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Autore: _less_    28/06/2014    5 recensioni
(Dal tredicesimo capitolo):
«Io.. mi sentivo come se inciampassi ad ogni passo in avanti che facevo verso di te, come se ogni cosa mi uccidesse, mi rigenerasse e mi uccidesse di nuovo. Ma nonostante tutto ho capito una cosa..»
«Cosa?» chiese lui con voce tremante.
«Che io amo te. Nient'altro che te.»
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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17.

E le tenebre trionfarono.

 
Peter per poco non scappò dall'impatto per quella visione. Lasciai cadere per lo shock la mia bacchetta a terra, mentre cercavo di liberare James dalle catene. Lo accasciai a terra. Gli tolsi le bende dalla bocca e lui prese una boccata d'aria gratificante.
«James?» dissi soltanto quando la voce tornò. Lui mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.
«Felpato..» sussurrò senza voce, mentre anche lui stava per perdere i sensi. Mi voltai con ferocia verso Peter: «Prendimi qualcosa, un recipiente, qualsiasi cosa, svelto!» dissi mentre James iniziava a chiudere gli occhi. Peter prese una ciotola piena di polvere, la pulì con l'orlo della maglietta e me la porse tremante. Presi la bacchetta, sussurrando: «Aguamenti!» e un getto di acqua fresca uscì dalla punta della bacchetta. La poggiai sulle labbra socchiuse di James, incitandolo a bere.
All'inizio non si mosse, poi cominciò a bere lentamente, con mio enorme sollievo.
«Peter, corri al castello, chiama Allie! Va a prendere del cibo. CORRI! Non dirlo a nessuno, se Remus si trasformasse e qualcuno lo vedrebbe sarebbe il finimondo!» urlai, e Peter corse subito, trasformandosi in Codaliscia. Poggiai James al muro, mentre gli scioglievo le catene con un Incantesimo. Guardai i suoi polsi: erano rossi e pieni di sangue pestato, sicuramente per tutte le volte che aveva tirato le catene. I lati della bocca erano due ferite aperte, per la benda di stoffa che aveva tra le labbra.
Il suo volto era pieno di ferite, sporco e bagnato per le lacrime. Presi la benda che aveva nella bocca e la bagnai con l'incantesimo Aguamenti, poi gliela poggiai in viso, pulendoglielo.
Non potevo credere che James era davanti a me, mezzo morto.
«James, James guardami, non chiudere gli occhi!» dissi mettendogli le mani fra il viso.
Lui annuì, poi le sue palpebre cominciarono ad abbassarsi con pesantezza.
«James guai a te se chiudi quei cazzo di occhi, aprili! James guardami, guardami!» gli dissi scuotendolo leggermente. Lui fece forza e li aprì. Aveva gli occhiali rotti  e sporchi.
Li presi con le mani tremanti e li pulii. «Oculus Reparo!» pronunciai spingendo la punta della bacchetta sui suoi vetri, e le crepe si ripristinarono all'istante.
«James, Peter sta arrivando con del cibo, non chiudere gli occhi, resisti.» gli sussurrai.
Tesi le orecchie per sentire se al piano di sotto Remus si era svegliato, ma non si muoveva anima viva. Sospirai. James aprì gli occhi, socchiuse la bocca.
«Lily.. Piton..» disse, senza voce.
«Lily sta bene, stanno tutti bene.» mentii. Lui annuì con un gesto minimo della testa, poi chiuse gli occhi e restò fermo. Aveva perso i sensi.

