Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: ronnieisnotonfire    03/07/2014    2 recensioni
Sembra quasi una storia dei libri, la sfigatella che conquista il "ragazzo perfetto" nonostante prima d'allora non l'avesse cagata nessuno. Sembra che il mio soggiorno a Sydney sia stato una cosa del genere. Io, Veronica, quasi 15enne, paffutella e con mille altri aggettivi poco carini pronti a descrivermi, ho conquistato Luke Hemmings, ma ci credete? No, vero? Beh, fate bene a non farlo.
-----------
"Eravamo come ogni storia reale, bisognosi di ritrovare l’inizio, dato che la fine appare così tremendamente sbagliata rispetto al resto."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

So close but so far away

three.

 
-sta uscendo davvero bene, giuro che quando avremo finito saremo i primi a farvi sentire ogni canzone!- dice Ashton sovraeccitato per la scrittura del loro primo album 
-chissà quanto dovremo aspettare!- rispondo bevendo la Coca-Cola
-sei proprio simpatica oggi.- commenta Calum di fianco a me
-è solo perché mi hai pagato il cibo, te ne sarò per sempre grata, mio padrone.- gli lancio una patatina in bocca ridendo quando sta per farla cadere.
-ero in debito, io rispetto le scommesse.- fa spallucce rubandomi un'altra patatina. Rido ancora dandogli una pacca sulla spalla.
Mi appoggio alla spalla di Luke il quale ha fatto silenzio tutto il tempo, accennando piccoli sorrisi di tanto in tanto. Mi lascia un bacio trai capelli, poggiando la testa contro la mia.
Tra qualche settimana quelle falde azzurre, cristalline come il cielo estivo senza nubi non saranno più mie, non mi daranno la forza di affrontare un’altra giornata, le labbra sottili e morbide saranno solo un lontano ricordo accompagnato dalla sua intensa risata, la cresta sempre alta e baciata dal sole sarà solo pixel e la sua felpa, quella che mi ha regalato, saprà, oltre che della sua pelle, di un amaro ricordo solcato da una distruttiva distanza.

Spero di non illudermi pensando che anche a lui mancherò, che proverà nostalgia per le mie guance paffute che ogni tanto morde, ma poi bacia, seguendo il percorso delle piccole lentiggini, magari ripenserà ai miei occhi “sporchi”, quell’azzurro che è invaso da una strana cerchia di marrone intorno alla pupilla, penserà nuovamente alle mie braccia intorno alla sua vita, strette e sicure, godendosi ogni istante di quel ricordo.
-i miei sono fuori città, vi andrebbe di venire a casa mia?- dice Michael sorridente dopo un bacio con Giorgia. Mi distraggo dai miei pensieri osservando Luke conoscendo già la sua risposta.
-sai che io e Calum possiamo sempre.- dice Ash battendo il cinque all’altro
-voi due?-ci chiedo Michael facendo spostare tutti gli sguardi su noi due
-devi chiedere a lui..- indico il mio ragazzo aspettando che risponda
-mi spiace, ma abbiamo altri programmi oggi pomeriggio, ci vediamo domani come detto.- mi sorprendo mentre gli altri ci guardano con uno sguardo quasi malizioso; Luke si infila i Ray-Ban neri. -andiamo?- mi domanda
-o-okay.- dico io infilando i miei non-ray-ban blu con le lenti a specchio abbracciando Calum e gli altri.
Corro verso Luke afferrandogli la mano e uscendo dal Burger King con lui.
-dove mi porti?- mi attira a sé mettendo il braccio intorno alla mia spalla, intreccio le nostre dita curiosa come una bimba
-te lo dico quando siamo più vicini.- sbuffo guardando i nostri piedi camminare in sincronia.
-ti piace farmi vivere nell’ansia?-lo osservo
-mi piaci tu. - mi guarda e scoppiamo a ridere per la melassa uscita dalla sua bocca, in seguito mi lascia un piccolo bacio sulla guancia.
-divento diabetica.- ride –ma quanto sei bello?- ricambio il bacio sulla guancia, staccando le nostre dita e portando tutte e due le braccia attorno al suo collo, continuando a lasciargli dei bacetti. Di scatto si volta e mi bacia sulle labbra, porta le braccia dietro alla mia vita e allaccia le sue mani sorreggendomi mentre sto in punta di piedi.
Ci stacchiamo, stavolta tenendoci la mano.
-certo che oggi fa freddino.-
-finché indossi solo quella con un paio di jeans.- indica la sua maglia con le maniche a tre quarti nere che sto indossando.
-ehi! Ho anche la tua felpa allacciata ai fianchi!- gli rinfaccio.
-e tenerla sui fianchi ti riparerà dall’aria di sicuro, Ro.- sorride
-certo che oggi sei un rompiscatole, Luke!- ritiro la mano incrociando le braccia sotto al petto
-quanto sei permalosa! Sono un ragazzo d’oro, perché tranne jeans, scarpe e intimo tutto quello che metti sono miei vestiti e io ti lascio fare, SEMPRE.- sottolinea l’ultima parola. Lo guardo e sorrido in modo spontaneo di fronte a ciò che mi fa provare.
Lui è come quel regalo che non ti aspettavi alla tua festa di compleanno, quel regalo che volevi tanto e che non avresti mai pensato sarebbe stato tuo perché troppo costoso e di valore; lui è quel regalo dalla vita che non aspettavo, di cui però sentivo un bisogno irrefrenabile, bisogno delle sue braccia, della sua voce, del suo respiro unito al mio, di lui, di un possibile noi.
Lui è quel sentimento a cui nessuno sa dare il nome, quello che sta tra il “ti voglio bene” e il “ti amo”, ma che non è nemmeno come un “mi piaci”, quella linea in cui ciò che provi lo si esprime in gesti e sorrisi e sguardi, non in parole, è come l’estate, è la mia estate, quella che a scuola aspettiamo sempre, quella che ci risucchia e ci cambia, lui è l’estate che combatte contro l’inverno che sono.

