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Autore: _missMalik_    30/06/2014    10 recensioni
"Nessuno l'ha accompagnata signorina?"
Ed ecco altre lacrime, come se non bastassero tutte quelle che aveva già versato nel mese precedente, per poter accettare l' improvviso e drastico cambiamento nella sua vita! Di certo non aveva mai pensato di abbandonare o di addirittura uccidere il suo bambino; per quanto potesse esser stato uno sbaglio era pur sempre figlio suo e anche se le apparteneva da poco a quel piccolo essere che viveva dentro sé già voleva un gran bene.
"No" rispose con voce flebile.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era chiara come il sole l'infatuazione che Haley nutriva nei confronti del ragazzo più ambito dell'istituto. Avevano frequentato assieme molti anni di scuola, durante i quali non si erano mai cercati, mai scambiati sguardi o parole; eppure, in un giorno di un mese fa, proprio nella settimana in cui il loro comune migliore amico era assente, il ragazzo, il famigerato Zayn Malik, le si avvicinò e come se fossero sempre stati uniti da un rapporto d'amicizia le rivolse la parola.
"Ciao Haley, come va?" la ragazza si sorprese, non sapeva che Zayn conoscesse il suo nome.
" Ciao-rispose timida-bene, come vuoi che vada."
" Bene. Senti volevo chiederti: ti andrebbe di uscire con me questo sabato?" La ragazza sorpresa più che mai, iniziò ad avvampare ed ad arrossire; in preda al panico non accettò subito bensì rimase muta, poi con un sonoro ed efficace “SI” acconsentì.
Non appena Zayn ebbe girato l'angolo, intento ad andare nella classe di chimica per seguire la lezione, Hal prese il cellulare dalla tasca dei suoi stretti jeans e con agilità scrisse un messaggio all'unica persona in grado di aiutarla in quella situazione: Keira, nonché sua migliore amica. Era l'unica che l'avrebbe potuta aiutare a scegliere l'abito adatto e ad organizzare il tutto per l'incontro tanto atteso. La risposta non tardò ad arrivare e le due decisero che nel pomeriggio si sarebbero incontrate e avrebbero comprato tutto l'occorrente per rendere Hal più meravigliosa del solito. Tra una lezione e l'altra, la giornata scolastica terminò ed Hal presa da una felicita irrefrenabile, si lanciò fuori dal cancello scolastico, dove ad attenderla c'era un'elegante e composta ragazza; Hal avrebbe riconosciuto ovunque quel fisico slanciato e perfetto, reso tale da tante ore spese all'interno della sala prove della scuola di danza più famosa di tutta Bradfort. Con uno scatto agile, raro in una persona come Hal che di agilità e grinta ne aveva poca, le si avvinghiò al collo e le sussurrò:
" Oh Dio Kei non ci posso credere, finalmente è giunto il mio momento, finalmente mi ha notata!"
" Hal te l'ho sempre detto io!" Era proprio vero… Kei era la positiva tra le due, era sempre quella pronta a vedere il buono e il giusto in tutto. Hal le stampò un bacio sulla guancia sinistra. Erano sempre state così, sin dal primo momento in cui le loro anime si erano unite, avevano capito che tra loro le parole non valevano nulla, bastava uno sguardo a far capire ad una delle due cosa andasse bene o storto nell'altra: erano i gesti a parlare per loro. Si incamminarono entrambe presso casa di Hal per pranzare, poi munite di carta di credito, si avviarono al centro commerciale più fornito della città. Non si osa dire quanti negozi avessero visitato prima di entrare in quello fatale. Lì trovarono l'abito adatto; dopo varie prove Kei, in veste di consulente di moda fidata, passò tra le mani dell'amica un abito corto, di raso rosa. La ragazza ammaliata dall'abito entrò nell'unico camerino disponibile e con movimenti frettolosi, dettati dal desiderio di provare quello splendore, si infilò il vestito. Non osò guardarsi allo specchio, avrebbe voluto vedere il giudizio all'interno di occhi altrui. Non appena uscì dal camerino, si voltò verso l'amica e con una giravolta le fece notare l'effetto completo. Kei, che aveva avuto l'onore di vedere l'amica in tutte le sfaccettature possibile, non credette ai suoi occhi: la riccia bruna dalla candida pelle che le era davanti, nonostante non avesse mai creduto ai giudizi positivi che la gente talvolta le offriva, era davvero splendida fasciata in quella stoffa. L'abbracciò e con degli spintoni la portò dinanzi al grande specchio che il negozio offriva loro.
