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Autore: Only Lisa    25/06/2014    3 recensioni
Vecchio titolo: "Un amore oltre i confini dell'impossibile."
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=e-ptPpzHAzw
Dal testo:«Quando tutto ciò venne creato, fu fatto il possibile per evitare che qualcuno potesse sconfiggere gli Dei, prendere il controllo e magari distruggere tutto. Così appena notammo che i nostri figli stessero per diventare troppo forti e pericolosi, una minaccia per l’universo, decidemmo di far sì che la loro forza fosse dimezzata. Quello fu il più grande errore che noi potessimo mai fare, perché non appena avemmo compiuto quel gesto, un nuovo paragrafo apparve sulla pergamena. Il resto della pergamena, che fino ad allora era rimasta bianca, così da scriversi da sola con il tempo, incominciò a bruciare e scompare. Ciò vuol dire che se il sacrilegio avverrà, se accadrà ciò che è scritto sulla pergamena, non ci sarà più niente. Tutto andrà distrutto e il nulla regnerà sovrano.»
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Io ci sarò.."
Lui si avvicina pericolosamente a me, per poi scostarmi i capelli dal volto e riporli dietro le orecchie e infine poggiare le sue labbra al mio orecchio.
«Non dimenticarti la mia promessa angioletto.» mi sussurra piano con voce roca, una voce che mi fa rabbrividire per poi voltare le spalle e andarsene lasciandomi lì in preda al panico.
Rimango lì per un paio di minuti, il tempo necessario per sapere che ormai sono solo in quell’edificio.
Scuoto la testa risvegliandomi dal mio stato di trance e mi dirigo anch’io verso l’uscita, fin quando non scorgo un ombra familiare d’avanti l’ingresso, con le spalle al muro e le braccia incrociate.
‘E’ Zayn… pensavo se ne fosse andato ormai, cos’avrà in mente di fare adesso? ’ penso mentre la paura si impossessa del mio corpo.
Stringo i pugni e a testa alta mi dirigo verso l’uscita, lo ignoro sorpassandolo ma lui mi blocca un polso e mi trascina difronte a lui.
«Dove credi di andare? –si acciglia e poi si volta a guardare fuori dall’edificio- A quest’ora e perlopiù da sola? Sei impazzita per caso?!» mi rimprovera come si fa con una bambina che tenda di attraversare la strada.
«Ma…» cerco di dire ma lui mi interrompe
«Niente ma! Su andiamo.» replica oltrepassandomi ed iniziando a camminare fino alla fine della scalinata per infilandosi il cappuccio della felpa sulla testa e voltarsi nella mia direzione.
«Vuoi muoverti o devo trascinarti con la forza?» mi rimprovera per l’ennesima volta
Scuoto la testa.
«Arrivo.» lo avverto per poi raggiungerlo alla fine delle scale
Lui di risposta si volta e continua a camminare davanti a se fino oltre il cancello, si guarda intorno come per assicurarsi che nessuno lo vede e si dirige oltre la linea di confine.
Fino a qui nulla di strano, ma il problema è che non si dirige nella direzione del mondo dei demoni ma in quello degli angeli.
«Che stai facendo?» gli taglio la strada mettendomi d’avanti a lui
«E ovvio! Ti accompagno.» risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo
«Cosa? No, hai forse dimenticato che non puoi varcare il confine?» gli ricordo
Lui di tutta risposta mi ignora e sorpassandomi continua il suo cammino.
«Fermo ho detto!» lo blocco poggiandogli le mani sul petto
Sarà anche il mio peggior nemico o così dovrebbe essere ma non riesco a vederlo andare incontro a morte certa senza far nulla, non riesco a starmene con le mani in mano mentre cerca di suicidarsi, è istinto degli angeli proteggere gli altri.
‘O lo fai solo perché e lui? ’ mi punzecchia il mio subconscio 
Scaccio quei pensieri e continuo.
«Non mi serve nessun cane da guardia, posso farcela benissimo da sola, non sono mica una bambina. E poi preferisco stare da sola. –prendo un respiro e continuo- Sai com’è? Sono più al sicuro da sola che con uno che ha giurato di uccidermi.» gli ricordo
Mi aspetto che mi ringhi contro ma invece lui che fa? Ride.
Non l’avevo mai visto ridere così di sano gusto e devo ammettere che ha davvero un bel sorriso.
«Ehi! –dico tirandogli uno schiaffetto sul braccio- Io sono seria e tu che fai? Ridi?» metto il broncio
«Dovevi vedere la tua faccia in quel momento, eri davvero buffa con quella faccia da: “Ora che gli dico? Oh, si giusto! Lui vuole uccidermi, ricordiamoglielo.”» mi imita continuando a ridere ed io non resisto più, quel suono trascina anche me, così rido anch’io.
Chissà come deve essere buffa questa scenda vista dall’esterno…
Un angelo ed un demone che ridono insieme di sano gusto come amici di vecchia data.
Eppure so che dovrei aver paura di lui, ma proprio non ce la faccio, il suono della sua risata mi fa sciogliere il cuore.
D’un tratto smette di ridere e mi guarda serio.
Ma questo cos’ha? Un attimo prima ride e l’attimo dopo mi guarda come uno che sta pensando a dove nascondere il mio cadavere.
«Non mi farò scoprire da nessuno, starò attento, ma ti prego, fatti accompagnare.» mi implora 
Lui che mi supplica? Ma che stregoneria è mai questa? 
«Perché?» domando di istinto senza rendermene conto 
«Nel mio mondo ci sono solo angeli, non corro nessun rischio.» mi correggo 