“call me lucky ‘cause in the end i’m a 6 she he’s a 10”
 
-oggi sei stranamente silenzioso.- confesso sovrappensiero
-sono solo poco in vena per le parole.-la sua mano è salda nella tasca dei pantaloni –ci siamo quasi, spero sarei felice, sono sicuro che mi ringrazierai.-
Mi blocco. –non vorrai spendere soldi per me?- gli domando mentre si volta verso di me, passandosi la mano nella cresta.
-dipende da ciò che scegli tu.-mi guarda
-non posso permettertelo.- non mi va che spenda milioni per me, non so nemmeno per cosa.
-non rompere le scatole e cammina.- mi spinge per le spalle e arriviamo a pochi metri dal Vans store di Sydney.
-tu non vorrai …?-mi volto verso di lui che sorride facendo spuntare una bellissima fossetta sulla sua guancia. Apre le braccia e mi fiondo verso di lui appendendomi al collo, mi alza, gli lascio dei baci sulla fossetta e poi su tutta la guancia, mi appoggio alla sua spalla e ridiamo, sembriamo idioti, mi sento la ragazza più fortunata del pianeta.
-so che ti piacciono le mie vans nere quindi ho pensato di farti un regalo prima che tu parta.- dice ancora attaccato a me, con il viso che combacia all’incavo del mio collo. – okay, ora stacchiamoci o non entriamo più.- entriamo mentre io scalpito come una bambina.
-siamo in paradiso?- guardo intorno completamente innamorata.
Ci avviciniamo alle vans e le provo felice come una pasqua. Le prendiamo e quando siamo su una panchina fuori sostituisco le converse con queste. Mi aggrappo alla sua vita ridendo per le scarpe identiche che indossiamo.
-che ho fatto per meritarti?- gli domando mentre passiamo in alcune stradine di Sydney
-sai che ti dico? Io non penso che la gente si “meriti” come mi hai detto te, penso che una persona la si trovi e basta. Tu non devi dire di avermi meritato, perché alla fine ci siamo solo trovati, in qualche modo abbiamo trovato i pezzi che combaciano e io con te ci sto bene, tu mi piaci, parecchio, non vorrei che partissi, ma devi. Provo un sentimento forte per te, Ro, qualcosa che non ha nome, però ti risucchia imperterrito anche se cerchi di sfuggirgli. Tu mi hai trovato, non è che mi hai meritato, mi hai trovato e basta, è questo il bello di tutto questo, non ci siamo nemmeno cercati.- cammina tranquillo passando di tanto in tanto la mano nei capelli o la lingua sulle labbra. Lui mi aveva letta in qualche modo, aveva sfogliato le mie pagine arrivando alla vera parte di me e questo lo apprezzavo.
-ora capisco perché tutti ti amano!- rido solo come lui mi sa far ridere, tremando leggermente al suo tocco.

