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Autore: 1DalIlaria    26/06/2014    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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10th July 2014, Tuesday
 
 
 
 
 
Richiusa la porta alle loro spalle, le mani di Harry ed Ilaria si staccarono. Il riccio andò verso l’armadio e l’aprì per scegliere i vestiti da indossare.
 
<< No, prima io>> disse Ilaria in modo giocoso, andando verso di lui e abbracciandolo da dietro. Il ragazzo non rispose né sorrise e continuò a trafficare con i vestiti come se nulla fosse.
 
<< Ehy, tutto bene?>> chiese lei mentre staccava le sue braccia dal corpo di lui.
 
<< Si, sto solo cercando di decidere cosa mettere>> rispose lui con uno strano tono di serietà.
 
 In genere ad Harry piaceva scherzare ed entrambi amavano stuzzicarsi. Ma quella volta era stranamente...freddo?
 
<< No, tu hai qualcosa che non va>> insistette la ragazza guardando il suo profilo duro. Il riccioluto continuava a puntare lo sguardo nell’armadio.
 
<< Harry per favore, mi dici che è successo?>> chiese per l’ennesima volta. A quel punto il ragazzo lasciò perdere i vestiti, si girò e la guardò serio.
 
<< Che ci facevi in camera con Angelo prima?>> Harry faticò un po’ a pronunciare quella domanda.
 
<< Te l’ho detto, facevamo due chiacchiere>> Ilaria lo guardò un po’ confusa: perché quella strana domanda? Aveva notato che c’era qualcosa che non andava quando poco prima aveva fatto irruzione nella stanza di Niall, ma pensava di essersi impressionata; perché avrebbe dovuto avere qualcosa in contrario al fatto che stessero parlando?
 
<< Già, ma...>> mormorò lui.
 
<< Ma?>> lo incitò lei.
 
Il riccio non le rispose; ciò che frullava nella sua testa in quel momento nessuno lo poteva immaginare.
 Solo lui, forse.
 
<< Non dirmi che sei nella stessa situazione di ieri sera>> fece la rossa, temendo per la sua risposta. Ne avevano già parlato il giorno precedente e lei le aveva detto di non preoccuparsi, ma a quanto pareva c’era dell’altro.
 
Harry non sapeva esattamente quello che gli prendeva, non era mai passato per una situazione del genere e persino lui faticava a leggersi dentro.
 
<< Harry>> lo chiamò lei non ricevendo alcuna risposta. Il riccio sostava immobile di fronte a lei con sguardo basso.
 
<< Non lo so – disse lui improvvisamente, ed in quel preciso momento Ilaria capì che non poteva più prenderlo come uno scherzo – non lo so che mi succede, okay?>> sputò fuori lui.
 
La ragazza rimase ferma, guardandolo senza dire una parola.
 
<< Mi ha dato fastidio, non so che farci>> aggiunse poi con tono più calmo, accorgendosi della reazione dell’italiana.
 
La rossa fece un respiro profondo e si avvicinò al ragazzo, senza però toccarlo.
 
<< Ascolta – cominciò – in questo momento Angelo è una delle persone più importanti della mia vita, insieme a Dalila, Domenico, la mia famiglia, i ragazzi e... te>>
 
Gli occhi di Harry in quel momento si ingrandirono per lo stupore e le sue labbra si schiusero. Gli aveva appena dato la conferma di essere una delle persone più importanti della sua vita?
 
<< Non posso cambiare il mio rapporto con Angelo – disse lei guardandolo – e non voglio cambiare quello con te>> si avvicinò al ragazzo, appoggiandosi a lui e portando una mano sulla sua guancia.
 
<< Coloro che si stanno ancora preparando si diano una mossa! Tra dieci minuti vi voglio tutti fuori di casa!>> urlò Louis già pronto al piano di sotto.
 
Ilaria si voltò verso la porta semi aperta attirata da ciò che il cantante stava dicendo, poi si voltò di nuovo a guardare il ragazzo davanti a sé, il quale aveva gli occhi bassi.
 
<< Harry>> sussurrò lei, chiamandolo per farlo voltare verso di sé.
 
Si osservarono, lo sguardo dell’uno puntato in quello dell’altro.
 
<< Ti prego, non complicare le cose>> disse piano, uscendo poi dalla stanza.
 
Harry rimase per qualche istante in piedi esattamente nel punto dove la ragazza lo aveva lasciato: davanti all’armadio.
 
Pensò a mille cose, alle risposte che Ilaria gli aveva dato; tutte cose giuste a suo parere, ma quella sensazione di gelosia non lo lasciava per niente in pace.
 
