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Autore: Liz    22/08/2008    4 recensioni
Il solito triangolo: Dalia, Davide, Edo.
E fin qui tutto bene.
Il problema è che Dalia ama Davide, Davide si barcamena tra le Gemelle Bianca e Azzurra, che filano entrambe Edo, il quale prova attrazione per Dalia... o forse per Davide?
Ma c’è anche il fratello strafigo di Dalia, Andrea, tremendamente geloso... forse fin troppo per un semplice amore fraterno.
E poi sua mamma, una psicologa assistente sociale con la fissa di salvare il mondo, che un bel giorno decide di portare in casa Raffaello, il ragazzo più angelico e problematico di questa terra.
Senza contare quello stupido pesce rosso, Martina la Morte con le sue premonizioni e una scommessa tra idioti di prim’ordine.
Tra concerti di band debuttanti, segreti e ricordi d’infanzia, la vita si Dalia non potrà mai essere come vuole lei...
Spero di avervi incuriosito abbastanza! ^_^ recensite pleease!
Shonen-ai leggerissimissimo XD
ULTIMO CAPITOLO!!... Grazie a tutti!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. The Midnight Brigade

 

Mi sento in prigione e tu sei la catena che mi tiene nel buio di questo sentimento.

Gli anelli di indifferenza mi circondano… tu non mi guardi, anche se io il tuo profilo lo so a memoria. Guardami, guardami, guardami!

Perché la mia esistenza è per la tua così insignificante?

Vivere così non è possibile…

Ti amo, Davide. Solo questo mi dà la forza.

 

Pff. Oddio, davvero ho scritto io queste cose?

Rileggo la calligrafia nera che sporca le pagine del mio diario segreto risalente all’ormai preistorica seconda superiore.

Già dal primo anno avevo pensato che Davide fosse carino, ma fu in seconda che capii che i continui filmini mentali con lui mezzo nudo, e molto spesso anche bagnato, per me erano i sintomi del primo amore.

Per tre anni tentai di rivolgergli la parola ma ero troppo orgogliosa per fare il celebre primo passo… fu alla fine dello scorso anno che lui mi venne vicino e mi chiese un favore.

Mi disse che siccome sarebbe stato via per tutta l’estate non poteva lasciare a casa da solo il suo pesce rosso e, sorridendo, mi domandò se potevo tenerlo io nel frattempo.

Ok, è una cosa ridicola. E come prima conversazione lascia proprio a desiderare… ma ciò voleva dire che non solo sapeva della mia esistenza, ma che anche si fidava di me così tanto da affidarmi il suo cazzuto pesciolino! Logicamente accettai e ogni settimana lui mi chiamava per sapere come stava Rosso (to’…il pesciolino rosso si chiama Rosso…) e diventammo amici.

Per ora Rosso domina ancora sul mio comodino, ma presto dovrò ridarglielo e sarà una buona occasione per andare a casa sua, parlare, baciarci, fare sesso come conigli, sposarci, figliare e invecchiare insieme.

Strappo la vecchia pagina disegnata completamente di cuoricini infranti e strappalacrime, la accartoccio tra le mani e la getto sul pavimento in pasto al sovrano della mia stanza: il disordine.

Mi guardo allo specchio e sistemo la gonna blu a pieghe con le catenelle che cadono leggere. Infilo gli anfibi sopra i pantacalze neri e la giaccona scura sopra la maglietta corta, strappata e fin troppo leggera.

Devo essere bellissima stasera: Davide mi ha invitato al concerto della sua band.

Che avesse una band manco lo sapevo, non so neanche che genere facciano. Ma sono sicura che mi piacerà di sicuro, sia che suonino black metal o Cristina d’Avena. Del resto la sua futura moglie lo deve appoggiare in tutti i suoi sogni…

Vado in cucina e do la pappa a Yuppi, che mi accoglie con una gracchiata ruffiana e affamata.

Chi è Yuppi? È il cacatua di mio fratello. Ho un fratello e un cacatua, tra l’altro anche stitico.

Mentre osservo disgustata Yuppi che affoga nel suo cibo, suona il campanello: questo è Edo.

“Mamma io esco!”

La faccia della signora Floriana di Blasio, altrimenti detta mamma, coi capelli biondi a caschetto e i miei stessi occhi azzurri si affaccia curiosa dal salotto.

“Oho Dalia, come mai così elegante? Devi uscire con un ragazzo?” Mai che si faccia i cavoli suoi.

