Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Gaia_0703    02/07/2014    1 recensioni
Quinto anno ad Hogwarts. Hermione si trova a fare i conti con il proprio cuore per scegliere la cosa giusta da fare, o meglio, la persona giusta da scegliere. alla scelta seguirà una domanda: riesci a sentire il mio cuore?
Genere: Fluff, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hermione era tornata tardi nel suo dormitorio quindi aveva messo da parte la lettera per leggerla il mattino seguente, Ginny era arrivata poco dopo di lei e si era messa a dormire come l’amica. Il mattino dopo il ballo Hermione pensò che non gli era mai sembrato così difficile alzarsi dal letto. Si cambiò, si struccò e notò con piacere che il suo viso era tornato normale; dopo aver rifatto il letto si sedette e prese la lettera dal comodino per leggerne il contenuto.
 
Cara signorina Granger,
speriamo vivamente che le sia piaciuta la serata di ieri e che il cibo sia stato di suo gradimento. Ora, dopo i convenevoli, sarei lieto di comunicarle le regole dei giochi che si svolgeranno il prossimo fine settimana; naturalmente so che lei conosce bene quelle del Quiddich ma questo gioco è leggermente diverso. Come ben sa, il Boccino è una pallina molto veloce che non tutti sono capaci di prendere, per questo,  abbiamo scelto come prima prova quella che si rivelerà essere una gara di “prontezza di riflessi e agilità”;  per mettere al pari tutti gli studenti abbiamo deciso che i gareggianti avranno a disposizione le scope “nimbus 2001”, non troppo veloci ne troppo lente. Il gioco si svilupperà in questo modo: ci saranno un boccino e due bolidi. Un giocatore sarà in possesso di mazza per aiutare il suo compagno a non cadere dalla scopa per via del bolide della squadra avversaria. Il bolide subirà un incantesimo che permetterà al battitore di controllarlo; ogni coppia avrà un bolide e una mazza per difendere e il campo sarà diviso in quattro in modo che si possano giocare più partite. Chi prende prima il boccino vince. Entro giovedì saranno comunicati gli orari in cui dovrete presentarvi, inoltre dovrete scrivere su un foglio il ruolo che coprirete durante la competizione e il vostro nome (quello che avete scelto per la gara)che poi consegnerete al vostro coordinatore. Per la divisa non si preoccupi, signorina Granger, se non ne possiede già una troverà una divisa della scuola ai piedi del suo letto il giorno della competizione. Quasi dimenticavo, dovrete scegliere un nome per la vostra squadra che deve essere composto almeno da due parole, una deve rappresentare qualcosa del mondo della magia magico e deve essere presente sul foglio che deve conegnare alla professoressa Mc Granitt.
Con ossequi,                                 Albus Percival Wulfric Brian Silente
 
