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Autore: Seranna    03/07/2014    1 recensioni
Due sorelle con un passato difficile alle spalle, decidono di passare l'estate in un collage in Francia, precisamente a Parigi. Al momento dell'arrivo per diversi motivi non arrivano nella capitale della Francia, bensì in un posto che loro hanno visto solo in fotografia e che non hanno mai avuto modo di visitare ma soprattutto che non conoscono affatto: Londra.
Queste due ragazze vivranno esperienze a loro inaspettate: i primi amori, le prime amicizie, i litigi tra amiche, e soprattutto la nostalgia dei genitori e della loro Italia.
Se volete sapere come va a finire la storia vi consigliamo di leggerla, non ve ne pentirete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera stessa partimmo dall’Italia. Ebbene si eravamo italiane che in estate invece di andarsene al mare, preferivano andare a fare un viaggio a Parigi per studiare qualcosa addirittura! anche se non sapevamo cosa … probabilmente qualche lingua straniera da approfondire.
Ma quello che non sapevamo era che quel viaggio sarebbe stato più che particolare e di certo non avremmo passato l’estate a studiare.
Ci dirigemmo all’aeroporto, cercammo di fare il check-in. Nonostante fossimo inesperte seguimmo la folla di persone che pensavamo stessero andando nella nostra stessa direzione. Eravamo piuttosto confuse sul da farsi poiché era la nostra prima esperienza in un paese diverso dall’Italia. Finito il tutto salutammo papà e Penelope partimmo per una nuova avventura lontana da tutto ciò che prima ci circondava.
Passarono ore ed ore e già incominciavamo a fare progetti su come passare quelle vacanze che secondo noi sarebbero state meravigliose, certo, come no, chiuse in un collage! Per di più questo viaggio non lo volevamo affatto. Sempre colpa di nostro padre che crede poterci rendere la vita migliore spedendoci in una scuola per studiare … durante il periodo estivo! Ahh che nervi e che angoscia! Pensai.
Quando l’aereo atterrò, scendemmo velocemente per assaporare l’aria di Parigi, ma all’improvviso mi resi conto che quel posto era tutt’altro che la capitale della Francia!
Chiamammo un taxi per cercare di visitare il posto in cui eravamo capitate. Notammo che il tassista parlava in inglese e capimmo al volo di aver preso i biglietti per il posto sbagliato: Londra!
Io: -S (S era il soprannome che davo a mia sorella) ma che hai combinato? – dissi un po’ scioccata.
S: - Anna credimi non lo so! Credevo che quella ragazza ci avesse prenotato i biglietti giusti per la destinazione giusta! – continuò confusa anche lei.
Io: - maledizione! E adesso che facciamo? Dove andiamo a dormire? È notte fonda! – incominciai a preoccuparmi.
S:  - Anna vedi di calmarti se ti alteri peggiori solo la situazione … - cercò di rassicurarmi.
Io: - me lo ha fatto apposta! – dissi irritata.
S: - chi? – chiese perplessa.
Io: - come chi? Quella stronza dell’agenzia! Tanto stupida non è! Qua mi sa che le uniche ingenue siamo state noi a fidarci di quella sbandata! Lo ha fatto per ripicca! – dissi piuttosto arrabbiata – si vede che le mie offese l’hanno infastidita. -  Dovevo ammetterlo in quegli ultimi tempi ero piuttosto arrabbiata con il mondo.
S: - come ho fatto ad essere così distratta? Mi dispiace … - continuò un po’ persa nei suoi pensieri.
Io: - adesso l’importante è trovare un posto dove dormire e dove poterci sistemare … e poi chi ti dice che a Londra non ci siano collage? – ribattei per rassicurarla, anche se in realtà non avevo proprio voglia di rinchiudermi in una stupida scuola quando avevo la possibilità di non fare niente fino al mio ritorno a casa.
S: - lo spero tanto altrimenti diciamo addio alla nostra vacanza studio sister. –  
Io: - per il momento non diciamo niente ai nostri genitori, per loro noi dobbiamo essere a Parigi nel collage … e comunque vedi il lato positivo della cosa …  potremmo trascorrere una vacanza fantastica qui, dedicata al solo divertimento. – sorrisi euforica
Ci incamminammo per le strade di Londra, dopo aver pagato il taxi.