O forse la parola gelosia non era esattamente quella giusta. Forse il nome più corretto per ciò che provava era paura.
E si, paura di perderla.
 
 
 
“ Okay entro, mi prendo il telefono ed esco. Nemmeno una parola” continuava a ripetersi la bionda mentre saliva le scale diretta nella camera del pakistano. Dopo tutto quello che era successo pochi minuti prima non aveva intenzione di rivolgergli nemmeno una sillaba. Odiava doversi impuntare in quel modo con lui ma visto il comportamento del ragazzo non trovava altre soluzioni. Non voleva spiegarle quale era il problema? Bene, finché non avrebbe avuto un comportamento da persona matura tra i due ci sarebbe stato solo un muro di silenzio.
 
Insomma, perché si comportava in quel modo? E poi, che cosa era successo la sera precedente? Zayn le aveva rinfacciato il fatto di essersi addormentata la sera prima ma per quale motivo? Che fosse successo qualcosa di davvero importante?
 
“Se è così importante come cosa perché non me la ridici, idiota!” pensò la bionda sospirando.
 
Immersa nei pensieri non si accorse di essere davanti alla camera del cantante e, con la mente altrove, aprì la porta.
 
Successe tutto in pochi secondi, si trattava di attimi e il suo povero sedere avrebbe avuto un incontro ravvicinato e doloroso con il pavimento.
All'improvviso si fermò come bloccata in aria.
 
<< Sei un danno..>> mormorò una voce davanti a lei.
 
La ragazza sembrò tornare in sé e si accorse della presa salvatrice sul suo braccio; grazie ad essa il suo sedere era ancora intatto.
 
<< Scusa>> rispose mostrando un sorriso a trentadue denti al ragazzo.
 
Zayn guardò quel sorriso e quello sguardo accesso e si sentì morire: perché non poteva godersi tutto quello splendore? Perché doveva esserci qualcuno tra di loro ad impedirgli tutto ciò?
 
Lui voleva solo poter ammirare quello sguardo da furbetta per un tempo indefinito, poter stare con lei fino all'infinito e, soprattutto, essere lui stesso la causa di quel piccolo paradiso sul volto della bionda.
Voleva essere l'unico.
 
Dalila guardò il ragazzo davanti a sé e poi la mano ancora stretta sul suo braccio. Fece per allontanarsi quando la mano del cantante si spostò sulla testa della bionda e, in meno di due secondi, la strinse a sé chiudendo velocemente la porta.
 
Dalila sentì le spalle stringersi alla presa del ragazzo che la circondava con entrambe le braccia.
La stava tenendo stretta a sé, in modo possente e possessivo; nonostante la natura violenta dell'abbraccio l'italiana si sentì protetta.
 
Era senza parole, non si era ancora abituata ad un contatto così ravvicinato ed improvviso con quel ragazzo; ogni volta il suo cuore perdeva un battito per poi cominciare a battere all'impazzata. Per anni aveva desiderato di poterlo abbracciare anche per pochi secondi, giusto per poter essere felice per un breve attimo.
 
Le sue mani, ancora ferme lungo i fianchi, si spostarono lentamente verso i fianchi di Zayn così da poter colmare quella voglia di completezza che stava prendendo il sopravvento su tutto.
 
All'improvviso Zayn abbassò il suo viso verso l'orecchio della ragazza e ciò bloccò la bionda e le sue intenzioni.
 
<< Ti prego, non di nuovo – le sussurrò debolmente il ragazzo – non ti allontanare di nuovo da me>> la pregò Zayn.
 
Dalila, faccia ancora appoggiata al petto del cantante, spalancò gli occhi e rimase senza parole.
 
Una parte di lei voleva cancellare tutto quello che era successo nelle ore precedenti ma, dall'altra parte, desiderava che le cose si aggiustassero definitivamente e nel modo giusto. Non voleva fare un “facciamo finta di nulla” per poi ricadere di nuovo nell'ennesima lite; voleva che Zayn le parlasse apertamente e che le spiegasse cosa lo portava a reagire così. Una volta fatto avrebbero potuto godersi anche loro quello strano ma adorabile rapporto che si era creato tra i due.
 
Così, col cuore a pezzi, Dalila fece quel che secondo lei era giusto; la cosa giusta per loro.
Le sue mani si mossero lentamente verso il petto del ragazzo e, con tutta la forza che aveva in corpo, l'allontanò.
 
<< No, Zayn. Non è così che si fa>> non poteva pensare di poter tappare ogni volta il buco con un abbraccio.
 
