Anime & Manga > Lupin III
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Autore: sommalexiel    22/08/2008    1 recensioni
Lupin III e i suoi amici: Jigen, Goemon e Fujiko, incrociano le proprie strade con la seconda ladra più ricercata dopo di loro, una misteriosa ragazza che cambierà le cose ... ma soprattutto, cambierà la vita di uno di loro. (Molte parti di fanfic le ho ricavate prendendo spunto da delle scene di alcuni film che ho visto e che mi sono piaciute tantissimo non uccidetemi per questo ^^ comunque spero sia di vostro gradimento lasciate commenti se volete mi farebbe piacere. grazie a tutti ^^)
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A cena, tutti notarono l’agitazione di Esmeralda, non aveva mangiato nulla e fissava il suo piatto con gli occhi sbarrati, pallida, asciutta tremando di tanto in tanto.

Lupin le consigliò di andarsi a riposare e di mangiare più tardi e lei seguì il suo consiglio. Aveva così tanti pensieri per la testa che aveva proprio bisogno di riposarsi; Jigen pensò che avesse bisogno di parlare, e quando vide Goemon pronto ad alzarsi per raggiungerla, lui le fece segno di restare seduto e andò a parlarle lui. Quando entrò nella sua stanza, la ragazza era rannicchiata al buio sul suo letto appallottolata come un gatto infreddolito, si mise seduta solo quando lui si sedette a fianco a lei:

-Non hai intenzione di dirgli proprio niente? … vi ho visti oggi … e chiunque penserebbe che formate una coppia stupenda … - disse lui serio.

-Lo so hai ragione ma … io non sono sicura di niente, sembra innamorato ma altre volte pare di no e io … ho paura di riperdere ciò che desidero … sembra un vizio … tutto ciò che desideriamo di più al mondo … ci viene negato … perché Jigen?- domandò lei disperatamente.

-Ti capisco Zoe, ti capisco perfettamente … ma se non fai subito qualcosa col tempo starai sempre più male … dammi retta se devi dirgli qualcosa fallo subito prima che sia troppo tardi!-

-Farò il possibile Jigen, ma ora devo pensare al colpo, dopo quello gli parlerò … incrociamo le dita per tutto, grazie Jigen, dai la buona notte anche agli altri per favore … -

Lui si alzò e quando fu dalla porta le rispose –Certamente Zoe, buona notte – la porta si chiuse.

Dopo alcune ore, il sonno ebbe il sopravvento e i suoi occhi si chiusero. Durante la notte ebbe inizialmente in sogno un incubo dove lei correva nel vuoto con la risata di Sean che la perseguitava, ma poi l’incubo cambiò e si trasformò in un dolce sogno; riuscì a sfuggire dalla sue persecuzione e ad andarsene via insieme a Goemon, così il resto della notte fu tranquilla.

Il giorno dopo sull’aereo, tutti quanti erano muti, troppo concentrati per parlare, soltanto qualche chiacchierata del più e del meno ma non di più, si vedeva la tensione che c’era nei loro animi.

Alle sei del pomeriggio giunsero nel Kuristan, l’aereo che avevano preso faceva parte di una linea velocissima, scendendo nell’aereo porto nel centro della città, poi con la Jeep andarono fino ad un locale dove si affittavano camere fino a quaranta ore.

Li trascorsero poi la serata a perfezionare il piano.

Alle undici, scoccava l’ora … Diamond Town … adesso era tutto nelle mani di Esmeralda, e non poteva fallire … per nessuna ragione poteva deludere i suoi amici … e soprattutto … lui!

Scrutò la stanza dall’alto del tetto vetrato, mentre Jigen con un raggio laser lo tagliava dandole la possibilità di entrare. Quando Lupin le diede il segnale, si lanciò giù atterrando al centro della stanza come previsto dal piano. A quel punto Lupin aveva il compito di tenere la corda e far si che non scattasse alcun allarme esterno, Jigen si occupava di quelli interni e Goemon controllava l’arrivo o meno dei poliziotti. Ad Esmeralda, il compito più difficile, ma cercò comunque di dare il meglio di se.

Cominciò a schivare i raggi laser muovendosi come un vero felino, in diversi punti stava per sfiorarli ma non ne fece scattare nemmeno uno, ormai li aveva imparati alla perfezione non poteva sbagliare.

Aveva il cuore in gola, quasi non riusciva a respirare e ogni tanto si fermava per asciugarsi la fronte bagnata dalla paura.

Mancava ancora qualche metro prima di arrivare al rubino e dopo un po’ tirò fuori dalla tasca quello falso pronta a sostituirlo.

Giunse fino alla teca facendo segno di vittoria a Lupin sorridendo felice.

Lui le rispose sottovoce a gesti –Sei stata bravissima! Ancora un piccolo sforzo poi abbiamo finito coraggio!-.

