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Autore: JPav    30/06/2014    1 recensioni
27 Aprile 1945 - Lo scontro che è divenuto leggenda.
Albus Silente/Gellert Grindelwald
Genere: Dark, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Disclaimer: non possiedo nè il personaggio di Harry Potter, nè quello che viene comunemente chiamato 'il Mondo di Harry Potter'. Mi dicono che JKR ne possieda i diritti. Se li avessi io, questo sarebbe una sorta di Prologo, i capitoli sarebbero più lunghi e voi mi stareste pagando profumatamente per il diritto di leggeri. Alla resa dei conti, è solo un lavoro di FanFiction.

 

 

 

IL RICHIAMO DEL LUPO

 

 

 

Berlino, 27 Aprile 1945

 

L'odore di morte appestava l'aria. Nel cuore della città che si era auto-eletta 'Capitale del Nuovo Ordine Mondiale' non risuonavano gli inni di vittoria, nè si potevano vedere le persone festeggiare. L'unica cosa percebile era l'odore di morte. Spostando lo sguardo attorno, si poteva vedere solo un caotico mucchio di detriti e macerie. In lontananza, si poteva sentire il rombo dei carri armati. Era piacevole il rombo dei carri armati, perchè copriva il lamento dei morenti e le urla straziate dei loro parenti.

 

In mezzo a questi detriti, un uomo dalla lunga barba rossa rimaneva in piedi. Se qualcuno avesse potuto vederlo, sarebbe rimasto turbato dal suo abbigliamento. Indossava un lungo abito bianco, coperto nel petto e nelle braccia da quella che poteva apparire come un'antica armatura di cuoio. Alle sue spalle, era coperto da un mantello rosso vivo. Se qualcuno avesse potuto vederlo, sarebbe rimasto scioccato che quest'uomo sostasse in piedi, al centro di una piccola piazza semi-distrutta, senza un'arma. Dopotutto, si stava combattendo l'ultimo atto di una brutale guerra solo ad un paio di isolati di distanza.

 

Ma il punto era questo: nessuno poteva vederlo.

 

La presenza dell'uomo in quella città era stata richiesta per molto tempo. Da anni una piccola parte della popolazione sperava che quell'uomo dalla lunga barba rossa entrasse in città. Da anni tutta la popolazione tedesca stava soffrendo, ma solo una piccola parte riusciva a capire il perchè stesse soffrendo. Ora che l'uomo era giunto in città, quella piccola parte di popolazione si era assicurata che nessuno potesse disturbarlo.

 

L'uomo socchiuse un attimo gli occhi. Sembrava concentrato. D'un tratto, li aprì e guardò davanti a sè.

 

"Buongiorno, Gellert."

 

Dal nulla, un uomo apparve ad una ventina di metri dal primo. "Buongiorno a te, Albus. Sono sorpreso; non hai mai saputo riconoscere un uomo sotto un incantesimo di Disillusione, prima."

 

L'uomo dai capelli rossi si prese il suo tempo, prima di rispondere. "Molte cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti."

 

L'altro uomo sorrise. Era un sorriso pericoloso. "Invero, è così! Dimmi, vecchio amico, cosa ti porta in questa turbolenta parte di mondo?"

 

Il mago dai capelli rossi, chiamato Albus, stinse appena gli occhi. "E' finita, Gellert! Non hai più un esercito che ti supporti. I tuoi migliori luogotenenti sono rimasti uccisi nei combattimenti. I più intelligenti si sono arresi e sono stati trasportati in un luogo dal quale non potranno mai più scappare. Non c'è più nessuno ai quali dare ordini. Se accetti la resa adesso, farò in modo che tu non sia giustiziato."

 

"Parole audaci. Se davvero è finita, perchè hanno chiamato te? Forse il mio esercito è stato battuto, ma sappiamo entrambi che ci saranno sempre nuove reclute. Forse la gente pensa che questa guerra sia ormai al termine, eppure non hanno ancora il coraggio di incrociare la bacchetta con me. A quanto pare, il mio nome è ancora in grado di generare terrore. Dimmi, vecchio amico, sono ancora convinti che tu sia l'unico che io abbia mai temuto? Si consolano ancora con questa falsa speranza?"

 

Il mago dai capelli rossi non rispose.

 

"Mi dicono che hai ucciso Wolfe nella foresta delle Ardenne. Meriti un riconoscimento per quel giorno. Quella fu un'imboscata superbamente architettata, se mai ne ho vista una."

 

"In effetti, fu Nicolas Flamel ad organizzare l'imboscata. A me chiesero solo di occuparmi di Wolfe."

 

Il mago chiamato Gellert Grindelwald ridacchiò. "Ah, sì, posso immaginare. L'ho visto combattere contro molti maghi capaci. Era uno dei ragazzi di Durmstrang. Non era molto loquace; quando apriva bocca, di solito, era per lanciare una maledizione. So che sei rimasto ferito durante lo scontro, dico bene?"

 

Albus Silente meditò su come rispondere. "Una ferita ad un ginocchio. I curatori ci hanno messo del tempo a capire come far smettere di sanguinare quella ferita, ma ora mi sono ripreso. Ad essere onesti, ha lasciato una cicatrice piuttosto strana e particolare."

 

Grindelwald si slacciò delicatamente il mantello e lo lasciò cadere a terra. "Sono felice di sentire che ti sei ripreso. Avrai bisogno di tutti i vantaggi che puoi mettere assieme. Lasciati dire un'ultima cosa: Wolfe era un ragazzo eccezionalmente potente. In pochi anni, sarebbe diventato il mio braccio destro. Detto questo, è giusto che tu sappia che lui era solo un'ombra della mia potenza. Hai detto una sola cosa giusta da quando sei arrivato: molte cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti! Presto, di te non rimarrà che un ricordo sbiadito. Per quanto mi riguarda, la mia ascesa verso l'immortalità comincia oggi!"

 

Con ciò, i due maghi estrassero le bacchette.

 

 

 

 

Note dell'autore: eccomi con una nuova storia! Non so ancora come strutturarla, e vorrei sapere prima cosa ne pensate. Se volete, posso rendere questo il primo capitolo di una long. Ovviamente dovrò ripartire da molti anni prima, e questo resterà un capitolo-spoiler. Se invece pensate che una long di questo tipo non sia di vostro interesse, scrivetemelo nelle recensioni e pubblicherò solo lo scontro con il prossimo capitolo.

  
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