La cosa andava risolta fino alla fine.
Dalila guardò un'ultima volta il pakistano davanti a sé e poi gli diede le spalle; doveva andarsene da lì il prima possibile.
 
<< Dannazione..>> sussurrò il ragazzo rimasto da solo nella stanza.
 
All'improvviso una strana sensazione cominciò ad impadronirsi del suo corpo; una sensazione che già aveva provato pochi giorni prima.
Paura.
Paura di perdere di nuovo qualcuno che stava diventando davvero importante.
Quel pensiero gli fece tornare la lucidità e si fiondò in corridoio; doveva raggiungerla immediatamente.
 
<< Ehy piano!>> borbottò Liam che guardò dietro di sé. Per poco non lo incollava al muro. 
 
<< Scusa>> disse distratto Zayn guardando dietro le spalle dell'amico.
 
<< Che stai cercando?>> chiese il castano seguendo lo sguardo dell'amico.
 
“Dove sei?” pensò il pakistano cercando disperatamente la bionda.
 
<< Zayn? Tutto bene?>> chiese Liam davvero confuso dal comportamento dell'amico.
 
<< Eh?>> chiese il maggiore dei due.
 
<< Za..>>
 
<< Liam, lascia stare. Ti prego>> chiese il moro; non era pronto ad affrontare un discorso del genere con lui, prima di tutto voleva poter parlare con la bionda.
 
<< Okay, lasciamo stare – disse Liam accontentando l'amico – va' a vestirti che tra poco usciamo>>
 
<< Per andare dove?>> chiese l'altro preso in contro piede.
 
<< Dalila non ti ha detto nulla?>> chiese il più piccolo dei due sorpreso.
 
Per tutta risposta Zayn rispose con uno strano verso di dissenso; non avevano proprio avuto una conversazione da tutti i giorni.
 
<< Capito – sbruffò Liam lasciando perdere – usciamo a fare un giro questa mattina>> lo informò.
 
<< Ah..>> rispose Zayn passandosi una mano tra i capelli e voltandosi per entrare nella sua stanza.
 
Senza dire nient'altro si richiuse nella sua camera, lasciando un Liam visibilmente confuso e preoccupato.
 
“ Vuoi vedere che...” i pensieri di Liam vennero interrotti dalla suoneria del suo cellulare; lo prese e visibilmente contento ripose.
 
 
 
 
Dalila arrivò nell'ex stanza di Niall e, richiusa velocemente la porta, vi si appoggiò cercando di trattenere le lacrime. Perché doveva fare così male?
Cercò di darsi una calmata, in quelle condizioni non avrebbe fatto nulla, tanto meno pensare.
 
Ripreso il controllo di mente e corpo andò a sedersi sul letto; stava provando a capire perché Zayn si comportasse in quel modo ma non trovava una risposta.
 
Dopo i primi minuti di silenzio totale capì che così facendo non avrebbe trovato nessun tipo di soluzione e, soprattutto, si sarebbe sentita peggio.
Doveva parlare con qualcuno.
 
Prese il telefono e aprì WhatsApp; doveva solo scrivere un messaggio e la persona più adatta a lei in quel momento sarebbe arrivata. Iniziò a scorrere lungo le conversazioni fino a che non vide quel nome.
 
Nello stesso momento in cui cominciò a digitare le parole di aiuto sullo schermo la porta della camera si aprì.
 
<< Sei qui>> disse Ilaria entrando nella stanza.
 
<< Si, sono qui>> rispose la bionda mettendo via il telefono.
 
<< Tutto okay?>> chiese la rossa dando le spalle all'amica e immergendo la testa nel loro armadio.
 
Dalila guardò Ilaria e ringraziò chiunque le avesse permesso di incontrarle. Chissà come ma Ilaria era arrivata ancora prima che la bionda riuscisse a mandarle il messaggio di SOS. 
 
<< Ila?>> la chiamò la bionda ancora sdraiata sul letto.
 
<< Si?>> non sembrava che Ilaria volesse parlare ma non era così: con Dalila meno ti facevi vedere presa dal discorso più riusciva a parlare, bastava semplicemente non farle un terzo grado.
 
<< Secondo te ho fatto qualcosa di strano?>> chiese la maggiore delle due.
 
<< Da, tu sei strana già di tuo>> le rispose Ilaria guardando rapidamente l'amica sul letto.
 
<< Si, intendo – la ragazza si fermò e le parole del pakistano le tornarono in mente – pensi che io abbia avuto un comportamento particolare con uno dei ragazzi?>> chiese.
 
Come le aveva detto Zayn? Ah, si “non sono io quello che ti sta rimpiazzando!”.
 
