Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Death Lady    27/06/2014    2 recensioni
Una storia ambientata durante il sesto anno ad Hogwarts, in cui gli studenti migliori di ogni scuola dovranno partecipare al concorso indetto dal Ministero "Concorso di Magia" che avrà sede nella scuola di magia prima citata.
Dal primo capitolo:
"–Ogni scuola deve scegliere due ragazzi che la rappresentano ed è ormai da tradizione che essi siano un maschio e una femmina. Con i vari professori abbiamo stabilito che lei ed un altro studente che presto le verrà presentato, gareggerete contro gli studenti di altre scuole.–
Hermione sentì come se un moto di orgoglio, paura e risentimento le invadesse il corpo. Lei, era stata scelta lei."
..............................
"–Di cosa si tratta?– chiese.
–Il CAM, Concorso Annuale di Magia. Il Preside ha deciso che devi prendervi parte, non puoi tirarti in dietro, lo sai. Questa sera ti verrà presentata la tua compagna. Mi sono già preoccupato di avvertire tua madre, entro breve riceverai sue notizie.– concluse.
Il Concorso Annuale di Magia. Lui, Draco Lucius Malfoy al CAM."
ATTENZIONE: Questa è la revisione di una precedente storia chiamata "Un amore quasi impossibile" che però mi sono trovata costretta a cancellare.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL CONCORSO ANNUALE DI MAGIA


Ancora bugie
Entrarono nella Stanza delle Necessità l’uno dopo l’altra. Era calda e profumava di vaniglia e muschio bianco, la luce che proveniva dal caminetto rendeva l’ambiente accogliente. C’erano due poltrone, un divano e un enorme tappeto davanti al caminetto, un grande tavolo di legno, un’altissima libreria stracolma di libri e pergamene. All’angolo destro della stanza c’era un calderone e un armadietto pieno di ingredienti; a quello sinistro, invece, c’era invece un manichino che impugnava una bacchetta, molto simile ma allo stesso tempo diverso a quello che avevano usato per addestrare i ragazzi dell’Esercito di Silente; un piccolo piano bar, sicuramente fatto ad immagine e somiglianza di quello che aveva pensato Malfoy, occupava un lato della sala poco illuminato; un armadio era incassato nella parete e probabilmente conteneva le coperte e le felpe che aveva desiderato Hermione (quando studiava aveva bisogno di caldo e di coccole e l’inverno a Hogwarts senza coperte era, senza ombra di dubbio, insuperabile).
-Mh- disse Malfoy.
-Wow- disse Hermione.
 
–Pozioni, Granger? Davvero?– disse serio.
–Sì, Malfoy, davvero– rispose lei.
–Non riesco a capire– ammise.
–Cosa?–
–Perché tu in questo ultimo anno abbia avuto un calo così spaventoso. Non riesco a capire se è Piton che non spiega bene e io sono un genio, oppure se Piton spiega bene, io sono un genio e tutte le voci che girano su di te sono false– disse.
–Malfoy!– disse lei offesa.
–Granger– rispose lui atono.
–Pozioni è una materia molto importante. Alcuni maghi credono che l’arte dell’alchimica, perché poi solo di questo si tratta, non sia altro che una perdita di tempo, io invece credo che sia indispensabile conoscerne almeno le basi. Quindi, Granger, per quanto l’idea mi disgusti, dovremmo passare un anno insieme e superare il CAM, devo sapere: dobbiamo ricominciare dalle basi?– chiese.
Si era aspettata una risposta completamente diversa, magari sgarbata o canzonatoria, invece aveva ricevuto una semplice, semplicissima domanda. Non se lo sarebbe mai aspettata da lui, lo vedeva sempre divertirsi tanto mentre prendeva in giro gli altri studenti, che era arrivata quasi a pensare che fosse il suo atteggiamento in qualsiasi situazione. Che si fosse sbagliata? Sicuramente doveva essere così.
–No– rispose dopo un po’.
Si portò due dita alla base del naso, chiuse gli occhi e fece un respiro, poi si passò una mano tra i capelli color platino, spostando indietro il ciuffo ribelle che gli cadeva sulla fronte.
–Prepara una pozione, Granger– disse.
 