“COSA?! CON CHI ESCE DALIA?!” Ecco, appunto. Ci mancava pure l’iper-protezione soffocante di mio fratello Andrea, che mi si avvicina allarmato.

Se nella mia vita ho avuto delle amiche è stato solo per merito suo: mio fratello, detto francamente, è dannatamente sexy e le ragazze che lo sapevano mi avvicinavano solo per conoscerlo. La sua aura eccitante e ricca di testosterone è dovuta non tanto alla sua bellezza (anche se quella certo non manca) quanto per i suoi atteggiamenti e il suo solo esistere. L’unica cosa che abbiamo in comune sono gli occhi azzurri: Andrea è alto, ha un fisico da paura derivato dalla sua passione per il nuoto, e i suoi capelli sono biondi come il grano, lucenti come l’oro e lunghi e lisci e che più ne più ne metta. Finora sono stata l’unica ragazza nella sua vita che non gli è cascata ai piedi, e sono sua sorella: questo chiarisce in che misura lui vada in giro a spargere il suo seme.

“Aaaah, non devo uscire con nessun ragazzo! Sono solo amici miei!”

“Amici? Amici maschi?!” strabuzza gli occhi cerulei e si porta una mano sulla fronte, schiacciando i capelli dorati che vi cadono sopra.

“Ciao fratellone” concludo questa messa in scena sbattendogli la porta in faccia. Andrea si comporta così da quando mi è cominciato a crescere il seno, in prima media. Non è cattivo… è solamente taaaaaaaanto stressante. Ma neppure lui può farmi arrabbiare stasera!

 

Se per me questa serata è l’occasione della mia vita, per Edo è solo una tortura obbligatoria di cui farebbe più che volentieri a meno.

Mentre apro il cancello per creare il varco alla mia amata panda lui mi guarda come per dirmi: ti prego portami da qualsiasi altra parte ma non dove stiamo inevitabilmente andando.

“Taci, cane bastonato!” gli rispondo a tono: non può permettersi di farmi quegli sguardi da cucciolotto indifeso mentre sto per uscire con Davide.

O.d.d.i.o. Sto per uscire con Davide! Davide Mancinelli in persona!

Per rompere il silenzio accusatorio che Edo mi rivolge mentre siamo in macchina, gli sorrido.

“Allora come stai, Eddino?”

Lui grugnisce, guarda me e poi di nuovo la strada.

“Come vuoi che stia? Mi sento come Maria Antonietta che va alla forca!”

“Mmm... non ci credo che le Gemelle non ti piacciano!”

“Tu non mi capisci… nessuno mi capisce!”

“Tsk, presuntuoso!”

“Comunque… Ti sei messa in tiro, eh? Vuoi fare colpo con Davide, eh?” chiede con un sorriso sornione da prendere a schiaffi.

“Fatti i cazzi tuoi, Maria Antonietta” rispondo tranquilla.

Ahi ahi… certo che Davide ne deve avere di coraggio per innamorarsi di un’egocentrica, testarda, orgogliosa, insopportabile…” “Hai finito?” “…pazza arteriosclerotica come te!”

“Oh Edo, con tutti questi complimenti mi fai arrossire! Con tutte queste paroline dolci mi farai innamorare di te! Oooh!” celio con voce da oca cefalopode.

La sua mancanza di risposta mi manda in crisi. Che ho detto?

“Davvero ti innamoreresti di me?” pronuncia, guardando dal finestrino il paesaggio lontano.

Eh? Perché questa domanda? E cosa c’è di così bello da fissare lì fuori?

Non riesco a trovare una risposta degna di me, quindi preferisco stare zitta.

Il silenzio ci accompagna fino all’arrivo all’Anthrax cafè.

In tutta la mia vita, che non sarà tanta ma è abbastanza, non avevo mai visto un buco così piccolo adibito, e addirittura definito!, locale.

Dentro ci saranno almeno duecento persone, stipate peggio che le sardine. Fa caldo, caldissimo: lascio il mio cappotto a Edo, che in tutta risposta mi insulta, e ringrazio di aver messo quella maglietta così leggera. L’aria qua dentro non arriva, vivi respirando il fiato delle altre persone.

Ti prego Davide, fai che stasera tra me e te succeda qualcosa, perché per te sto seriamente rischiando la mia preziosa pellaccia, e non voglio che succeda invano.

In qualche modo io ed Edo riusciamo a sederci al bancone del bar e ordiniamo una birra.

Pessima idea.

Appena mi arriva in mano, un deficiente decide di cadermi addosso e rovesciarmi la birra sulla maglietta.