<< Escluso Malik?>> chiese Ilaria appoggiata all'armadio e guardando l'amica che, finalmente, si era decisa ad affrontare il discorso.
 
<< Si – Dalila si mise seduta sul letto e guardò dritta negli occhi l'amica – pensi che abbia fatto qualcosa di troppo con gli altri?>> chiese torturandosi le mani.
 
Non voleva dire ad Ilaria le parole esatte che le aveva rivolto Zayn, era una cosa tra lei e lui, ma voleva qualcuno che cercasse di aiutarla.
 
<< Non mi sembra, sei sempre la stessa con tutti>> rispose sincera la più piccola << Perché me lo chiedi?>>
 
<< Uffa! – sbottò la bionda stanca di pensare – non lo so! Da ieri sera Zayn si comporta in modo strano e non ho idea di che gli prende! Non mi parla! Dio santo! Se non mi dici quale è il problema come posso evitare di fare quel che ti innervosisce?!>> la bionda era partita in uno dei suoi famosi monologhi dalla quale Ilaria riusciva, chissà come, a capire il quadro generale della situazione.
 
<< Hai litigato con Zayn?>> chiese la rossa.
 
<< Più o meno>> ripose l'altra abbassando lo sguardo e grattandosi la testa.
 
<< Che vuol dire “più o meno”, scusa?>>
 
<< Diciamo che la lite è ancora aperta perché io ho voluto che continuasse>> ammise la maggiore delle due.
 
<< E perché?>> chiese Ilaria confusa da tale comportamento. Okay, a Dalila piaceva bisticciare con Zayn ma se stava così male perché continuare la lite?
 
<< Lui si comporta sempre in modo strano e poi pensa che basti un abbraccio per far tornare tutto come prima – Dalila si alzò dal letto e fissò l'amica – okay, se si tratta di una stronzata va bene! Ma non mi può trattare in quel modo e pensare che basti così poco per dimenticare tutto. Voglio che la cosa si sistemi definitivamente e...>> le parole della bionda si bloccarono.
 
<< E..?>> cercò di farla andare avanti Ilaria.
 
<< Che mi parli. Non penso di chiedere troppo, no?>> chiese la bionda abbassando lo sguardo verso il pavimento.
 
<< Bé che Zayn sia di poche parole lo sappiamo – cominciò a dire la rossa – ma la cosa mi pare più seria del solito, giusto?>>
 
Dalila annuì e continuò a fissare l'amica; era arrivato il momento che Dalila aspettava. Ilaria avrebbe parlato e detto la sua, magari con qualche rimprovero anche per l'amica, e poi lei avrebbe saputo più o meno cosa fare o, comunque, si sarebbe sentita già meglio.
 
<< Hai provato a dirgli quello che hai detto a me? Che vorresti che ti parlasse? – Dalila annuì e Ilaria riprese il discorso – ma non è cambiato nulla. Quindi il problema è qualcosa che fai tu>> cominciò a ragionare la rossa.
 
<< Ma cosa? – chiese Dalila arrivata all'esasperazione – tu mi conosci meglio di chiunque altro in questa casa, ho fatto qualcosa di diverso dal solito?>>
 
<< No, e se devo essere sincera non capisco cosa abbia Malik – Ilaria andò a sedersi sul letto di fianco alla bionda – mi dispiace>> davvero non sapeva come aiutarla.
 
<< No, tranquilla>> le ripose la bionda sorridendole, aveva fatto più di quel che si immaginava. Era riuscita a farla parlare e, nonostante non si fosse sistemato niente, Dalila si sentiva un pochino meglio.
 
<< Mi sembrava che ieri pomeriggio andaste d'amore e d'accordo>> commentò Ilaria ripensando a quei due durante la preparazioni delle pizze.
 
<< Già, e poi puff! È sparito tutto>> sbruffò Dalila alzandosi e andando a prendere una maglia nell'armadio.
 
Velocemente si tolse quella che indossava e si infilò quella pulita; si guardò allo specchio e, passata una mano nei capelli, si voltò verso l'amica.
 
<< Io vado da Angelo e Dome, ci vediamo giù>> e detto ciò si avvicinò alla porta sotto lo sguardo sorpreso di Ilaria. Possibile che ci mettesse così poco a prepararsi?
 
<< Oih>> la chiamò Ilaria bloccandola alla porta.
 
<< Si?>> chiese Dalila con un piccolo sorriso accennato sul viso.
 
<< Meglio?>> le chiese preoccupata la rossa.
 
<< Si, davvero. Grazie mille!>> le rispose mandandole un bacio e aprendo la porta.
 