Esmeralda molto lentamente adagiò le mani sulla teca sollevandola … ma ad un tratto … le deboli luci che illuminavano il museo … si spensero del tutto …

Per lo spavento, fece cadere la teca dalle mani che si ruppe sul pavimento e solo un attimo dopo quando si riaccesero le luci, scoprì con orrore che il rubino era scomparso. Lo videro con amarezza anche i ragazzi che avevano cominciato a guardarsi intorno per vedere chi l’avesse preso, ma nei dintorni non si vedeva nessuno. Qualcuno, però, stava giungendo da dietro verso la gitana, che ignara si guardava a destra e a sinistra cercando di individuare qualcuno nei paraggi. Goemon che era entrato anche lui nella stanza insieme a Jigen, si accorse della presenza di una persone alle spalle di Esmeralda che stava per lanciarle qualcosa di pesante da dietro sul collo per farle perdere i sensi, così gridò a Jigen:

-JIGEN! VOLTATI E SPARA!-

In un frazione di secondo Jigen aveva individuato il misterioso ladro alle sue spalle (nonostante fosse parecchio distante da dove si trovava lui), con un colpo di pistola le fece saltare in faccia l’oggetto con cui stava colpendo Esmeralda, cadde all’indietro e il rubino per l’urto gli saltò via dalla tasca della giacca.

Con uno scatto velocissimo Esmeralda lo afferrò e corse via seguita dal rumore degli allarmi che erano ormai scattati.

Goemon, la ragazza e Jigen risalirono velocemente per la corda tirati su da Lupin tramite una leva. Quando furono sul tetto, Jigen andò a prendere l’elicottero, Lupin cercò di tenere a distanza il ladro e Goemon ed Esmeralda, invece, fuggirono sui tetti, fin che la gitana non si fermò a metà corsa:

-ASPETTA!-

-COSA C’è?-

-DOBBIAMO ATTENDERE JIGEN CON L’ELICOTTERO GIUSTO? NON NE VALE LA PENA DI FUGGIRE IN DUE è TROPPO PERICOLOSO!-

-COSA VUOI FARE?-

Esmeralda ci pensò un attimo, poi estrasse il rubino dalla giacca e lo lanciò a lui, che la guardò senza capire il motivo di quel gesto:

-SA CHE HO PRESO IO IL RUBINO, MA SE LO TIENI TU LUI INSEGUIRà ME COSì POTRò DISTAERLO E TU PUOI RAGGIUNGERE JIGEN SULL’ELICOTTERO POI SE MAI MI VERRETE A PRENDERE, ADESSO VA! STA ARRIVANDO!- .

Goemon esitò un momento temendo per la vita della sua compagna, ma lei lo guardò minacciosamente così lui a malincuore fuggì via con il rubino, pensando fra se e se, che quella era stata un’altra prova della sua onestà, aveva affidato a lui il tesoro senza tenerselo egoisticamente per se, ma non era importante al momento, adesso lui pregava soltanto per la sua vita … ormai era parecchio distante da lei e aveva un gran paura che le succedesse qualcosa, così si fermò un momento e poi decise di tornare indietro a prenderla, voleva fuggire con lei a tutti i costi in modo da proteggerla.

Intanto Esmeralda correva per i tetti inseguita dal ladro che correva appresso a lei. Lui cercò di aumentare un po’ la sua corsa. Quando si trovò a pochi metri di distanza da lei, con un balzo le saltò addosso facendola cadere per terra, li iniziò tra i due una sorta di lotta, lui per prenderle la pietra e lei per liberarsi dalla sua morsa.  Con una ginocchiata sul suo stomaco la ragazza riuscì a liberarsi e si tirò su guardandolo, aveva il passamontagna che gli copriva il volto e così non riuscì a capire che fosse. Dopo che si fu alzato anche lui, massaggiandosi lo stomaco iniziò a parlarle allungando il braccio verso di lei:

-Voglio il rubino … coff coff … -disse tossendo per la violenza del colpo ricevuto.

-Non te lo darò mai … non me ne verrebbe niente in cambio da te!- disse lei alterata.

-ORA BASTA!! DAMMI QUEL … - il ladro si interruppe quando sentì che il suono del suo radar dava un suono vuoto, così lui disse:

-Tu non hai il rubino … -

Arrivò Goemon in quel momento e infatti il radar riprese a segnalare la presenza del rubino, così lui alzò la testa e indicò il samurai con il dito:

-CE L’HA LUI!!!-

Goemon indietreggiò di un passo mettendo mano alla spada, pronto a difendersi.

Il ladro invece avvicinò una mano alla tasca dicendo a bassa voce:

-Basterà che io lo uccida per avere il rubino … -

Esmeralda sentì quello che aveva detto e senza pensarci un momento di più si lanciò davanti a Goemon gridando –NO!- e poi, lo sparo  “POW!!!!!”.

Il proiettile colpì qualcuno ferendolo tragicamente … e quel qualcuno, cadde fra le braccia di Goemon … con la schiena coperta di sangue.

  
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