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Autore: Juliet_99    26/06/2014    3 recensioni
“Mi prometti una cosa?”
“Cosa?”
“Non lasciarmi mai solo amore, ti prego.”
“Non lo farò mai, e tu?”
“Nemmeno io, promesso.”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2.
 
-“Sali con me?”
  “Si..”
Non mi tremava la voce così da tempo. Non lo vedevo da tempo, da troppo tempo.
Salgo le scale di quel palazzo ancora una volta, dopo mesi e mesi.
Mi ritrovo ancora una volta davanti quella porta, l’ osservo aprirla con estrema calma, come a suo solito, entra dentro casa e posa le chiavi sul tavolo della cucina. Lo faceva sempre.
Rimango ferma, davanti la porta, qualcosa mi impediva di entrare dentro. Non riuscivo, ero bloccata sulla soglia, non ero un vampiro, quindi era sicuro che non dovevo essere invitata ad entrare per poterla attraversare tranquillamente. Deglutisco più di una volta, fissando le punte delle mie scarpe incessantemente, fin quando la sua voce non mi riporta alla realtà.
“Cosa c’è? Non entri?”
Quel ciglio destro sempre alzato, con aria di sospetto quando io facevo qualcosa di strano c’era sempre, anche questa volta.
“Sì.”
Rispondo piano e faccio un passo verso dentro, finalmente attraverso la soglia.
Alzo lo sguardo verso l’alto e a scrutarmi incontro i suoi occhi, accesi, verdi, come i miei.
Corruga la fronte, e continua il silenzio assordante.
 
Un’improvvisa voglia di scappare mi sorge dentro. Mi sento sbagliata, mi sento fuori luogo, mi sento fuori posto.
 
La sua figura imponente mi viene in contro, mi prende per una mano e mi trascina con sé. Percorriamo insieme il corridoio fin quando non mi trovo proprio davanti la porta di camera sua.
Non entravo in quella stanza dall’ultima volta in cui sono venuta in questa casa.
L’ultima volta è stata la più bella, la più passionale, ma anche la più pericolosa.
Ci siamo salvati dal diventare genitori, già così giovani, solo Dio sa come.
 
Quella l’ultima volta .. sono stata una vera incosciente, non dovevo farmi prendere dall’emozione dell’essere tornati ancora una volta insieme, non dovevo perdere la testa, non dovevo dargli ascolto.
La sua mano destra carezza piano il mio viso, un brivido mi scende lungo tutta la schiena.
 
Continuo a pensare che qui ci sia davvero qualcosa di sbagliato, improvvisamente cominciano a sudarmi le mani.
 
“Mi sei mancata.”
Sussurra piano nel completo silenzio di casa sua. Le sue labbra si poggiano delicatamente sulle mie, schiudo le labbra insicura, le nostre lingue si cercano, si incontrano e cominciano a danzare insieme, ancora una volta, dopo tanto e tanto tempo. Ci stringiamo l’uno all’altro, ma il mio corpo trema, si irrigidisce sempre più.
Mi spinge lentamente fino al letto, ci stendiamo piano piano. Le sue mani scivolano lungo tutto il mio corpo, delineandone ogni piccola curvatura.
Brividi di freddo, insicurezza, timore.
 
Improvvisamente un rumore, precisamente il rombo di una moto attira la nostra attenzione, oh ringrazio Dio o forse .. forse non dovrei.
Conosco quel rombo.
 
E’ il rombo della sua moto.
 
“Che cazzo ci fa lui qui?”
Mi pianta in asso sul letto e velocemente, si avvia verso la porta di casa.
Prendo immediatamente il telefono dalla tasca e digito subitissimo un messaggio..
‘Reggimi il gioco, ti prego perdonami.’
 
Corro verso la porta di casa, già spalancata, percorro le scale e arrivo al portone, lo apro di botto e lo trovo lì davanti, con il telefono in mano. Osservo i suoi lenti movimenti, ri mette il telefono in tasca, toglie il casco e lo posa sulla tanga della grossa moto rosso fuoco, una Hyosung gtr 125. La chiamavamo ‘la nostra moto.’ poche settimane prima.
“Che cosa vuoi ancora?”
“Già, che cosa vuoi..?”
Aggiungo, insicura, stringendomi tra le spalle, vergognandomi grandemente di quello che stavo facendo.
Giulio, anche se a me è sempre piaciuto chiamarlo con il suo vero nome, Giuliano, in quel momento, in questo preciso momento, sono sicura davvero, mi starà odiando, il suo odio per me starà superando quello che da tanti mesi a questa parte ha sempre provato per Salvo, che in questo momento e al mio fianco, o meglio, io lo sono al suo, e questo è sbagliato, me lo sento.
 
