Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: elettra1991    25/08/2008    11 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


I ragazzi quella sera uscirono stremati dalla lezione di Alice.
Concentrarsi per oltre due ore sulle loro immagini non aveva dato molti risultati, a parte uno sgradevole mal di testa.
Erano ormai le undici quando i tre Grifondoro arrivarono in Sala Comune.
Harry si buttò su un divano con la testa sulle gambe di Hermione, mentre Ron si sbattè senza troppi complimenti sull'altro.
Entrambi crollarono quasi subito.
La Granger li guardò intenerita.
Tra gli allenamenti serrati di Quidditch e queste lezioni supplementari, i due erano sempre più stanchi.
Erano cresciuti tanto in quegli anni, e non solo fisicamente.
Avevano uno stuolo di ammiratrici infinito, tra le quali si barcamenavano alla bell' e meglio.
Ne avevano passate tante in quegli anni tutti insieme.
Litigi, amori, gelosie e pericoli...
Ma nonostante tutto erano ancora insieme.
Lì, a sostenersi l'un l'altro.
Il loro trio col passare del tempo era diventato inossidabile.
Ed Hermione sapeva che non avrebbe mai potuto vivere senza di loro.
-Oddio...mi sono addormentato...- la voce assonnata di Potter si fece strada fino al suo orecchio.
La ragazza gli accarezzò i capelli delicatamente.
-Ehi Harry...tutto ok? Hai avuto una visione?-
-No non ti preoccupare, è tutto a posto- rispose lui rassicurandola, facendole un buffetto sulla guancia.
Il ragazzo si tirò su, mettendosi a sedere ed evocando due bottiglie di Burrobirra.
Ne passò una ad Hermione, che si tirò le ginocchia al petto.
-Va tutto bene con Ginny?- domandò la ragazza incuriosita.
-Certo. Ovviamente mi dispiace che sia finita così...Ma evidentemente era destino.-
La Granger annuì, capendo benissimo cosa intendeva il suo amico.
L'aveva già vissuta quella sensazione, con Ron.
Quel ragazzo dolcissimo dai capelli rossi che ora russava rumorosamente sdraiato accanto a loro.
I due ridacchiarono tappandosi le orecchie sentendo il casino che faceva l'amico, poi Harry fece segno a Hermione di fare silenzio.
Con aria furbesca scese dal divano e si inginocchiò silenziosamente sul pesante tappeto damascato, in modo da arrivare allo stesso livello del viso di Weasley.
Appoggiando la bacchetta sopra l'amico mormorò qualche parola, che la ragazza intuì essere la formula di una fattura.
Immediatamente la faccia del rosso venne ricoperta da una poltiglia verde, viscida e puzzolente, che arrivò a lambirgli i capelli lucenti.
I due perfidi Grifondoro poi, dopo essersi complimentati con loro stessi per quella bravata, andarono nei rispettivi dormitori, ghignandosela bastardamente.
E il mattino dopo, fino al dormitorio di Serpeverde si potè udire distintamente un grido di guerra, che assomigliava sinistramente a "Potter sei morto", provenire dalla Torre...




-Uff, che palle...Qualcuno ha una sigaretta?- la voce rognosa di Harry fu la prima che si sentì fuori dall'aula di Trasfigurazione.
Ron, ancora offeso per la sera prima non lo considerò neanche di striscio, Malfoy in risposta gli alzò un dito medio di fronte, Hermione non fumava, così toccò a Blaise tirare fuori di tasca il pacchetto e porgerlo al Bambino Sopravvissuto.
In quel momento arrivarono Sebastian e Matthew.
Il primo li guardò con aria di rimprovero, della serie "Non si fuma a scuola", come se lui non fosse stato fino a cinque minuti prima a fumare con Chris, mentre il secondo chiese allegramente se c'era una sigaretta anche per lui.
Dopo che gli studenti si divertirono per cinque minuti, vedendo Anderson spaccare la testa a Parker, entrarono tutti e sette in classe.
Fatti sedere i marmocchi Seb cominciò il suo sermone, senza perdere un istante.
