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Autore: Rain e Ren    22/08/2008    3 recensioni
Rieccomi qui, stavolta con una storia lunga su Dragon Ball.
Ambientata dopo la fine dell’era GT….pochi mesi dopo la partenza di Goku!
La vita sembra tornata alla normalità, ma il dolore e la tristezza pervadono ancora gli animi dei nostri eroi, memori di tante battaglie e pieni di ricordi che portano il nome del più grande e generoso dei Sayan.
E su questo sfondo dolce-amaro che un segreto torna alla ribalta!
Un popolo nuovo fa la sua comparsa attraverso i ricordi della persona più insospettabile: Videl!
Nascosto tra le Galassie dell’Universo…il Popolo considerato l’Alba ti tutti gli altri…si rivela per la prima volta…
Tra segreti, leggende, ricordi e scoperte di nuovi, straordinari poteri…forse ci sarà un ritorno inaspettato…!
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta, Videl
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco il secondo capitolo in arrivo!
Vi avverto da subito che per i primi 3 o 4 cap la storia procederà un po’ a rilento, per questo cercherà di postare il prima possibile.
E ora buona lettura.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO COMMENTATO!!!!!!!!!!



2. Fotografie e Ricordi.



Il sole splendeva alto nel cielo, cancellando ogni traccia del temporale avvenuto la notte.
Le ultima gocce di pioggia cadevano dalle foglie degli alberi per toccare terra e renderla ancora un po’ umida; le pozze per le strade si erano gia asciugate da tempo, e un leggero venticello rendeva l’afa estiva più sopportabile.
Quella mattina, come sempre Gohan era uscito presto, mentre Videl e Pan erano gia dall’alba che si allenavano al solito posto; una routine abitudinaria, una routine a cui Videl non avrebbe mai più rinunciato.
“ Certo che sei forte, mamma.” Si complimentò Pan quando, per l’ennesima volta, la donna la buttò a terra con un pungo ben piazzato. “ E dire che io mi sono fatta un anno in giro per lo spazio. Uffa…credevo di essere migliorata!” si lamentò mettendosi seduta mentre Videl toccava il suolo e sorrideva affettuosamente.
“ E sei migliorata, credimi.” La rassicurò dolcemente sedendosi accanto a lei.
“ Ma ancora non riesco a batterti.”
“ È questione di allenamento e anni di pratica.” Le spiegò la madre asciugandosi la fronte. “ E comunque, non credere che io sia così forte. Un tempo ero anche peggio.”
“ Davvero???” le chiese Pan meravigliata.
Videl annuì ripensando a quando aveva sedici anni. “ Oh, si. Pensa che ho anche partecipato ad un torneo di arti marziali.”
Prese a ridere alla faccia della figlia che, di quella storia, non sapeva nulla; le avevano sempre tenuto nascosto il loro passato…almeno in parte. Certo, Pan sapeva che sua madre era stata una combattente in gamba, nonché la compagna di Great Sayaman (suo padre), ma i veri particolari di quella vita così strana e piena di avventure glieli avevano tenuti nascosti.
“ Se vuoi, in soffitta ci dovrebbero essere i vecchi album fotografici di quei tempi:” si ricordò improvvisamente. “ È da un po’ che non li guardo. Avresti voglia di vederli?” chiese alla figlia che, in risposta, si alzò in cielo.
“ L’ultimo che arriva è uno scansafatiche!” trillò allegra Pan prima di avviarsi verso casa mentre Videl la raggiungeva in un secondo.