- Merda!- impreco la riccia Grifondoro.
- Herm… che hai da brontolare di mattina? – chiese Ginny, che si era appena svegliata.
-nulla, solo che preferivo non gareggiare nella prima prova. Sicuramente sarò una schiappa però almeno Mark sa giocare.
- Mmh- replicò la rossa alzandosi e andando in Bagno.
Hermione guardò l’ ora.
- per Godric! Ginny è tardissimo, sbrigati o non arriveremo in tempo alle lezioni!
- Herm sono soltanto le undici meno dieci!
- dobbiamo anche incontrare Ron e Harry, lo sai che odio il ritardo quindi sbrigati!
- si, si. Tu scendi io ti raggiungo.
-mi raccomando!
La ragazza scese nella sala comune per aspettare Ron ed Harry. Si era seduta sulla poltrona quando vide spuntare una testa rossa dalle scale. “Ron” pensò, ma invece di Ron la accolse il sorriso sgargiante e scherzoso di Fred.  – Ciao Hermione! È tantissimo che non ci vediamo!
La salutò il ragazzo.
- ciao Fred! Come stai?
- me la cavo. Tu?
- benone. Ho saputo che la Umbridge vi ha messo in punizione.
- oh si. Niente di che ma credo che se ci facciamo mettere in punizione di nuovo ci sequestra le scope.
- anche a voi a fatto scrivere con quella stramaledetta penna?
- si ma ormai la ferita è quasi guarita.
- dovreste denunciare tutto a Silente!
- no non ce ne è bisogno. Piuttosto, come ti è sembrato il ballo? Io mi sono divertito molto, la ragazza che è con me è molto simpatica.
- io mi sono divertita tantissimo! Che nome ti sei dato?
- Miles Moore. Ho detto alla mia partner di chiamarmi Les. Il tuo qual è?
-  Io sono Penelope Light, detta Nel. Il mio partner si chiama Mark Dunningtone, come si chiama la tua?
- Grace Thompson. È tosta.
- sono felice per te;  Mark è dolcissimo e simpatico.
-  Abbiamo beccato delle serpi molto strane Hermione!
- puoi chiamarmi anche Herm, se ti va.
- si. Non credo che ci sia un abbreviazione per il mio nome ma va bene così. Per questo ho scelto Miles.
- mi piace il nome Miles. Anche Les non è male come abbreviazione però.
Dopo poco ci furono dei passi sulle scale ed arrivarono Harry e Ron.
- Mi ha fatto piacere la nostra chiacchierata Herm. Dovemo rifarlo qualche volta.
- quando vuoi, Fred. Ora ti saluto perché vado a mangiare. Ci vediamo.
- ciao Hermione.
Hermione salutò Fred e poi si avviò in sala  grande. Non avevano nemmeno fatto colazione, ma ormai era tardi. Dopo pranzo il tempo volò fra le lezioni di trasfigurazione e Erbologia ed arrivò il momento per Hermione di incontrare Mark; quindi entrò in un bagno e si trasfigurò il viso e i capelli che lasciò sciolti. Le comparve un biglietto in mano “sono Mark. Volevo chiederti se posso portare un amico. Se tu sei d’accordo, quando abbiamo finito di parlare della gara gli dico di venire” Hermione buttò un “Si” veloce sulla carta e lo rimandò indietro.  Dopo poco arrivò nel cortile interno e vide Mark che, seduto sull’erba, la stava aspettando.
 
Mezz’ora prima, dormitorio Serpeverde
 
Draco stava leggendo, ormai aveva finito da almeno un mese il romanzo che sua madre gli aveva regalato e adesso stava leggendo un altro libro. Aveva preso in prestito dalla biblioteca una copia de “il Quiddich attraverso i secoli” e si stava documentando sulle origini del boccino per captarne qualcosa di utile.  Dopo poco Blaise, il suo migliore amico, entrò nella stanza senza bussare facendo alzare la testa al biondo Serpeverde.
- ascoltami bene, io ora chiedo a Penelope se puoi venire. Se lei è d’accordo ti mando un biglietto. Ok?
- si. – rispose lui continuando a leggere
- per Salazar, Draco! Ascoltami quando ti parlo!
- si ho capito!
- per favore, lascia qui la tua acidità e il tuo cattivo umore quando vieni. Se vieni. Ora chiedo.- scrisse un fogliettino è lo inviò aspettando la risposta da Nel che arrivò subito.
- ha detto di si. Ora vado. Cia’-
Lui stava ancora leggendo quando Blaise era uscito ma in realtà la sua mente lavorava frenetica, aveva intenzione di fare una bella figura quindi si impegnò per qualche minuto a sostituire il suo ghigno Made in Malfoy con un bel sorriso. Si immaginava già la ragazza davanti a se con un sorriso altrettanto bello, ma doveva ricordarsi che quello non era il suo vero aspetto. Con questo avrebbe fatto i conti dopo.
 