Improvvisamente vedo arrivare qualcun altro dal fondo della strada, è Gabriele. Il migliore amico di sempre di Giulio, suo fratello, ma .. il migliore amico di vita da sempre di Salvo.
Delle cose erano cambiate in questi mesi, tante cose, Gabriele mi trattava come una sorellina, mi ha sempre protetta da quando Salvo ha allontanato tutti preferendo la bella vita a tutti noi, adesso ero io a voltare le spalle a loro, e lo stavo facendo insieme al diavolo fatto persona.
Aveva fatto troppo del male a tutti, ci ha sempre mentito, ha sempre giocato con i nostri cuori e adesso mi stavo fidando ancora. Dopo tutto quello che era successo .. stavo andando dalla parte sbagliata anche io.
Improvvisamente, proprio come Giulio, si volta a guardarmi fisso, con quell’espressione così severa, così confusa ..
 
“Ire, cosa cazzo stai facendo..?”
 
Il mio cuore si stringe nuovamente in una morsa, quella voce così seria, così arrabbiata, così piena di odio nei miei confronti.
I miei occhi non riescono più a reggere quegli sguardi ..
 
Alla mia destra sento arrivare ancora gente, questa volta sono due persone, sono loro.
Ale, Mari .. improvvisamente tutti quanti arrivano lentamente, mettendosi l’uno accanto all’altro.
Johnny.
Giampiero.
Persino il mio migliore amico Marco, mio fratello …
Quegli sguardi, i loro volti e soprattutto i loro occhi.
 
Mi sentivo mancare il respiro, ero sicura di essere diventata bianca come un lenzuolino in faccia. Una morsa al petto continua a stringere il mio cuore sempre di più. Mi manca l’aria davvero ..
Le gambe molli, le mani che tremano, improvvisamente la paura mi assale.
 
L’ultimo ad arrivare, è davvero l’ultima persona che mi aspettavo e che mi andava di vedere.
Alessio. Il cugino di Salvo.
 
Si gira a guardare i miei amici, uno per uno, si volta di spalle e viene verso di noi, schierandosi accanto suo cugino.
Eravamo in tre, contro un’intero esercito che ci andava completamente contro.
Ma non andava contro loro due, andava contro me.
 
Sì, andavano contro di me. Mi sento improvvisamente come se Salvo e Alessio non fossero più lì accanto a me, come se io fossi lì, in cima a quelle scale completamente sola. Mentre guardo i miei più cari amici fissarmi con odio, mentre li guardo disprezzarmi, mentre vedo i loro occhi cupi e neri che  non la smettono di fissarmi.
 
Improvvisamente ritorno in me, sento dei passi. Salvo sta scendendo le scale.
Si ferma, sorride e li fissa, li ispeziona con lo sguardo uno per uno, soddisfatto.
 
Continua a camminare, dirigendosi al centro, proprio verso Giulio.
Faccia a faccia, occhi contro occhi, continua a sorridergli.
 
“Fratello mio..”
 
La sua voce è fredda ma con un velo di soddisfazione in essa.
Il suo braccio destro carica, sferrando un pugno dritto verso la pancia di Giulio.
Il moro cade a terra. Un gemito di dolore riempie il silenzio in torno a me.
 
Rimango immobile, come una stupida a guardare la scena.
Salvo si gira di scatto e corre verso di me per poi prendermi per mano e portarmi davanti a tutti quanti, precisamente davanti Giulio, raggomitolato sull’asfalto per colpa del dolore.
 
“Ho vinto io, ancora una volta.”
 
Mi prende il volto fra le mani e mi bacia con foga.-
 
Improvvisamente apro gli occhi, tutto è buio, uno spiffero di luce entra dalla finestra illuminando debolmente il soffitto di camera mia.
Il mio respiro affannato, la fronte sudata, le lenzuola del mio letto tutte scombinate.
Sembra quasi che io abbia fatto una guerra contro me stessa questa notte.
Anche se in effetti è successo.
 