 
(Allie)

Peter corse verso di me, mentre tra le mani teneva acqua e un piatto di pollo. Lo guardai interrogativa mentre leggevo l'ennesimo articolo di pozione Anti-Idea, mentre aspettavo con ansia la sera.
Col fiatone si fermò davanti a me.
«Allie, è successo un casino!» disse lui, mentre mi faceva alzare.
«Che cosa?» chiesi stringendomi tra le mani il libro enorme preso in Biblioteca.
«Sirius è nella Stamberga, Remus è svenuto. E indovina chi abbiamo trovato?» disse correndo, alzando le ginocchia.
Lo guardai curiosa.
«James! Era incatenato e bendato chiuso dentro un armadio del piano superiore.» disse. Restai ferma dallo shock. Peter mi passò avanti. Non potevo crederci.
«Non perdere tempo! James avrà sicuramente perso i sensi!» disse Peter, correndo ancora più veloce. Gli corsi dietro, aprendogli tutte le porte per farlo passare. Dopo di che, appena arrivati davanti al Platano Picchiatore, mi poggiò nelle mani quello che stava tenendo, si trasformò in Codaliscia e fermò l'albero. Mi gettai dentro il buco formato da una radice e mi ritrovai improvvisamente dentro la struttura. Corsi al secondo piano, mentre Peter mi seguiva.
«Sirius! SIRIUS!» urlai, cercando nelle stanze.
Nell'ultima stanza lo trovai seduto accanto ad un James immobile. Lanciai in aria le cose che avevo in mano, buttandomi accanto a James, che sembrava morto. Gli misi una mano sul cuore, e questo batteva molto lentamente.
«Alzategli le gambe, prendete una bustina di zucchero. Dobbiamo portarlo via da qui appena sveglio.» dissi cercando di controllare la situazione. Sirius gli alzò le gambe, Peter prese dello zucchero tra le mani. Presi un bicchiere di acqua fresca e lo poggiai sulle sue labbra. James aprì gli occhi.
Mi misi in ginocchio di fronte a lui «James, mi senti?» chiesi. Lui annuì.
«Sai chi sono?» lo guardai.
«Allie..» sussurrò.
«Okay è cosciente. Alzatelo lentamente.» Sirius lo alzò piano, e James si aggrappò a lui.
Poi fece per cadere, ma Sirius lo strinse forte, trasformando quella presa in un abbraccio, mentre vedevo per la prima volta il mio Sirius piangere. E poi piansi anch'io.

 
(Sirius)