<< Figurati>>
 
<< Dai, cambiati che usciamo!>> le ordinò la bionda scoppiando a ridere e lasciando l'amica da sola alle prese con i vestiti.
 
 
 
 
Dalila uscì dalla camera di Niall sorridendo e si diresse verso le scale. Voleva raggiungere i due amici italiani, sentiva le loro risate da lassù.
 
<< Pss>>
 
Dalila, piede destro sul primo scalino, si bloccò. Aveva sentito bene?
 
<< Pss>>
 
Di nuovo quello strano rumore. All'improvviso si girò e non credette ai suoi occhi.
 
<< Ho un nome io. Non sono mica un micio>> disse scoppiando a ridere.
 
<< Scusa, hai ragione – le sorrise Liam fermo sulla soglia di camera sua – puoi venire qui un attimo?>> le chiese.
 
<< Non è stata colpa mia!>> disse la bionda alzando le braccia al cielo.
 
<< A fare cosa?>> chiese Liam sorpreso.
 
<< Qualsiasi cosa sia successa>> rispose la più piccola dei due.
 
<< Di cosa stai parlando?>> chiese Liam scoppiando a ridere.
 
<< Non mi devi sgridare?>> chiese l'italiana a bassa voce.
 
<< Ma no! Ti devo parlare un attimo!>> la rassicurò il castano allungando un braccio verso di lei e incitandola a raggiungerlo.
 
<< Ah okay!>> rispose sollevata la ragazza e raggiungendolo.
 
I due entrarono nella stanza e Liam chiuse la porta alle loro spalle. Da quella brevissima conversazione, se così si poteva chiamare, che aveva avuto con Zayn aveva capito un paio di cose.
 
<< Siediti pure>> le disse Liam indicandole il grande letto.
 
<< Ooookay!>> Dalila si sedette e guardò l'amico, cosa doveva dirle?
 
<< Senti, che sia successo qualcosa con Zayn mi sembra più che ovvio, giusto?>>
 
All'improvviso il sorriso sulle labbra della ragazza svanì e cominciò a guardare con occhi diversi l'amico. Non gli rispose ma annuì leggermente.
 
<< Non voglio sapere cosa è successo e, se non hai bisogno di parlare, non ti costringerò a farlo – Liam si fermò e andò a sedersi al suo fianco – ma voglio che tu sappia una cosa>>
 
<< Cioè?>> mormorò la più piccola torturandosi le mani.
 
<< Prima eri in camera di Zayn?>> chiese il castano.
 
<< Più o meno>> rispose la bionda con un sussurro.
 
<< Te ne sei andata, vero?>> continuò ad indagare Liam.
 
Dalila annuì e guardò Liam: come faceva a saperlo?
 
<< Sai, prima quasi non finivo schiacciato contro il muro del corridoio>> disse ridendo appena il ragazzo.
 
<< E..?>> okay, la ragazza cominciava a non capirci nulla. Perché Liam le stava dicendo certe cose?
 
<< Sai perché?>> chiese il cantante.
 
<< No>>
 
<< Zayn è uscito in fretta e furia da camera sua, sembrava stesse rincorrendo qualcosa>> le disse osservandola con la coda dell'occhio.
 
<< O qualcuno?>> le chiese guardandola dritta in faccia.
 
Che volesse raggiungere lei? Davvero Zayn la stava inseguendo? E perché non è andato da lei allora? E cosa doveva dirle?
Come sempre, mille domande e mai una risposta. Dalila sospirò e, cercando di sembrare il più naturale possibile, parlò.
 
<< Cosa stai cercando di dirmi, Liam?>> chiese la bionda seria.
 
<< Non voglio tenere la parte a Zayn ma sappi che, nonostante non lo faccia quasi mai, ha provato a fare qualcosa. Non sto dicendo che adesso devi perdonarlo ma – Liam si bloccò e prese per mano la ragazza – sappi che ci sta provando. Sta provando ad aggiustare le cose, okay?>>
 
<< Bé, parliamo pur sempre di Malik, no? È già un passo avanti>> gli rispose la bionda. Liam aveva ragione, ci stava provando e ciò fece guadagnare qualche punto al pakistano. Lei stessa gli aveva detto che il mondo in cui si comportava nel fare pace non era corretto e lui stava cercando, a modo suo, di migliorare.
 
<< Esatto, volevo solo che lo sapessi e che la mia schiena non si rompesse per nulla>> disse Liam accarezzandole la testa dolcemente.
 
<< Oh avanti! Nemmeno fosse 180kg! Tu sei il doppio!>> disse la bionda scoppiando a ridere.
 