-Come vedete le nostre due lezioni sono unite. Questo perchè io non posso insegnare decentemente l'Occlumanzia con cinque ragazzini che fanno casino. Perciò, siccome le lezioni di Matt, essendo più semplici e veloci dureranno meno, saranno fatte in compresenza, poi lui rimarrà al castello per dare una mano a Chris o a che ne ha bisogno.-
-Dio, che goduria- bofonchiò Matthew - come se non avessi di meglio da fare che stare qui.-
-Beh vallo a spiegare tu a Carrigan allora ok?- tubò Anderson angelicamente.
Parker rabbrividì e tacque di colpo.
David Carrigan era il Capo degli Auror.
Un bell'uomo di circa quarantacinque anni, intelligente e astuto, e soprattutto molto amico di Silente.
E tremendamente petulante quando ci si metteva.
Aveva insistito lui affinchè loro quattro andassero ad Hogwarts.
Doveva un favore al Preside, e mandargli alcuni tra i suoi migliori Auror gli era sembrato un ottimo modo per sdebitarsi.
Se Matt fosse andato da lui per dirgli che voleva tornare al Ministero, David avrebbe fatto un mezzo casino e sarebbe stato capace di minacciarlo di radiazione dal corpo degli Auror se solo non fosse tornato alla scuola seduta stante.
-Comunque- continuò il biondo Auror rivolto ai ragazzi - prima che questo bifolco ci interrompesse, dicevo che io e lui avremmo tenuto lezione insieme. Quindi mentre io svolgerò Occlumanzia con alcuni di voi, Matt insegnerà la Smaterializzazione agli altri, e viceversa. Dopo di che, quando sarete in grado di controllare bene la vostra mente, ho intenzione di iniziarvi alla Telecinesi.-
-Intendi dire spostare gli oggetti con la forza del pensiero? Tipo librarsi in volo e cose del genere?- chiese Ron con gli occhi sgranati.
-Ragazzi, voi guardate troppi film Babbani - sibilò Sebastian con voce altezzosa, sinistramente simile a quella di un certo Serpeverde - la Telecinesi consiste nell'uso di piccole formule non verbali, pronunciate senza uso di bacchetta. Quando poi uno diventa molto bravo, è talmente abituato che non ha più bisogno di pronunciare per intero le formule. Basta pensare all'azione che si vuole compiere, e tutto va da sè.-
Dopo aver dato quell'annuncio alquanto sconcertante, cominciò una dura lezione doppia.
Parker li fece allenare con dei cerchi, in cui dovevano provare a Smaterializzarsi, mentre Sebastian li fece sedere su delle sedie, e provò ad usare il Legilimens su ognuno di loro.
Con Hermione, Ron e Blaise non fu troppo invasivo, perchè non avevano ricordi così terribili che odiavano condividere, mentre con Harry fu un po' più complicato.
Lui però aveva ancora qualche strascico delle lezioni fatte con Piton l'anno prima, quindi riuscì rapidamente a chiudere Anderson fuori dalla sua testa.
Con Draco però fu tutta un'altra storia.
Il biondino subì quella prova per ultimo.
Hermione e Blaise erano seduti sulle sedie, mentre Harry e Ron stavano provando a Smaterializzarsi qualche metro più in là con Matthew.
Seb posizionò il giovane Malfoy dinanzi a lui, con la bacchetta alzata in posizione di difesa, quindi gli si parò di fronte, guardandolo fisso negli occhi.
-Legilimens- sussurrò dopo qualche istante.
Vaghi flash confusi gli apparvero nella mente.
Un bimbetto biondo che sorrideva rapidamente in braccio alla madre, per poi tornare subito serio...
Un ragazzino che correva dietro al padre chiamandolo a gran voce, mentre l'uomo nemmeno si voltava...
Un ragazzo con gli occhi grigi sofferenti, inginocchiato e piegato sotto le frustate di un individuo che portava una tunica nera...
-Ora basta -
Anderson sentì la voce dura e fredda di Draco farsi strada nella sua testa e allontanarlo lentamente ma incessantemente dai suoi temuti ricordi.
Quando non ne vide più nemmeno un frammento Seb alzò lo sguardo.
Malfoy tremava, e per stare in piedi si teneva ad una sedia.