- Ciao Mark!
- ciao Nel. Sei stupenda anche con la divisa scolastica.
- grazie. Anche tu non sei male- rispose lei arrossendo e sedendosi davanti a Mark
-allora, hai portato la tua lettera?
- certo. Eccola qua.- disse lei tirando fuori la sua lettera
- Silente non ci ha detto che dobbiamo dare un nome alla squadra.
-Però scommetto che voi non sapete che durante la gara dovremo indossare anche i nostri braccialetti e che dovremo attaccarci un mini-boccino in allegato con la lettera.
- ma a me non lo ha dato.
- lo so, Nel. Lo ha dato a me. Eccolo. – la ragazza guardò attentamente il piccolo ciondolo, era verde ed aveva le ali rosse. Lo mise nella borsa.
- sai che tipo di incanto verrà applicato sui bolidi?- chiese lui
- non ne ho idea. Ma so che farò una brutta figura comunque. Tu in che ruolo giochi meglio? Battitore o Cercatore?
- non posso dirti il mio ruolo nella squadra ma mi trovo meglio come battitore. Inoltre ho sicuramente più forza di te quindi ti difenderei meglio. Se vuoi possiamo allenarci questa settimana, magari così potresti sentirti più sicura.
- credo che sia la cosa migliore e poi non ho mai giocato a Quiddich.
-tranquilla non è difficile. Vuoi che ti spieghi le regole?
- no. Le conosco, ho preso molte volte il Quiddich attraverso i secoli quindi posso dire di conoscerle abbastanza bene.
- dove potremmo allenarci?- Hermione si mise a pensare, potevano usare la stanza delle necessità ma doveva vedere quando c’erano le riunioni dell’ES.
- non lo so. Quante volte dovremmo vederci?
- almeno tre da qui al termine della prova.-  Hermione cercò di ricordarsi quando aveva la riunione con l’ES, ma dato che non le veniva in mente con fare non curante tirò fuori il suo Galeone e sbirciò la data. – io giovedì non posso.
- mercoledì, venerdì e sabato?
- si, a me va bene.
- ma dove ci incontriamo?
- Mmh…- Hermione fece finta di pensarci su un attimo anche se sapeva bene la risposta. – Potremmo incontrarci nella stanza delle necessità. Spero  che tu sappia cos’è.
- si,la conosco. Va bene allora è deciso.
- a che ora?
- dopo le lezioni così fino a cena possiamo allenarci. – si fissò la mano per qualche secondo  – finchè non ti stanchi, quando ti sei stancata smettiamo, così decidiamo anche il nome della nostra squadra – aggiunse poi notando l’occhiataccia  che la ragazza gli aveva lanciato.
- puoi chiamare il tuo amico se vuoi.- rispose invece lei. Mark scrisse un bigliettino che inviò e dopo qualche minuto si unì a loro un ragazzo con i capelli nocciola e gli occhi grigio tempesta. Hermione guardò i suoi occhi e sbiancò leggermente. Le sembrava di averli già visti, ma non a scuola, da qualche parte e questo la inquietava  – Piacere, io sono Will Campbell. Ma puoi chiamarmi Will o Bell- disse salutando la ragazza con un sorriso. “oltre che carino è anche gentile” pensò Hermione “ricordati che quello non è il suo vero aspetto” le disse una vocina. – il piacere è mio, mi chiamo Penelope Light. Puoi chiamarmi Nel. – rispose  cordiale
- allora Nel, facciamo un po’ di conoscenza ti va?
- si. Dunque qual è la tua materia preferita, Bell?
- pozioni. Credo che pozioni sia la materia dove vado meglio e quindi è la mia preferita. Immagino che la tua sia trasfigurazione. Vero?
- assolutamente no. – rispose lei divertita – il fatto che vado molto bene in quella materia non significa che sia la mia preferita. Comunque sono Incantesimi e Antiche Rune.
- immagino che il cappello parlante abbia avuto molta difficoltà a smistarti.
- in effetti si. Per lui io andavo bene per tutte le casate ma alla fine a scelto lo stemma rosso per me.
- con me non ha avuto dubbi, appena ha toccato i miei capelli ha urlato “Serpeverde” con una voce alquanto strana. – fece un verso nel tentativo di imitare il cappello ma finì quasi per strozzarsi con la sua stessa saliva facendo scoppiare tutti a ridere.
- inizi a starmi simpatico Will.
- ne sono contento. Conosci per caso una ragazza che si chiama Emery Knight? È la mia compagna e credo che sia una serpe mancata.
-Emery?? È la mia migliore amica e condividiamo la stanza.- “me la pagherai Emery. Non mi potevi dire che era la tua migliore amica??” pensò Will.
- beh, ha un bel caratterino.- disse invece
- dato che state facendo amicizia velocemente, proporrei un uscita a Hogsmeade insieme, porta anche la tua amica se vuoi.- si intromise Mark –sono l’unico che non la conosce e mi farebbe molto piacere.
- a me va bene, domenica? –chiese Hermione
- si, dopo la gara. Così ci conosciamo meglio.- rispose il ragazzo.
A un certo punto notarono che tutti gli studenti si stavano raggruppando –deve essere ora di cena- commentò Will
- Si, sono le otto. Io ragazzi devo andare. Ho un appuntamento con i miei amici. Ciao Mark, ci vediamo mercoledì. Will è stato un piacere conoscerti, credo che diventeremo ottimi amici, ci vediamo domenica alla gara. – rispose sbrigativa lei salutandoli e dirigendosi verso il bagno più vicino. Mentre camminava ripensò alla frase che aveva detto “credo che diventeremo ottimi amici”. “Magari anche qualcosa di più” si disse. Quello non è il suo vero aspetto. La frase le appariva chiara nella mente come se fosse scritta su un cartello bianco. Arrivò in bagno dopo quella che sembrava un eternità e fece tornare il suo viso normale per poi andare in sala grande. Aveva bisogno di parlaare con Ginny. Appena la individuò le corse incontro.
- Ginny, ho bisogno di parlarti.
- dimmi pure Hermione.
-… in privato...
-ok.- disse uscendo – è successo qualcosa di grave?- chiese preoccupata
– no, stai tranquilla. Non volevo spaventarti. Ascolta, oggi mi sono vista con Mark- iniziò Hermione.
- e quindi? dove sta il problema?- chiese Ginny perplessa –fammi finire. Lui ha portato un duo amico, si chiama… Will- disse
 –Campbell? Will Campbell? L’altra sera non faceva che fissarti ma è un bravo ragazzo.
- si, lui. Sembrava molto interessato a me e quando ho salutato Dunn dicendo “ci vediamo mercoledì” è trasalito. Io non so come comportarmi...
- è tutto questo il problema? Come si è’ comportato con te?
- si è comportato molto bene, è stato gentile, cordiale e sarcastico ma non è solo questo il problema.
- allora qual è?
- Ginny… i suoi occhi. Io li ho già visti da qualche parte ma non a scuola. Mi fa paura…
- posso chiedergli se ha cambiato il colore dei suoi occhi per la gara. Non capisco per quale motivo debbano farti paura
- Ginny… la sfumatura dei suoi occhi… va dal grigio del mare in tempesta all’azzuro magnetico del cielo…  non so dove l’ho vista.
- hai paura dell’ignoto? Hai paura di scoprire dove li hai già visti?
-si
- allora fai una cosa. Immagina di averli visti in un posto molto familiare a te, magari immagina una persona con quella sfumatura e convinciti che è li che li hai visti, li hai visti ed erano talmente belli che ti sono rimasti in testa. –Hermione ci provò e si sentì subito meglio.
- sto meglio, grazie. Ah, mi ha detto Mark che dopo la gara possiamo andare a Hogsmead; io, lui, Will e, se vuoi, tu.
-io? ma…
-Ha detto esplicitamente che vuole conoscerti. – la interruppe la mora
- quindi non mancare- concluse poi, dirigendosi a cena.
 