<< Ehy, ti dico che sembrava un toro! Non me l'aspettavo nemmeno io!>>
 
I due si guardarono e scoppiarono a ridere. Liam si sentiva decisamente meglio, voleva che Dalila sapesse e, soprattutto, voleva che capisse che Zayn stava cambiando.
Zayn stava cambiando per lei, e lui ne era più che certo.
 
<< Bene>> disse il cantante alzandosi in piedi << detto ciò andiamo!>> allungò una mano verso l'italiana e l'aiutò ad alzarsi.
 
<< Si, andiamo>> mormorò contenta la bionda.
 
 
 
 
Ilaria uscì dal bagno e tornò in camera per posare i vestiti ed aggiungere gli ultimi particolari al suo look. Si mise un paio di orecchini e si bagnò i polsi con uno spruzzo del suo profumo preferito. Si passò le mani tra i capelli ricci ed uscì.
 
Si diresse verso le scale, ma una figura le bloccò il cammino.
 
<< Ti ha mandato Louis?>> domandò la rossa ridendo.
 
<< No, sono venuto di mia spontanea volontà a vedere se eri pronta>> rispose Domenico salendo anche l’ultimo gradino.
 
<< Manco solo io?>> chiese più seria lei indicando il piano di sotto.
 
<< No, manca anche il morettino scorbutico>> disse il ragazzo mettendosi le mani in tasca.
 
<< Zayn – lo corresse Ilaria mentre l’italiano alzò gli occhi al cielo – vado a vedere a che punto è>> fece lei tornando indietro sui suoi passi fino alla camera del pakistano.
 
La porta era aperta, così la rossa ancora sorridente per il solito comportamento dell’amico, sporse la testa nella camera.
 
<< Zayn, sei...>>
 
Tutto ciò che Domenico sentì fu la sua frase interrompersi mentre il sorriso sul viso di lei sparì in un nanosecondo.
Il suo sguardo si posizionò sul ragazzo seduto sul letto con le gambe piegate e la testa bassa. L’attenzione di Zayn si spostò su di lei e guardò con sguardo triste e sconfitto la ragazza ferma sulla soglia.
 
<< Che è successo?>> sussurrò il castano, ma nessuno lo sentì e questo si diresse verso l’amica per capire meglio cosa c’era che non andava.
 
Sbucò anche lui sulla porta e l’espressione del pakistano mutò improvvisamente; ciò che provava dentro iniziò a crescere fino ad alimentare una voglia di urlargli contro irrefrenabile.
Si trattenne.
 
<< Dome, perché non mi aspetti giù? Di agli altri che arriviamo subito>> disse all’amico continuando però a fissare lo sguardo di Zayn; lo stava analizzando.
 
L’italiano guardò prima lei, la quale fissava il pakistano; poi lui, che sembrava voler incenerire con lo sguardo il castano.
 
<< Okay>> si arrese infine, andandosene da quella strana situazione. Scese le scale e gli occhi del ragazzo gli bruciavano ancora addosso.
 
 
 
 
Ilaria chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a Zayn, sedendosi sul letto di fianco a lui.
Lo guardò.
Zayn fissava un punto davanti a sé. Si sentì osservato e si girò verso la rossa.
 
<< Che c’è?>> le chiese confuso.
 
<< Sto aspettando>> rispose lei tranquilla.
 
<< Cosa?>> domandò ancora più confuso.
 
<< Che ti decidi a parlare una buona volta>> Ilaria sapeva che quello che si erano scambiati prima sulla porta era uno sguardo di richiesta di aiuto; magari era il momento del miracolo, magari voleva parlare.
 
<< Non sono io quello che non parla, è qualcun altro che non ascolta>> disse il pakistano fuori dai denti.
 
<< Zayn per favore, puoi parlare chiaramente?>> fece la rossa che non capiva a cosa si riferisse; possibile che o non parlava o parlava in modo da capirsi solo lui?
 
<< Lascia stare...>> disse lui un po’ infastidito. Non aveva nemmeno voglia di raccontarle cos’era successo la sera prima.
 
<< No io non lascio stare – Ilaria avvicinò il viso a lui, di modo da attirare la sua attenzione e far sì che la guardasse in faccia finalmente – mi spieghi che ti sta succedendo?>> disse, ora infastidita anche lei.
 
<< Lo sai anche tu...>> Zayn sapeva che Ilaria conosceva bene ciò che stava passando.
La rossa sospirò, non c’era davvero modo di fargli fare un discorso.
 
<< Lo sai vero che quello che stai facendo non ha senso?>> chiese lei, sperando che per Zayn fosse una domanda retorica.
 