«Ho sentito di una strana organizzazione che non so come si è intrufolata nel vostro regno. -confessa- Non mi va di lasciarti da sola. –si lascia sfuggire per poi correggersi subito- Ho giurato che sarei stato io ad ucciderti, non voglio che nessun’altro mi anticipi.» sorride beffardo
Ma che ha questo in testa? E’ malato secondo me.
«Sei malato.» do voce ai miei pensieri votandomi di scatto per poi lasciarlo lì
Questo è pazzo? Ed io che per un attimo ho creduto che lui potesse tenerci a me, che ingenua che sono.
La devo smettere di cadere nei suoi tranelli.
Con mille pensieri che mi ronzano in testa e imprecando mi dirigo a passo svelto verso la fermata dell’autobus, ne dovrebbe passare uno a quest’ora o almeno credo.
«Oh cavolo! Non ricordo gli orari, non so se ce ne sia uno a quest’ora.» bisbiglio tra me e me maledicendomi mentalmente per non averli controllati.
Mi guardo intorno in cerca di qualcuno a cui chiedere e per fortuna intravedo 3 uomini.
«Ehi! Ehi scusate!» urlo inseguendogli ma mi blocco di colpo non appena noto qualcosa di strano.
Sono tutti e 3 vestiti di nero e non solo… sono dei demoni.
'Ma che ci fanno dei demoni nel regno degli angeli?'
Qualsiasi cosa facciano non voglio saperla. 
Inizio a fare dei piccoli passi indietro senza fare rumore finché non sbatto contro qualcosa o meglio qualcuno.
«Mi scusi non l’avevo vista.» cerco di giustificarmi per poi girarmi.
Ora che ci penso, quasi quasi accetto la sua proposta.
‘Zayn! Zayn dove sei? Accetto la tua proposta, se vuoi uccidermi fallo pure almeno ti conosco. ’ Penso iniziando ad andare nel panico.
Sono circondata da quei demoni e sono certa che stavolta è arrivata per davvero la mia fine.
«Cosa volevi dirci?» si prende gioco di me il più basso tra i tre
«N-nulla. –balbetto- Mi è tornato in mente quello che dovevo chiedervi. Grazie lo stesso.» sorrido cordialmente cercando di filarmela
«Ma non preoccuparti, chiedi pure, non ti mangiamo mica.» mi schernisce il più alto facendo ridere i due amici
«Ma guarda tu che bell’angioletto ci doveva capitare stasera.» afferma quello che credo essere il capo.
«Ahaha, si capo è davvero molto bella, forse più delle altre.» afferma il nanetto
Altre?
«Credo ci farà guadagnare davvero un bel gruzzoletto.» continua il gigante
«Concordo con voi, è davvero bellissima, sembra quasi un angelo.» scherza una voce alle mie spalle
«Ahahahaha bella questa ahahaha -si interrompono di colpo- Aspetta… ma chi ha parlato?» domandano per poi guardarsi intorno.
Eppure… quella voce mi sembrava molto familiare.
«Eccolo capo, è lì.» gli avverte il nanerottolo indicando un albero poco distante.
Mi volto anch’io in quella direzione e non vedo nulla se non un ombra nera, stringo gli occhi per mettere bene a fuoco e scorgo la figura muscolosa di Zayn appoggiato all’albero con le braccia incrociate e un ginocchio piegato e anch’esso poggiato a quel fusto.
Per una volta gli sono grata di non avermi ascoltato e aver fatto di testa sua seguendomi.
«E tu chi sei?» domanda il capo avvicinandosi a lui mentre il gigante mi stringe tra le braccia puntandomi un coltello alla gola e mi trascina nella stessa direzione.
«Il mio nome è Damon. E voi chi siete?!» dice con la sua solita aria strafottente e da duro che farebbe paura anche al demonio in persona 
«Questo a te non importa.» ribatte il capo dei tre
«Nonono –dice scuotendo la testa e facendo uno strano verso in segno di disapprovazione. - Risposta sbagliata!» li avverte e in un attimo non lo vedo più.
Cinque secondi dopo il corpo del più basso tra i tre è a terra in preda alle convulsioni con la gola sgozzata.
«Riproviamo, voi chi siete!?» urla più forte a denti stretti mentre i due rimasti sono ancora con gli occhi spalancati dopo aver visto il loro amico accasciarsi a terra.
«Ci penso io capo.» annuncia il tizio che fino a poco prima puntava un coltello alla mia gola per poi gettarmi tra le braccia del loro capo e tuffarsi a passo svelto verso Zayn.
Mossa sbagliata.
Un attimo dopo anche lui è a terra con il collo spezzato.
Dovrei avere paura anch’io di lui, ma invece gli sono grata di essere lì.
«Ora passiamo a noi. Ridammi la ragazza.» ordina all’ultimo rimasto
«E così è lei che vuoi eh? Non te la darò per nulla al mondo.» ribatte
«Allora vuol dire che me la riprenderò con la forza.» lo avverte per poi avvicinarsi a me, ma prima che possa farlo l’uomo estrae un coltellino svizzero dalla tasca dei suoi pantaloni e lo punta alla mia gola.
«Dì addio alla tua ragazza.» avvisa Zayn prima di premere più forte la lama contro la mia gola.
Poi il buio.
---------------------------------
Che cosa sarà successo ad Angel? 
Scusate ANCORA per il ritardo ma ho deciso che continuerò solo quando ogni capitolo avrà almeno 20 mi piace.
Anyway, nel prossimo capitolo ci saranno alcuni indizi che faranno capire meglio la storia e alcuni indizi che saranno importanti perché faranno capire il motivo per cui accadono tutte a questa povera ragazza.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto, grazie ancora a tutte le lettrici di questa storia e come ormai sapete ho cambiato il titolo alla FF, d'ora in poi sarà Opposites.
E per la vostra felicità il momento in cui capiranno i loro sentimenti è quasi vicino.
xoxo Lisa.