Era una settimana che non lo sagnavo più.
Erano precisamente due mesi che non avevo più sue notizie, fino ad una settimana fa.
Gli ho riportato delle cose sue che avevo nel mio armadio, le ho messe dentro un sacchetto e le ho lasciate davanti il portone di casa sua con su scritto il suo nome.
Quando le ha trovate al ritorno da scuola, ha avuto la gentile idea di cercarmi e ringraziarmi per avergli riportato indietro le sue cose,  ripetendomi anche sempre le stesse moine .. quanto sia importante io per lui nonostante sia successo quello che è successo fra di noi e altre cazzate varie.
Ormai non credo più a un cazzo, l’unica cosa che vorrei e che sparisse completamente dalla faccia della terra, e sembrava proprio che dopo due mesi che non lo sentivo più fosse davvero sparito, ma ancora una volta la sua presenza è tornata a galla.
 
Finchè appariva solo nei miei frequenti e svariati incubi va bene, diciamo che si può accettare ma .. un suo ritorno fisico proprio no.
 
Sto provando piano piano a ri costruirmi tutta di nuovo da capo, lui non può tornare quando cazzo gli pare per rovinarmi tutto ancora una volta, proprio no.
Una mia amica mi ha raccontato che l’altra sera, mentre era a cena con lei a casa della sua fidanzata si faceva domande assurde sul perché io mi fossi fidanzata di nuovo, sul come era successo e come mai, per quale strano perché fosse accaduto.
Bene mettiamo in chiaro tutti un paio di cose ..
 
1° Io non sono fidanzata con chi pensa lui, non sono fidanzata e basta, mi sto solo frequentando.
2° A lui non dovrebbe interessare più.
3° Non è carino pensare alla propria ex quando si è a cenare a casa della propria ‘fidanzata’ o meglio, compagnia momentanea per soddisfare le proprie voglie. E’ mal educazione, coglione, che fa non lo sai(?).
 
 
Roba da matti.
Voglio che sparisca. Avvolte provo a distrarmi, a fare di tutto, anche le cazzate più assurde pur di non pensare a lui, ma ci sono momenti in cui la mia mente è proprio soggiogata all’ennesimo livello.
E mi odio  per questo. Perché?
 
Perché c’è una persona accanto a me, che darebbe la vita pur di vedermi sorridere, che muore per me.
 
E io sono bloccata così.
Quanto mi odio, mi sento una stupida, quel ragazzo è la fine del mondo in tutti i sensi  io non riesco a dargli le giuste attenzioni che merita. Passiamo un sacco di tempo insieme,io e Giulio, da quando ci conosciamo meglio.
Si, proprio lui. L’ex migliore amico di Salvo, il suo vecchio ‘fratello’.
 
Lui è stato quello che mi è rimasto accanto anche mentre dichiaravo chiaramente al mondo di amare ancora quella testa di cazzo e lui, nonostante i suoi sentimenti, si è preso di coraggio, li ha messi da parte e mi ha aiutata per ritornare insieme a quello stronzo.
 
Ci ri penso e mi faccio davvero schifo.
Non mi ero accorta di nulla, e gli ho permesso di fare la peggior cosa che si possa mai fare a una persona innamorata e momentaneamente non ricambiata.
 
Avvolte l’amore è stronzo. Gioca sporco con te, con i tuoi sentimenti, con il tuo cuore.
Diventa odioso, ci sono persone che addirittura non credono nel vero amore, ci hanno perso direttamente le speranze. C’è chi dice che è solo una finzione l’amore, una scusa, per abbindolarti e poi portarti a letto e lasciarti in asso il giorno dopo.
C’è chi ne fa una malattia ed esagera nel dimostrarlo.
Chi odia se stesso per il sentimento che prova dentro di sé, nei confronti di una persona.
C’è persino chi odia quanto ama quella persona, solo perché crede impossibili l’essersi innamorato.
 
Certo, perché innamorarsi ai giorni d’oggi è una cosa stupida.
E’ questo quello che pensano tutti.
 
 
Io invece sono sempre stata quel tipo di persona che all’amore ci crede, che crede nei sentimenti, nel voler bene. Dopo quello che mi è successo però.. ho notato di fare molta fatica nel fidarmi di nuovo di qualcuno così come ho fatto con lui.
Ho bisogno di essere svegliata, ho bisogno di una spinta, di un minuscolo aiuto ..
Ma ogni volta che qualcuno prova a darmelo mi blocco, mi blocco e torno indietro.
 
