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Autore: stargigia1D    26/06/2014    0 recensioni
Liam Payne, 20enne, ragazzo di città, comincia a riscontrare problemi con la sua omosessualità quando incontra per la prima volta a Zayn, un ragazzo gay.
Il lavoro di Zayn porterà una gelosia in Liam, che prenderà provvedimenti a riguardo.
-buona lettura, xx.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo sorriso era mozzafiato. 
Aveva i capelli ben ordinati in testa, che incorniciavano il viso ben affilato. 
Mi sorrise, ed io non potetti fare a meno di sorridere a rimando, quasi senza volerlo. 

-Buongiorno ragazzi, cosa posso portarvi?- ci domandó  poggiando  entrambe le mani sul bancone, mentre  guardava spesso Niall. 

-Due milkshake al cioccolato.- esclama Niall sorridendo al ragazzo, e trascinandomi verso un tavolino molo illuminato dalle finestre. 

Volevo strozzarlo in quel momento, ma mi limitai a guardarlo male. 
Lui ridacchiava, giocando con  il porta tovaglioli che continuava a rigirare sul tavolo. 

-Carino eh?- mi chiede continuando a ridacchiare. 

-Niall, placati.- sussurrai io, cercando di non attirare l'attenzione. 

Ogni tanto rivolgevo uno sguardo al banconista, assicurandomi che il biondino non se n'è accorgesse. 
Maneggiava gli utensili con maestria ed eleganza, anche senza guardare, quasi come se fosse sicuro di star facendo le cose per bene. 

-Liam, Smettila di fissarlo!- quasi urla Niall, per poi chinarsi in due e scoppiare a ridere. 

Mi metto subito a sedere al suo fianco, tappandogli la bocca con il palmo della mia mano, mentre continuavo ad arrossire. 
Quando Niall urló, vidi il ragazzo girarsi e tossisce imbarazzato, in quel momento potevo sprofondare dalla vergogna. 

-Io ti uccido.- sussurro all'orecchio di Niall, in modo roco, quasi ringhiando. 

Non faccio in tempo a togliere la mano dalla bocca del biondo, che mi ritrovo il ragazzo dagli occhi color ambra, con un vassoio in mano, e con l'altra mano teneva il proprio fianco, assumendo così una posizione alquanto poco maschile, e questo era un ottimo segno. 
Tolgo lentamente la mano dal viso di Niall, e porto entrambe le mani sotto il tavolo. 
Le mie dita cominciano a torturarsi tra di loro. Ora che guardavo meglio il ragazzo, era abbastanza magro, ma la camicia bianca che indossava come uniforme, era abbastanza stretta da indentificare l'addome scolpito. 
Arrossii di colpo, così Niall vedendomi a disagio, prese il comand, prendendo dal vassoio i frullato e io fendo un sorriso al ragazzo dopo un "grazie". 

-Figuratevi! Per il prezzo rivolgetevi alla cassa.-  Ci disse il ragazzo per poi sparire nel laboratorio di pasticceria. 
La sua voce era  tranquilla e calda, come una canzone piacevole ma senza musica. 

-Dio Liam, come conquisterai mai un ragazzo, se quando ce l'hai di fronte rimani senza parole.- sussurra il biondo, mentre mi fissa e porta le labbra ad incorniciare l'epice della cannuccia, dove inizia a bere il contenuto dolce. 

Roteai gli occhi, per poi guardarlo, e ridacchiare appena. Non riuscivo a stare in conflitto con quel biondino per meno di due secondi, che subito dopo cominciavamo a ridere.

-Non devo conquistare nessumo, Biondo.- esclamo, bevendo dal bicchiere stesso il milkshake, che al pensiero che l'avesse fatto quel ragazzo, sembrava ancora più buono al palato. 

-stasera ti porto in discoteca, così ci svaghiamo!- esclama nuovamente Niall,  finendo tutto il suo frullato. 

-ci sto!- annuii convinto alla sua esclamazione, ed infine finii anch'io  il contenuto.  Ci alzammo dal tavolo, questa volta toccava a Niall pagare, e mentre ci dirigevamo verso la cassa, continuavo a fissare la porta con su scritto "vietato l'accesso ai non impiegati." sperando che uscisse lui, ma quando Niall finì di pagare, mi spinse letteralmente fuori, e cominciammo a camminare verso l'auto bianca, mentre sospiravo. 