"Io ci sarò.."



Lui si avvicina pericolosamente a me, per poi scostarmi i capelli dal volto e riporli dietro le orecchie e infine poggiare le sue labbra al mio orecchio.



«Non dimenticarti la mia promessa angioletto.» mi sussurra piano con voce roca, una voce che mi fa rabbrividire per poi voltare le spalle e andarsene lasciandomi lì in preda al panico.


Rimango lì per un paio di minuti, il tempo necessario per sapere che ormai sono solo in quell’edificio.


Scuoto la testa risvegliandomi dal mio stato di trance e mi dirigo anch’io verso l’uscita, fin quando non scorgo un ombra familiare d’avanti l’ingresso, con le spalle al muro e le braccia incrociate.


‘E’ Zayn… pensavo se ne fosse andato ormai, cos’avrà in mente di fare adesso? ’ penso mentre la paura si impossessa del mio corpo.


Stringo i pugni e a testa alta mi dirigo verso l’uscita, lo ignoro sorpassandolo ma lui mi blocca un polso e mi trascina difronte a lui.



«Dove credi di andare? –si acciglia e poi si volta a guardare fuori dall’edificio- A quest’ora e perlopiù da sola? Sei impazzita per caso?!» mi rimprovera come si fa con una bambina che tenda di attraversare la strada.


«Ma…» cerco di dire ma lui mi interrompe


«Niente ma! Su andiamo.» replica oltrepassandomi ed iniziando a camminare fino alla fine della scalinata per infilandosi il cappuccio della felpa sulla testa e voltarsi nella mia direzione.


«Vuoi muoverti o devo trascinarti con la forza?» mi rimprovera per l’ennesima volta


Scuoto la testa.