Cercammo hotel, bed and breakfast dove poter pernottare, ma niente da fare era tutto pieno … chissà per quale motivo poi … avevamo con noi una bella somma di denaro: in qualcosa papà era buono! Ci dava sempre dei soldi per le nostre esigenze in più avevamo i nostri risparmi ma in quel momento i soldi non servivano perché tanto non c’era nessun posto che avesse una camera in cui alloggiare.
Eravamo disperate al massimo e non sapevamo che fare soprattutto perché la stanchezza incominciava a farsi sentire e la lucidità veniva a mancare.
Continuammo a camminare finché non ci ritrovammo in una via piuttosto buia. A volte Londra poteva essere bellissima ma allo stesso tempo inquietante, dipendeva in che quartiere ti andavi a cacciare.
Io: - mi credi posso collassare da un momento all’altro. – dissi con il respiro pesante per la paura, il quale era mischiato ad un senso di stanchezza.
S: - beh cerchiamo di stare unite, basta che raggiungiamo una via più illuminata. – disse sicura di sé
Mi fidavo di lei. Eravamo sorelle, ma sentivo che eravamo come migliori amiche. Con lei mi sentivo libera di dire tutto ciò che pensavo senza vergognarmi. Nei periodi difficili, dopo la morte di nostra madre, non mi aveva mai abbandonata. Ci supportavamo a vicenda  e sapeva dirti sempre le parole giuste al momento giusto. Era davvero una sorella  che tutti potevano invidiare. E nonostante qualche volta litigassimo, il tutto finiva con la riconciliazione, con gli abbracci e se si trattava di qualcosa di più grave, finivamo per piangere per il dispiacere di esserci date contro. Con lei avevo vissuto le avventure più strane e più emozionanti e questa era una di quelle.
Da lontano notammo due figure sedute su di un muretto, che stringevano  qualcosa che bruciava tra le mani come un foglio di carta arrotolato: apparentemente sembrava una canna a tutti gli effetti!
Apparivano tetre, incappucciati fino al collo, come se volessero nascondere la loro identità: in un certo senso, trasmettevano inquietudine.
Ma, siccome erano le 3.00 di notte, non sapendo dove andare, né tantomeno a chi rivolgerci, ci incamminammo verso di loro, incuranti del fatto che probabilmente, visto il loro aspetto, avrebbero potuto perfino aggredirci. Chissà, magari avremmo potuto sfoggiare le nostri doti da Kung Fu Panda, in fondo, com’è solito  dire, a mali estremi, estremi rimedi. A parte gli scherzi, eravamo davvero spaventate, non avevamo idea di cosa avrebbero potuto farci, ma in ogni caso, ci saremmo difese con le unghie.
Avvicinandoci verso quelle figure, interrompendo bruscamente il discorso dei due per chiedere informazioni riguardo dove avremmo potuto trovare alloggio.
X: - senti Harry, meglio che ce ne stiamo qui, non mi va di entrare dentro quello schifo di locale, e stare lì, ore e ore a scattare foto con le fan. Oggi non ne ho proprio voglia, non è giornata.- disse il ragazzo dalla felpa blu con quella voce, che sembrava essere scocciata ma sensuale e profonda allo stesso tempo. Stava fumando una sigaretta e notai che nonostante fosse incappucciato Serena era attratto da quel ragazzo mascherato.
X: - come vuoi, per me va bene. In fondo, anche io stasera non ho voglia, per cui ti capisco. – continuò quello dagli occhiali neri che gli coprivano ancora di più il volto. Cosa davvero strana! Da quando gli occhiali si indossavano di sera?
S: scusatemi se vi interrompo … siamo venute qui a Londra e ci siamo perse … ehmm … insomma volevamo sapere dove possiamo trovare un posto dove pernottare – chiese con un velo di timore.
I ragazzi continuavano ad avere il volto abbassato, cosa che mi dava sui nervi ma cercai di mantenere la calma.  Il primo che rispose fu quello dalla felpa blu.
X: scusate ma state chiedendo alle persone sbagliate … andate via … - disse quasi come per cacciarci.
S: scusami ma non siete di Londra? – domandò leggermente confusa.
X: si lo siamo ma non parliamo con le estranee… – continuò il tipo con gli occhiali in modo indifferente.