“I wish I could rewind all
The times that I didn’t
Show you what you’re really worth

 
**
 
-non credo si faccia così, Calum, fermo, aiuto!- dico mentre mi spinge sullo skateboard.
-tranquilla dopo ci prendi la mano.-urla
-in effetti ora è più fac..- non finisco la frase che mi trovo culo a terra. -porca troia!- urlo in italiano – smettila di ridere della mia caduta, per favore. CALUM!- incrocio le braccia offesa mentre un dolore al ginocchio mi trafigge, dato che presento già alcuni problemi e riversamenti da un po’ di tempo.
-cosa? Hai fatto una caduta davvero spettacolare!-fa spallucce ridendo – ora ti aiuto. Sempre io a tirarti su, eh?- mi porge le due braccia sorridendo, mentre io mi do la spinta con la gamba che non mi fa male. Un gemito di dolore esce spontaneamente una volta che in piedi mi bilancio con la gamba sinistra, nonché la più dolorante. – ti sei fatta male?- domanda preoccupato. No, amico, sono caduta da uno skateboard in velocità, sto una meraviglia.
-sì, cioè a quel ginocchio ho già problemi, in pratica è tornato il male, ora passa, tranquillo.- lo rassicuro una volta arrivati a una panchina. In quel momento arrivano gli altri con il gelato.
-alla buon ora!- urla Calum rubando ad Ashton il proprio cono
-grazie.- dico allungando la mano verso la mia coppetta mentre con l’altra mi massaggio il ginocchio. Giorgia si siede tra me e Calum, mentre gli altri si siedono in terra.
-che ti sei fatta?- mi domanda Michael
-sono caduta dallo skateboard, Calum mi ha lasciata andare e sono caduta.- mangio tranquilla la mia coppeta con il gelato alla nutella
-ehi non far ricadere su di me la colpa, sei tu che hai voluto andare in skate da sola mi avevi chiesto se ti insegnavo e ti ho insegnato! Non incolpare me ora.- risponde l’altro leccando il gelato
-scusa Cal, non è colpa sua, io sono l’incapace qua in mezzo.- ridiamo e lui allunga le braccia stringendo me e Giorgia.
 
Mangiamo il gelato e quando ci muoviamo mi aggrappo alla vita di Luke e cammino cercando di non piegare il ginocchio.
-io non ho niente per la festa di domani!- affermo io in italiano voltandomi verso Giorgia.
-nemmeno io! Sai che facciamo? Io e te andiamo a fare un giro con i soldi che ci sono rimasti e prendiamo qualcosa. Diciamolo ai ragazzi però.- gli altri continuano a parlare lanciandoci qualche sguardo .
-certo, parla te però, io non so nemmeno dove dobbiamo andare.-
-ragazzi?- inizia lei –io e Ronnie andiamo a fare un giro e a spendere gli ultimi soldi che ci sono rimasti, ci rivediamo tra un’ora e, tranquilli, so dove andare, a dopo.- termina lasciando un bacio sulla guancia a Michael, mentre io stringo la mano a Luke lanciandogli uno sguardo d’intesa cercando di dirgli di stare calmo.
 
Seguo Giorgia parlando di come questo viaggio sia stato strano.
-ci credi? Sembra surreale tutto questo, mi sembra di sognare tutto!-
-sembra impossibile che io e te siamo qua e che tutto questo sia vero? Perché dev’essere vero tutto questo!-
-io non sono mai stata così felice in tutta un’esistenza, giuro Luke è la cosa più bella che potesse succedermi, giuro!-
-stessa cosa con Michael, mi sento fortunatissima ad averlo con me, quando tornerò non so come farò, come faremo.-
-è tutta una questione di sopravvivenza, credo che ce la possiamo fare, lo vedremo attraverso facetime e così, dopo non se quando ci vedremo, non so nulla, ma credo che ce la faremo comunque, per loro ne vale la pena. Vorrei stare qui per sempre, fare i coglioni in giro tutti i giorni e non smettere mai di abbraciarli.-
 