«Arrivo.» lo avverto per poi raggiungerlo alla fine delle scale


Lui di risposta si volta e continua a camminare davanti a se fino oltre il cancello, si guarda intorno come per assicurarsi che nessuno lo vede e si dirige oltre la linea di confine.


Fino a qui nulla di strano, ma il problema è che non si dirige nella direzione del mondo dei demoni ma in quello degli angeli.


«Che stai facendo?» gli taglio la strada mettendomi d’avanti a lui


«E ovvio! Ti accompagno.» risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo


«Cosa? No, hai forse dimenticato che non puoi varcare il confine?» gli ricordo


Lui di tutta risposta mi ignora e sorpassandomi continua il suo cammino.


«Fermo ho detto!» lo blocco poggiandogli le mani sul petto


Sarà anche il mio peggior nemico o così dovrebbe essere ma non riesco a vederlo andare incontro a morte certa senza far nulla, non riesco a starmene con le mani in mano mentre cerca di suicidarsi, è istinto degli angeli proteggere gli altri.


‘O lo fai solo perché e lui? ’ mi punzecchia il mio subconscio 


Scaccio quei pensieri e continuo.



«Non mi serve nessun cane da guardia, posso farcela benissimo da sola, non sono mica una bambina. E poi preferisco stare da sola. –prendo un respiro e continuo- Sai com’è? Sono più al sicuro da sola che con uno che ha giurato di uccidermi.» gli ricordo


Mi aspetto che mi ringhi contro ma invece lui che fa? Ride.


Non l’avevo mai visto ridere così di sano gusto e devo ammettere che ha davvero un bel sorriso.


«Ehi! –dico tirandogli uno schiaffetto sul braccio- Io sono seria e tu che fai? Ridi?» metto il broncio


«Dovevi vedere la tua faccia in quel momento, eri davvero buffa con quella faccia da: “Ora che gli dico? Oh, si giusto! Lui vuole uccidermi, ricordiamoglielo.”» mi imita continuando a ridere ed io non resisto più, quel suono trascina anche me, così rido anch’io.


Chissà come deve essere buffa questa scenda vista dall’esterno…


Un angelo ed un demone che ridono insieme di sano gusto come amici di vecchia data.Eppure so che dovrei aver paura di lui, ma proprio non ce la faccio, il suono della sua risata mi fa sciogliere il cuore.


D’un tratto smette di ridere e mi guarda serio.


Ma questo cos’ha? Un attimo prima ride e l’attimo dopo mi guarda come uno che sta pensando a dove nascondere il mio cadavere.


«Non mi farò scoprire da nessuno, starò attento, ma ti prego, fatti accompagnare.» mi implora 


Lui che mi supplica? Ma che stregoneria è mai questa? 


«Perché?» domando di istinto senza rendermene conto 


«Nel mio mondo ci sono solo angeli, non corro nessun rischio.» mi correggo 


«Ho sentito di una strana organizzazione che non so come si è intrufolata nel vostro regno. -confessa- Non mi va di lasciarti da sola. –si lascia sfuggire per poi correggersi subito- Ho giurato che sarei stato io ad ucciderti, non voglio che nessun’altro mi anticipi.» sorride beffardo


Ma che ha questo in testa? E’ malato secondo me.


«Sei malato.» do voce ai miei pensieri votandomi di scatto per poi lasciarlo lì


Questo è pazzo? Ed io che per un attimo ho creduto che lui potesse tenerci a me, che ingenua che sono.


La devo smettere di cadere nei suoi tranelli.


Con mille pensieri che mi ronzano in testa e imprecando mi dirigo a passo svelto verso la fermata dell’autobus, ne dovrebbe passare uno a quest’ora o almeno credo.


«Oh cavolo! Non ricordo gli orari, non so se ce ne sia uno a quest’ora.» bisbiglio tra me e me maledicendomi mentalmente per non averli controllati.



Mi guardo intorno in cerca di qualcuno a cui chiedere e per fortuna intravedo 3 uomini.


«Ehi! Ehi scusate!» urlo inseguendogli ma mi blocco di colpo non appena noto qualcosa di strano.


Sono tutti e 3 vestiti di nero e non solo… sono dei demoni.


'Ma che ci fanno dei demoni nel regno degli angeli?'


Qualsiasi cosa facciano non voglio saperla. 


Inizio a fare dei piccoli passi indietro senza fare rumore finché non sbatto contro qualcosa o meglio qualcuno.


«Mi scusi non l’avevo vista.» cerco di giustificarmi per poi girarmi.


