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Autore: Ladychic    27/06/2014    3 recensioni
«Non sei bravo allora a trovarti i passatempi giusti, Malfoy» decretò lei superando il muro di pietra che permetteva l’accesso alla Sala Comune dei Serpeverde.
Astoria stava per arrivare alle scale del dormitorio femminile. Scale che fortunatamente Draco Malfoy non avrebbe potuto superare.
«Esci con me Greengrass, sono certo che tu non mi annoieresti» le sussurrò lui, serio per la prima volta.
Astoria alzò un sopracciglio e sorrise.
«Essere un passatempo di qualcuno si trova all’ultimo posto tra le cose che non farei mai e poi mai, la sola idea mi fa venire il vomito. Ora ti saluto.» disse superando le scale.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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UN ULTERIORE MOTIVO PER ODIARE HARRY POTTER

 

Era una gelida sera di Febbraio.

La neve ricopriva il gigantesco giardino di Hogwats e sbatteva perfida alle finestre dei corridoi facendo entrare nel castello degli antipatici spifferi di aria gelata.

Astoria Greengrass, dopo cinque ore di studio disumano in biblioteca, stava rientrando distrutta nella propria Sala Comune.

«Non porti la spilla, Greengrass?» domandò con un ghigno Draco Malfoy il quale aveva notato la sua esile figura trafelata.

«Non mi pare che tu sia diventato cieco, Malfoy» rispose lei acida e abbastanza seccata dall’arrivo del biondo.

«Beh, la prossima volta evita di dimenticarla nel dormitorio, per piacere. Ho impiegato giorni a realizzarla!» disse lui fissandola imperterrito.

Dopo una risatina nervosa la giovane Greengrass si fermò vicino ad una colonna.

«Per favore, potresti lasciarmi tornare in Sala Comune in santa pace? Sai, non ho avuto proprio una giornata da poter definire fantastica. Sono stanca morta e l’incontro con te non può che rovinarla ancora di più»

«Noto che in te la sincerità è pari alla maleducazione, piccola mocciosa» rispose il biondo sempre con il solito ghigno.

Voleva farla arrabbiare.

Astoria si passò veloce una mano tra i capelli e alzò gli occhi al cielo.

«Perché non vai a rovinare la serata a qualcun altro, Malfoy?»

«E’ qua che sta il bello. Mi annoiavo e dunque ho deciso di allietare qualcuno con la mia piacevole compagnia, devi essere lusingata di essere tu questo qualcuno» ribadì Draco fermandosi davanti a lei.

«Ho dei seri dubbi riguardo il fatto che la tua compagnia si possa definire piacevole. E comunque credo che troverai sicuramente qualcuno più adatto e soprattutto più lusingato di me per riceverla. Lasciami andare e torna dalla tua Pansy, lei è sicuramente più smaniosa di me all’idea di stare con te» continuò la giovane riprendendo a camminare velocemente il più lontano possibile da Malfoy.

«Nah, non ho più voglia di quella sanguisuga!» rispose il giovane Serpeverde affiancandosi nuovamente a lei.

No, quella non era assolutamente una buona giornata per Astoria.

«Ma come, pensavo che fosse la tua ragazza!»

«Greengrass, Greengrass, come puoi anche minimamente pensare che io stia con lei? Sei troppo ingenua e non riesci a distinguere una storia da un passatempo.» disse lui risoluto.

«Beh, Pansy non è di certo della medesima opinione, purtroppo tu non hai il dormitorio affianco al suo e non sei quindi costretto tutti i santi giorni a sentire la sua vocetta da oca urlare ai quattro venti il suo amore per te, non sei costretto a sorbirti per ventiquattro ore di fila discorsi dettagliati su quello che avete o non avete fatto. Davvero patetico in verità»

Astoria notò con gioia che ormai la Sala Comune era vicina.

«Beh, mi dispiace per lei ma è completamente fuori pista. A me non interessa per niente. Sto iniziando a detestarla, non mi lascia un minuto, mi sta sempre appiccicata, una vera noia»

«Non sei bravo allora a trovarti i passatempi giusti, Malfoy» decretò lei superando il muro di pietra che permetteva l’accesso alla Sala Comune dei Serpeverde.

Astoria stava per arrivare alle scale del dormitorio femminile. Scale che fortunatamente Draco Malfoy non avrebbe potuto superare.

«Esci con me Greengrass, sono certo che tu non mi annoieresti» le sussurrò lui, serio per la prima volta.

Astoria alzò un sopracciglio e sorrise.

«Essere un passatempo di qualcuno si trova all’ultimo posto tra le cose che non farei mai e poi mai, la sola idea mi fa venire il vomito. Ora ti saluto.» disse superando le scale.

Draco sorrise, per le prima volta forse era un sorriso vero e la sua voce le arrivò forte da dietro le spalle.

«Tu non saresti un passatempo, sei troppo interessante».

Astoria si fermò per qualche secondo e sorrise. Poi si voltò verso il giovane che strano ma vero era leggermente imbarazzato, forse perché non aveva preso in considerazione il fatto che la stragrande delle Serpi avesse sentito la sua ultima frase.

Astoria lo fissava intensamente, era bellissima in quel momento. I suoi grandi occhi color cioccolato puntati su di lui, la mantella leggermente aperta che permetteva di vedere il maglione con lo stemma verde argento, le lunghe gambe sottili fasciate dalle calze nere, la borsa a tracolla che si alzava e abbassava ad ogni suo respiro. La mano portata sotto il mento ad indicare il fatto che stese riflettendo.

«Em, no. Buonanotte.» detto ciò la ragazza riprese tranquilla a salire le scale.

Draco era immobile e stupito. A nessuna ragazza aveva mai detto una cosa del genere e soprattutto nessuna ragazza l’aveva mai rifiutato.

«Ah Malfoy, mi sono dimenticata di dirti prima, che, tanto perché tu lo sappia, non ho mai avuto quell’orrenda spilla perché tifo per Potter. E’ così coraggioso!» la giovane si rigirò definitivamente e sparì.

Draco non ci poteva credere. Non solo l’aveva rifiutato, quella mocciosa aveva una cotta per lo Sfreggiato! Il suo più grande rivale!

D’ora in avanti Draco Malfoy avrebbe avuto un ulteriore motivo per detestare Harry Potter.

«Dracuccio, non ti ho visto per tutto il giorno! Mi sei mancato così tanto!» civettò Pansy entrata in quel momento in Sala Comune.

«Non rompermi i coglioni Pansy. Non è giornata» sbraitò il giovane raggiungendo velocemente il proprio dormitorio e lasciando una Pansy in lacrime.

La sua disperazione e le sue lamentele non avrebbero fatto chiudere occhio ad Astoria.

 

 

A.A

Salve a tutti! Ecco il terzo capitolo della storia. Spero di essere riuscita a delineare un pochino (quello che secondo me sarebbe bellissimo se fosse) il carattere del misterioso personaggio di Astoria Greengrass. Fatemi sapere che ne pensate, e soprattutto non mancate all'appuntamento con il prossimo capitolo! 

 
  
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