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Autore: FrancyCece9    01/07/2014    2 recensioni
Emma ha 16 anni, una sorella gemella e una storia difficile alle spalle. Marco è il compagno di banco di Emma, non la sopporta o forse in fondo no. Rimarranno sempre Corvaglia e Ferri o diventeranno Emma e Marco?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo aver acconsentito a esibirmi una seconda volta assieme a Marco Ferri, le mie compagne di classe mi pettinarono nuovamente, come doveva essere pettinata Alice, mi misero il suo vestito, addirittura stringendolo, in pochissimo tempo, sui fianchi, mi struccarono e ritruccarono, mentre io ripassavo il testo della canzone
-E se sbaglio?- le mie ansie erano ritornate
-Macchè, con Andre sei stata bravissima, vedrai che anche con Marco andrai alla grande- mi rassicurò Flavia, una mia compagna di classe mentre mi metteva il mascara
-Devi solo stare tranquilla- disse Elena, in quel momento bussarono alla porta
-Non puoi entrare, non la puoi vedere- sentii dire da Rachele
-Avanti Rachele, fatemi entrare, mica devo sposarla- sorrisi, la voce che sentii attraverso la porta era quella di Marco
-No, no Marco, aspettala fuori- l’aiutò Giorgia battendo il cinque a Rachele
-Gio, apri questa porta e nessuno si farà male- disse ancora Marco fuori dalla porta, io mi infilai le scarpe
-Quanto sei impaziente, la vedi tra due minuti, vai a prepararti, arriva- gli disse Giorgia
-Io l’aspetto qui, non sa dove deve prepararsi- concluse Marco, io mi alzai dalla sedia, mi guardai allo specchi, i capelli raccolti in una treccia a lisca di pesce ed un fermaglio con un rosa blu, il vestito blu monospalla ricoperto di strass sul corpetto che scendeva morbido sui fianchi fino a metà coscia e le scarpe nere con cinque centimetri di tacco, Carlotta mi abbracciò
-Stai tranquilla, andrà tutto bene, divertiti- mi disse all’orecchio mentre mi stringeva a se, io la strinsi più forte
-Il testo me lo porto via per precauzione- dissi prendendo il foglio dal tavolo e ripiegandolo, Giorgia alzò gli occhi al cielo, Carlotta mi sorrise
-Non ti servirà- disse Elena sorridendomi, io diedi un bacio generale e uscii dall’aula, mi ritrovai davanti Marco, senza parole
-Sei bellissima come al solito- mi disse, io abbassai la testa imbarazzata
-Smettila non è vero- gli risposi fissandomi le scarpe, lui si avvicinò a me e mi prese il mento costringendomi a guardarlo negli occhi
-Invece è così, tutte le volte che ti vedo, m’incanto, sei sempre bellissima, sei un colpo al cuore tutte le volte, un giorno o l’altro ci rimango secco- continuò lui, io non sapevo che rispondere, mi sembrava una confessione, ma non riuscivo a crederci fino in fondo
-Dai andiamo- cambiai discorso andando verso il palco, lui mi prese per un braccio
-Cos’è non mi credi?- mi chiese lui duro
-Mi hai illuso talmente tante volte che non so più se crederti o meno- gli risposi staccandomi da lui, camminai a passo svelto fino ad arrivare all’entrata della platea, mi posizionai davanti alla porta più a sinistra, Marco stava davanti a quella più a destra, cercai di non guardarlo, mi sarei deconcentrata, ripassai
mentalmente il pezzo, me lo ricordavo tutto, sentii gli applausi del pubblico, l’esibizione prima della nostra era finita, mi voltai velocemente verso di lui
-In bocca al lupo- gli augurai sorridendo, lui si girò di scatto verso di me
-Ti amo- mi disse, il mio cuore manco un battito, non ebbi il tempo di pensare, subito partì la base, aprii la porta e lo guardai
-Now I’ve had the time of my life, no I never felt this way before- Marco uscì dalla porta assieme a me, a distanza, cantava guardandomi, io camminavo guardandolo –Yes I swear it’s the truth And i owe it all to you- continuò lui, arrivammo fino a metà platea
-‘Cause I’ve had the time of my life and I owe it all to you- dissi io prima di camminare a passo svelto verso il palco, Marco rimase a metà platea aspettando di cantare
-I’ve been waiting for so long , now I’ve finally found someone, to stand by me- Marco camminò per la restante platea mentre allargava le braccia e indicava me sul palco
-We saw the writing on the wall, as we felt this magical fantasy- cantai io mentre ballavo da sola sul palco