«Peter, ce la fai a tenere a bada Remus mentre io porto James in sala comune?» chiesi mentre James, moscio e senza forze si appoggiava su di me ed Allie. Lei cercava di sopportare il suo peso in silenzio, mentre con alcune mosse fugaci si asciugava il volto bagnato dalle lacrime.
Peter annuì, insicuro. Aveva sicuramente paura, se si fosse trasformato in lupo, di certo un topo non avrebbe fatto altro che infastidirlo, anzi gli avrebbe stimolato la voglia di cacciarlo.
Salimmo piano James mentre giaceva morente tra le nostre braccia, scortandolo nel castello velocemente, senza farci da vedere da nessuno che conoscevamo.
Arrivati al piano dello studio di Silente, per istinto io ed Allie ci guardammo intorno. Non c'era nessuno.
Allie capì il mio sguardo all'istante, e si avvicinò a me, mentre sulle spalle teneva un braccio pesante di James.
«Vuoi controllare con James qui che sta quasi morendo?» chiese quasi stupita.
«Solo davanti allo studio di Silente, poi andiamo in Sala Comune.» dissi supplicante. Lei parve pensarci due secondi, poi annuì. Ci avvicinammo piano allo studio di Silente, mentre Allie si trascinava con forza il corpo di James. La aiutai poggiando il peso di James verso di me. Non c'era nessuno, ma appena svoltammo l'angolo, l'ombra di due persone sbucò fuori dal nulla: il falso James e Lily, che si nascondevano sotto il Mantello dell'Invisibilità.
Con un gesto protettivo spinsi dietro Allie e James, che gemeva lievemente di dolore.
Il falso James stringeva Lily dalla vita con un braccio, mentre si preparavano per il loro scrupoloso piano.
Mi voltai verso Allie, spaventata mentre teneva James.
«Poggialo a terra..» dissi riferito a James. Allie lo poggiò piano, con la schiena al muro.
«Allie non possiamo lasciarci scappare quest’opportunità. Ora o mai più.» dissi, sperando che quei due non si muovessero.
Allie sembrava spaesata e spaventata.
«Non possiamo lasciare qui James.»
«James starà fermo qui, tu devi correre a prendere le pozioni, saranno già pronte. Io li distraggo, non avrò molto tempo quindi devi essere un fulmine. Non so chi si cela dietro quel James, ma so che non è una buona persona, quindi potrebbe finire in una strage.» dissi tremante. Allie annuì decisa, lasciando la mano a James. Si avvicinò a me, dandomi un bacio velocemente.
«Ti amo.» disse dura.
«Ti amo anch’io.» pronunciai sicuro. Lei annuì, si voltò, e cominciò a correre così forte che sparì in due secondi.
James era fermo, a terra. Strinsi forte la mia bacchetta, voltai le spalle e andai avanti, verso di loro.
Lily e James si sciolsero da quella stretta, voltandosi verso di me, che li guardavo con aria di sfida.
«Sirius?» disse Lily, quasi stupita.
«Ciao Lily.» il mio tono di voce era così calmo che me ne stupii. James si avvicinò a Lily, che si era mostrata interessata alla mia apparizione.
«Ciao Sirius, senti puoi andare? Io e Lily vorremmo rimanere soli.» mi salutò con fare tranquillo e sbrigativo James. Credeva che io non sapessi nulla.
«No, James, non me ne andrò. Ho bisogno di parlarti, è da tanto che non parliamo.» mi avvicinai. Dall'angolo spuntarono fuori due uomini, sicuramente i famosi due Auror.
«Non.. voglio parlare con te. Vattene.» James tentava di mantenere la calma, sicuramente perché non voleva essere smascherato. I due Auror si piantarono dietro di lui. Lily, quasi divertita da quella scena, incrociò le braccia sotto il seno, osservando James e me, spostando la testa ogni qual volta uno di noi parlava. Si teneva sulle labbra quel sorrisetto fastidioso da bambina mocciosa.
«Cosa fai qui James?»
«Niente che ti riguardi, Sirius.» pronunciò con disprezzo il mio nome. Risi per finta, mentre lui stringeva la sua bacchetta.
«E questi sono i tuoi due cagnolini, vero?» dissi indicando i due Auror con la testa. James si guardò le spalle, poi sorrise anche lui per finta.
«Io ho tre persone più me stesso a difendermi, tu cosa hai? Un mezzo morto lì dietro e una fidanzatina che se n'è scappata via. Fatti un favore, torna in Sala Comune e ci rivediamo dopo a cena e dimentichiamo tutto.» disse sprezzante.
«Dammi Lily.» sputai tra i denti.
Lei spalancò gli occhi, contenta di essere nominata nella discussione.
«Non sono un giocattolo tesoro, modera i termini.» si lamentò Lily. Sembrava un'ochetta.
«Sta zitta, sei il suo giocattolo da settimane.» mi difesi. Lei restò zitta.
Sentii dei passi, poi Allie arrivò da dietro l'angolo con il fiatone, in mano teneva due fiale di vetro, con dentro dei liquidi dorati e rosei. Restò ferma dietro l'angolo, quindi non James e Lily non sapevano fosse lì.
«Anti-Idea, Polisucco.» disse alzando prima quella rossa, poi quella dorata. Non pronunciò le parole, ma le mimò con le labbra, facendo uscire dei suoni muti.
Annuì in modo impercettibile. Avevo capito il suo piano.
«Vabene, sentite mi sono scocciato. Ci vediamo dopo.» dissi, voltando le spalle. James annuì, lasciandomi andare, Lily dispiaciuta si strinse di nuovo al suo finto ragazzo. Corsi da Allie, prendendo in mano l'antidoto della Polisucco. Mi sporsi leggermente per vedere la situazione: James stava per salire sulle scale mobili di pietra. Puntai da dietro l'angolo la bacchetta, prendendo la mira. Allie mi imitò.
«Incarceramus.» sussurrai, e dalla mia bacchetta e dalla sua uscirono fiotti di corde, che in un attimo legarono James che cadde a terra per la perdita di equilibrio. Lui si voltò subito verso di noi. Allie ne lanciò un altro, che legò i due Auror, io nel frattempo legai Lily. Tutti erano stesi a terra immobili e stretti, che saltellavano come se fossero pesci fuor d'acqua. Allie si gettò velocemente su Lily, che si dimenava come una pazza. Allie svitò il tappo dell'antidoto alla pozione Anti-Idea, spingendogliela in bocca finché non la bevve. Io velocemente feci lo stesso con James, esercitando più forza con lui. Quando James bevve tutta la pozione, e Lily ne bevve abbastanza da restare immobile come James, Allie la dette ai due Auror.  Io ed Allie ci alzammo soddisfatti: il nostro piano aveva funzionato.

