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Autore: free_unicorn    27/06/2014    6 recensioni
Biologia. Tutti odiano biologia, la sottoscritta più di tutti. Insomma è una materia stupida e senza senso, a cosa mi servirà mai nella vita? Poi arrivò lui. Adesso nutro un improvviso amore per questa fantastica, bellissima e stupenda materia.
'Sono stato, chiaro, chiarissimo, limpido, cristallino?' ripeteva sempre Louis alla fine di ogni lezione, o dovrei dire.. il professor Tomlinson.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter twenty-five


Il tiepido sole di Los Angeles mi solletica le palpebre attraverso le tendine sottili di cotone bianco.
Mi stiracchio e apro gli occhi leggermente, questo risveglio sarebbe stato perfetto, ma il destino vuole che vada a scuola.
Ieri sono rimasta così turbata dalla conversazione con Niall che ho deciso di bere tre camomille di seguito, almeno per placare il mio piede convulsivo.
Mi precipito in bagno e dopo essemi lavata e profumata vado a svegliare Harriet e Julie.
'Ragazze, sveglia' dico pettinandomi i capelli con le dita.
Le due mugolano parole incomprensibili e si tappano con il cuscino, alcune volte penso che siano gemelle.
'Cosa abbiamo la prima ora?' farfuglia Harriet mentre i suoi capelli biondi gli fanno da scudo davanti alla sua faccia minuta.
'Ginnastica' faccio una smorfia, l'idea di correre di prima mattina non mi alieta un gran che.
'Io entro la seconda ora, lasciami dormire' borbotta la bionda.
'Seguo Harriet, preferisco entrare alla seconda ora, magari abbiamo la possibilità di incontrare quel sexy del professore di biologia. ' noto Harriet irrigidirsi sotto le coperte ma lascio perdere.
'Bene... allora io vado' dico insonnolita.
Esco di casa alle 7:30, tempismo perfetto, questa volta non ho neanche bisogno di correre per arrivare in tempo, prima che quella odiosa campanella di metallo arrugginito tentenni per 5 minuti buoni.
Arrivata davanti al cancello blu della scuola, scorgo un paio di mie compagne del corso di Spagnolo e di Fisica, non ho mai avuto modo di parlare con loro, ma sembrano piuttosto simpatiche, a differenza delle ragazze del corso di Storia.
Concentro tutta la mia attenzione sulle scarpe bianche, di solito sono sempre in compagnia con le mie amiche e adesso che mi ritrovo da sola, non so che fare.
'Ciao' una voce risuona alle mie spalle e vedo Nathan.
'Ciao' gli sorrido a mia volta, non sono un'amante dei piercing ma a lui sta davvero bene. E sembra anche simpatico, quindi perchè non farci amicizia?
Noto che dietro di lui si stanno avvicinando delle ragazze del mio corso, cosa alquanto strana siccome nessuno mi rivolge mai la parola.
'Ciao... Margaret giusto?' una ragazza bionda mi rivolge un sorriso, annuisco e guarda le altre due ragazze accanto a lei.
'Io sono Stephani, e lei è Rebecca' annuisco imbarazzata, cosa vorrano da me? Poi mi fissano, il loro sguardo si sposta dal mio a quello di Nathan e capisco che in realtà vogliono conoscere lui e non me, mi sembrava strano.
'Lui è Nathan' dico indicandolo alle due ragazze, lui le sorride poi mi rivolge la parola.
'Ci vediamo in giro' mi dice facendomi l'occhiolino e si avventra nella folla, ormai il cortile straripa di gente pronta ad andare a scuola.
'E stato un piacere conoscervi...' dico cercando di troncare subito la conversazione.
'Anche per noi' sorride la bionda e aggiunge 'ci vediamo ai corsi, sembri simpatica' mi sembra sincera, e magari è la volta buona di fare amicizie che non siano già 'programmate', annuisco con foga e appena suona la campanella mi sento trascinare dentro.
Raggiungo la palestra dall'altra parte della scuola, ogni giorno che passa mi sembra sempre più grande e questo non va bene, significa correre di più, sudare, cadere e morire.
La distanza tra lo spogliatoio femminile da quello maschile è davvero corta, ma fin'ora nessuno si è mai azzardato di entrare dentro, almeno, so che alcuni sbirciano dalla finestra, per questo mi cambio sempre in bagno.
'Margaret' mi sento richiamare dal fondo dello spogliatoio, mi avvicino mentre mi lego i capelli in una coda di cavallo.
'Ciao Rebecca' le dico.
'Il professore di biologia ti sta cercando' ridacchia.
'Ma io non faccio biologia' dico perplessa.
'Beh, che ti frega, è bello' alza le spalle e mi fa l'occhiolino, in quel momento la nostra professoressa suona il fischietto dando inizio alla lezione di ginnastica.
Adesso non ho tempo per vedere un professore, tra cui non seguo neanche le sue lezioni, magari si sarà confuso, e se non arrivo in tempo in palestra mi metterà una nota.
I pantaloncini blu contrastano con la maglietta rossa di cotone che siamo obbligate ad indossare, questa volta sono leggermente di buon umore rispetto alle altre volte, siccome questa mattina giocheremo a pallavolo, e si da il caso che è l'unico sport che mi riesce veramente.
Ci dividiamo in due squadre e quando sentiamo il 'via' di inizio, Elizabeth manda la palla in aria, facendola roteare un paio di volte prima di colpirla con il palmo della mano e mandarla nel campo avversario.
'Giro!' la professoressa urla il cambio e mi ritrovo in mezzo.
'Margaret' mi richiama una voce familiare, mi giro per vedere Louis.
Poi il buio.