Mentre lo scuoio vivo a mani nude ed Edo ride come un pazzo, chi potrebbe mai arrivare se non la persona meno opportuna?

Esatto, Davide mi becca mentre tengo per il colletto il Deficiente e con la maglietta blu fradicia e puzzolente di malto. Lascio subito andare il ragazzo, che corre via impaurito, e mi sistemo in qualche modo.

“Ah… Da-Davide! Ciao! Co-come va?” balbetto mentre Edo sta per morire dalle risate. Ci penso io a farlo secco, dopo…

“Dalia, tutto bene? Vuoi un fazzolettino?” azzarda Davide indicando la mia povera maglietta.

“No no, non preoccuparti… non è successo niente…” Invece è successo eccome! Il Deficiente si sarebbe meritato ben altro delle mie minaccie…! Grr! “Comunque, quando suonate?” gli chiedo con gli occhi luccicanti.

“La prossima band siamo noi!”

“Uooo, siamo arrivati giusto in tempo, vero Dalia?” E ti pareva che Edo non potesse non intromettersi… Tolgo subito il suo braccio che mi stringe attorno alle spalle. Mi vuole mettere in imbarazzo?!

Davide sorride a quella patetica scena e mi appoggia una mano sui capelli. Com’è grande e leggera… sento il sangue affluire alle guancie.

“Ti voglio vedere sotto il palco a fare il tifo per me, va bene?” dice avvicinandosi al mio viso e prendendomi una mano. Annuisco in piena trance emotiva, sottomessa dalla schiera di ormoni che mi gira nelle vene, e lo vedo allontanarsi in silenzio.

Ora puoi svegliarti, erotomane!” sputa acido Edo.

Il mio cervello riprendere il controllo e sento qualcosa di cartaceo nella mano toccata da Davide: è un foglietto. Sopra ci sono delle parole in inglese.

“Shine bright morning light, now in the air the spring is coming… che cos’è, Dalia?” la voce di Edo legge le frasi con perfetta pronuncia inglese.

“Ma… ma questa è… è…”

“Una cazzata?”

“è… è poesia pura!”

“Eh?”

“La luce del mattino splende brillante, ora nell’aria è arrivata la primavera… sembra una canzone! Forse… forse vuole dedicarmi la canzone che sta per suonare!” sento il mio corpo fremere. Oddio oddio oddio, Davide mi sta dedicando la prima canzone che suonerà in pubblico! Ho voglia di urlare!

“Eh? Ma sei scema? È di una banalità assurda!” neanche la voce sconcertata di Edo è in grado di ripescarmi dalla beatitudine sentimentale in cui sono caduta.

Prendo Edo per mano e mi fondo tra la folla umana. Tiro gomitate, spingo e do calci. Le persone soccombono al mio passaggio e mi fanno passare, mentre sento la paura di Edo scorrergli nel sangue. Sono io che gli faccio paura? Ma che ci posso fare?! Davide, canzone…! Bastano queste due parole a farmi perdere la poca ragione che ho!

Finalmente riesco ad arrivare in prima fila, subito sotto il palco.

Delle luci blu e rosse si agitano su di noi, mentre una voce maschile esclama dagli altoparlanti: “Ragazzi, tenetevi pronti! Ecco a voi una band al primo concerto in pubblico! Salutiamo tutti con un grande applauso di incoraggiamento i Midnight Brigade, che ci suoneranno la loro… Fake wings!!”

Applaudo come in preda a crisi epilettica, senza notare che sono praticamente l’unica, ma rimango basita quando i componenti della band salgono sul palco: non tanto per Bianca e Azzurra, ormai da loro mi aspetto solo di vedere vestito un sacco della spazzatura; non tanto per Alessandro Ferrari, la cui faccia è stata sapientemente coperta da una bandana nera portata sul naso, quanto per Davide.

Il ragazzo di cui, purtroppo aggiungerei, sono innamorata vestiva di una tutina aderente nera e rossa, senza maniche, con dei lacci bianchi che cadevano da tutte le parti, e che mostrava bellamente le sue cosce bianche e sode.

Mah… se vuoi tanto far vedere le tue bellissime gambe, puoi anche spogliarti direttamente!

Mentre la mia mente denuda Davide rivelando i suoi addominali scolpiti (e bagnati anche stavolta…) la canzone comincia. Inizia Davide, estraendo delle note veloci e alte dalla sua chitarra… la melodia è orecchiabile! Come suona bene… è veramente perfetto…

Presto si aggiungono il basso di Azzurra e la batteria di Alessandro, per dare ritmo. Vedo le persone intorno a me girarsi verso il palco interessate; anche Edo sembra apprezzare: guarda totalmente rapito i movimenti delle mani di Davide sulla chitarra.