<< Non ha senso? Lei mi sta rimpiazzando e la mia reazione non ha senso?!>> il ragazzo era ancora abbastanza scosso.
 
<< Per prima cosa calmati perché io non sono Dalila e non c’è bisogno di urlarmi contro – Zayn abbassò lo sguardo – e seconda cosa... – Ilaria abbassò il volto verso quello di lui per attirare di nuovo la sua attenzione – apri gli occhi. Lei non ti sta rimpiazzando per niente, se non l’hai notato stai facendo tutto tu>> concluse.
 
<< Io? Ma...>>
 
<< No – lo interruppe lei prima che partisse di nuovo in quarta – so quello che stai pensando e ti dico che sono tutte paranoie>>
 
Il pakistano non rispose, perso nei suoi pensieri scatenati dalle sue parole.
Ad un tratto la porta si aprì. La ragazza si bloccò sulla soglia e fissò i due seduti sul letto. Poi distolse lo sguardo ed iniziò a cercare con gli occhi quello per il quale era salita.
 
Dalila si avviò al comò e afferrò il cellulare, lo aveva poggiato lì quando si stava truccando.
Zayn non la degnò di uno sguardo, improvvisamente la fantasia del suo copriletto era diventata particolarmente interessante.
 
Dalila per tutta risposta non lo guardò. Prese il cellulare ed uscì con sguardo serio senza salutare nessuno.
Ci fu un momento di silenzio pieno di tensione che ancora fluttuava nell’aria.
 
<< Cos’era quello?>> sbottò Ilaria rompendo quell’atmosfera scomoda.
 
<< Quello cosa?>> chiese Zayn ingenuamente, anche se probabilmente aveva capito a cosa l’amica si riferisse.
 
<< Zayn mi sono venuti i brividi per la tensione che c’era>> disse lei sincera.
 
<< È così da stamattina, da dopo la litigata. Ho provato ad avvicinarmi ma lei mi respinge>> confessò lui.
 
<< Ascolta, ti fidi di me?>> chiese lei all’improvviso.
 
Zayn la guardò interrogativo e dopo qualche istante annuì stentatamente.
 
<< Bene. Allora fidati quando ti dico che per lei niente e nessuno potrà mai rimpiazzarti>> disse lei in modo rassicurante.
 
Zayn la guardò dritta negli occhi e capì che in ciò che aveva detto ci credeva sul serio.
<< La verità è che ho paura>> ammise lui.
 
Ad un tratto ad Ilaria venne un nodo allo stomaco che in pochi secondi le strinse forte in pancia. In quel momento, all’udire le parole di Zayn,lo guardò negli occhi e rivide tutto ciò che Harry poco prima in camera non le aveva detto. Capì le sensazioni del riccio, perché non erano tanto diverse da quelle del pakistano. In fin dei conti si trovavano sulla stessa barca.
 
Un senso di colpa si attorcigliò intorno a quel nodo che le si era formato allo stomaco ed in pochi secondi la divorarono dentro.
 
Bussarono alla porta, di nuovo.
 
La ragazza si girò di scatto verso l’entrata della stanza che in quel momento si stava aprendo.
 
<< Ragazzi, si sta facendo tardi. Se dobbiamo tornare per l’ora di pranzo non ce la faremo a fare niente>> disse Harry che forse con la scusa di andarli a chiamare voleva anche vedere che stavano facendo.
 
Zayn guardò l’amico ma probabilmente non fece nemmeno caso a ciò che aveva detto, troppo preso dai suoi pensieri ed ancora immerso in ciò che l’attimo prima aveva confessato ad Ilaria.
 
La rossa era letteralmente pietrificata; la vista del riccio aumentò il senso di colpa, così rimase immobile senza dire nulla.
 
<< Ragazzi?>> disse Harry cercando di smuovere quelle statue di cera, ma la verità era che anche il minore dei cantanti aveva la testa da un’altra parte.
 
<< Ha-hai ragione>> rispose Ilaria scrollando la testa. Si voltò verso Zayn e vide nel suo sguardo che c’era ancora qualcosa che non andava; in più adesso anche lei aveva bisogno di capire qualcosa.
 
<< Facciamo così...voi iniziate ad andare, io e Zayn vi raggiungiamo tra poco>> fece lei guardando Harry nella speranza che capisse che il pakistano aveva bisogno di aiuto.
Il riccioluto li fissò per qualche secondo prima uno e poi l’altro.
 
<< Okay – rispose piano – a dopo allora>> e detto ciò richiuse la porta.
 
Con un po’ di delusione in volto il riccio tornò al piano di sotto; forse sperava di passare del tempo con lei, di chiarire riguardo la discussione che avevano avuto, di certo le cose da dirsi non mancavano.
Viste le circostanze, avrebbe utilizzato quella mattina per prendersi del tempo e riflettere.
 