-Now with passion in our eyes- ci guardammo mentre cantammo assieme –There’s no way we could disguise it, secretly- mi sedetti sul palco con le gambe ciondoloni, lui arrivò sotto il palco, proprio sotto di me –So we take each other’s hand- Marco mi prese le mani e con un salto si sedette di fianco a me -‘Cause we seem to understand the urgency- mi guardò e mi fece una carezza sempre stringendomi l’altra mano
-Just remember- disse lui alzandosi e allontanandosi sul palco
-You’re the one thing- dissi indicandolo ancora seduta
-I can’t get enough of- si avvicinò di nuovo a me
-So I’ll tell you something- mi aiutò ad alzarmi, mise le mani sui miei fianchi e io le mie sulle sue spalle
-This could be love because- cantammo mentre gli saltai in braccio ancorando le gambe al suo bacino –I’ve had the time of my life, no I never felt this way before- iniziò a girare piano per il palco, un applauso quasi sovrastò la musica –Yes I swear it’s the truth, and I owe it all to you- mi mise per terra e mi allontanai da lui
-With my body and soul, I want you more than you’ll ever know- mi avvicinai a lui ancheggiando e passando le mani lungo i fianchi
-So we’ll just let it go- lui si avvicinò a me
-Yes I know what’s on your mind- mi ritrovai di fronte a lui che cantava, gli presi la cravatta, lui mi fece fare un casquet -When you say “stay with me tonight”- lo tirai vicino a me per la cravatta
-Just remember, you’re the one thing- disse lui tirandomi su, i nostri corpi aderirono l’uno all’altro, io trasalii
-I can’t get enough of- cantai soffiandogli sulle labbra, avrei voluto baciarlo, era bellissimo, in giacca e cravatta, i capelli leggermente scompigliati, il suo profumo invase le mie narici, eravamo troppo vicini, meno di cinquanta centimetri, dopo i quali, secondo il film “Notte prima degli esami” scatta automatico il bacio
-So I’ll tell you something, this could be love because I’ve had the time of my life, no I never felt this way before- ci allontanammo tenendoci per mano, poi mi fece fare una serie di piroette attorno a lui, ringraziai mentalmente i dieci anni di danza classica, serviti a fissare un punto e rimanere in equilibrio senza sembrare, alla seconda piroetta, ubriaca fino al midollo - Yes I swear it’s the truth, and I owe it all to you- incrociammo le bracci e iniziammo a girare su noi stessi tenendoci le braccia, lo guardavo, lui cantava e mi fissava, riusciva a sostenere il mio sguardo, mi ritornò in mente quel “Ti amo” detto prima, e se per una volta fosse stato sincero? Avrei potuto fidarmi di lui una volta per tutte? E se mi fossi fidata e lui mi avesse deluso un'altra volta? E se mi amasse davvero?
Continuammo a ballare e cantare fino alla fine del pezzo, quando mi tirò vicino  a lui e mi baciò davanti a tutta la platea, fu un bacio casto, ma interminabile, quando ci staccammo eravamo entrambi senza fiato, un po’ per il balletto e un po’ per il bacio, velocemente prendemmo gli applausi e facemmo l’inchino, poi uscimmo
-Corvaglia, Ferri, non sapevo steste assieme!- si meravigliò la professoressa, io guardai Marco, lui stava guardando me
-Infatti non stiamo assieme- dissi lui freddo, io mi voltai spalancando gli occhi
-Ma il bacio?- chiese la professoressa esterrefatta
-Era solo di scena, sa per prendere più applausi, ci si inventano un sacco di trucchi- disse sarcastico Marco, la professoressa lo guardò sconvolta
-Eppure dall’alchimia che ho visto tra di voi sul quel palco, avrei giurato che steste assieme, vi guardavate in modo passionale, e poi era la prima volta che lo ballavate e non avete avuto nessuna esitazione, il balletto era improvvisato ma sembrava architettato da mesi- continuò la professoressa, io guardai da un'altra parte, Marco si fissava i piedi –Bravissimi comunque- si complimentò ancora lasciandoci andare, io partii velocemente, uscii dal corridoio, imboccai le scale e andai fino all’ultimo piano e uscii sul grande terrazzo sopra la scuola, avevo voglia di urlare, ero confusa, non capivo più niente, non riuscivo a pensare qualcosa di logico e razionale, perché un minuto prima mi baciava davanti alla scuola e un secondo dopo diceva che il bacio era di scena, quando sapevamo entrambi che non era un semplice bacio di scena improvvisato?