 
(Allie)

Passarono alcuni minuti, poi il corpo di Lily cominciò a muoversi di nuovo, leggermente, e lei aprì gli occhi di scatto prendendo aria con la bocca spalancata. Si sedette velocemente, mentre correvo da lei, strisciando verso il muro per appoggiarsi con la schiena.
Sembrava del tutto confusa, stupita dal fatto che si trovasse lì.
«Lily!» mi inginocchiai vicino a lei, mentre continuava con la mano a massaggiarsi la testa.
«Allie?» chiese lei, corrugando la fronte.
«Ti ricordi qualcosa?» disse Sirius.
«Ero..ero con James, ci stavamo baciando e poi lui mi ha colpita.» cercò di ricordare. Il corpo di James, quello falso, era steso a terra fermo.
Sirius corse verso il vero James, nascosto dietro l'angolo. Era ancora vivo e sveglio, ma in pessime condizioni.
Quando Lily vide il corpo del vero James, che si appoggiava alle spalle di Sirius, quasi svenne per lo shock. Si ritrovava davanti un James morente, ed un altro James accanto a lei.
«Se quello è James.. questo chi sarebbe?» disse tremante, indicando il corpo dell'impostore. Gli Auror si svegliarono, e Sirius li liberò dalle corde.
«Siete stati soggiogati da una pozione. Siete liberi, adesso potete andare.» disse serio Sirius. Gli Auror lo guardarono confusi, e voltando i tacchi, sparirono completamente disinteressati.
Sirius appoggiò il vero James al muro, vicino a Lily.
Lei lo guardò negli occhi, tenendogli la mano.
«Ciao Jamie.» disse lei, dandogli un bacio sulla guancia.
«Ciao Lilian.» rispose in un sussurro James.
«Sentite ci vorrà un po' di tempo prima che l'antidoto alla Polisucco faccia effetto. Io resto qui, Allie voi potete anche andare.»  propose Sirius.
Io e Lily afferrammo forte James, trascinandolo lentamente.
«Prima di essere soggiogata ho fatto una pozione alle erbe curative, possiamo dargliela. Lo guarirà in mezzora.» disse Lily.
«Ce l'ho dentro il baule del dormitorio, andiamo.»
Annuii, seguendola.

 
(Lily)