"Guardati Hal sei splendida, se quella sera non cadrà ai tuoi piedi, giuro che gliela pago io una visita dall'oculista!" le sussurrò piano.
" Smettila di scherzare, è importante per me."
" Non scherzo per niente, ora muovi quel culo e vai a pagare quest'abito, ho delle scarpe adatte da poterci abbinare, te le presto volentieri" le riferì Kei.
" Grazie" e così dicendo l'abbracciò; poi si incamminò alla cassa.
Ritornata a casa ormai a tarda ora, decise di chiamare la sua fidata estetista con la quale prese appuntamento per il giorno seguente; sgranocchiando un pacco di patatine si andò ad adagiare sul suo comodo letto ad una piazza e mezza e, dopo la rituale telefonata per la buonanotte con il suo amico Liam, si addormentò. Inutile dire che sabato arrivò presto e in men che non si dica arrivò anche l'attesa serata e con essa i dovuti preparativi: Hal si fece una lunga e rilassante doccia, indossò l'abito, si legò i capelli in un elegante chignon, indossò dei pendenti e calzò le decoltè argento prestare da Kei. Le lancette dell'orologio, posto sulla parete della grande cucina scorrevano veloci e con un breve invito la ragazza si apprestò a congedare Keira.
" Muoviti non vorrei ti trovasse qui al suo arrivo che diciamo avverrà tra esattamente, vediamo un po'- e cosi facendo si sporse verso l'orologio- cinque minuti. Cavolo è davvero tardi. Grazie Kei, sei unica" L'abbracciò e la accompagnò alla porta. Attese seduta l'arrivo del suo cavaliere che puntale come uno svizzero, alle otto come era stato prestabilito precedentemente, suonò il campanello della dimora Appleby.
La ragazza si precipitò alla porta, si diede une veloce aggiustatina e poi diede il benvenuto a Zayn, che con ulteriore disinvoltura, della quale la ragazza non riusciva mai a capacitarsi, le baciò la guancia che subito andò a fuoco. Chiusa la porta, si avviarono verso l'auto con la quale raggiunsero in un quarto d'ora di tragitto, un ristorantino italiano molto elegante e accogliente.
Ad accoglierli ci fu il mètre che fece li accomodare in un tavolo piuttosto appartato, prenotato a nome del signor Malik. Con voce segnata dalla stanchezza il cameriere, che arrivò non appena i due giovani si sedettero, chiese loro cosa volessero ordinare; sfogliando le pagine dell'ordinato menù la scelta di entrambi ricadde sui piatti del giorno: lasagne e sformato di patate con pancetta. Contro ogni aspettativa di Hal la cena fu molto piacevole; aveva sempre pensato che lui fosse una zucca vuota, un bell’involucro senza contenuto; invece Zayn non solo era bello, ma anche molto intelligente, informato su qualsiasi argomento di attualità, accanito lettore, quindi tra loro la conversazione fu facile da iniziare e per tutto il tempo non fecero altro che parlare, parlare, parlare… Da perfetto gentiluomo, una volta saldato il conto, l’aiuto ad alzarsi e ad indossare il soprabito; poi le aprì lo sportello dell’auto, la fece accomodare, lo richiuse e guidò fino al parco. Arrivati lì Hal fu colpita da uno scenario spettacolare! Il parco era stato addobbato a festa: le panche erano state ornate con nastri rosa confetto, i pali erano circondati da miniluci che illuminavano a giorno l’atmosfera; era stato montato per l’evento un piccolo palchetto dove tre uomini panciuti suonavano una dolce musica da carillon. Estasiata, ma allo stesso tempo confusa Hal guardò Zayn e gli disse:
Come mai mi hai portato qui? Non possiamo restarci! Sicuramente starà arrivando qualcuno, altrimenti non mi spiego il perché di tutto questo scenario stile ballo dell’ultimo anno! Ti prego andiamo via! Non vorrei venisse qualcuno a cacciarci!
