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Autore: SpaccioSupra    02/07/2014    1 recensioni
TRATTO DA ALCUNI CAPITOLI.
-mora stai rompendo i coglioni- disse annoiato
-non chiamarmi mora.- dissi in modo minaccioso.
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-sei peggio di una scaricatrice di porto, ma ti amo anche per questo.
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-sei il mio coglione- dissi in modo dolce
-e tu sei la mia stronza- disse baciandomi subito dopo
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-ti amo- disse sussurrando
-anch'io- dissi allo stesso modo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiudo la porta di casa e rispondo a telefono che stava squillando.

-pronto nonna?- dico io
-amore dove sei?-
-nonna sto arrivando. Sono appena uscita di casa. Dammi il tempo di prendere la macchina e sono da te- le rispondo.

Nel frattempo avevo chiuso la porta a chiave e non accorgendomi di una bimba che rideva nella porta accanto mi giro saltando in aria

-oh mio dio che spavento! Nonna sto arrivando- chiudo la chiamata e mi avvicino alla bimba bionda che rideva.
-oh ciao bella bimba tu chi sei?- le chiedo dolcemente
-io sono Lux- dice timida -tu chi sei?- mi chiede mettendosi la manina davanti alla bocca
-piacere di conoscerti Lux, io sono Lex- le sorrido -che ci fai qui tutta sola?-
-sto aspettando il mio fidanzato- sorride

-Lux dove sei?- sentiamo una voce roca avvicinarsi alla porta

Esce il ragazzo riccio che c'era in albergo

-eccoti!- esclama. Poi si gira verso di me -ehilā guarda chi si rivede- mi sorride 
-ciao č un piacere rivederti! Tu sei il fidanzato di Lux?- dico l'ultima parte ironicamente
-si ahaha queste peste č la mia bellissima principessa- ride lui -comunque piacere io sono Harry, Harry Styles- si presenta
-so chi sei- sorrido -io sono..-
-Lex Williams, so anch'io chi sei- scoppiamo entrambi a ridere
-ora vado. Č stato un piacere conoscervi- li saluto
-ciao Lex- mi saluta la bimba e lo stesso fa Harry subito dopo

Prendo la macchina e esco dal cancello facendo attenzione a non sbattere contro la macchina che credo sia del mio vicino. 
Mi dirigo verso Picadilly e dopo aver parcheggiato entro nel primo Starbucks che mi trovo davanti. Prendo un cioccolata calda e un muffin alla nutella. Mentre faccio la fila due ragazze mi chiedono di fare una foto e io ovviamente accetto facendo una faccia buffa davanti l'obbiettivo. Dopo aver pagato esco e cammino fino ad un palazzo enorme. Entro e prendo l'ascensore digitando il numero 16.

-ciao Lex bentornata!- mi salutano due modelle intente a provare due abiti a dir poco favolosi
-ciao ragazze č un piacere rivedervi!- saluto io continuando a camminare
-tua nonna sta per arrivare!- urla una donna in preda ad una crisi di panico

Tutti incominciano a correre e a sistemarsi mentre io rido come una matta seduta nella poltrona dell'ufficio di Anna Wintour aka la mia adorata nonnina.
Appoggio i piedi sulla scrivania in vetro e l'assistente di nonna mi guarda male. Sento un rumore di tacchi e capisco che la donna che tutti temono č arrivata. 
Continuo a mangiare il mio muffin mandando a fanculo la linea. 

-tesoro sai quante calorie ci sono lė dentro?-
-nonna sinceramente non m'interessa- mi alzo e l'abbraccio -cinese?-
-andiamo!- mi dice sorridendo

Usciamo dall'edificio chiacchierando come due vecchie amiche e entriamo nel ristorante cinese situato a pochi metri di distanza.
Mentre mangiamo parliamo di tutto. Del mio tour e della sua ultima sfilata. Parliamo della gravidanza di mamma e della nascita di Lee, la mia bellissima sorellina.

Finiamo di mangiare e decidiamo di fare un giro.
-allora come ti trovi nella casa nuova?- mi chiede 
-mi sto trovando benissimo- rispondo sorridendo

Parliamo per altri venti minuti e poi ci salutiamo.
Prendo la macchina e guido verso casa. Parcheggio ed entro, lanciando il telefono e le chiavi sul divano. Salgo sopra e rimango a guardare la stanza principale. Troppo vuota, ma bellissima. Entro nella mia stanza e mi butto a capofitto sul letto. Guardo le pareti. Bianche. Pronte ad essere riempite di scritte e disegni. Esco in balcone e guardo il panorama che Londra mi offre. La mia cittā. La mia patria. Ritornare qui č sempre una gioia, non solo per il fatto che questa sia la mia cittā natale, ma anche per il fatto che qui mi trovo vicina alla mia famiglia. 

Rimango nel letto per altri cinque minuti e poi scendo sotto attaccando la televisione su MTV.
  
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