“I wanna get lost and drive forever with you
Talkin' about nothing yeah whatever baby
 
 
**
 
Indosso la camicetta senza maniche che ho comprato ieri e i pantaloncini di jeans. Mi ripasso i capelli con la piastra e mi do un leggero velo di trucco dopo aver infilato le vans nere che mi ha regalato Luke.
-sono pronta!- urlo uscendo dalla camera sperando che tutti non stessero aspettando me.
-speriamo che Giorgia ci impieghi di meno.- si lamentano gli altri
-sei bellissima stasera.- mi sussurra Luke una volta vicino al mio orecchio
-tu non sei da meno.- sussurro io

Dopo che siamo tutti pronti partiamo, la macchina è piena di agitazione e eccitazione, sorridiamo tutti e una volta arrivati alla festa non so quanta gente salutano i ragazzi, ci sediamo a un tavolino per poco perché subito ci vogliono tirare a ballare, ma io non sono una grande amante del ballo in pubblico.
Non riesco a sfuggire, vengo tenuta in pista e mi lascio andare al ritmo e ballo, ridiamo come idioti e i ragazzi bevono.
Comincio ad avere leggero mal di testa, mentre ho perso Luke di vista in pista, perciò raggiungo il tavolino dove trovo la compagnia di Mikey e Gio.
 
La sera passa in fretta, ci divertiamo da matti e i ragazzi si lasciano andare all’alcool.
Quando ormai a mezzanotte ho perso Luke da qualche parte; individuo un ciuffo biondo e lo riconosco, mi avvicino felice di averlo ritrovato.
Mi si mozza il fiato.
Urli dentro di me si scatenano.
La testa mi gira fortemente.
Gli occhi pieni di lacrime bloccate da una barriera di risentimento.
-Luke, cosa diavolo stai facendo?- non è la mia voce a parlare, ma Ashton contrariato anche più di me
Questo si gira con una ragazza appesa al collo, con tutto il segno di rossetto sulle labbra.
Li vedevo, baciarsi, ero lì.
Il mondo ricade su di me e mi ritrovo ad agitare le braccia contro la ragazza alla quale ho scoperto ho dato uno schiaffo. Mi ritrovo in una bolla e perdo la capacità di capire ciò che sto facendo.
L’inverno ritorna investendomi di bufera, freddo e vuoto.


 

HEEEELLOOOO *SALUTA ALLA MARCUS BUTLER*
MA CHI SI RIVEDE DOPO TIPO 9 MESI!? UNA RONNIE CHE AGGIORNA
I MIRACOLI ESISTONO!
sONO DAVVERO FELICE OGGI PERCHE' LUKE MI HA MESSO MI PIACE A UNA FOTO SU INSTAGRAM 
IL VERO LUKE
E TIPO SONO IN FASE SCLERO OKAY OKAY.
ALLORAAAAAA ORA TOLGO CAPS LOCK E DIMINUISCO IL CARATTERE.
Eccoci qua, La fine è veramente la mia parte preferita eheheh, spero che dopo quasi 9 mesi 
non siate delusi da questo 3 capitolo un po' così! sapete che vvb comunque insomma.

Il prossimo sarà il penultimo e poi ci sarà la fine che a me piace molto molto!
ora vi lascio e aggiorno presto stavolta perché questo capitolo di passaggio era problematico ma il prossimo è già pronto

MUAHAHAH

Ronnie xx

PS: se volete seguirmi su twitter sono @hoodsbadblood e su instagram @itsronnje 

PPS:RINGRAZIO ALEX E GIULIA SPECIALEMENTE PERCHE' FINALMENTE HO AGGIORNATO AYEEE
ORA AMATEMI! ANCH IL #TEAM5SEXOS E TUTTI VOI CHE AVETE LETTO

PIU' DI 1 0 0 0 VOLTE IL PRIMO CAPITOLO, GRAZIE SIETE I MIGLIORI GRAZIE DAVVERO
ANCHE CHI LA SEGUE PREFERISCE RECENSICE TUTTO TUTTO TUTTO.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: ronnieisnotonfire