Erano le 18.00 e ormai la pozione doveva essere quasi finita. Era rimasta veramente sorpresa quando, dopo che le aveva praticamente ordinato di mettersi al lavoro, gli aveva chiesto perché e lui le aveva detto, guardandola fisso negli occhi, che era per aiutarlo a capire da dove doveva partire per insegnarle quella materia. Tuttavia, lei partiva scoraggiata: aveva studiato tutta l’estate cercando di migliorare ma, dopo aver visto i demoralizzanti risultati della verifica di controllo a inizio anno, aveva solo potuto constatare che tutti i suoi sforzi non erano serviti a niente. Di sicuro studiare con Malfoy, per quanto bravo, non avrebbe prodotto risultati diversi. Comunque, rimaneva il fatto che lui sembrasse deciso ad aiutarla. Forse era determinato perché non voleva perdere il concorso dal quale dipendeva il suo futuro? No, dubitava che se anche avesse perso il CAM le vie del successo si sarebbero chiuse per uno come lui; però se le sue supposizioni erano giuste, e lui voleva davvero diventare un medico, quell’opportunità era molto importante. Al terzo anno, quando solo per pura curiosità, aveva visto che Malfoy aveva scelto le materie più importanti nell’ambito della medicina, si era incuriosita. A pensarci bene forse era stato proprio da quel momento che aveva iniziato ad interessarsi a lui.
Un’ondata di fumo rosa le arrivò dritta in faccia, facendola tossire. Si era lasciata trasportare troppo dai pensieri, che aveva finito per rovesciare nella pozione tutto il liquido della boccetta che teneva in mano. Allontanandosi dal calderone,guardò Malfoy che, dopo aver fatto sparire il pasticcio che aveva combinato, si stava avvicinando velocemente a lei.
–Granger, per Morgana, non pensavo che tu fossi così imbranata! Volevi forse ammazzarci? Non ti sto dicendo che se decidessi di sparire non sarei favorevole, ma ti pregherei di assecondare i tuoi istinti suicidi in un altri momenti– esclamò.
La ragazza lo guardò mortificata –Mi dispiace, Malfoy, davvero non ci ho fatto caso … ero distratta– cercò di giustificarsi lei.
–Ho notato– le disse lui a denti stretti –Si riparte dalle basi, Granger, domani stesso cominceremo tutto il programma di Pozioni dall’inizio. Se vuoi superare il Concorso dovrai lavorare molto– disse allontanandosi.
Hermione annuì.
 
 
****
 
 
Avevano rinunciato alle materie in cui lei aveva difficoltà e si erano concentrati su di lui.
Storia della Magia.
Quando glielo aveva detto si era quasi messa a ridere, non riusciva a credere che Draco Malfoy avesse difficoltà nella materia dove, a quanto dicevano le voci, suo padre eccelleva ai tempi in cui frequentava Hogwarts.
Le venne in mente il giorno in cui, durante il suo terzo anno, era andata a far visita al professor Ruf, o meglio al suo fantasma, chiedendogli spiegazioni su un capitolo e lui si era dilungato ore e ore nell’elogiare la sua materia.
–Anche l’Auror più esperto se non sa nulla di Storia della Magia supera a stento l’esame di ammissione. E la conoscenza della mia materia non è una cosa futile: insegna la furbizia, l’ingegnosità, la strategia, i trucchi per un’imboscata, i luoghi per nascondersi più adatti e molto altro. La storia di chi ci ha preceduti è molto importante nella vita se si vuole essere una persona completa.– le aveva detto, guardandola serio con quei suoi occhi trasparenti.
In quel momento, comunque, lei stava spiegando a quell’arrogante ragazzo aristocratico che era Draco Malfoy, il primo capitolo del libro, facendogli ovviamente domande a trabocchetto su cose che avevano studiato e che prontamente lui sbagliava, quando lui la interruppe di brusco.
–Molto interessante, Granger, davvero. Adoro Storia della Magia– disse ironico –Ma sono più interessato a un’altra cosa–
La ragazza si fermò incuriosita. Cosa poteva interessargli tanto, da chiederlo proprio a lei?
–Mi chiedevo, visto le voci che girano per il castello, perché questa mattina tu non fossi a colazione– disse.
Era da tutta la mattina che se lo chiedeva, non riusciva a capire il motivo di tanto interesse ma sembrava proprio che, per quanto ci provasse, la sua mente non avesse voglia di smettere di riportargli quel pensiero.
Per poco ad Hermione non andò di traverso la sua stessa saliva.
–Non vedo come questo possa interessarti, Malfoy– disse.
–Se non vuoi dirmelo– e la ragazza fece quasi un’espressione speranzosa –posso sempre usare la Legilimanzia– disse con un ghigno furbo.
Sbarrò gli occhi: Legilimanzia? Era abile con gli incantesimi ma non era mai stata brava a proteggere i suoi pensieri dalle intrusioni, se solo lui ci avesse provato avrebbe scoperto il segreto che conservava gelosamente da anni.
–Non ce n’è bisogno, davvero– disse, cercando di nascondere il tono agitato –Ero stanca. Te l’ho detto, non ho dormito per via della nomina come partecipante del CAM– gli mentì, di nuovo, sorridendo.
–Sono stanca– rispose, cercando di mascherare la velocità che aveva preso il suo respiro.
–Anche oggi?–
–Non ho dormito–
–Perché?–
–Ero agitata perché sono stata scelta per partecipare al Concorso Annuale di Magia– mentì.
Il ragazzo fece uno strano sorriso, poi si avvicinò all’orecchio della ragazza e le soffio una piccola, semplice parola –Bugia–