Quando arriva il turno della voce di Bianca, la sala esplode in un applauso: ha un tono dolcissimo e riesce a fare dei bassi perfetti. Non avrei mai detto che una meringa ambulante come lei potesse cantare in questo modo…

Shine bright morning light

Now in the air the spring is coming

Sweet blowing wind

Singing down the hills and the valley

Keep your eyes on me

Edo, è lei! È la canzone che mi ha dato prima Davide!” urlo entusiasta. L’ha dedicata, l’ha dedicata solo a me… Edo non mi risponde, sta ancora guardando Davide… lo fisso per qualche secondo incuriosita ma lui non si accorge di me. Strano.

Now we're on the edge of hell

Dear my love, sweet morning light

Wait for me, you've gone much farther, too far!

“Sono davveeeeeero braaaaavi, veroooo…?”

Mi giro spaventata verso questa voce strascicata ed eterea e mi si presenta davanti una ragazza bella quanto inquietante: la pelle bianca e perfetta come il gesso, i capelli biondissimi e ricci, occhi azzurri liquidi, a palla. La conosco, è nella mia stessa classe.

“Martina la Morte…? Cioè, scusa, Martina Rosario?!”

Lei annuisce per nulla infastidita dal soprannome con cui l’ho appena chiamata. Perché Martina la Morte? Bè, avete presente il cupo mietitore? Scheletro, falce e vestito nero? Ecco, visto lui, vista Martina. Anche ora indossa un vestito nero larghissimo e lungo fino ai piedi.

“Non sapevo che frequentassi posti del genere!” le urlo tra il rumore della canzone.

“Sono pieeeeeena di sorpreeeeeese, veeeeeero…?”

“G-già” sento la pelle d’oca percorrermi tutto il corpo.

Now we're running to the edge of hell

Dear my love, sweet morning light

Wait for me, you've gone much farther, too far!

Con le stesse note con cui l’aveva iniziata, la chitarra di Davide conclude la canzone. I Midnight Brigade se ne vanno tra applausi estasiati, ringraziando con inchini e gesti di mano.

Le luci si spengono e la voce annuncia un’ora di pausa.

Mentre parlo con Martina della canzone, Edo riprende vita.

“Oh, ciao Martina!”

Martina lo guarda come se non lo vedesse. Le iridi azzurre sono fisse in un punto imprecisato che non è il viso di Edo, e questo lo mette a disagio.

“Edooo….il mio adoraaaaaaaaaaaato compagno di baaaaaancoooo…” la sua voce da enfasi spirituale ci fa rabbrividire entrambi, mentre volta il viso verso di me e analizza la macchia sulla mia maglietta.

Per sua fortuna decide di non commentare.

“Ragazziiiiiiii… devo andaaaare a trovaaaree uno spiiiirito che abitaaa quuua vicinoooo… gli ho promeeeeesso dei dolceeeeetti…” dice mostrandoci un sacchetto di plastica bianco “Ci vediaaamoo domaniii a scuuuuolaaa… Ciaaoo…” e sia allontana salutando con la stessa espressività di uno scaldabagno. Rimaniamo a fissarla sparire nell’oscurità per qualche secondo, troppo sbigottiti per poter dire qualcosa.

“Che tipa eh?” esordisce Edo con voce isterica.

“Già” mi scappa un sorrisino.

“Erano bravi, vero?”

“Sìì! Alla fine anche tu lo devi ammettere!”

“Non ho mai avuto nulla contro Davide, anzi, è molto simpatico”

“Anche tu ti arrapi per i bravi ragazzi?”

“Ti confondi con te stessa, scema! Ho notato come lo fissavi…! Perché non glielo dici?”

Mi giro verso di lui e lo fisso come se avesse detto che la luna è fatta di formaggio.

“Stai scherzando, vero?!”

“Bè, non credo che a poterti fermare sia la paura di essere respinta, no? A quanto pare ti ha dedicato questa canzone!”

Credo che anche Edo abbia sentito gli ingranaggi del mio cervello lavorare. In fondo, se mi tratta così dolcemente, ci sarà pure un motivo… che sia… innamorato di me?

Guardo di nuovo Edo e mi viene voglia di abbracciarlo. Davide mi ama!