Hermione e Blaise, lì accanto, si erano alzati in piedi con aria preoccupata, come per intervenire da un momento all'altro.
Anche Potter, Weasley e Matt avevano smesso l'allenamento per vedere cosa stava succedendo.
Il biondo Serpeverde si guardò le mani, e se le strofinò come per impedirne il fremito.
Alzando gli occhi incrociò lo sguardo atterrito di Hermione e quello turbato di Zabini.
Poi si girò verso il suo insegnante.
Sebastian lo fissò a sua volta.
Non c'era odio nei suoi occhi...
Nè rabbia...
Solo sentimenti indecifrabili...
Anderson non gli disse nulla.
Sapeva che con lui sarebbe stato più difficile.
Quasi più che con Harry.
Potter aveva sofferto oltre l'immaginabile, ma aveva avuto sempre qualcuno che l'aveva aiutato a rialzarsi dopo ogni batosta che la vita gli infliggeva.
E soprattutto, lui non temeva i suoi ricordi.
Non fuggiva o si nascondeva da essi.
Draco invece viveva nell'angoscia che gli donavano i fantasmi del suo passato, nel terrore di un futuro ancora più buio.
E non voleva assolutamente dividere i suoi pensieri e nè tantomeno i suoi ricordi con qualcuno.
Non per coraggio.
Non per orgoglio.
Ma per il desiderio di non essere compatito.
Questo l'Auror lo capiva meglio di chiunque altro.
Quel ragazzo diciassettenne stava rivivendo le sue stesse esperienze.
Quelle esperienze che a lui avevano cambiato la vita.
E lo doveva solo a Chris, Matt ed Alice, se ne era uscito a testa alta.
A questo punto poteva solo sperare che anche Malfoy superasse il suo carattere da Serpeverde e agguantasse quelle mani che potevano farlo uscire dall'abisso.



-Sarei proprio curioso di sapere cosa ha visto Anderson nei ricordi di Malfoy- borbottò Harry.
-Perchè non vai a chiederlo a lui? Magari te lo dirà...- disse sarcasticamente Ron.
-Mai sentito il detto "Non svegliare il Malfoy che dorme"?  Beh, io l'ho imparato tempo fa...Finchè il furetto se ne sta buono è tutto di guadagnato- ridacchiò il Bambino Sopravvissuto.
-Fottiti Sfregiato-
Malfoy era passato proprio in quel momento, e inutile dire che li aveva sentiti in pieno.
Potter alzò le spalle, tornando alla sua partita a scacchi con Ron, nel parco.
La Granger accanto a loro stava leggendo un libro, sdraiata sul prato.
-Ehi ragazzi, non è che si può tornare dentro? Si gela qui!- bofonchiò, stringendosi il mantello  sulle spalle.
-Puoi sempre chiedere al tuo Dracuccio di scaldarti!- la rimbrottò Weasley.
 -Ti sento, pezzente!-
Le risposte, sempre molto poco fini a dire il vero, di Draco Malfoy provenivano dall'albero lì accanto, dove si era messo con Blaise per fumarsi una canna in santa pace.
Mentre Blaise ed Harry quasi si strozzavano dalle risate, Hermione ignorando i commenti del Serpeverde guardò Ron con gli occhi fuori dalle orbite.
-E tu come lo sai? - rantolò, alludendo ovviamente al rapporto tra lei e Draco.
Il rosso fece lo gnorri.
-Oh, è un po' che lo immagino, ma poi ci ha pensato Harry a darmi la conferma.-
La Granger si alzò, fissando con aria alquanto minacciosa il Bambino-Che-Forse-Quella-Volta-Non-Sarebbe-Sopravvissuto.
Potter, sentendosi vagamente tirato in ballo, fuggì in quattro e quattr'otto biascicando scuse e defilandosi al Campo di Quidditch.
La ragazza allora, in mancanza del suo capro espiatorio si rivolse a Zabini, che si stava ancora rotolando dal ridere.
-Quindi ne eri a conoscenza anche tu?- ringhiò.
Il bel moretto si fece serio, iniziando a guardare spudoratamente da un'altra parte.