–Mi stai mentendo Granger, non mi piacciono le persone che non dicono la verità– disse.
–E’ la verità–
–Tre–
–Tre cosa?–
–Tre bugie in un solo pomeriggio, Granger. Quante altre ancora hai voglia di dirmene?– chiese con un tono che sfiorava l’irritazione.
–Ero agitata perché sono stata scelta per partecipare al Concorso Annuale di Magia–
–Ero stanca. Te l’ho detto, non ho dormito per via della nomina come partecipante del CAM–
–E’ la verità–

–Cosa vuoi di preciso da me, Malfoy?– chiese guardandolo con sfida.
–Sapere perché ieri hai lasciato la Sala Grande dopo aver letto la pagina dieci di quel, se così si può chiamare, giornale; sapere perché oggi non sei venuta a colazione; sapere se hai letto il nuovo articolo– disse serio.
–Quale nuovo articolo?– chiese lei.
–Pagina dieci– rispose soltanto, passandole il giornale della scuola che era appena apparso sul tavolo.
 
‘Carissimi lettori, ben ritrovati! Eccomi qui anche oggi per mettervi a conoscenza delle ultime novità sulla coppia che nelle ultime ventiquattro ore è stata la più chiacchierata della scuola. Sì, avete capito benissimo, sto parlando di Siri Filmen, che ieri ci ha dato la sua versione, e Draco Malfoy, che ieri pomeriggio ci ha rilasciato la sua.
Ieri, subito dopo pranzo, il giovane Serpeverde è venuto nell’ufficio della redazione con l’intenzione di chiarire la situazione sulla sua vita sentimentale. E direi che ci è riuscito alla perfezione! La dichiarazione della studentessa di Corvonero che ieri ha acceso gli spiriti vendicativi di molte ragazze, non era altro che una bugia inventata per vendicarsi. L’intervista che ieri vi ha rilasciato la Corvonero non è altro che spazzatura: l’unica fonte attendibile sono io– afferma il Principe di Serpeverde A quanto pare Siri Filmen ha inventato tutta la storia solo per vendicarsi di Malfoy. A quanto pare avevano avuto un “avvicinamento” (if you know what I mean) durato un paio d’ore o poco più e la Corvonero l’aveva interpretato in modo errato. Così quando lui l’ha respinta si è sentita umiliata.
Spero con questa intervista di avervi sollevato il morale (mi dispiace per voi cari ragazzi).
Per oggi è tutto miei cari lettori, alla prossima volta con nuovi scandali di cuore!
Per sempre vostra, Lav-lav <3
 
