01/07/2014
1 recensioniÈ sempre stata così?
«Ma… Mikasa è sempre stata così?»
Eren corrugò la fronte e si voltò verso Connie, il vassoio con la cena fra le mani, la perplessità del momento negli occhi. «Così come?»
Alle proprie spalle gli parve di sentire i mugugnii di Sasha – non si sarebbe contenuta e avrebbe finito per riempirsi il piatto senza lasciare nulla agli altri.
Come al solito.
Connie fece una smorfia e scoccò un’occhiata a Mikasa, che si era già servita e mangiava in compagnia di Armin, non troppo distante da loro.
«Intendo poco espansiva… sai, non è una gran chiacchierona. Ho provato a parlarci, ma niente.»
«Ah, è questo» mormorò Eren, osservando corrucciato la sorella – anche se non era proprio tale, certo. «No, non è sempre stata così.»
C’era stato un tempo in cui Mikasa non aveva esitato a mostrare incertezza, perfino terrore; il giorno in cui si erano conosciuti, il giorno in cui avevano assassinato la sua famiglia. Eren lo ricordava molto bene, ricordava i tentennamenti di Mikasa, così come quella sottile apatia che le si era dipinta sul volto a causa dello shock.
E le lacrime, le sue lacrime per una nuova casa – una nuova famiglia.
Mentre si dirigevano ai propri posti, Eren studiò attentamente Mikasa, sentendo di non averla mai guardata per davvero negli ultimi anni, fin troppo ossessionato dai Giganti per pensare seriamente a come fosse prima del loro incontro.
Era allegra, solare? Normale come le bambine della sua età? Oppure dentro di sé era sempre stata la Mikasa che ora stava mangiando silenziosamente di fronte ad Armin senza rivolgergli la parola?
Eren si sedette accanto a lei guardando il proprio piatto ricolmo di zuppa; avvertì subito i suoi occhi addosso, ma provò a ignorarli.
Una bambina normale… Mikasa?
No, non poteva essere – lei era sempre stata più forte di lui.
«C’è qualcosa che non va, Eren?»
«No, è tutto okay.»
Uno sguardo penetrante, poi nulla più.
Ed Eren, con un sospiro appena trattenuto, prese il cucchiaio e lo immerse nella minestra pensando che, se anche Mikasa un tempo era stata innocente e spensierata, in quel momento non contava più.
Note dell'autrice
Saaaalve! L'ho scritta qualche giorno fa, questa, giusto perché avevo voglia di scrivere qualcosa con Eren dentro, lol. Cosa voglio dire con questa flashfic? Boh, che a Eren frega poco di ciò che era Mikasa prima di incontrarlo. Tanto che importanza avrebbe? Nessuna. In ogni caso, Eren sa bene che Mikasa è molto più fragile di quanto non possa sembrare, solo che lei riesce a nasconderlo bene, ormai, e cede solo quando è disperata per lui o preoccupata per Armin. Per il resto, è letale, stalker, testarda, egoista e altro che ora non ricordo - e la amo per tutte queste cose XD.
E... niente. Credo di aver detto tutto.
Ora fuggo! Un bacione,
Mokochan