Ora che ci penso, quasi quasi accetto la sua proposta.


‘Zayn! Zayn dove sei? Accetto la tua proposta, se vuoi uccidermi fallo pure almeno ti conosco. ’ Penso iniziando ad andare nel panico.Sono circondata da quei demoni e sono certa che stavolta è arrivata per davvero la mia fine.


«Cosa volevi dirci?» si prende gioco di me il più basso tra i tre


«N-nulla. –balbetto- Mi è tornato in mente quello che dovevo chiedervi. Grazie lo stesso.» sorrido cordialmente cercando di filarmela


«Ma non preoccuparti, chiedi pure, non ti mangiamo mica.» mi schernisce il più alto facendo ridere i due amici


«Ma guarda tu che bell’angioletto ci doveva capitare stasera.» afferma quello che credo essere il capo.


«Ahaha, si capo è davvero molto bella, forse più delle altre.» afferma il nanetto


Altre?


«Credo ci farà guadagnare davvero un bel gruzzoletto.» continua il gigante


«Concordo con voi, è davvero bellissima, sembra quasi un angelo.» scherza una voce alle mie spalle


«Ahahahaha bella questa ahahaha -si interrompono di colpo- Aspetta… ma chi ha parlato?» domandano per poi guardarsi intorno.


Eppure… quella voce mi sembrava molto familiare.


«Eccolo capo, è lì.» gli avverte il nanerottolo indicando un albero poco distante.


Mi volto anch’io in quella direzione e non vedo nulla se non un ombra nera, stringo gli occhi per mettere bene a fuoco e scorgo la figura muscolosa di Zayn appoggiato all’albero con le braccia incrociate e un ginocchio piegato e anch’esso poggiato a quel fusto.


Per una volta gli sono grata di non avermi ascoltato e aver fatto di testa sua seguendomi.


«E tu chi sei?» domanda il capo avvicinandosi a lui mentre il gigante mi stringe tra le braccia puntandomi un coltello alla gola e mi trascina nella stessa direzione.


«Il mio nome è Damon. E voi chi siete?!» dice con la sua solita aria strafottente e da duro che farebbe paura anche al demonio in persona 


«Questo a te non importa.» ribatte il capo dei tre


«Nonono –dice scuotendo la testa e facendo uno strano verso in segno di disapprovazione. - Risposta sbagliata!» li avverte e in un attimo non lo vedo più.


Cinque secondi dopo il corpo del più basso tra i tre è a terra in preda alle convulsioni con la gola sgozzata.


«Riproviamo, voi chi siete!?» urla più forte a denti stretti mentre i due rimasti sono ancora con gli occhi spalancati dopo aver visto il loro amico accasciarsi a terra.


«Ci penso io capo.» annuncia il tizio che fino a poco prima puntava un coltello alla mia gola per poi gettarmi tra le braccia del loro capo e tuffarsi a passo svelto verso Zayn.


Mossa sbagliata.


Un attimo dopo anche lui è a terra con il collo spezzato.


Dovrei avere paura anch’io di lui, ma invece gli sono grata di essere lì.


«Ora passiamo a noi. Ridammi la ragazza.» ordina all’ultimo rimasto


«E così è lei che vuoi eh? Non te la darò per nulla al mondo.» ribatte


«Allora vuol dire che me la riprenderò con la forza.» lo avverte per poi avvicinarsi a me, ma prima che possa farlo l’uomo estrae un coltellino svizzero dalla tasca dei suoi pantaloni e lo punta alla mia gola.


«Dì addio alla tua ragazza.» avvisa Zayn prima di premere più forte la lama contro la mia gola.


Poi il buio.



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Che cosa sarà successo ad Angel? 
Scusate ANCORA per il ritardo ma con il libro e la scuola che purtroppo ancora non ho finito è difficile trovare un po' di tempo per scrivere e poi vorrei che la legesse qualcuno in più.


Anyway, nel prossimo capitolo ci saranno alcuni indizi che faranno capire meglio la storia e alcuni indizi che saranno importanti perché faranno capire il motivo per cui accadono tutte a questa povera ragazza.


Spero questo capitolo vi sia piaciuto, grazie ancora a tutte le lettrici di questa storia e come ormai sapete ho cambiato il titolo alla FF, d'ora in poi sarà Opposites.
E per la vostra felicità il momento in cui capiranno i loro sentimenti è quasi vicino.
xoxo Lisa.

 

  
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