Stai calma Hal, questo è tutto per te! Ho organizzato tutto io! Ho perfino chiesto a Kei di che colore fosse il tuo vestito, in modo che gli addobbi non cozzassero con la principessa della serata! Non dobbiamo andare via… almeno che tu non lo voglia!
No”- rispose la ragazza troppo rapidamente, arrossando in volto- “ma perché lo hai fatto? Non mi conosci neanche! Non sai niente di me! Non sai cosa mi piace, cosa detesto, non sapervi neanche se avrei apprezzato tutto ciò! Potevi anche aver speso tutti questi soldi per niente, sai? Non sono una romantica, solitamente!!!
Non penserai mica che ho fatto questo se prima raccogliere informazioni!!! Non sono così sprovveduto! Ho pensato a tutto e diciamo che sono stato aiutato…
Da chi?
Eh si dice il peccato, ma non il peccatore! È così che si dice, no?
Sì sì, si dice così, ma sputa il rospo altrimenti mi infurio!
Dai, stai calma! Per ora godiamoci lo spettacolo!
Ok, ma non finisce qui!” Così facendo la prese per mano e la fece accomodare sulla panca collocata di fronte al palchetto; una volta accomodatisi, le cinse le spalle con il braccio e con un cenno della testa diede il via al piccolo concerto dei tre suonatori, che con grazia eseguirono alcune delle colonne sonore dei film, più amati da Hal. Sembrava proprio la serata perfetta! Il luogo era perfetto, l’abito era perfetto, il ragazzo era più che perfetto e anche il tempo sembrava essere dalla loro parte. Alla colonna sonora del film Armageddon, Zayn si alzò e la invitò a ballare. A differenza di Kei, Hal era negata per il ballo; nonostante ciò non poté rifiutare, anche perché il suo cavaliere non aveva la fama di essere un grande ballerino! Ballarono stretti stretti e non furono poche le volte che si pestarono i piedi, ma Hal non seppe badarci tanto era felice. Ma il bello doveva ancora arrivare! Al termine della canzone Zayn le sollevò il viso con delicatezza e la baciò con fare esperto.
Ecco il suo primo bacio: improvviso, inaspettato e caldo; un brivido la attraversò, la trafisse, le mandò il cervello in tilt e il cuore sembrò spruzzarle fuori dal petto. Nell’incertezza decise di seguire ciò che faceva Zayn e appena lui ebbe aperto le labbra, lei lo imitò; all’improvviso sentì qualcosa di viscido in bocca che si muoveva freneticamente e intuendo fosse la lingua ne assaporò il sapore e riuscì a sentirne il profumo. Provò a fare lo stesso anche lei, ma si sentì molto impacciata perciò optò per subire passivamente la sua esperienza nel baciare. Nonostante non fosse abituata a tutto ciò capì che non ne era disgustata, anzi le piaceva il modo in cui lui con attenzione e delicatezza la baciava, la sfiorava con la lingua, le mozzicava il labbro inferiore con i denti. Era estasiata da ciò che stava succedendo e anche se erano passati pochi istanti da quando lui l’aveva baciata a quando le si allontanò, a lei parve essere un tempo interminabile. Quando lui allontanò il viso da lei, guardandolo negli occhi capì quanto fosse stato perfetto quel momento, quanto lei lo desiderasse profondamente… Terminate le esibizioni dei tre suonatori i due decisero di chiudere la serata data la tarda ora, quindi recandosi nuovamente all’auto parcheggiata nel vialetto dinanzi, si apprestarono a ritornare a casa Appleby.


CIAO RAGAZZE,
ecco il secondo capitolo.. spero possa piacere. Come vedete ho 0 commenti da parte vostra, mi piacerebbe averne qualcuno.. Per favore.. Per chi é andato al concerto com'è andata? Spero bene, io quest'anno non sono potuta andare, però una mia amica mi ha chiamata e mi ha fatto sentire You and I *-* fantastici..
Mi ricordo dell'anno scorso, dei miei pianti e dei miei sorrisi, di quando per caso incontrai Josh all'aeroporto, Sembra ieri. Spero ritornino presto.
un bacio ragazza.
Fra

  
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