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Autore: sarahrose    03/07/2014    1 recensioni
SEGUITO di WRECKLESS.
1979. I Guns Fottutissimi Roses sono una neonata band di sleaze metal al primo tour.
Vorrebbero spaccare il mondo ma, ahimè, la sfiga li perseguita.
Ce la faranno?
La mission impossible è arrivare vivi a Seattle e onorare almeno nell'ultima tappa del tour.
Riusciranno i nostri eroi a spaccare il mondo?
Nota dell'Autore: RISATE A NASTRO E MOMENTI INTROSPETTIVI.
COME AL SOLITO... PROMETTO FOLLIE!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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capitolo 34

 

 

 

PARTY ANIMALS

Adrianna Smith

 
Povera me!
Che botta, cazzo!
Sono fuori come un balcone.
Non riesco a realizzare un cazzo.
Tutto quello che, al momento, riesco a fare, è contemplare le ROVINE.
Ho un cazzo di martello pneumatico che mi trapana il cervello. Un ratto putrefatto in bocca e il vecchio tictoc, qui, che mi schizza dalla cassa toracica.
Inutile dire che non mi sento niente bene.
E quella stronza della mia socia, di là, se possibile, sta anche peggio di me. Questione di stile, cazzo. Per reggere la botta ci vuole il fisico! E, a quanto pare, lei non ce l’ha! E’andata giù come una pera cotta davanti a tutto il vicinato. Mazza, che figura di merda!
Forse abbiamo un filino esagerato con la generosità. E forse tutta questa grandeur a carrettate alla fine ci si è ritorta contro, ma chi se ne fotte. Ce la siamo spassata. E questo è quel che conta.
O no?
Ad ogni modo, ormai quello che è fatto è fatto.
La casa è una stalla. Un porcile.
Nel senso più letterale del termine.
Ho paura che, per renderla di nuovo abitabile, dovremo rivolgerci ad una cazzo di impresa di pulizia coi contro coglioni. Di quelle specializzate. Professionali. Che ripuliscono le scene dei crimini, per intenderci.
Se no’ mi sa che qui non ci tiriamo fuori le gambe.
Il pavimento è stato inghiottito da strati di detriti di tutti i generi- tutti beni di lusso, s’intende. Roba costosa, cazzo. Di classe. Aragoste. Caviale. Champagne. Calici di cristallo. Argenteria massiccia. E poi il catering. I migliori di Los Angeles, cazzo! E la torta? Non ne parliamo. A forma di cassaforte d’oro piena di mazzette. Per cento persone. Tutta coperta di glassa dorata. Giuro. Un’opera d’arte. Della serie peccato mangiarla.  Sfornata dal miglior pasticcere del paradiso solo e unicamente per le sottoscritte, per la modica cifra di cinquemila verdoni. No problem, gente. Offriamo noi. Consideratelo il nostro cazzo di DEBUTTO IN SOCIETA’.
No, dico. Per certe cose non si bada a spese. Giusto?
Cazzo, che strage.
Quello che doveva essere un party a tema elegante, raffinato e sciccoso, ad un certo punto, a quanto pare, ci è letteralmente scappato di mano. Forse, chissà, propriio per colpa del tema. Un filino azzardato.
IL BACCANALE.
Cioè la festa di Dioniso. Del vino. Dell’orgia. Del sesso e dello sballo.
Insomma, il cazzo di Paradiso Terrestre.
Perché, esiste qualcosa di meglio su questa cazzo di Terra?
Risultato: il caos primordiale.
L’ira di Zeus.
L’inferno scatenato.
Bottiglie vuote. Cocci di vetro. Champagne versato a fiumi. Whisky dappertutto.  Sotto qualsiasi forma. Vomito in tutti gli spigoli. Sulle tende. Sul divano. Nei vasi di fiori.  
Ricordini di Nosfy. Tutti rigorosamente firmati.
Pisciate.
