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Autore: Pichan    27/06/2014    3 recensioni
Minilong | I see fire - Ed Sheeran | ShikaIno ❤
Sospirò di nuovo e il suo pensiero volò su un volto paffuto e dei capelli che somigliavano di più a una criniera. Gli occhi cominciarono a farsi rossi, quando bussarono alla porta.
"Avanti"- rispose, cercando di asciugarsi le lacrime che già le avevano solcato il viso.
Il suo viso si illuminò vedendo Shikamaru entrare ancora in ciabatte e con il pigiama azzurro dell'ospedale.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Yamato | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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I see fire.
"...and I hope that you remember me..."
La gonna del vestito nera volteggiava al vento, danzando triste come una bandiera di resa.
La resa degli amici, dei compagni di squadra e di tutte le persone che volevano bene a Choji e che non avrebbero mai voluto vedere celebrare quella cerimonia d'addio.
Ino era in piedi e con le mani sul petto osservava la bara in legno che veniva calata nella buca. Il cuore le batteva forte, le lacrime scendevano copiose e prepotenti sul suo viso mentre i lunghi capelli biondi venivano cullati dal vento.
No, niente di tutto quello poteva essere reale, Choji era lì con lei, era presente, era al sua fianco con un pacchetto di patatine in mano che cercava di non aprire.
Shikamaru era al fianco della bionda, le teneva una mano sulla spalla e non staccava gli occhi da lei, pronto a sorreggerla nel caso avesse avuto bisogno di aiuto.
Non si era risparmiata e seppure doveva tenere il ginocchio a riposo, si era fatta accompagnare sulla sedia a rotelle da Shikamaru, per poi restare in piedi per tutta la cerimonia.
Voleva salutare il suo compagno come meglio credeva e poi quel dolore non era minimamente paragonabile a quello che Choji aveva lasciato nel suo cuore.
Si conoscevano da quando erano nati e quando seppero di essere nello stesso team, Ino capì che sia il Nara che l'Akimichi l'avrebbero accompagnata per la vita.
Purtroppo però la vita era stata crudele e si era presa un ragazzo dal cuore tenero, un buono, un umile, un generoso, un sensibile. Una persona stupenda che aveva tanto da dare agli altri.
Per Ino, Choji era un eroe. Aveva dato la sua vita nell'intento di salvarne un'altra e la cosa gli faceva un grande onore.
Ma cosa se ne faceva, Ino, dei ricordi e dell'onore se quello che desiderava era rivedere il suo compagno sorriderle con la bocca piena?
Shikamaru si avvicinò alla bara del compagno con un mazzo di fiori bianchi, ma fu subito fermato dalla Yamanaka che nonostante il dolore prese i fiori e s'inginocchiò, sorretta dal Nara, per adagiarli delicatamente sul legno chiaro.
Shikamaru la tirò su sentendola singhiozzare come una bambina e mentre tornavano verso la folla nera, alcuni uomini iniziarono la sepoltura.
L'abbraccio di Ino smosse le viscere del Nara che quasi si sentì male. Non aveva accettato l'accaduto e forse mai l'avrebbe fatto.
"Perché lui e non io? Perché, Shikamaru?"- gli chiese con un sussurro la bionda, mentre si stringeva al ragazzo.
"Perché se ti fosse successo qualcosa... - strinse i pugni sentendo la rabbia aumentare - Ino, io e Choji ti abbiamo sempre protetta. Se ti fosse successo qualcosa saremmo morti anche noi due e..."
"Io potevo salvarlo, Shikamaru! Io dovevo fare in fretta, fare il Capovolgimento Spirituale e farlo spostare da lì. Io... E' tutta colpa mia!"
"Ssh! - le portò una mano dietro la nuca, facendole appoggiare la fronte sulla sua spalla - Non è colpa di nessuno. Tu sei stata sempre al suo fianco anche durante la guerra. Choji è morto a causa della sua sensibilità, del suo essere gentile."
"Glie ne stai dando colpa per caso?"- lo attaccò subito la bionda, ferita nei sentimenti e pronta a proteggere il nome dell'amico defunto.
"No, ma se non fosse stato così avventato forse..."
"Forse tu non hai capito un bel niente di Choji!"- gli disse guardando per un'ultima volta la bara quasi totalmente sepolta e sedendosi sulla sedia a rotelle, spingendosi con le braccia fino a casa.
Choji non era stato avventato. Choji voleva liberare quel povero animale impaurito che si sarebbe ferito da solo se lasciato ancora in quella trappola. Choji era stato generoso, come ogni volta.

