Ho le sue labbra dure e carnose nelle mie, nemmeno so il suo nome, non so nulla di lui, ma lui mi sta appena baciando. Incomincio ad innervosirmi e gli mollo una ginocchiata nelle parti basse. Lui si tira subito indietro con un espressione sofferente. 
Io lo guardo incavolata e gli dico :

' Come ti sei permesso a baciarmi!!!'

' Ti ho baciata, perchè mi andava, tutto qui'

' Mi hai baciata perchè...ti...andava...'


Il nervosismo è alle stelle, e la sensazione ritorna senza pensarci due volte, vedo che lui mi guarda incuriosito mentre mi trasformo. Ho le mani stese davanti a lui, pronte per perforarlo con le schegge di ghiaccio, ma lui non si scompone di una virgola, è sempre tranquillo, e non riesco a capire come mai. Lascio il pensiero a dopo e cerco di avvertirlo :

' Non ti avvicinare mai più a me. Vai via dalla mia vita!'

' Non hai capito, sono l'unico che ti puo' aiutare!'

' Non ti credo!'

' Prova ad usare il tuo potere su di me '

La prendo come una sfida, e subito gli incomincio a lanciare schegge e questa volta anche vento gelido. Ma lui vedo che mi guarda solamente, non hanno nessun effetto su di lui, lì abbatte all'istante gli attacchi. Perchè? Chi è lui?

Alza leggermente il volto e vedo gli occhi neri diventare giallo chiarissimo. Indietreggio e lui con il solo sguardo batte un suo attacco e sento dentro di me, sciogliermi e mancare l'aria. Il suo potere è troppo forte e io svengo.


Sento sotto la mia testa qualcosa di morbido, apro lentamente gli occhi e vedo che sono appoggiata alla persona di poco fa.
Io mi alzo subito e con occhi arrabbiati dico:

'Ok, ho capito che devo fare quello che mi dici. Non posso nemmeno batterti sei troppo forte per me.. Ma almeno dimmi il tuo nome,'

' Mark'

' Charlotte'

' Si lo so. Allora Charlotte ora dovremmo andare in un posto piuttosto lontano. Incominciamo ad incamminarci'

' Aspetta dimmi dove dobbiamo andare '

' Al castello del ghiaccio...Ti aiuterò a disfarti dei tuoi poteri e vivere libera per sempre '

' Davvero? '

' Si davvero, ma tu stammi sempre accanto, perchè i pericoli che da ora in poi, saranno sempre più forti.'

' Quindi dovrei incominciare a fidarmi di te...'

' Si '


Mi viene il ricordo dei miei, e subito dico a Mark:

' Prima di andare, voglio vedere come sta la mia famiglia e mia madre '

' Se vuoi possiamo andare '

' Ok grazie '

Stiamo andando all'edificio ovviamente occultati, mentre camminiamo non smetto di farmi la domanda ' posso fidarmi di lui ?'. Vedo l' edificio davanti a me e vedo mia madre e mio padre con tutti gli altri in terrazza che parlano. Incomincio a piangere e mi getto a terra. Mark si gira e si abbassa difronte a me. 

' Stanno tutti bene , possiamo andare '

' Si l'ho visto'

Mi alzo e guardo con tristezza la mia famiglia mentre mi allontano. Mentre camminiamo mi faccio coraggio a dire qualcosa a Mark:

' La mia famiglia, quella vera intendo.. è morta? '

Si gira e mi dice all'orecchio:

' Non parlare mai della tua vera famiglia,quando stai fuori! comunque se ti può stare meglio.... Si è viva '

D'istinto l'afferro di un braccio e dico:

' Non mi stai mentendo vero?'

' Io non sono come la tua famiglia!. Non ho motivo di mentirti!'

Lascio la presa e ricomincio a camminare affianco a lui, verso un viaggio pieno di verità e intrighi.