La soffitta era, come al solito, un disastro completo!
Nuvoloni di polvere di alzavano ad ogni passo delle due che, entro pochi istanti, avrebbero rischiato di soffocare.
“ Coff…Coff…” tossì per l’ennesima volta Pan. “ Mamma…ma da quanto tempo non ci si mette piede qua sopra?” chiese mettendosi una mano su naso e bocca.
“ Più o meno una decina d’anni!” ammise Videl guardandosi intorno e aprendo l’abbaino che forse le avrebbe permesso di respirare un po’ meglio. “ Ah, una boccata d’aria è quello che ci voleva!” commentò soddisfatta.
“ E…mamma?” la chiamò Pan. “ Come facciamo a trovare gli album in mezzo a ‘sto casino?”
“ Non preoccuparti. È tutto in quel baule.” E ne indicò uno grosso, di legno scuro e dall’aria pesante.
Quando lo aprì la figlia rimase sorpresa nel vedere quante cianfrusaglie ci fossero dentro: abiti, spille, caschi dall’aria strana, mantelli, libri, capsule ecc…
“ Ma quanta roba c’è qua dentro?” chiese sconvolta voltandosi verso la madre.
“ Un po’ di tutto.” Ammise Videl con un sorriso. “ Queste, per esempio…” e prese le spille del liceo Orange Star che lei e Gohan avevano frequentato. “ sono le spille del vecchio liceo mio e di tuo padre. Invece questi…” e le mostrò dei pantaloncini neri, una maglia maniche corte rosa e una canotta bianca. “ sono gli abiti di quando ho partecipato al torneo che ha anticipato la battaglia di Majin Bu.”
“ Sono un po’ laceri.” Notò Pan prendendoli in mano.
“ Gia. Pensa che ne ho prese talmente tante che si sono ridotti così.”
“ Sei stata sconfitta?” la donna annuì. “ Come mai?”
“ Ad essere sinceri è una storia un po’ lunga.” E prese a raccontarle la storia di quel periodo.
Partì da quando Gohan era arrivato a scuola alla fine della battaglia contro Majin Bu.
“ Che bello.” Esclamò Pan dopo aver ascoltato per filo e per segno il racconto della madre. “ Mi piacerebbe vedere una foto di quel torneo.” Ammise un po’ triste.
“ Dovrebbe essercene un paio qui.” Disse pensierosa Videl prendendo a frugare nel baule fino a tirare fuori quello che sembrava un album fotografico; aveva la copertina nera lucida con stampati in grande, in dei meravigliosi caratteri argento, la parola Memories.
“ Questo c’è l’ha regalato Chichi per non so quale occasione.”
Aprì la prima pagina e trovò, come aveva immaginato, un enorme foto che li rappresentava il giorno del torneo; c’erano proprio tutti, da Vegeta che aveva un’aria imbronciata ai piccoli Trunks e Goten che si sbracciavano per farsi notare.
“ Ah…com’eravate giovani.” Fece la ragazzina con gli occhi che brillavano dall’emozione nel vedere il vecchio gruppo riunito tutto insieme. “ Ci siete proprio tutti!”
Videl, nel frattempo, aveva preso ad osservare la foto con gli occhi colmi di malinconia per quel passato che avrebbe voluto fosse il suo presente; mille risate e battaglie, giorni felici dove l’unica preoccupazione era l’ora in cui svegliarsi per iniziare gli allenamenti e poi vincere il torneo mondiale di arti marziali. E poi tutto era esploso improvvisamente, e l’impossibile, quello che per anni aveva considerato leggenda, era diventato la realtà quotidiana di una vita che, lo sapeva gia allora, le sarebbe poi appartenuta.
Ma in quegli occhi, in quelli della Videl sedicenne, riusciva ancora a rispecchiarsi!
E anche Pan notò questo particolare.
“ Chi è questa donna?” chiese improvvisamente notando una foto dall’aria vecchia, in cui erano rappresentate tre persone.
- Uno è sicuramente nonno Satan, ma…- pensò la ragazzina cercando di non notare l’assomiglianza di quella donna sconosciuta con una persona che ben conosceva.
Videl stava per risponderle quando sentirono la voce di Gohan provenire dal pianoterra. “ Ehi, sono tornato. C’è nessuno in casa?” chiese ad alta voce quando non vide nessuna della due.
“ Ah…siamo in soffitta.” Rispose la donna alzandosi in piedi e scendendo i primi gradini. “ Pan, tu non vieni?” chiese poi alla figlia che era rimasta immobile.
“ Arrivo.” E senza che Videl se ne accorgesse nascose sotto la maglia larga la foto che tanto l’aveva incuriosita.


Quella notte si prospettava serena e tranquilla, senza traccia di nuvole all’orizzonte sembrava che la pioggia e il temporale non dovessero rovinare anche quella nottata.
Nella sua stanza, dopo aver dato la buonanotte alla madre, Pan era rimasta sveglia con la luce accesa a guardare la foto della mattina.
- Chi sei?- chiese come se quella donna tanto bella potesse risponderle.
Era alta, dal fisico slanciato, ma sembrava fragile, come fatta di vetro.
La pelle candida pareva risplendere di luce propria conferendole un’aria mistica ed arcana.
I capelli erano neri come l’ebano, e scendevano rilucenti e lunghi fino al fondoschiena.
Indossava abiti semplici, adatti ad una madre di famiglia. Sembravano essere fatti apposta per quel corpo tanto bello da risultare quasi impossibile; portava una gonna lunga che arrivava fino a terra, lilla e con delle piccole balze sul fondo, e una maglietta maniche corte azzurra con un piccolo scollo a V sul davanti.
Ma oltre a l’immane bellezza, c’era altri due fattori che, agli occhi di Pan, la rendevano tanto curiosa.
Uno era il portamento. Anche se ferma, era elegante e aggraziata; bella e regale come una regina d’altri tempi, ma il sorriso dolce che le si dipingeva sulle labbra era quello di una madre qualsiasi.
Il secondo fattore era forse quello più importante: gli occhi!
Quegli occhi azzurro cielo con una strana sfumatura viola…
Quegli occhi così dolci e sereni…Pan sapeva bene, per chissà quale mistero, che da dolci potevano diventare freddi, gelidi e terrorizzanti. Quegli occhi che sembravano gemme incastonate…
…le ricordavano qualcuno…
“ Pan.” La voce fintamente arrabbiata del padre la riscosse dai suoi pensieri. “ Che ci fai ancora alzata?”
“ Io…” la ragazzina tentò di trovare una scusa qualsiasi, ma la foto che aveva in mano non le lasciava via d’uscita. “ Io…stavo guardando questa.” E la mostrò al padre.
Gohan rimase sorpreso quando la vide, e i suoi occhi saettarono per il più breve degli istanti sulla figlia.
“ Dove l’hai trovata?” le chiese sedendosi sul letto accanto a lei.
“ Oggi, in soffitta, mamma mi ha mostrato l’album di foto che vi ritrae tutti insieme al torneo quando avevate sedici anni. Era li, ma mamma non ha avuto il tempo di dirmi chi è questa donna.” Raccontò la ragazzina chiedendosi perché tanti misteri e tanta cautela intorno a quella foto.
“ Questa donna…” ma non continuò la frase. “ Sarà la mamma a dirti chi è. Domani!” aggiunse con un tono che non lasciava repliche e che, come capì Pan, voleva dire che era ora di andare a dormire.