 Vassoi di gusci vuoti di aragoste rovesciati giù per il cesso.
Caviale spalmato ovunque. Sui muri. Per terra. Persino, Zio sa come, sui soffitti.
Questo perché, a differenza della plebaglia che ci circonda, io e quell’altra stronza che ronfa come una sega circolare sbronza e strafatta sul pavimento della sala, siamo due personcine ammodo.
(E non fate quei gestacci, cazzo! Mettetevelo in culo, il dito medio!)
No, dico. Potevamo noi due, buone come il pane e soprattutto, SOLE come due cazzo di gambi di sedano, tenere chiusa la ciabatta e farci i cosiddetti nostri riguardo alla fortuna cieca che, per una volta, dopo tanta merda, ci era piovuta dal cielo? A proposito di merda (vedi alla voce Nosfino, che fa rima con delicato d’intestino) mi sa che il nostro Kojac o come cazzo si dice ha esagerato un filino anche lui.
Vomita verde.
Caga arancione.
E’ scorbutico e schizzato. salta sul soffitto per una cazzata.
Giuro che non ci capisco più dentro niente!
Mi sa che quella sottospecie di felino con le pudenda al vento non ce la racconta giusta. Ad ogni modo, la sa da Dio. Almeno, a giudicare da tutto quel cazzo di ben di dio che gli è rimasta incollata ai baffi. Non vorrei cacciarla grossa, ma mi sa tanto che, a conti fatti, sniffa più lui di Scarface!
Dicevo, l’impresa di pulizie.
Seeeeee. Come no! Qui hanno fatto a pezzi anche i mobili! Pulito o sporco, qui è uguale. La casa è da buttare. E noi, francamente, anche. E’ per questo che, nonostante le svanziche a questo punto non ci manchino, alla fine, costrette dalle circostanze, abbiamo- anzi- viste le poco decorose condizioni della mia socia in affari- HO optato per la cazzo di soluzione più drastica. Ma… ci arriveremo tra un po’. (Non prima che le DIECI cazzo di compresse di EXCEDRIN* che ho inghiottito facciano effetto, se non vi rode.)
Mi dispiace. Giuro. Non volevo.
Io…. Avevo sperato che stavolta le cose sarebbero andate diversamente, e invece… come al solito, abbiamo perso il controllo- soprattutto Savannah, cazzo (tanto per cambiare) ed eccoci qui.
Basta.
Ci abbiamo provato.
Abbiamo fatto di tutto per sistemarci. Per cambiare. Per darci una cazzo di ripulita una volta per tutte.
Però è stato tutto inutile.
Tutto è contro di noi. Tutto.
Soprattutto Savannah, povera bestia.
(Lei non lo sa. Non lo capisce che ci rema contro!)
 Lo ammetto.
Siamo le peggiori nemiche di noi stesse.
Ci fottiamo sempre con le nostre cazzo di mani.
Come casalinghe siamo una merda. Una frana. Un disastro.
Mi si strappa il cuore, cazzo.
Stavolta mi ero innamorata per davvero.
E’ che, sapete com’è… la lontananza, alla fine, non aiuta. Voglio dire… i ragazzi sono in tour e noi qui, ad aspettare e sperare e strafarci struggendoci d’amore.
No, cazzo.
Conoscendomi, alla lunga non avrebbe funzionato.
E poi loro sono delle rockstar adesso.
Possono avere tutte le fighe che vogliono.
Quanto a noi, ci dispiace. Ci stiamo di schifo. Come ho detto, ci si straccia il cuore, ma non abbiamo scelta.
Dopotutto è il nostro mestiere, no?
Siamo donne d’affari.
Non groupies brufolose che lavorano molto, certo, ma solo di lingua. Noi facciamo i FATTI, cazzo.
Quindi, il canto si fa triste. Come dice quella canzone là,
Partire è un po’ morir.
(Strizzatevi le palle, voi che le avete!)
Perché il Valzer delle Candele sarà anche poetico, ma pare che porti una sfiga tremenda. A proposito di sfiga.
 
