Alene Lily Potter era nella sua stanza, preparava le valigie, avrebbe lasciato l’Italia. Lei e i suoi zii si erano trasferiti quando aveva 8 anni, lo zio era un babbano, faceva il medico, si erano trasferiti perché gli era stato proposto un posto di lavoro come ricercatore per una malattia babbana, il cancro.
Il soggiorno però era finito e dopo 6 lunghi e interminabili anni finalmente avevano rivisto l’aeroporto, pronto per riportarli a casa. La sorella di suo padre la trattava come una figlia, non le faceva mai mancare nulla, gli aveva insegnato la magia,molte volte le aveva parlato dei suoi genitori, di suo fratello. Non ricordava com’era avere un fratello, era troppo piccola per riuscire a ricordarselo, lo pensava sempre, costantemente, si faceva diverse domande, “Chissà come lo trattano gli zii” “Chissà se si ricorda di me”. Aveva avuto tante volte, da piccola, la voglia di prendere il nottetempo e raggiungerlo ma non aveva mai avuto il coraggio di farlo, aveva il terrore che lui le avesse chiuso la porta in faccia e l'avesse mandata via, la paura gli bloccava le gambe e ogni volta che le veniva queste idee subito dopo le scartava, lui doveva rimanere al sicuro.
“Alene sbrigati” sua zia entrò di corsa in camera sua e appena vide la situazione per poco non si mise a urlare.
“Stai preparando le valige senza magia? Non abbiamo tempo, fra meno di mezz'ora abbiamo l’aero e se non vuoi perderlo ti conviene usare la bacchetta”
“Meno di mezz’ora?? Zia ma il volo era alle 11.30!”
“E’ stato anticipato, ci sarà una tempesta”
“D’accordo zia”
Alene corse a cercare la bacchetta, per poco non inciampava nelle scarpe da tennis, era appoggiata sopra la cassettiera, la prese e l’agitò. In meno di 5 minuti l’armadio era vuoto, il muro era spoglio, tutte le sue foto, i suoi poster erano spariti lasciando una parete bianca priva di vita, in quella camera aveva vissuto 6 anni della sua vita, aveva visto le sue prime lacrime per un ragazzo.. l’aveva incontrato a scuola, dovete sapere infatti che lei frequentava una normalissima scuola babbana, di sera, poi, si occupava della magia. In quella scuola aveva conosciuto un ragazzo,Marco, diventato poi suo migliore amico, aveva preso una cotta per lui, non ne parlava con nessuno se non con Alessandra, si confidava con lei, era come una sorella, fino al giorno in cui li ha visti baciarsi, al cinema, erano andati con la scuola al cinema e lei li aveva visti, la cosa che gli aveva fatto più male e che lui sapeva che lei provava qualcosa, ma ormai per lei era acqua passata. Quella stanza aveva visto le sue numerose magie andate a male e quelle riuscite, tutti i disastri con le sue prime pozioni.. gli sarebbe mancata, ma il suo posto non era li, era a Londra. Diede un ultimo sguardo alla casa poi spense la luce e chiuse la porta a chiave.
 
La scuola ormai era finita e a Harry per la prima volta non importò più di tanto, aveva ora solo un punto fisso nella sua mente, sua sorella. Non faceva altro che chiedersi dove fosse, con chi fosse, se stava bene, se sapeva di avere un fratello..non avrebbe mai immaginato tutto questo, si chiedeva sempre perché l’avessero separato da lei, non gli bastava non avere più i suoi genitori, ora gli levavano anche sua sorella. Fra una settimana esatta lui sarebbe andato dai Weasley per poi vedere la finale di coppa del mondo con tutti i suoi amici, non riusciva a pensare come sarebbe stato se ci fosse stata anche sua sorella, una lacrima gli uscì dall’occhio destro, ma non si curò a levarsela, rimase lì, sola e triste finché scomparve.
 
Quando scese dall’aereo piovigginava, il cielo faceva paura era un grigio fumo, in poco tempo la piccola piaggia si trasformò in un acquazzone, il vento sradicava gli alberi, tutti erano chiusi dentro l'aereoporto, tutti tranne loro che grazie a una materializzazione congiunta tornarono alla loro vecchia casa.
Appena entrata in camera sua, Alene vide una grande quadro, c’era la sua famiglia, ormai distrutta. Qualcuno bussò alla porta.
“Avanti”
“Stai bene Alene?” disse sua zia.
“Si, sono solo un po’ stanca”
“Sai volevo che fosse una sorpresa ma non riesco a trattenermi”gli porse una busta, una di quella che si usa per spedire le lettere, decise di aprirla e vi trovò dentro 3 biglietti per la finale della coppa del mondo di Quidditch.
“Zia ti saranno costati una fortuna!”
“Valeva la pena, e poi ci sarà lui”
Il cuore di Alene smise un attimo di battere quando capì di chi stava parlando sua zia.