-Che figura che mi hai fatto fare!- esclamai mentre aprivo lo sportello dell'auto ed entravo al suo interno. 

-Tanto non lo rivedrai mai più.- mi rispose ridendo, ed io lo spinsi, sbuffando e guardando fuori dal finestrino mentre lui cominciava a guidare. 
[...]

Fortunatamente dopo poco arrivammo nuovamente a casa, non potetti più ascoltare Niall cantare a sguarciagola come un matto, che poi lui era anche bravo a cantare, ma doveva per forza fare lo stupido. 
Scendiamo dall'auto, che lui chiude subito dopo, mentre ci avviamo alla porta, che apriamo e ci inoltriamo al suo interno. 

-Niall, non cantare mai più in quel modo, come pocanzi.- esclamai sfilandomi il cappotto, che appesi all'appendiabiti. 

Lui rise senza darmi risposta. 

-ancora è presto per cucinare, io mi guardo la tv.- esclamo buttandomi letteralmente sul divano,  e prendendo in mano il telecomando. Così accesi la televisione mentre continuavo a rigirare canali, senza dargli molta importanza, continuavo a pensare a quel ragazzo, tutto il tempo, dio che stress. 
[...]

Ore 14;35. 

Avevamo appena finito di mangiare. Niall aveva cucinato un'insalata leggera con bocconcini di pollo, uova, lattuga e mais. 
Adesso eravamo in giardino, sdraiati  nel prato. Lui leggeva il giornale sugli aggiornamenti dello sport, mentre io giocavo con il fumo inalato dalla sigaretta che stavo fumando, facendogli dei cerchi, per poi ridacchiare da solo. 

-ah, dimenticavo.- esclama ad un tratto il biondo. -ho prenotato un divanetto più drink al BitchAss, per stasera.- continuó, mentre sfogliava le pagine del giornale. 

Mi siedo i colpo, e guardo un punto fisso pensando alla sua prenotazione. 

-Niall, ma il BitchAss non è un locale gay? E se non mi sbaglio stasera ci sono gli spogliarelli.-  rispondo io, grattandomi la nuca, mentre spegnevo la cicca sul posacenere. 

-Vedo che te ne intendi.- Risponde lui ridendo, rivolgendosi uno sguardo. 

Io io faccio spallucce e annuisco, ridendo. Mentre inizio a rotolarmi nel prato senza motivo, giusto perché ero un rincoglionito. 
[...{

Ore 19:00.

Io e Niall avevamo passato il pomeriggio a non fare nulla, giravamo per casa senza una meta,  guardammo una partita di baseball, e come al solito a stuzzicarci. 

-La serata inizia alle 21:00, dovremmo prepararci, e mi raccomando, sii gay.- mi dice ad un tratto Niall, spuntando dalla icona con un biscotto in bocca. 

-Più gay di me non c'è nessuno!- gli rispondo ridedendo, mentre salgo le scale per dirigermi in camera mia. 

Entro in camera mia,  e mi chiudo in camera a chiave, con la paura che Niall potesse fare qualche scherzo dei suoi. 
Mi ricordo quando una volta mentre facevo una doccia calda, spense il motore che rendeva l'acqua calda, facendomi congelare, ed eravamo a dicembre. 

Apro le ante del mio armadio e inizio a scegliere gli indumenti da indossare per quella serata: 
optai per un pantalone nero attillato di pelle, che era fin troppo gay, una camicia bianca, anche questa attillata e trasparente, ed un papillon, tutto incorniciato da delle favolose scarpe in vernice nere. 
Adagiai tutto nel letto, mentre mi sfilai la tuta che stavo indossando, e la misi nea festa degli indumenti sporchi. 
Ero nudo, mentre entro nel bagno mio privato, ed entro in doccia. 
Apro  getto di acqua tiepida, mentre inizio ad insaponare il mio corpo scolpito e abbronzato, quando ad un tratto mi passó per la testa il ragazzo del bar. 
Dio, com'era bello. 