Villa Yamanaka era vuota e desolata come sempre. Shikamaru non era più andato a trovarla dal giorno del funerale, forse perché offeso o forse per i troppi impegni.
Era rimasta sola per sei lunghi ed interminabili giorni in quella polverosa casa che non riusciva a pulire. Era stata via per più di un mese e al suo ritorno l'aria non sapeva che di chiuso e di triste.
Triste, proprio come lei. 
Quei giorni non era potuta nemmeno uscire a causa della pioggia ed era rimasta a vagare per casa alternando sedia a rotelle e passeggiatine intorno al tavolo della cucina.
Non era facile superare tutto da sola. Le rimaneva difficile fare anche le cose più semplici; lavarsi, vestirsi, cucinare, riordinare la camera, fare il letto erano diventate vere e proprie imprese per lei che oltretutto non era nemmeno motivata.
Non aveva ragione per sorridere e nessuno con cui farlo.
Sakura era sempre impegnata al lavoro, così come tutti gli altri, Shikamaru probabilmente non l'avrebbe nemmeno più guardata in faccia e di certo lei non sarebbe andata a cercarlo.
Se ne stava vicino alla finestra a guardare la pioggia mentre pensava e ripensava.
Com'era possibile che Shikamaru pensasse che la bontà e la sensibilità di Choji avevano ucciso il loro compagno di squadra?
Come poteva essere così insensibile? 
Come si permetteva di parlare in quel modo del suo amico d'infanzia?
Sbuffò amareggiata dal comportamento del Nara, quando suonarono il campanello e lei si trascinò il più rapidamente possibile ad aprire.
"Posso entrare?"- le chiese Shikamaru lasciandola di stucco. Era bagnato fradicio e non riusciva a capire cosa fosse venuto a fare con quel tempo.
Gli fece un cenno affermativo e lo lasciò passare, decisa più che mai a fargli pagare tutto.
"Cos'hai lì con te?"- gli chiese notando la zaino pieno che il Nara teneva sulle spalle.
"Poi ti spiego, ma adesso fammi parlare. L'altro giorno ti ho detto che era solamente colpa sua se Choji era morto e tu hai frainteso le mie parole. Ino, mi fa male! Fa male anche a me sapere che non c'è più e non avrei la forza di incolparlo! Non potrei farlo nemmeno se fosse morto per suicidio, ma il punto è che...- si fermò indeciso se proseguire o meno - il punto è che quando hai detto che era colpa tua, io non l'ho accettato!"
"Che cosa intendi?"- gli chiese.
"Che Choji sapeva a cosa andava incontro. E per proteggere noi ha voluto rischiare e seppure tu avresti tentato di salvarlo le cose non sarebbero cambiate."
"Ma cosa stai dicendo, Shikamaru? Io avrei potuto farlo spostare da lì e farlo correre a riparo."- alzò il tono della voce.
"E poi magari nel tentativo saresti morta anche tu. La tua tecnica è una lama a doppio taglio e questo lo sai."
La ragazza rimase in silenzio, voltata verso la finestra che dava sulla strada mentre il Nara sospirava irritato.
La vide abbassare il capo e appoggiarsi al vetro freddo. Le esili spalle furono scosse da singhiozzi sconnessi e subito il Nara si avvicinò a lei, avvolgendole il ventre con le mani e facendole appoggiare la schiena sul suo petto.
"Non voglio discutere con te, seccatura."
"E cosa sei venuto a fare allora? Con questo tempo potevi startene a casa."- gli disse tra i singhiozzi.
"In realtà dentro allo zaino ho portato i miei vestiti e le mie cose. Non voglio lasciarti da sola."- la sentì sussultare e la vide voltarsi verso di lui.
I loro volti si trovarono per la prima volta talmente vicini che per un istante mancò il fiato ad entrambi.
Ino si aggrappò al suo collo, stingendo forte il compagno di squadra che subito ricambiò l'abbraccio.
I loro due cuori battevano forti. 
Aveva bisogno solo di starle accanto, di poterla vedere riprendersi e rialzarsi da quella maledetta sedia a rotelle.
Voleva vederla sorridere vivace come sempre e voleva vederla vivere al massimo, come solo lei sapeva fare.

Angolo di Pichan!
Ok, non sarò il massimo della puntualità ma mi sto impegnando molto e sto impazzendo.
Fra contest, challenge, aggiornamenti, obbiettivi estivi e Topo Gigio (?) non ce la faccio più...
Spero che il capitolo vi piaccia e spero che non ci siano errori... Lo pubblico così senza ricontrollarlo, sono a pezzi.
A presto cuccioli! :3
   
 
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