Mentre leggeva si era controllata per non esprimere alcuna emozione e anche ora, sebbene con molta difficoltà, riusciva a mantenere la stessa espressione che aveva prima di vedere l’articolo.
Prese un grande respiro –Bene, cos’ha a che fare quest’articolo con me?– chiese, riuscendo a fingere alla perfezione.
Malfoy la guardò quasi contrariato quasi … deluso –Assolutamente nulla, volevo solo vedere da vicino l’effetto che provoca sulle ragazze ma evidentemente ho scelto la persona sbagliata. Avrei dovuto pensarci– questa volta toccò a lui mentire ma, forse perché non era brava a cogliere le bugie o forse perché lui era troppo bravo a mentire, oppure tutte e due le cose, la ragazza non se ne accorse. Aveva pensato, anzi, era arrivato a credere che lei provasse qualcosa per lui. Che pensiero sciocco. Come aveva anche solo potuto sfiorargli la mente?
–Devo andare– disse alzandosi dalla sedia e richiudendo il suo libro di Storia della Magia.
Proprio in quel momento, la voce della Vicepreside, che sembrava uscire dalle pareti della stanza, catturò la loro attenzione.
–Tutti gli studenti e i professori sono pregati di raggiungere la Sala Grande, il Professor Silente ha un annuncio da fare. Ripeto: tutti gli studenti e i professori raggiungano immediatamente la Sala Grande–
 
 
****
 
 
Quando entrò nella Sala Grande, notò con stupore che le tavolate erano scomparse e che ora, al loro posto, c’erano panche di legno disposte a modo di stadio. La stanza era piena di studenti e di posti liberi, oramai, ne rimanevano pochi. Si guardò in torno e subito individuò i suoi amici, che le avevano tenuto un posto libero in seconda fila.
–Dove sei stata tutto il pomeriggio?– chiese Ron.
–In biblioteca– rispose.
Ron e Harry si scambiarono uno sguardo che sembrava dire: ovvio.
In quel momento entrò il preside. Indossava il solito vestito blu intonato al cappello. La bocca che si muoveva in parole senza suono, per quanto era affollata la Sala anche dalla seconda fila non riuscivano a sentire, era contornata dalla lunga barba candida, che gli arrivava alla fine della pancia, tenuta in ordine con una catenina d'argento, gli occhi, in quel momento seri, erano semi nascosti dietro un paio di occhiali a mezzaluna. Il vecchio preside arrivò al centro della Sala e tutto tacque.
–Buonasera, ragazzi. Mi scuso per l’improvvisa convocazione ma, sinceramente, non mi ero accorto che la data fosse così vicina– fece una lieve risata e poi continuò –Vi ho chiamati tutti qui per comunicarvi una notizia sensazionale. Hogwarts parteciperà e farà da sede al Concorso Annuale di Magia indetto dal Ministero, anche conosciuto come CAM. Gli anni passati, per ovvi motivi, ho dovuto a malincuore rinunciare a far partecipare la scuola. Tuttavia quest’anno, ho deciso di accettare, anche perché il Ministro in persona mi ha pregato di farlo garantendo una protezione maggiore ai confini e all’interno della scuola stessa, per prevenire e risolvere ogni eventuale problema– disse. Tutti gli occhi della sala erano puntati su di lui. –Le scuole ospitate saranno Durmstrang e Beauxbatons. Ogni scuola deve scegliere due ragazzi che la rappresentino, ed è ormai fa tradizione che essi siano un maschio e una femmina. Con i vari professori abbiamo stabilito che gli studenti più adatti sono– e qui si fermò, il preside adorava la suspance – La Signorina Hermione Granger di Grifondoro e il Signor Draco Malfoy di Serpeverde–
Gli applausi riempirono la Sala.
 
 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
N/a
Quinto capitolo.
Spero vi sia piaciuto, ci ho messo una vista per scriverlo: la prima volta era troppo corto, la seconda troppo privo di descrizioni, la terza troppo introspettivo e alla fine la quarta volta mi è sembrato abbastanza decente … così decente che ho cancellato tutto e l’ho riscritto da capo.
Mi dispiace per non aver aggiornato presto come avevo promesso ma è stata davvero dura. Inoltre in questo periodo ho mille idee per la testa, tutte per mille storie diverse e nemmeno una per quelle che sto scrivendo. Mi dispiace essere sempre così incostante.
Vorrei comunque ringraziare tutte le persone che hanno recensito, sebbene fossero mesi che non pubblicavo il capitolo è stato apprezzato e questo mi ha dato la speranza.
Grazie ancora.
A presto (spero)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Death Lady