James era immobile, come svenuto, ma sicuramente non si muoveva per non moltiplicare il dolore.
Corsi a prendere la fialetta con dentro la pozione alle erbe curative, mentre Allie faceva sdraiare James nel divano della sala comune.
La pozione non era tanta, ma necessaria. James la bevve tutta d'un fiato, poi tornò immobile.
Allie gli teneva la testa, io gli stringevo le mani.
«Lily è successo un casino.»
Feci una faccia che chiedeva spiegazioni.
«Stavamo andando da Remus, stanotte c'è la Luna Piena, quando Sirius ha sentito dei rumori al piano superiore della Stamberga. Era James, incatenato e bendato, ferito gravemente.»
Lo shock mi procurò alcune lacrime agli occhi, mentre per istinto stringevo ancora di più James.
«Avevamo ragione quando abbiamo detto che non era il vero James. E siamo state delle stupide a non capire chi era! Era così evidente!» Allie distrutta si portò una mano sugli occhi.
James cominciò a tossire, poi aprì gli occhi.
«James? James stai bene?» chiesi preoccupata. Lui mi guardò, stupito.
«Lily?» disse, accennando un sorriso. Mi gettai fra le sue braccia, mentre piangevo senza sosta.
«Lily perché mi hai tradito?» disse serio James, staccando il mio abbraccio.
«Tradito? Quando?» dissi confusa.
Lui si alzò con facilità, senza emettere un gemito di dolore: stava guarendo in fretta.
«Quando ti sei incontrata con Piton quella sera, l’hai baciato.» lui parlò piano, ma il suo sguardo era pieno di tristezza, e anche rabbia.
«È successo un mese fa.» cercai di difendermi.
«Sono sparito dopo quella notte. Lui mi ha rapito.»
«È stato Severus?» chiesi.
«Oh andiamo, davvero credi ci sia ancora qualcosa di buono in quell’imbecille? Ha capito che ero lì, così quando stavo per uscire fuori, mentre mi trasformavo in cervo lui mi ha attaccato, e mi sono ritrovato nella Stamberga. Dopo mi ha strappato via dei capelli e il resto lo conosciamo tutti.» disse, alzandosi.
«Che diavolo vuoi fare?» disse Allie, prendendo la bacchetta.
«Non alzarmi la bacchetta contro, Allie. Adesso vado da Sirius, dobbiamo sbarazzarci di Mocciosus.»
«No! Tu resti qui!» disse Allie, mettendosi tra lui e l’uscita.
«Ti prego Allie.» disse lui.
«Allie, lascialo andare. Veniamo anche noi.» dissi io, raggiungendo James. Allie lasciò perdere, facendoci passare. Lei si mise davanti a noi, io tirai indietro James, aggrappandomi al suo braccio.
«Puoi perdonarmi?» chiesi piano.
Lui restò teso.
«Mi hai fatto male.»
«Ero confusa. Sapevi l’effetto che aveva Mocciosus su di me.» dissi in mia discolpa.
Lui si fermò di botto, e quasi rimbalzai contro di lui.
«L’hai chiamato Mocciosus?» chiese stupito. Io annuii.
Lui sorrise, abbracciandomi e all’orecchio mi sussurrò «Perdonata» proprio mentre mi fiondavo su di lui, per baciarlo: era come se fossi tornata a casa.

