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Autore: onedsandkatyspower    25/06/2014    0 recensioni
Sono davvero stufa delle ‘solite’ fan fiction su Harry,Harry e Harry,niente in contrario io lo adoro,ma questa è un’altra storia. Sarà diversa dalle altre. Questa storia parla di 5 ragazze,ma soprattutto di una ragazza semplice, ne speciale ne tanto meno diversa dagli altri.Progetta il suo futuro fin da quando era bambina;e affronterà un viaggio con le sue migliori amiche,che travolgerà tutti i suoi piani e anche la sua vita stessa. Dovrà sacrificare molte cose,amicizie e anche qualche rapporto speciale per affrontare la sua nuova vita.Diciamo che è una ragazza sveglia,sfacciata,coraggiosa,MOLTO sicura di sè e pronta a difendere le persone che ama ma allo stesso tempo permalosa e fredda.
Beh che dirvi Buona lettura. Ah il finale non è del tutto scontato come può sembrare.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: PWP
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Atterrammo a Milano Malpensa; al nostro arrivo c’erano i nostri genitori ad aspettarci e una schiera enorme di amici. Quando li vidi mollai per terra le valigie e corsi ad abbracciarli, che bella sorpresa. Prendemmo un the al bar dell’aeroporto giusto per scambiare due parole. Dopo due ore di macchina a parlare della mia esperienza, arrivai a casa, era strano. Ero abituata alla casa a Londra dalla porticina beige e gli scalini scivolosi e non la casettina dalla porta difettosa, faceva tutto un altro effetto. La prima cosa che feci una volta a casa dopo essermi fatta una doccia e cambiata; fu parlare a mamma di Niallino.
-perchè proprio un cantante famoso? Ci sono migliaia di ragazzi- disse lei, le uniche parole che riuscì a dire dopo il mio lungo discorso.
-non lo so, mamma non lo so. Non siamo noi che decidiamo di chi innamorarci o no? E’ successo e basta-
-lo so piccola. Ma sono preoccupata per la tua felicità e la tua sicurezza, il mondo dello spettacolo è una brutta bestia non vorrei che ti travolgesse-
-è lui quello in una famosa band non io…
-ma sei la sua ragazza, ci sei dentro quanto lui. Sai come sono fatte le popstar?! Cambiano ragazza come le mutante, ti fanno credere di essere l’unica, poi si stufano di te e ti gettano via come un giocattolo vecchio per uno nuovo. Per non parlare delle pazze fan che hanno le boyband. Ti prego Giorgia, rifletti da persona intelligente un momento-
-se lo conoscessi ti ricrederesti. Lui è diverso dagli altri. Speravo capissi- dissi alzandomi e andando in camera mia.
Rimasi tutto il giorno chiusa li dentro, c’ ero rimasta male speravo davvero che mia madre capisse ma mi sbagliavo. L’unica cosa che mi avrebbe fatto sorridere sarebbe stato appunto Niall, lo chiamai a quel punto.
-Niall?-
-amore mio, tutto bene? sei arrivata a casa?-
-si si, te sei in Irlanda?- dissi giù di tono
-sono arrivato stamattina. Ti sento triste.. o sbaglio?-
-ho detto di noi a mia madre e non l’ha presa bene. Ti crede lo stereotipo della solita popstar e ha un’idea tutta sua di te. Ma non sa che si sbaglia di grosso.-
-mi dispiace piccola, con il tempo accetterà la cosa, credimi-
-lo spero. Mi manchi vorrei che fossi qui ad affrontare questa situazione insieme a me!- affermai
-ehi ti ricordi cosa ti ho detto quando ti ho regalato la collana a Parigi?-
-ehe finchè la indosserò, porterò un pezzo di te sempre con me anche se saremo stati miglia lontani- filosofo il ragazzo.
-ecco appunto...-
-GIORGIA A TAVOLAAAAA- sentii mia madre che urlava dal piano di sotto
-Niall devo andare, mia madre mi chiama. Ci sentiamo domani?-
-certo, ti amo-chiusi la chiamata e andai giù a cenare.