 
 
 
<< Allora?>> chiese Louis appena vide Harry scendere.
 
<< Ilaria ha detto di cominciare ad andare, lei e Zayn ci raggiungeranno dopo>> spiegò brevemente Harry.
 
Louis si alzò e seguito da Niall, Angelo e Domenico uscirono di casa. Liam guardò Dalila ancora seduta sul divano.
 
<< Aiutino?>> chiese il castano allungando una mano verso l'amica seduta.
 
Dalila alzò lo sguardo e sorrise al cantante afferrando la sua mano grande e rassicurante.
 
<< Grazie>> rispose la bionda sistemandosi e stiracchiandosi.
 
Cosa stavano facendo quei due lassù? Era entrata talmente in fretta in quella stanza che non era riuscita nemmeno a scambiarsi uno sguardo con l'amica dai capelli rossi.
 
<< BAAAAAAASTA!>> urlò la bionda alzando le braccia al cielo. Liam la guardò sconvolto.
 
<< Che ti prende?>> chiese scoppiando a ridere.
 
<< Nulla, ogni tanto fa bene!>> rispose lei sorridendo; all'apparenza sembrava tutto tornato alla normalità. Liam fece per avvicinarsi a lei ma la vide scrutare qualcosa alle sue spalle.
 
<< Sos riccio>> mormorò la bionda avviandosi verso Harry che, a testa basta, stava per uscire di casa. 
Che gli era successo? L'ultima volta che l'aveva visto così era stata la sera del bowling...
 
<< Bell’imbusto, aspettami!>> urlò Dalila seguendo Harry fuori di casa.

Liam la guardò allontanarsi e rimase da solo nella stanza. 

Che diamine succedeva in quella casa? Possibile che non ci fosse una persona normale? 
“Chissà che l'è preso” pensò il ragazzo uscendo di casa “E chissà che stanno facendo quei due lassù” si chiese chiudendo la porta dando prima un'ultima occhiata alle scale.
 
 
 
 
Dopo che Harry sparì Ilaria abbassò lo sguardo.
 
<< Ehy, tutto bene?>> le chiese Zayn un po’ preoccupato.
 
La rossa scosse la testa e la rialzò sforzandosi in un sorriso.
 
<< Questo dovrei chiederlo io a te. Sbaglio o chi ha bisogno di aiuto qui sei tu?>> scherzò lei ridendo, nascondendo ciò che proprio pochi istanti prima aveva percorso la sua mente.
 
<< Quello che posso dirti è di non combinare casini per niente>> gli consigliò, cercando anche di cambiare discorso. Il ragazzo distolse lo sguardo da quello di lei.
 
<< Sul serio Zayn, cerca di rimediare perché stai rischiando di rovinare tutto senza un motivo>> ribadì lei.
 
Il pakistano la guardò, sembrava stesse iniziando a capire.
 
Ad un tratto sentirono il rumore di una porta chiudersi: i ragazzi erano usciti. Zayn non si mosse, ma interiormente si sentiva sollevato. Anche solo il pensiero di non averlo nella stessa casa lo faceva sentire meglio.
 
 
 



Salve a tutte!
Grande attesa in questi giorni per gli ormai vicinissimi concerti dei 1D, nonchè i protagonisti di questa storia.
E noi come tutte le fan saremo lì a sostenerli, ovviamente.
Per tutte coloro che saranno allo stadio San Siro nei giorni 28 e 29 Giugno, che leggono la nostra ff e che vorrebbero conoscerci, saremo felicissime di incontrarvi proprio nel luogo che tra pochi giorni calpesteranno anche i nostri famigerati idoli.
Per cui se avete questi tre requisiti, assicuratevi di dare un occhio al nostro profilo Twitter (@1Dalilaria) per avere informazioni sulla nostra posizione in quei giorni; rispondeteci se volete incontrarci scrivendoci la vostra posizione e se noi potremo muoverci vi raggiungeremo, se invece saremo già in fila dovrete venire voi da noi se potete (magari quelle che hanno il numerato), mentre per chi non può perchè altrimenti perderà il posto nessun problema, anche noi abbiamo il prato quindi ci incontreremo in fila oppure verrà solo una di noi due a farvi un saluto.
Insomma, per tutte coloro che vorranno vederci, scriveteci e noi vi risponderemo :)
Detto ciò, vi auguriamo buona lettura e buoni preparativi per quella che sarà forse la notte più importante della vostra vita.

-Ila&Da-
   
 
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