“Corro subito da lui!!” esclamo con il sorriso più radioso che io abbia mai fatto. Edo mi fa segno con la mano di smammare e si avvia verso il bar.

Corro tra la folla ed entro nel backstage. Ci sono moltissimi ragazzi con in mano chitarre, bassi o bacchette intenti a parlare, ma non vedo Davide.

La mia attenzione viene attirata da una porta poco aperta, da cui esce una luce. Mi avvicino tremando. OssantoStefanoetuttissanti sto per mettermi con Davide Mancinelli… la mia vita dopo questo può pure finire: morirò felice. Sento già le sue labbra calde e morbide sulle mie, le sue mani che mi accarezzano e la tutina nera che vola via… spingo leggermente la porta per entrare nella stanza.

Sto per chiamare il suo nome, ma il respiro mi muore nel petto.

In piedi contro il muro ci sono Davide senza maglietta e Bianca mezza nuda.

Si stanno baciando.

 

 

 

 

 


 

commento poco serio - il ritorno

 

Sono in anticipooooo +miracolo dei miracoli+

È che ho già scritto i capitoli fino al 4 quindi aspettare una settimana intera mi sembra… non so, sciocco? XD

Bè eccoci qui! Per inciso, avevo provato a scrivere una canzone… ma la mia vena poetica si è estinta l’anno scorso (lo dimostra il flusso di coscienza a inizio capitolo). Quindi Fake Wings  esiste davvero, ed è di Yuki Kajiura… credo faccia anche parte dell’OST di Naruto. Boh..

Finalmente è spuntato il fratellone sexy! Mi diverto a scrivere di lui, povero cristo XD che inoltre è ispirato a un mio amico… e si scopre l’inciuccio di Davide *O* anche se per capirci meglio dovrete aspettare il 4 cappy *O* Chissà com’è andato l’appuntamento di Martina la Morte con lo spirito… uhm…

 

Grazie a chi legge (già 100 *__*), a Bella4, Cherasade e __BiMbA__ per i preferiti!

Kokky, ah shory, ti ho già detto che hai preso un abbaglio XD Forse hai già capito ma quando Davide guarda le Gemelle che si spupazzando Edo, non è geloso di lui, ma di…

Non posso fare Davide stronzo. Ormai ho già pensato a tutta la storia fino alla fine, e Davide non è stronzo. Anzi, è un ragazzo parecchio sensibile. Lo stronzo sarà un personaggio che ancora non è apparso… e sarà stronzo sì *__* ghgh!

SummerBreeze, carissima! *_* Mi dispiace se forse non sono stata chiara, comunque sì, Davide e le Gemelle sono nello stesso gruppo, come ormai avrai capito bene XD La signora Lombradi l’hai inquadrata bene, mentre per quanto riguarda le zeppole sono dei dolci davvero buonissimi =ç= (http://digilander.libero.it/raspberry07/14zeppole.jpg). Eddino non un genio, è uno stupido di dimensioni colossali XDD Grazie per il tuo appoggio, le tue recensioni mi fanno sempre morire dal ridere XDD

Mello sexy doll, ma ciao XD Innanzitutto grazie dei complimenti, non me li merito affatto! Anche io amo lo yaoi, sai °ç° però non aspettatevi scene d’amore approfondite é_é del resto il punto di vista è di Dalia e dubito che se mai Edo e Davide faranno qualcosa lo faranno proprio davanti a lei XD e poi ho specificato nella presentazione che in questa storia lo shonen-ai (già leggero di per sé) è praticamente inesistente… inoltre questa è la storia d’amore di Dalia con ****! Se fosse stata tra quei due sarebbe stata diversa *ç*

Spero di sentirti ancora ^___^

 

Ognuno, nella sua piccola parte, può contribuire a farmi felice.

Basta cliccare quella piccola frase in fondo alla pagina… Quel carattere tenero e blu che dice gentilmente Vuoi inserire una recensione?, non vi ispira a essere più buoni?

Allora forza, fatemi sapere cosa pensate, sono curiosa!

 

 

Cosa succederà nel prossimo capitolo? Come prenderà Dalia la storia di Davide e Bianca? E Edo che cosa farà? Perché impedirà a Dalia di controllare se in camera sua ci sono i ladri? (XD) E, soprattutto, Martina riuscirà a non allungare più le vocali?

Tutto questo, e anche altro (sisi anche altro) nel prossimo capitolo! XD

Stay tune!

Oddei mi sento tanto Beautiful XD

Alla prossima!

   
 
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