La cena fu abbastanza silenziosa, non aprii bocca come d'altronde i miei genitori evidentemente mamma aveva riferito tutto a papà. Mi alzai per sparecchiare il mio piatto quando mia madre mi prese per il braccio.
-Giorgia,forse io ho giudicato troppo in fretta quel ragazzo, senza conoscerlo davvero. Ho visto che ci sei rimasta piuttosto male. Mi dispiace, sai come siamo fatte noi mamme, siamo ultra protettive verso i nostri figli. Mi perdonerai?-
-ma certo, è normale che ti stia preoccupando per me, ma devi fidarti, anche tu papà. Non ve l’ho detto prima appunto per evitare questa discussione; volevo accertarmi che fosse una cosa seria. E dopo 6 mesi credo proprio di si-
-se come dici te è una cosa seria, sarà il caso che ce l’ho presenti allora- disse mamma
-sarà la prima cosa che farò quando tornerò qui.- ora si che riconoscevo i mie genitori.
-allora ricapitolando hai conosciuto i tuoi cantanti preferiti e uno di questi è il tuo ragazzo, mmm bene. Qual è fra cinque? Non te l’ho ancora chiesto-
-il biondino- dissi tutta orgogliosa
-ahh credevo il sexy kebbabaro quello pakistano. Ma il biondo è carinissimo-
-mamma! Se ti sentisse Zayn si monterebbe la testa- cominciai a ridere a crepapelle.
Passai la serata a raccontare come lo conobbi e tutto il resto della mia vita degli ultimi mesi. Mi alzai finalmente e mi avviai verso camera mia quando vidi l’enorme albero di natale con tanti pacchettini regalo sotto.
-c’è qualcosa anche per me li sotto?- domandai
-forse- disse papà. Feci un sorriso a 32 denti gli diedi la buonanotte e andai a dormire, l’indomani sarebbe stata la vigilia di Natale.
Mi svegliai verso le undici tutta pimpante, e passai la mattinata fuori con le mie amiche di sempre. Quando tornai aiutai mamma con i preparativi per la cena, sarebbe venuti i nonni come sempre amavo rispettare le tradizione. Amavo inoltre le rimpatriate di famiglia, e in un batter d’occhio tra abbuffate e battute a tavola arrivò l’ora di scartare i regali: il momento più bello oserei dire.
-questi sono per te da parte dei nonni!- disse mamma porgendomi due pacchetti. Scartai il primo e trovai dei rayban neri, li adoravo li indossai immediatamente mettendoli come fermacapelli . Aprii il secondo era una macchina fotografica azzurra, ero proprio contenta. Ringraziai e salutai i nonni che se ne andarono poco dopo, rimanemmo io, mio padre e mia madre attorno all’albero.
-e la serata si è conclusa in bellezza..- dissi alzandomi
-aspetta.. non è ancora finita..- disse papà guardando mia madre che si alzò andando nell’altra stanza, guardai mamma perplessa. Poco dopo tornò con un piccolo pacchettino in mano.
-ma.. ma non dovevate! Mi state facendo vivere un’esperienza fantastica a Londra..- dissi
-aprilo..- disse papà
-se sapevamo prima che conoscessi i One direct...- cominciò a parlare mamma ma mio padre gli diede una gomitata per zittirla. Aprii l’ultimo regalo della giornata, era piccolo e sottili lo scartai con cura e vidi un cartoncino giallo. Era un biglietto per il concerto dei ragazzi a Londra.. Sapevo in cuor mio che essendo la ragazza di uno di loro avrei avuto la possibilità di vederli qualunque concerto magari anche in posti migliori ma quello che avevano fatto era meraviglioso.
-oddio, prima di partire continuavo a rompere le palle chiedendovi di prendermelo..-
-buon natale tesoro- disse papà
-grazie davvero!- li abbracciai fortissimo
-see sapevamo che uno della band era il tuo ragazzo e che avevi già visto un loro concerto, ti avremo preso un cucciolo- disse mamma
-mamma davvero fa niente, mi godrò il concerto come una qualunque fan. Grazie davvero non ho parole-


Guardai l’ora : era quasi mezzanotte, andai in camera a prendere il cellulare per fare gli auguri a Niall, che non aveva risposto a nessuno dei miei messaggi nel pomeriggio e raggiunsi i miei di sotto.
-Niall? Pronto?-
-Gio..-
-qui da noi è mezzanotte e volevo farti gli auguri. Buon natale amore- non rispose -Niall? Ci sei?-
-non credi che sarebbe meglio farceli di persona?-
-per caso il tacchino di tua mamma ti ha dato di volta il cervello?-
*DLIN DLONG*
-Gio vai a vedere mentre sistemo il salotto- disse mamma
-Niall aspetta un secondo che c’è qualcuno alla porta..- Quella sera era un continuo aprire cose, aprii la porta d’ingresso, rimasi immobile e senza parole.
-buon natale piccola- era Niall. Era il regalo più bello che potesse farmi, gli saltai addosso abbracciandolo.
  
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