-Emma!- sentii di nuovo quella voce, Marco, mi girai verso di lui
-Che cazzo vuoi?- gli ringhiai addosso, lui si avvicinò a me non capendo –Perché continui a illudermi, perché sento che non posso fidarmi di te?- gli dissi spingendolo indietro con le braccia, lui accusò il colpo –Che cazzo vuoi dalla mia vita? Perché proprio me, eh? Non potevi infastidire qualcun altro- gli urlai -Io ero felice prima di incontrare te, mi hai rovinato la vita- continuai, lui rimase fermo immobile dov’era –Ti odio- gli gridai addosso
-Non è vero- disse lui, gli tirai uno schiaffo in pieno volto, lui rimase zitto
-Come ti permetti? Mi hai offeso, mi hai umiliato, ingannato- gli dissi, mi prese le braccia per immobilizzarmi, ma io continuai a muovermi –Mi hai convinto a fare quella dannata scommessa, mi hai conquistata, ti sei preso quello che volevi e poi mi hai lasciato li, sola, abbandonata. Mi fa schifo solo il pensiero, che con te ho fatto una di quelle cose che ti devi ricordare per sempre, una delle tante prime volte della vita, e io, stupida l’ho buttata nel cesso con te- continuai –E ora, prima mi baci praticamente in mondovisione e poi neghi il fatto che per te sia significato qualcosa. Marco Ferri, lasciami in pace, smettila di giocare con i  miei sentimenti, sono una persona anche io cazzo, soffro anche io- ero un fiume in piena, non riuscivo a fermarmi –Non te lo meriti neanche tutto quello che ho sofferto, perché ho sofferto come un cane, perché ti amo, mi sono innamorata di te, dei tuoi occhi, dei tuoi capelli, dei tuoi modi di fare, della tua risata, amo tutto di te, e sarà scontato ma è così; e si, vuoi sapere chi ha perso quella scommessa?- gli domandai
-Quella scommessa l’ho persa io- urlammo all’unisono, io mi zittii, rimasi ansimante a guardarlo mentre mi dimenavo
-Quella scommessa l’ho persa io, ma lo sapevo già quando te l’avevo proposta, era persa in partenza, io ero già innamorato di te, mi serviva solo una scusa, un pretesto per conquistarti, e quando mi sembrava di esserci riuscito, beh come mio solito sono riuscito a rovinare tutto- mi spiegò, io mi calmai, lui allentò la presa –Ho rovinato la cosa più bella della mia vita e ho tentato di recuperare, ma tu facevi sempre muro, era impossibile per me riconquistarti, così ho provato a dimenticarti mettendomi assieme ad un'altra, una facile che ci stesse, a cui non importassero i sentimenti, per un po’ ha funzionato, ma appena ti ho rivisto tutto quello che ero riuscito a dimenticare mi era tornato in mente- continuò lui –Emma io ti amo, davvero, questa volta lo dico seriamente, ti amo per come sei, per come mi hai fatto diventare. Grazie a te ora ho ritrovato la fiducia nelle persone, capisci, mi hai aiutato tu- mi disse, io lo continuavo a fissare
-Ti sono servita come psicologa, mi fa piacere- gli dissi sprezzante iniziando a dimenarmi, lui strinse la presa e lottò contro di me
-Ma allora non capisci un cazzo! Avevi ragione tu,io non mi fidavo di nessuno, giocavo sempre in difesa, tu mi hai aiutato a superare le paure che avevo da quando è morto mio padre, grazie a te sono riuscito ad andare a trovare mio padre sulla tomba, ad entrare di nuovo in una macchina, senza di te, io non ce l’avrei mai fatta. Io ti amo e voglio stare con te, se mi vuoi ancora, voglio amarti per quella che sei veramente- disse lui, poi rimase in silenzio, io lo fissavo, occhi negli occhi, ci avvicinammo ancora di più fino a sentire i nostri respiri, lo baciai e con quel bacio decisi di fidarmi un ultima volta di lui, perché lo amavo davvero e per la prima volta nella mia vita mi sentivo libera e felice



Angolo dell'autrice:
Eccomi tornata con (ahimè) l'ultimo capitolo di questa storia, eh già, Emma e Marco hanno avuto il loro happy ending e io dopo quasi due anni ho finito questa storia che porterò sempre con me. Mi sento di ringraziare tutti quelli che l'hanno letta, quelli che l'hanno recensita, chi l'ha messa tra le preferite, chi tra le ricordate. Ringrazio in particolar modo chiunque mi abbia ispirato, amici e non. Infine un ringraziamento speciale alle mie amiche Arianna, Chiara, Virginia, al mio amico Marco per essermi stati vicino durante questa storia, grazie Ari per averla letta tutta.Ringrazio anche i miei personaggi ai quali mi sono affezionata e faranno sempre parte di me. E dopo tutto questo, permettetemi di fare un ringraziamento speciale alla mia migliore amica Vanessa che potrebbe essere in qualche modo la co-autrice di questa storia, grazie per avermi sopportato, supportato, aiutato e aver letto fino in fondo questa storia.(pensavi mi fossi dimenticata di te eh?) Vi voglio bene
Ci vediamo alla prossima storia
Grazie a tutti
Un bacio
Francesca
 
  
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