Anche se adesso c’è una novità, c’è un qualcosa che in questi giorni mi ha scossa dal torpore. Ha come dire, ri dato un piccolo impulso al mio cuore, ho ri provato un’emozione che non sentivo da mesi ormai.
 
Io ho fatto una prova, pochi giorni fa.
Ho baciato una persona.
Ho baciato proprio quella persona che per me adesso sta morendo. Che farebbe di tutto, persino regalare la propria vita al diavolo se ce ne fosse il bisogno, solo per salvarmi.
Ho baciato quella persona che in questi tre mesi ha sopportato tanto, forse pure più di me.
Che ha sofferto, ha combattuto, ha lottato .. senza mai fermarsi o arrendersi.
Mi è stato accanto, mi ha confortata, mi ha protetta, mi ha aiutata, ha fatto le cose più assurde e ridicole soltanto per strapparmi un piccolo sorriso dalla faccia e andarsene sereno al ritorno a casa, consapevole di aver fatto qualcosa di utile per me, consapevole di avermi fatto ridere e che quella risata era per merito suo.
 
Quando l’ho baciato, questa volta, per la prima volta dopo mesi, mi sono sentita completamente presa da tutt’altra persona che lui.
In quei giorni la mia testa era completamente invada dal ricordo di quel bacio.
Quel dolce bacio che gli ho dato prima di guardarlo salire in moto e partire verso la strada di casa.
 
Ho baciato Giulio, e per la prima volta dopo tre mesi .. non mi sono pentita i nulla.
 
Desidero una nuova vita, desidero poter guardare le cose con occhi diversi, voglio non sentire più quel vuoto dentro, voglio non sentire più quell’anzia dovuta al ricordo di lui, voglio proprio liberarmene.
Voglio farlo sparire completamente e ancora non riesco a bruciare il suo ricordo del tutto.
Abbiamo passato così tanto insieme, troppo.
Sono stati i nove mesi più belli della mia vita, non mi pento di nulla questo è vero, ma davvero .. dopo quello che è successo, dopo quello che hai fatto, dopo tutte le cose che mi hai detto ..
Sei addirittura arrivato a chiamarmi “scarto” a mia insaputa.
Chi mi ha raccontato questo, non voleva nemmeno dirmelo per paura di distruggermi emotivamente definitivamente.
Non è successo .. no.
Perché? Perché ormai io ti conosco, non mi stupisco più. Io lo so il male che hai dentro.
 
Nove mesi, mi sono bastati di gran lunga per conoscerti, poi io sono un tipo che inquadra le persone a prima vista, quindi tu non hai più segreti per me, ormai da tempo.
 
Quanto mi hai delusa solo Dio lo sa. Volevo stare tutta la vita con te, volevo avere qualcosa di serio, volevo amarti per il resto della mia vita e oltre, perché eri diventato una cosa troppo importante per me, il mio sentimento nei tuoi confronti era qualcosa ancora più grande di me, ingestibile, incontenibile.
Eri tutto.
E sei riuscito a fami rimanere il nulla di te.
 
Ma sai che ti dico, forse .. forse meglio così.
 
Meglio così, Salvatore.
 
Adesso, esci dalla mia testa.
Esci dal mio cuore.
Esci dai miei ricordi, eliminati.
Disintegrati.
Autodistruggiti.
Sparisci.
Prendi fuoco in me e poi polverizza anche le ceneri stesse.
 
Esci..
 
Esci fuori dalla mia vita.

 


Spazio autrice;
R
i eccomi qui con un'altro capitolo, questa volta il penultimo.
Questo capitolo, inizia con un sogno, un sogno vero che ho fatto tre notti fà. Ultimamente, faccio molti sogni, e quasi tutti sono incubi oppure sono sogni davvero molto strani che avvolte non sò nemmeno spiegarmi, come avete potuto leggere, io la mattina mi sveglio quasi sempre così.
Diciamo che non c'è mai un cazzo di buongiorno ultimamente, ecco.
Questo capito non è lungo come il primo, perchè il prossimo capitolo, ovvero l'ultimo sarà il più lungo.
E forse sarà ancora più profondo del primo, ragazzi miei.
Riservo la pubblicazione per un giorno in particolare, ovvero il 28 Giugno. 

Nel frattempo spero di non avervi annoiato ma di avervi invece interessato, senza farvi annoiare.
Grazie a tutti per le precedenti visualizzazioni, davvero. Vi adoro!

Alla prossima,
-I Own It.
 
 
 
 
  
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