Squotettj la testa, per ritornare alla mia doccia. Dopo essermi lavato abbastanza, esco dalla doccia, avvolgendomi un'asciugamano alla vita, e ne presi un altro, che strofinai sui capelli, per asciugarli  un po. 
Uscii dal bagno,  e mi sfilai dalla vita quell'asciugamano, prendendo ad asciugarmi il corpo. 
Quando il mio corpo fu totalmente asciutto, mi infilai un paio di slip neri, per poi mettermi i calzini e infilarmi i pantaloni , che mi stavano a pennello. 
Infine presi la camicia bianca, e la indossai, era talmente stretta che facevo fatica ad abbottonarla. 
Dopo esserci riuscito, la lasciai con almeno cinque bottoni di scollatura. 
Presi il papillon e lo allacciai sulla pelle nuda del collo, per poi sedermi sul letto e infilarmi le scarpe laccate nere. 
Mi alzai e andai verso lo specchio, mi guardai passandomi una mano tra i capelli, ed esclamai. 

-Che figurino!- Risi. 

Alzai lo sguardo verso l'orologio da muro, erano le 20:45.
Presi il cellulare ed uscii dalla stanza, andando a bussare in camera di Niall, e un "entra!" mi fece capire che potevo entrare. 
Abbassai il manico della porta, ed ebbi accesso alla sua camera, che sembrava un inferno. 

-Potresti dargliela ogni tanto una pulita qui.- esclamai con faccia schifata, mentre scostavo con il piede un paio di boxer. 

Alzai lo sguardo verso di lui, che ridacchiava, aveva messo un jeans nero strappato sulle ginocchia, delle Nike nere abbastanza elefanti, e un gilet nero, con l'addome nudo. 
Dio, era bellissimo.!

-Come sto?- mi domandó guardandomi dal riflesso del suo specchio. 

-Sei perfetto.- esclamo io sorridendo con il labbro inferiore fra i denti. 

Lui si avvicinò a me, e mettendosi sulle punte dei piedi, fece unire in un bacio amichevole, le nostre labbra, dove io sorrisi. 

Lo presi per mano e lo portai al piano inferiore. 
Prese le chiavi della macchina, ed uscimmo di casa alle 20:55.
[...]

Il tragitto in auto non era molto lungo, d'altronde il locale si trovava a pochi chilometri dalla nostra abitazione. 
Durante il tragitto, io canticchiavo qualcosa, di piacevole, che fece ridacchiare Niall al ricordo di come cantava lui quando guidava. 

Alle 21:15 arrivammo al locale, posteggiando di fronte all'entrata. 
Scendemmo dall'auto, e degli occhi maschili cominciavano a seguirci con lo sguardo, facendoci sentire appena in imbarazzo, ma anche lieti. 
Facemmo la fila, e dopo essere entrati, andammo a cercare il nostro divano privato, con su scritto "Horan-Payne".
Dopo un pò lo trovammo, e sorrisi sedendomi, cominciando a bere un drink con alcolici mischiati. 

Chiusi gli occhi, per cercare di percepire che tipo di alcolici fossero: Vodka Lemon, Rum, e Grappa. 
Ero un esperto in questi campi, come con il fumo. 

Niall prima di sedersi accanto a me, si informó per l'orario dell'esibizione dei ragazzi con lo spogliarello, non vedevo l'ora. 

-A che ora si esibiscono?- chiesi posando il drink sul tavolino. 

-alle 22:00, manca poco.- mi rispose lui, prendendo il suo drink e cominciando a sorseggiare, per poi esclamare. -fratello, questa merda è buonissima!- 
Risi di gusto annuendo, continuando a guardare l'orario dal mi orologio da polso. 
[...]

Ore 22:00, finalmente. 

Le luci si fanno soffuse, comincio a prepararmi mentalmente, e accavallo le gambe mettendomi comodo. 
Quattro ragazzi in penombra fanno capolinea nel palcoscenico, quando ad un tratto le luci si accendono, e comincio ad applaudire come un matto, mentre Niall scoppiava a ridere. 

Guardo i ragazzi sul palco, che cominciano a muoversi sinuosamente. 
Avevano addosso solo una salopette di jeans, sotto erano completamente nudi. 
Li osservo ad uno ad uno. 
Uno aveva la carnagione scura, pelato, con degli occhi azzurri e delle labbra carnose, una favola. 

Quello al suo fianco, aveva un fisico più esile, aveva la pelle chiara, quasi lattea, ed era biondo. 

Quello seguente era il più alto. 
Moro, con degli occhi verdi da perdere il fiato. 
Degli addominali da far paura e delle spalle larghe. 

Quello seguente ancora aveva la carnagione mulatta, dei capelli castani quasi neri, raccolti in un ciuffo e degli occhi color ambra...

-Liam, ma quello è..- non fece in tempo a finire la frase che gli risposi con un -Sì, è l-lui.- balbettai. 
  
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