Io: senti prima cosa vedi di levarti gli occhiali che siamo in piena notte, a meno che non sei cieco. Sei alquanto ridicolo per i miei gusti! E poi seconda cosa vedi di alzare la testa che ci sono delle persone che ti stanno parlando e non siamo invisibili. Questa si chiama maleducazione! E poi voglio capire un estraneo non ti ha mai chiesto un’informazione? Beh perché se è così vedi di farti vedere da qualcuno, perché se non rispondi a nessuno vuol dire che sei un asociale e che non cerchi di avere nessun approccio con le persone!– alzai leggermente il tono di voce mostrandomi infastidita. E fortunatamente quel ragazzo mi rivolse lo sguardo, guardandomi negli occhi, e nonostante fosse buio, in un attimo mi sembrò di vedere il paradiso, arrivando addirittura a notare una punta di dolcezza, la quale fu subito mascherata dal suo viso duro e faccia da perfetto stronzo quale era.
X: senti ragazzina vedi di levarti dai piedi … sai con chi stai parlando?- disse in modo arrogante il ragazzo incappucciato: stava cercando di difendere il suo amico probabilmente.
Quello con gli occhiali, invece, cercò di trattenere il ragazzo, per evitare di dire qualcosa di sbagliato e che si sarebbe potuto trasformare in una stupida discussione.
S: - non so con chi sto parlando dal momento in cui tu, essere insignificante, continui maleducatamente a non rivolgermi lo sguardo da persona civile. Illuminami, di sicuro non sei Johnny Depp!- disse S con un tono sarcastico, che fece ridere anche me in quel momento.
X: - Vuoi vedere chi sono realmente?! – disse sicuro di sé.
Dal ragazzo con gli occhiali uscì solo una parola: - merda! –
Eravamo sorprese dalla sua reazione, chi poteva mai essere?
Quando si tolse il cappuccio con le mani dal colore leggermente scuro rispetto al nostro, scorgemmo una figura che ci lasciò sbalordite.
Serena non era così contenta della visione che aveva davanti agli occhi. Poiché quella figura era proprio la persona che più odiava al mondo: Zayn Malik.
S: - tu!? – disse isterica         
Io: - o mio dio! – mi uscì dalla bocca accompagnato ad una risata per la reazione di Serena.
Mi avvicinai al tipo con gli occhiali e glieli tolsi e la mia reazione non fu come quella di Serena. Insomma ero sorpresa ma non lo diedi a vedere.
Io: - ah e tu sei Harry … - dissi con tono scocciato. Insomma mi aspettavo fosse lui.
H: - si e per te sono Harry Styles dei one direction– disse sicuro di sé.
Volevo assolutamente andarmene da quel posto e volevo allontanarmi da loro.
Io: - Serena andiamo via, non ho intenzione di stare con questi ridicoli … - continuai sbuffando.
H: ehi ma come non vuoi neanche una foto? – disse un po’ sorpreso. Aveva anche la faccia tosta di chiedermi se volevo una foto con lui?
Io: - non ci tengo, e comunque non sei così bello da poterti fare una foto con me! – feci per zittirlo.
H: -infatti sono bellissimo e non posso farmi foto con gente simile a te – disse con un’aria da sbruffone
Io: - senti stronzetto vedi di non fare quello che se lo crede perché altrimenti vedi che ti combino …  e poi tu mi hai chiesto di fare una foto – continuai – e andiamo per favore non voglio stare un momento di più –
S: - e dove ce ne andiamo scusa? Non abbiamo dove andare … -
Io: - da qualche parte che non sia qui … non con questi froci … - dissi per offenderli
Z: venite da noi! – propose con uno sguardo serio. Non riuscivo a capire se stesse facendo sul serio o ci stesse prendendo per il culo. Faceva tanto il gradasso e poi ci invitava a dormire a casa sua? Davvero non riuscivo a capire quale fosse il suo scopo.
S:- AHAHAHAHAHA questa è bella. Sei volevi farmi ridere, ci sei riuscito alla grande AHAHHAHAHA. Io?! Con te?! Con la persona che più odio al mondo. Scordatelo! – continuò leggermente alterata. Nonostante fossimo sorelle Serena era quella più pacata tra le due e di questo ne andavo fiera perché era lei a calmarmi nei miei sbalzi di umore. In quel momento però fui io a ragionare, notando che la proposta non era affatto male, potevamo sfruttarla a nostro piacimento. Anche se mi stavo contraddicendo in tutti i sensi … io con quelli li non ci volevo avere niente a che fare.