“Nosfyno! Amore! Dove sei, gioia della mamma?”
Niente.
Frugo a rotta di collo tutto il maniero e, come ultima spiaggia, butto un’occhiata alla sua toilette, gentilmente donata dalla mitica Zia ANGIE, madrina di battesimo del buon vecchio Steve con un debole per i gatti marziani come il nostro.
Oh, cazzo.
No, giuro. Non ci credo.
Adri, stai calma. Respira, cazzo. Respira.
Uno-due…
E’ solo un flashback di acido.
Sbatto le palpebre duecento volte.
Niente da fare.
(No che non lo è, cazzo!)
Per tutte le cazzo di scale blues da qui all’inferno del buon Ronnie James detto Dio!
Nosfy.
Mi sa che ce lo siamo giocato.
Non vi dico cosa sta facendo con la CAGNETTA di quella sciacquetta morta di sonno del sesto piano perché tanto non ci credereste.
E va bene. Visto che non c’è limite al peggio, cosa devo dire?
Goditela, amico!
(Finchè puoi!)
Allora addio, Nosfyno mio BELLO.
(si fa per dire!)
Stai lontano dai guai.
Addio, ragazzi.
Addio Steve.
Shannon, mi mancherai, scemo.
Mi mancherete tutti, cazzo. Come la pioggia nel deserto.
Adesso la sveglio e facciamo quel che dobbiamo fare.
E’ stato bello, lo so.
(Soprattutto per VOI.)
 
Ma adesso abbiamo tutto quel che ci serve per fare le signore da qui all’eternità. E sono certa che i Ganzi e Grezzi, alla fine, capiranno.  Cazzo gliene fotte, a quelli, di DUE MISERI MILIONI DI VERDONI?
Se io e quella scema che ronfa di là stesa per terra abbiamo visto giusto, e non mandano tutto a strafottersi in ERO e MIGNOTTE e via dicendo, ne faranno almeno il doppio!
Ve l’ho detto, è il nostro mestiere.
Fottere la gente alla grande e poi sgommare.
Trovare i polli giusti da spennare.
Solo questo sappiamo fare. E, modestia a parte,  lo facciamo bene.
Cioè. Stavolta abbiamo rischiato di mandare tutto in vacca per tanto così. E tutto perché ci siamo lasciate soggiogare dai sentimenti. Ah, ma giuro che abbiamo imparato la lezione. Almeno per quel che mi riguarda. Su quella povera deficiente della mia socia, la mano sul fuoco, se permettete, non ce la metto.
Però so una cosa.
Non accadrà più.
Voglio dire.
Mai unire l’utile al dilettevole!
Ci siamo capiti?
E adesso basta.
La vado a svegliare.
Addio, bella gente.
Qui abbiamo fatto terra bruciata.
Popcorn. 
Addio, piccolo grande uomo. Questa è per te.
Pel di Carota.
E’stato un piacere. In TUTTI i sensi, gioia. Prima di incontrare te, non credevo che il Principe Azzurro esistesse davvero. Ma sbagliavo.
Vomito Ovunque.
Ciao, Tigre. Mi mancherai. (Tu sai perché.) E chi ti dimentica più?
Duffone.
Stammi bene, stallone. Tieni a bada il FACOCERO, eh?
Izzyno.
Ehi, bel Tenebroso! Tiratela di meno! Tanto lo so che sotto quel chiodo pieno di borchie  batte un cuore di panna!
Scemo+Scemo
Tu eri speciale. Nel bene e nel male. Addio, amore. Ti lascio il mio cuore.
Nosfy
Che dire? Eri il migliore, cazzo. Il più dritto di tutti. Goditela, fratello! Te lo meriti.
 
Basta se no’ mi metto a frignare come una lattante.
Sono un anima sensibile, è vero, però ho pur sempre un certo stile, cazzo!
Ok. Sveglio la mia amica. Con la dolcezza si ottiene tutto, dicono.
Vediamo un po’ se è vero.
 “Savannaaaahhhh! Muoviti, cazzo! Alza le chiappe o giuro che ti sbatto di sotto, letto e tutto!”
 
Una vita e mezzo dopo, siamo pronte per il decollo.
Bella mossa, quella di fare aggiustare il furgone appena messe le grinfie sul tesoro del caro estinto! Adesso la nostra vecchia mitica BATMOBILE è un gioiello. Mai stata meglio in vita sua!
E adesso bando le ciance.
 
Eeeeeeee… VIAAAAAAAAAA!
Verso nuove avventure!
 
 

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*EXCEDRIN
potente aspirina americana. Particolarmente indicata per i dopo sbronza peggiori (infatti è la panacea di JACK TORRANCE nel capolavoro di STEPHEN KING,  SHINING)
   
 
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