Io, Allie e James raggiungemmo Sirius che ci aspettava fuori dalla Sala D’Ingresso, con un Piton incatenato ben benino.
Lui mi guardò negli occhi, neri e lucidi, mentre gemeva per farsi liberare.
Allie si strinse forte a Sirius, che la prese dalla vita.
«Possiamo andare?» chiese Sirius. Tutti annuirono.
«Fate levitare il corpo, io non lo porto, non voglio sporcarmi le mani di Mocciosus.» si lamentò Sirius.
James uscì fuori la bacchetta, poi guardò me, porgendomela.
«A lei l’onore, signorina Evans.» disse.
«Ho già una bacchetta.» dissi, indicandogliela.
«Sì, ma la mia è più figa.» disse lui, mettendola tra le mie mani.
Scoppiai a ridere, mentre agitavo e colpivo, pronunciando «Wingardium Leviosa.» Il corpo di Piton si alzò come se fosse un oggetto, e iniziò a levitare.
James poggiò un braccio pesante sopra le mie spalle, e cominciammo ad andare verso il giardino.
Arrivati vicino alla capanna che delimitava il confine tra il castello e la Foresta Nera, sentimmo delle voci dietro di noi. Ci voltammo velocemente, fino a quando dall’ombra non uscirono fuori due persone: Mulciber ed Avery.
«Eccoli qua, le famose coppiette di quest’anno. Potter ed Evans, Black e Lionely.» disse Avery, mentre Mulciber avanzava verso di noi con sicurezza.
«Avete qualcosa che.. ci appartiene. Potete lasciarlo andare?» disse, indicando con un cenno della testa Piton in aria sopra di noi.
«Sentite, lasciateci fare il nostro lavoro. Lo mandiamo ad Hogsmeade per un po’, lasciateci in pace.» disse James tranquillo. Stringeva la bacchetta, come tutti gli altri.
Mulciber rise forte. «Non ci siamo capiti: ridateci Piton e nessuno si farà del male.» scandì bene. Erano troppo vicini.
«Andatevene, qui nessuno vuole farsi del male.» disse Sirius.
«Neanche noi. Forza, lasciatelo andare.» la sua voce si fece più forte, più cattiva.
«Lasciatelo andare, sono Mangiamorte, conoscono il doppio di formule ed incantesimi di quello che sappiamo noi.»  dissi, stringendo la bacchetta.
«Ha ragione la Evans.» disse Mulciber. Avery dietro di lui si ammazzava dal ridere.
«Volete lasciarlo andare si o no?» disse di nuovo Mulciber. Allie fece per muoversi ma Sirius la fermò.
Mulciber notando quel gesto, alzò la bacchetta. Un lampo rosso rubino partì dalla sua bacchetta, facendo cadere a terra Piton. Le corde si sciolsero, e lui si alzò, correndo verso i suoi compagni.
Avery aiutò Piton tenendolo, mentre scappavano verso la foresta.
Sirius imprecò, e corse verso di loro, Allie lo seguì, e così anche James.
Avevo capito: alla fine il colpevole non era stato solo Piton, ma anche Mulciber e Avery. Avevano un piano da rispettare, prima di far imbucare qualcuno nella tana del nemico, fargli il lavaggio del cervello, andare da Silente per farlo sbattere in prigione, eliminando così uno degli stregoni più potenti in circolazione.
Era Voldemort che si celava dietro gli attacchi, e Piton se n’era approfittato per togliersi la colpa del pugnale, che io ed Allie avevamo scoperto.
Sirius correva come una saetta verso di loro, seguito da Allie e James.
Sirius lanciò uno schiantesimo, che colpì un albero. Fu un attimo. Mulciber si voltò mentre correva, e dalla sua bacchetta uscì un fiotto di luce verde. Sirius si abbassò subito, e l’Anatema finì su Allie. James si fermò di botto, quando ancora io correvo dietro di loro. Il corpo di Allie cadde a terra, fermo e immobile. James restò fermo a guardare Allie, Sirius correva ancora dietro i Mangiamorte dopo essersi rialzato.
Sorpassai James senza capire. Allie era a terra, senza muoversi. Gli occhi ancora aperti, la bocca socchiusa.
La paura pervase il mio corpo, il respiro si fermò, mentre guardavo il corpo della mia migliore amica immobile.
Caddi in ginocchio vicino a lei, con il respiro irregolare.
«Allie? Allie mi senti?» dissi, prendendo il suo viso fra le mani. Non si mosse.
«Allie? Aiutatemi.. Allie?» la mia voce andava ad abbassarsi, mentre le lacrime scendevano. Cercavo di scuoterla piano.
«Aiutami James, Allie sta male, aiutami!» urlai, scuotendo piano Allie. James prima restò fermo, senza saper fare niente, poi si avvicinò a me, carezzandomi la spalla. Toccò il polso di Allie, e lo lasciò andare dopo aver verificato.
«Mi dispiace Lily.»
Persi l’equilibrio, caddi a terra, mentre l’oscurità mi avvolgeva, stretta al senso di panico e alla solitudine. Iniziai a piangere, mentre cercavo ad ogni modo di non lasciarla andare. Ma ormai era inutile, avevo perso la mia migliore amica.





Angolo dell’autore:
Ciao miei cari amori.
Probabilmente adesso mi starete odiando più di ogni altra cosa al mondo, ma perdonatemi. Dunque, siamo arrivati alla fine, o mamma mia.
Come vi avevo promesso, ho deciso di rispondere qui pubblicamente a tutte le critiche che mi avete mandato, e poi ringrazierò personalmente ad uno ad uno tutte quelle persone che hanno recensito.
WELLL, iniziamo con la prima critica:
  • Ciao Mils, la tua storia mi piace molto, adoro la Old Generation ed è difficile trovare qualcosa di buono su di loro. Solo tre particolari non mi tornano e per questo ho scelto la bandierina neutra.
    1. Ho letto male io o hai scritto che James aveva gli occhi verdi?
    2. Solo James e Lily erano Caposcuola, sono solo due in tutta la scuola, la Rowling lo ha specificato bene. 
    3. Lily non era un soprannome per Lilian
    A parte questo e qualche errorino di battitura (tipo parole attaccate), la tua storia mi intriga molto e la metto tra le seguite