A:- Ser, proviamo a ragionare. Accettiamo, in fondo, come sappiamo, non abbiamo posto in cui stare. Sarà solo per qualche giorno, poi troveremo una sistemazione, te lo prometto.- dissi tranquillamente, essendo consapevole che erano la nostra unica speranza.
S:- fate meglio a mostrarci la strada, prima che cambi idea.- disse con una punta di sarcasmo. La stavo ringraziando per aver messo da parte il suo odio profondo per quel ragazzo che in realtà non era odio ma solo una cotta che si era presa per lui, chi non si innamorava di una celebrità? Soltanto che mia sorella era una ragazza che odiava coloro che si portavano a letto qualsiasi ragazza che avesse le tette e il culo, ma soprattutto non sopportava chi cambiava donna ogni volta semplicemente per sfruttarla a suo piacimento. E Zayn apparentemente somigliava ad uno di questi ragazzi, per questo era come se riservasse del rancore nei suoi confronti che probabilmente secondo lei era odio allo stato puro. Soltanto che ultimamente avevo sentito che il giovane Zayn aveva trovato una nuova gallina che gli andava dietro, una certa Perrie Edwards.
Senza neanche accorgermene arrivammo a casa dei tizi , o meglio in quella struttura che sembrava somigliare ad  una reggia, altro che casa. E come previsto, spuntarono anche gli altri tre della band: Liam, Louis, e Niall, i quali, al contrario degli stronzi che ci avevano offerto, stranamente e dico stranamente, ospitalità si presentarono con fare dolce e amichevole. Una volta ricambiato il tutto, salimmo al piano di sopra dove Liam ci mostrò quella che sarebbe stata la nostra camera per un po’. Sulle pareti, erano affisse varie foto dei ragazzi, di sicuro non era la stanza degli ospiti. Era sicuramente di Liam, visto che c’erano maggiormente sue foto, e la conferma ci fu data dal momento in cui pronunciò esattamente queste parole:
-io dormo sul divano, non preoccupatevi , starò bene lo stesso. Spero che non sia tutto in disordine, sapete non era previsto che ospitassimo delle persone a casa! – esclamò.
Apprezzammo davvero quel gesto. Notai che era molto simpatico ed amichevole e subito ebbi un approccio con lui.
Io: - Liam volevo solo dirti grazie … ma come mai non sei stronzo? – chiesi perplessa
Li: -stronzo? – chiese anche lui perplesso.
S: - già i tuoi amichetti sono veramente poco amichevoli … se lo credono un po’ troppo per i miei gusti … comunque grazie davvero – continuò lei
Li: - guarda che qui mica siamo tutti stronzi!? E poi loro non lo sono è che semplicemente vi avevano scambiato per delle nostre fan … e non so se ne siete al corrente ma sono delle pazze scatenate … ci inseguono per tutta Londra … ed è ingestibile la situazione … insomma cercate di capirli, sono costretti ad assumere un comportamento scorbutico nei confronti di ragazze della vostra età.-
Io: - guarda che abbiamo diciassette anni – dissi pensando che ci avesse scambiato per ragazze più piccole.
Li: beh lo so … ma ci sono anche ragazze della vostra età che ci seguono e poi comunque apprezzate il fatto che Zayn vi abbia invitato a stare da noi … altrimenti credo che sareste rimaste per ore ed ore a cercare un posto dove passare la notte – disse dolcemente.
S: - guarda che noi apprezziamo … non prenderla per un rimprovero quello che ti abbiamo detto insomma … - rimase senza parole, insomma Liam in un certo senso aveva girato la situazione come se adesso noi fossimo le colpevoli dell’accaduto.
Io: - comunque davvero Liam grazie per averci ceduto la tua stanza è davvero molto carina ed accogliente – conclusi.
Li: - non rigraziatemi! Basta che non mi sfasciate la camera! – urlò prima di chiudere la porta.
Il tutto si concluse con una risata di gruppo.
Sistemammo le nostre cose in camera e cercammo di andare a letto ma in quel preciso momento mi squillò il telefono, e la persona era proprio l’ultima che avrei voluto sentire: papà …
Spazio autore
Ciao a tutte ragazze. Questa è la nostra prima ff. Dico nostra perché siamo in due a scriverla!
Ieri abbiamo postato il nostro primo capitolo.
Ecco a voi il secondo adesso! Speriamo vi piaccia anche questo. Se vi va recensite anche per segnalare qualche errore nel capitolo. Cercheremo di aggiornare ogni giorno. Grazie a tutte!
 


 
   
 
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