“ Sta dormendo?” chiese Videl al marito quando questo uscì in giardino dove la donna, stesa sul prato, stava guardando le stelle che brillavano timidamente nel cielo.
Si sedette accanto a lei e annuì. “ Si, finalmente si.” Disse prima di mostrarle la foto che tanto aveva incuriosito la figlia. “ Pan la stava guardando. Mi ha chiesto se so chi è questa donna.” La informò mentre lei la prendeva e la guardava.
“ Sapevo che non l’aveva rimessa dove avrebbe dovuto stare, che se la sarebbe tenuta.” Ammise con un sospiro tirandosi a sedere.
“ Perché gliel’hai mostrata?” chiese Gohan sorpreso. “ Lo sai quant’è curiosa.”
Videl non rispose, si limitò ad osservare quella foto dove poteva vedere chi più amava al di fuori di suo marito; poteva vedere chi le aveva dato la vita.
“ Credo che abbia gia capito.” Disse il ragazzo cercando i suoi occhi, ma lei scosse la testa e sorrise.
“ Le somiglio davvero così tanto?” chiese invece curiosa.
Gli occhi di Gohan saettarono quasi impercettibilmente dalla moglie alla donna nella foto.
Così simili…
“ Siete due gocce d’acqua.” Disse infine, e il suo sguardo si perse in quello di Videl. “ Soprattutto gli occhi.”
“ Gia…” sussurrò la donna con voce flebile. “ Sai, anche papà me lo diceva di continuo quand’ero piccola e gli chiedevo della mamma. Non lo mai conosciuta…” aggiunse mentre una lacrima le rigava il viso.
Gohan avrebbe voluto consolarla, ma lei si affrettò ad asciugare quell’unica lacrima e sorrise alzandosi.
“ Basta discorsi tristi.” Disse con energia. “ È ora di andare a letto.” E s’incamminò verso la porta di casa.
“ Videl.” La voce di Gohan la richiamò. “ Cosa pensi di fare? Credi davvero che ci sia una possibilità?” le chiese alzandosi anche lui e guardando quelle fragili spalle alzarsi e abbassarsi con fare pensieroso.
“ Non ne ho la minima idea.” Ammise scuotendo la testa. “ La mia era solo un’idea…” ed entrò in casa senza aggiungere altro.
Gohan sospirò al comportamento della moglie. La conosceva bene, questo era poco ma sicuro, e sapeva anche che c’era qualcosa di più di un’idea dietro alle parole della notte precedente; Videl non diceva le cose così per dirle, e forse quella semplice idea poteva davvero diventare realtà.
Era pericoloso, e questo lo sapevano entrambi.
Lo sapeva bene lei…!
Ma solo Videl poteva decidere sul da farsi, lei e nessun altro.
Solo lei aveva la capacità di riportare a casa Goku!



X VEGETA4EVER: per l’html puoi spiegarmelo qui dato che io non ho msn ( io e Ren usiamo la sua e-mail ma siamo 2 persone diverse). DAVVERO GRAZIE X CONTINUARE A SEGUIRMI!
X NIGHTWISH4EVER: lo so che vorresti sapere il prima possibile, ma mi tocca andare piano perché rischio di dilungarmi troppo su particolari e mi vengono fuori dalle 10 alle 15 pagine di word. Spero che continuerai comunque a seguirmi.
GRAZIE ANCHE A TUTTI GLI ALTRI. ANCHE QUELLI CHE HANNO SOLO LETTO!!!
   
 
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