Draco era seduto a tavola con il suo aspetto di sempre, vide la Mezzosangue arrivare e trascinare la Weasley femmina fuori dalla sala. Aveva di meglio da fare che impicciarsi ma voleva sentire comunque quello che dicevano quindi decise che dopo un po’ si sarebbe alzato con la scusa di andare in bagno e si sarebbe disilluso per ascoltare meglio. Nel frattempo pensava. Pensava a Penelope, agli occhi di Penelope. Se non fossero del colore dell’oro colato avrebbe potuto dire di aver visto il cielo nei suoi occhi. Ma non era questo che l’aveva colpito. Lui li aveva già visti . Non lo sapeva dove ma era certo di aver già ammirato l’oro di nei suoi occhi, in un certo senso gli faceva paura il pensiero di scoprire questa informazione. Si alzò e uscì dopo aver biascicato un “vado in bagno”. Si disilluse e si appiattì contro il muro per sentire
-…non so dove l’ho vista.
- hai paura dell’ignoto? Hai paura di scoprire li hai già visti?
-si
- allora fai una cosa. Immagina di averli visti in un posto molto familiare a te, magari immagina una persona con la stessa sfumatura di cui mi hai parlato e convinciti che è li che li hai visti, li hai visti ed erano talmente belli che ti sono rimasti in testa…
Non sapeva di cosa stavano parlando ma appena avrebbe avuto l’occasione avrebbe rinfacciato alla Mezzosangue quella paura; prima però doveva scoprire qualcosa di più.
Ma ancora non sapeva che lei aveva la sua stessa paura.
 
 
 
 
Note:
bene! Siamo arrivati  alla fine di questo travagliato capitolo. Dove avranno già visto i rispettivi occhi? Chi vincerà la gara? Cosa succederà? Scoprirete tutto, nel prossimo capitolo. RECENSITE!
Gaia_MissMalfoy
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gaia_0703