Mi trovo nella stanza. Klaus deve aver progettato il mio risveglio per giorni, lo capisco guardando la camera che mi ha rifilato. Carta da parati rossa, un grande guardaroba in legno pregiato, un lampadario troppo appariscente, e un letto a baldacchino. Almeno in questo hai fatto centro, fratello. Al centro della stanza, c'è una porta in legno bianco, la apro. Un bagno. Mattoncini e pavimento color menta, che classe! Klaus vuole davvero combinare qualcosa, se non l'ha già fatto. E questo è il suo modo per farsi credere gentile e "comprarsi" la mia riconoscenza, nonché il mio aiuto ai suoi guai. Decido comunque ti usufruire dei doni imposti da mio fratello, anche se non gli prometterò mai niente. Quindi riempio la vasca da bagno e mi immergo, dopo aver gettato via i miei vecchi abiti e mi concedo così del tempo per pensare. Mi è mancato davvero molto Elijah, il mio fratellone maggiore, quello a cui sono più affezionata tra tutti. Lui era sempre lì per me. Neppure nostra madre mi era così tanto vicina quanto lui. Ogni volta che ne combinavo qualcuna, oppure facevo arrabbiare gli altri fratelli, ecco che lui prendeva sempre le mie difese, "Non è successo nulla, suvvia lasciatela stare!" diceva, e mi copriva come una roccia, una roccia così grande che potevi farci una tana per stare al sicuro. Poi mi prendeva da parte e mi diceva: "Non farlo mai più, stai più attenta" e io adoravo mio fratello ancora di più, e dicevo: "Elijah, ti voglio tanto bene, sei il fratello migliore del mondo!". Ricordo tutto questo con un sorriso, ma anche con un velo di tristezza. Eravamo ancora umani, e poi per proteggerci nostra madre ci ha fatti diventare quelli che oggi tutti i vampiri conoscono come "Gli Originali". All'epoca avevo appena compiuto 18 anni, non sapevo cosa stesse succedendo, non lo capivo bene, era tutto molto confuso, ricordo solo che Elijah mi disse: "Chiara, ascoltami bene, stanno per cambiare molte cose, devi essere forte. Devi promettermi che sarai molto prudente." Soltanto quando ho capito che sarei morta ho compreso che non avrei voluto mai più riaprire gli occhi pur di non trasformarmi ed essere schiava del sangue e del sole. E invece eccomi qui. All'inizio nutrirsi non era facile, il sangue non aveva un buon sapore ma io lo bramavo con tutta me stessa. I miei fratelli non mi erano di grande aiuto, solo Elijah, che tentava il più possibile di mantenere il controllo, ogni tanto tentava di rincuorarmi, lui diceva che avremmo imparato tutti quanti, che ormai era quello il nostro destino. Gli altri miei fratelli, Rebekah, Finn e Kol, non stavano mai con noi. Loro sparivano per tutto il tempo, il fatto dell'essere diventati vampiri non giovava di certo per nessuno di noi. Di giorno era impossibile spostarsi, ecco perché nostra madre fece forgiare dalla Strega Originale degli anelli solari apposta per noi. I primi sensi di colpa dopo aver lasciato senza vita il corpo delle vittime era straziante. Tutti noi l'abbiamo provato. La nostra natura era mutata dall'essere semplici umani a mostri. Mostri che si sporcano le mani con il sangue altrui, che se volessero potrebbero arrivare a non provare più alcun sentimento. Il terrore di essere scoperti, poi, ci perseguita tutt'ora. E' tutta la vita che fuggiamo, per questo ho imparato a non stringere amicizia quasi con nessuno in tutto questo arco di tempo, ho paura dei sentimenti, ho paura che la gente dopo qualche anno scopra chi davvero sono, ho paura di separarmi da chi amo per colpa di questo orrendo destino. Mi risollevo da questi malinconici pensieri ed esco dalla vasca da bagno. Più tardi mi trovo di fronte all'armadio che Klaus ha fatto anche riempire di abiti appositamente per me, ne scelgo uno, anche se ahimè Klaus avrà anche azzeccato i miei gusti in fatto di stile d'arredamento, ma i vestiti sono assolutamente inguardabili, anche se sono chiaramente l'ultima tendenza tra i giovani. Qualche secondo dopo qualcuno bussa alla mia porta - Sorella cara, sei fuggita o stai tentando di tagliare la corda in un qualche modo? Come al solito, Klaus. - Ammetto, Klaus, che ci ho pensato, avevo anche in mente di calarmi giù dalla finestra utilizzando i meravigliosi abiti che hai fatto preparare per me! Rispondo divertita e aprendo la porta. - Non proprio tutti gli abiti a quanto vedo, e questo ti sta divinamente! - Certamente, Nicklaus, certamente... - Adesso prego, se vuoi accomodarti in salotto, abbiamo molte cose di cui parlare, di fronte ad un bel bicchiere di sangue.