuscivo a controllare, e anche davanti a profumi buoni e squisiti riuscivo a rimanere indifferente,neanche Carlisle aveva acquisito l'autocontrollo così velocemente.Non ci andavo perchè ero esclusa.Ogni volta leggevo negli occhi dei miei compagni:"Non mi voglio sedere accanto a quel cadavere." "Ma come fa ad esistere?Fa schifo" oppure "Ma come cazzo parla?È malata?" Ed anche "stecchino","stuzzicadenti"...sentivo questo.Riuscivo anche a vedere quello che pensavano,forse avevo questo potere.Odiavo essere odiata.L'odio che provavo per quei esseri mi ribbolliva nel poco sangue caldo che scorreva nelle mie vene.Avevo una grande voglia di piantargli nel collo i miei due canini e prosciugarli della loro anima,uno ad uno,solo per divertimento.Ma non potevo.Una parte di me mi bloccava,forse perchè non ero un vero e proprio mostro.

Era il 20 Marzo e pioveva.Non andavo a scuola già da più di un mese,e oggi,purtroppo,Carlisle aveva iniziato male la giornata e decise di farmi andare a scuola insieme ai miei fratelli.



-Cavolo Emmett va più veloce siamo in ritardo!-Urlò Rosalie dal posto del passeggero,accanto a Emmett.
-Dai Rose,le lezioni iniziano alle 8.15 e ancora sono le 7.45!-disse tranquillo Jasper da dietro.
-Una camomilla amore?-sghignazzó Emmett.
Rosali diede uno schiaffo ad Emmett e la macchina si riempì di sghignazzi.

Io ero nella macchina con Rose,Emmett,e Jasper.Edward ed Alice erano nella Volvo del primo.Strano di solito andavo sempre con lui,ma questa volta...



*nella macchina di Edward*

-L'hai visto arrivare?-disse abbastanza nervoso Edward.
-Sisi,lo vedrà oggi a scuola,è arrivato qui perchè sa che la sorella è da queste parti.-rispose Alice.
-E la madre?È con lui?-
-No,mi sono documentata con un clan dell'Italia del Nord,Aro l'ha trasformata ed ora fa parte del suo corpo di guardia,ho sentito che ha dei poteri ipnotici molto potenti.-
-Sai altro?-
-So che in pratica,Alexis e Santine si erano ritrovati e si sono rispostati in Italia.Aro li ha trovati e li ha catturati.Alexis ha saputo dov'è Claire ed è fuggito dall'Italia,ed ora si è aggregato al branco della La Push.-
-Interessante.-disse sempre più incazzato.
-Alice,se ne andrà?Vero?-continuò.
-Non riesco a vedere il suo futuro,e come se avesse uno scudo.-disse Alice.
-Allora perchè io riesco a leggere i suoi pensieri?-
-Forse si tratta di una certa sintonia fra voi due.-



Finalmente arrivarono.Edward si avvicinò a me,sempre con gli occhi bassi ,mi baciò la fronte.Quella dolcezza non durò molto,mi prese per un braccio e strattonandomi da un corridoio all'altro mi portò nell'aula di Chimica.
Ma che ha?Pensai.
-A casa te lo dico.-mi rispose,come se l'avessi detto ad alta voce.
Mi sedetti nel banco accanto alla finestra,e lui accanto a me.
Per un attimo alzò lo sguardo e leggevo paura,timore,tristezza.Non capivo.
Poi si accorse che lo stavo guardando e riabbassò lo sguardo.

La voce squillante della signorina Armett interruppe i miei pensieri.
-Ragazzi,oggi un ragazzo si è unito al nostro corso di Chimica,Alexis entra pure.-
Vidi Edward sobbalzare.
Entrò un ragazzo,moro,alto,slanciato,con gli occhi verdi con qualche spruzzata di marrone accanto alle pupille.La cosa che mi colpì molto oltre ai lineamenti abbastanza familiari,fu il colorito della sua pelle,bianco come la carta.

Iniziai a pensare che forse,da qualche altra parte l'avevo visto.

Lo rividi anche nelle lezioni seguenti.

Nelle ultime due ore,avevamo Matematica,e in queste due ore Edward non c'era purtroppo,ma c'era lui.
Si sedette accanto a me.Si girò e mi fece un sorriso,troppo familiare.
-Piacere,sono Alexis Mellark,tu sei Claire Cullen?-mi chiese.
Mellark,ancora più familiare..
-Si,piacere.-Gli rivolsi un sorriso.Falso.
-Che hai?Ti vedo perplessa.-
Cazzo.
-No,sono solo stanca,voglio andare a casa.-mentii.
-Dove abiti?-mi domandò.
-Appena fuori Forks,nel boschetto che precedeva la riserva.-
Strabuzzò gli occhi.Cercai di leggerlo.
"Allora è lei,e i fratelli sono i Cullen che mi parlavano".
Mi girai,forse sapeva troppo.
-All'uscita della scuola ti devo parlare.-mi disse con tono serio.
Per il resto delle due ore non mi parlò,aveva lo sguardo basso,sembrava che stesse giocando allo stesso gioco di Edward.

Passate le due ore uscii di fretta,volevo evitare scontri,fortunatamente uscì anche Alice dalla porta accanto insieme ad Edward.
-Andiamocene.-dissi sottovoce.
-Perchè?-chiese Alice.

Sentivo Edward che si faceva spazio per leggere la mia mente e capii.



Era pomeriggio,ero a casa nel divano del salotto insieme a tutta la famiglia.

-Chi era, Carlisle?-chiesi al mio "Papà"
-Claire so che non ti abbiamo detto niente,ma...-
Non riuscivo a capire.
-Alexis,è il ragazzo che sogni ogni notte arrivare.-disse Alice.
Appena Alice finì di formulare la frase,Edward uscì arrabbiato e fuoribondo da casa.
-Che sta succedendo?-Ero preoccupata,fin troppo.
-È tuo fratello.-disse con un filo di voce.
Lui,il suo pallore,il modo in cui capiva fin troppo bene le mie emozioni.
Qualcosa non quadrava.


  
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