Hermione incrociò le braccia, guardando insistentemente Malfoy con occhi di fuoco, il quale però non se la filò nemmeno per sbaglio, troppo impegnato a rollarsi una sigaretta.
-E ora dove va?- chiese esterrefatto Blaise, vedendola partire come una mandria di bufali verso la scuola, travolgendo inavvertitamente qualche bimbetto spaurito del primo anno.
-Non farci caso. Cercherà Harry per farlo arrosto oppure, in mancanza d'altro, andrà a sbollire in Biblioteca- fece Ron agitando una mano con aria noncurante - non c'è da preoccuparsi comunque.-




-Alice, dovevi vedere cosa c'era nei suoi ricordi. Tu non ne hai idea...-
La flebile voce di Anderson pareva quasi il fantasma di quella che era stata fino a qualche ora prima.
-E tu? Non gli hai detto niente?- chiese la ragazza stringendo una mano all'amico, comprensiva.
-Scherzi? Non sapevo nemmeno da dove cominciare.-
Sebastian si mise le mani tra i capelli, disperato.
-Come stava dopo la lezione? Si comportava in modo strano?- s'informò la Parker.
-No. C'è molta più forza in lui di quella che noi crediamo. Ha un muro invalicabile attorno all'anima. Si è ben protetto. Non permette a niente di scalfirlo.-
Alice annuì.
-In un certo senso mi ricorda te alla sua età.-
-Si è vero, io ho avuto la stessa sensazione. Spero solo che anche lui riesca a ribellarsi alla sua famiglia e al suo destino-
-Come hai fatto tu.-
-Io avevo voi...- disse sorridendo il ragazzo, guardando con affetto la sua amica.- Mi siete stati accanto in ogni momento, nonostante le mie origini...-
-Non eravamo soli- gli ricordò lei -C'era anche Laine. Non fare finta di averla scordata.-
-Non fingo un bel niente. Lei è sempre qui, con me, anche se fisicamente è da tutt'altra parte.- rispose Seb.
-Dal tuo comportamento sembrerebbe che non la pensi molto- sussurrò la Parker.
-Lo sai come sono fatto...E comunque, per la cronaca, non sono io che rinnego il passato  fingendo che sia sepolto, Alice - continuò Anderson.
-Ti prego non cominciare -supplicò lei debolmente.
Il ragazzo tacque, ritornando con la mente a pochi anni prima.
Laine Debora Harris.
Colei che l'aveva spinto a vivere di nuovo.



Ed ecco a voi la prima lezione di Occlumanzia. Mi raccomando continuate a dirmi che ne pensate...
Sono un po' di corsa quindi passo subito ai ringraziamenti:
whateverhappened: sono contentissima che Sebastian ti piaccia. Il suo rapporto con Draco si evolverà con il tempo, come potrai vedere leggendo i prossimi capitoli. Sono molto simili, e sono entrambi diffidenti verso gli altri, ma condividono le stesse esperienze, e questo li unirà non poco!
pei_chan: Ciao Sara! Tranquilla, non manderò Draco allo sbaraglio=) Per ora gli Auror non hanno definito perfettamente il piano, ma col tempo lo renderanno sempre più sicuro e meno pericoloso! Non vogliono perdersi MalfoyXD
Per il discorso che l'Occlumanzia non serve, ho fatto alcune piccole modifiche riguardo a questa disciplina, che vedrai nei prossimi capitoli!
Col tempo anche tutte le domande che mi hai fatto troveranno una risposta, ma ti correggo su una cosa: Alice e Chris erano Grifondoro, mentre Seb e Matt erano Serpeverde! Forse mi sono spiegata male nei capitoli...
Mi dispiace,nel capitolo non ho scritto nemmeno in cosa si trasformeranno i ragazzi( non cruciarmi ti prego!), ma tra pochissimo te lo dirò! Almeno per quanto riguarda alcuni di loro! Sono contenta che Hermione e Draco ti piaccianoXD..Dimmi che pensi di questo capitolo!
bubina91: Cateeeeeeeeeeeee...!Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, grazie della recensione...Dimmi che pensi di questo! 
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: elettra1991