Sbatto più volte le palpebre per focalizzare la situazione, non ricordo nulla, ed è abbastanza seccante come cosa.
'Piccola' mi sussurra la voce calda di prima. Louis.
'Ehi' cerco di sorridere ma viene un sorriso alquanto innaturale, provo a mettermi a sedere ma ricado subito con la testa sul cuscino duro.
'Come stai?' dice sedendosi sul lettino provvisorio.
'Cosa ci fai qui?' dico nel suo stesso momento.
'Sono venuto a farti visita' alza le spalle e mi fissa intensamente 'non ti sei fatta vedere per un pò' mi poggia il pollice sulla guancia ormai bollente e inizia a disegnare piccoli cerchi.
'Louis, non puoi venire qui a scuola e dire che volevi vedere qualcuno' dico seria 'come sei entrato?' si inumidisce le labbra rosse e sposta lo sguardo altrove.
'Sono entrato e basta, e adesso vieni qui' dice avvicinandosi a se, mi sfiora le labbra mentre la sua mano sfiora la mia guancia, ho il respiro irregolare, e lo diventa ancora di più quando finalmente mi bacia, mi era mancato così tanto, a volte penso di essere in astinenza dai suoi baci. Intrufola la mano nei miei capelli facendomi gemere e lo sento sorridere soddisfatto.
'Louis, non voglio che nessuno ci veda, specialmente un professore, sai che imbarazzo?'
'Già' ridacchia mentre fa scorrere la lingua sul mio labbro inferiore assaporando ogni centimentro di pelle.
'Sei bellissima' dice col fiato corto, mettendomi una ciocca scura ribelle dietro l'orecchio.
'Professore, la vogliono in aula insegnanti' la porta si spalanca rivelando Rebecca rossa in viso per la scena. Professore?
'Ti sbagli, lui non è un professore' dico tra le risate, Louis si è irrigidito di fianco a me e sta fissando Rebecca con uno sguardo di ghiaccio, lei lo fissa per un pò e poi ride.
'Oh già! Che stupida! ahahah mi confondo sempre! Con permesso' chiude la porta di scatto e Louis si gira verso di me.
'Vi conoscete?' dico alzando un sopracciglio.
'No, per niente e ora dammi un pò di coccole che ne ho bisogno' dice mettendo il viso nell'incavo del mio collo.
'Louis, non posso, la mia professoressa potrebbe venire da un momento all'altro e tu non dovresti neanche essere qui' dico appellando tutte le forze per scansarlo.
'Beh, ti ci dovrai abituare, perchè mi troverai sempre qui' dice alzando le spalle, poi guarda l'ora.
'Devo andare' aggrotta la fronte mi lascia un bacio dolce e poco casto prima di andarsene e chiudere la porta bianca dell'infermeria.

Louis' Pov.

'Rebecca' la mia voce risuona potente in tutto lo spogliatoio femminile e una marea di ragazze si gira dalla mia parte, hanno tutte gli occhi spalancati e la mascella a terra.
'Ho bisogno di parlare con te, vieni in aula di biologia, adesso' un chiacchericcio si diffonde rapidamente e Rebecca si fa spazio verso di me.
La conduco al secondo piano senza parlare, una volta dentro chiudo la porta a chiave e rivolgo la mia attenzione a lei.
'Professore io... giuro che non volevo mi dispiace' balbetta, la sbatto contro la cattedra e inizio a baciarla con foga, passo dal collo fino al suo seno, si lascia trasportare dal momento e mi tira i capelli facendomi emettere un gemito.
'Pro..fessore a..aspetti' dice, la faccio sedere sulla cattedra con le gambe avvinghiate ai miei fianchi.
Questa è l'ultima volta che lo faccio, non voglio essere cacciato come l'ultima volta, ma le cose cominciano a ristringersi e se non ottengo quello che voglio ho perso. L'unica maniera per farla zittire è il sesso, quello che Margaret non mi ha dato per un due mesi, e se voglio mantenere il segreto dovrò farlo.
Certo, Rebecca non è lei, non ha il suo tocco leggero e non arrossisce ad un piccolo bacio.
I suoi gemiti risultano strozzati, fino a quando non le faccio scivolare i pantaloncini alle caviglie e la faccio adagiare sulla cattedra. Grugnisco e mi metto sopra di lei cominciando a muovermi.



Spazio d'autrice: eccomiii okay mi vergogno di me stessa, diciamo che sono una frana completa a scrivere cose h-o-t ma ho dovuto farlo per la storia ahahaha
Ehh si, Louis è un vero stronzo e le sue intenzioni non sono ancora molto chiare, ma vi dirò solo che Niall e Louis sono vecchi amici di infazia... oh be erano..
Anywayyy avrete già capito che Rebecca e Louis stanno felicemente scopando come ricci sulla cattedra, tranquilli ha usato il preservativo ma non volevo spingermi oltre ahahahaha
Vi informo che questo fine settimana non ci sono, siccome la mia migliore amica viene a dormire da me sabato che domenica andremo al concerto *-* e per le prossime due settimane avrò i corsi di recupero T.T
Comunque cercherò di aggiornare ogni tanto... Un bacio a tutte!
Ps: continuo a 4 recensioni :3

 

  
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