bene, chiariamo questi punti:
1- la descrizione è stata cambiata, il mio errore di memoria è stato corretto, anche perché era Lily ad avere gli occhi chiari.
2- ho deciso di cambiare la storia non perché comunque io mi permetto di stravolgere il mondo della Regina, ma perché senza Piton come Caposcuola, non saremmo arrivati a nulla.
3- Infatti Lily non è il soprannome di Lilian, ma viceversa, questo nome, ovvero Lilian è un modo più dolce di chiamare Lily, ergo un soprannome.


 
  • Ciao Mils, eccomi di nuovo qui a recensire. E, non per fare la rompipluffe, ho un paio di cose da puntualizzare:
    1. Narcissa LESTRANGE?! Ho letto bene? Perché Narcissa nasce Black e poi, quando sposa Lucius, diventa una Malfoy. È Belllatrix che è una Lestrange per matrimonio. Ma forse tu intendevi un'altra Narcissa forse...
    2. Lily e Severus litigano alla fine del quinto anno, dopo i G.U.F.O., Harry lo scopre dal peggior ricordo di Piton.
    A parte questo, la storia mi intriga parecchio ;)
    ps: spero che tu non mi trovi pedante o credi che sia una rompini. Sono solo consigli. Non le chiamo nemmeno critiche. 

1- il mio errore come il precedente è stato corretto.
2- so benissimo quando Lily e Piton litigano perché ho iniziato a scrivere la storia proprio mentre leggevo per la trilionesima volta I Doni Della Morte, ma come vi ho già spiegato, ho dovuto ambientarla all’ultimo anno perché senno la storia non avrebbe funzionato. Alla fine l’ho solo posticipata di un anno, ovvero durante il sesto anno.

Per il resto la storia non ha avuto altre critiche.
Vorrei creare un piccolo varco per parlare di come mi sono sempre sentita a mio agio a scrivere questa storia, a mettermi nei panni di una Lily Evans più moderna, di una Allie completamente folle, di un Sirius cannato e di un James spaventato dalle sue emozioni. Sono così fiera di aver creato questa storia perché è stata una delle mie salvezze durante il periodo più difficile della mia vita, appunto creata durante quei mesi estivi. Quindi anche se non sono reali, voglio ringraziarli perché mi sentivo sempre contenta e divertita a scrivere le loro battute, mi hanno fatto sentire come se fossi 'tra amici'. 
Vorrei puntualizzare anche che Remus dopo si è trasformato, ma è comunque restato al sicuro dentro la Stamberga Strillante, con l'immenso orrore del povero e cagasotto Peter Minus.
Ma adesso passiamo alle persone vere da  ringraziare.
hellohclarence che ha recensito per prima, chiara_centini, dinosaur, WhoCaresGirl, Fjrleif, TiffaniLOL_AlwaysHG, siriusblack5432, Lunatica___Lovegood, _tribute_, Ayumi Edogawa che mi ha accompagnato alla fine, e *rullo di tamburi* la mia Crookshanks_2000, che è stata con me anche se non ci siamo mai conosciute, la sento molto vicina come una cara amica quindi mi farebbe piacere conoscerla meglio. QUINDI, un grande abbraccio a lei a tutte voi che avete recensito, siete state fantastiche/fantastici, mi dispiace che questa avventura cominciata il 3 luglio 2013 sia già finita. MI MANCHERETE DA MORIRE, DOVETE SAPERLO.
un grandissimo saluto dalla vostra Mils, Alessia o come volete chiamarmi.
vi voglio un gran bene, quindi se volete possiamo mantenerci in contatto su twitter che è la mia droga (?) sono @corywasmyglee.
un saluto e una lacrima,
la vostra mils. (lo so, non sono molto brava con gli addii)


 
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