Titolo:
The Merry-go-round (of Feelings) [1/?]
Capitolo: Open
Wounds
Fandom: Le
Cronache di Narnia
Coppia: Peter/Caspian
Rating: PG
Riassunto: Peter
e una bottiglia di birra, dopo il ritorno dei Pevensie a Londra. La
prima di una serie di one-shot ispirate a canzoni (che non so quanto
diavolo durerà xD)
Note: Scritta
dopo ore di lettura/visione di video e immagini Peter/Caspian, quindi
post-seri danni cerebrali. Ce ne saranno altre, questa è la
cosa preoccupante.
Avvertenze: Slash,
Angst (perchè Peter triste è una goduria) e un
sacco di liquidi (birra, pioggia, lacrime)
Disclaimer: Nessuno
dei personaggi è mio, appartengono alla fantasia benedetta
di C.S.Lewis.
{Ispirata
a Open Wounds degli Skillet}
C'era tutto.
La musica a tutto volume. La pioggia. Una cassapanca appostata proprio
sotto la finestra che sembrava messa lì apposta per lui. Una
bottiglia, o per meglio dire un pacco da sei, di birra. La voglia di
spaccare tutto quello che gli capitava tra le mani.
E un lui che per qualche
assurdo motivo di cui era pienamente consapevole lo perseguitava giorno
e notte, rifiutando di evaporare dai suoi ricordi come avrebbe voluto.
Stappò la prima bottiglia prevedendo una lunga serata e si
accucciò sulla cassapanca, lo sguardo che passava dalle
gocce che battevano sul vetro alle pareti di legno della sua stanza.
Susan, Lucy ed Edmund erano di sotto, sicuramente incerti se andare a
bussare alla sua porta per vedere se fosse ancora tutto intero o
lasciarlo perdere. Meglio così, avrebbero perso a tempo a
decidere tra loro.
Buttò giù il primo sorso con una
smorfia.
A Peter non era mai piaciuta la birra, aveva quel sapore dolciastro ed
acidulo allo stesso tempo che lo avrebbe fatto volentieri vomitare.
Aveva sempre preferito il vino, quella sensazione di calore che gli
dava quando gli scendeva lungo la gola, ed era per quello che a Narnia
non aveva mai perso occasione per farne ottima scorta.
Ma appunto per quello non aveva più voluto berne. Il vino
gli ricordava troppo Narnia e tutte le cose che aveva lasciato
là.
Una di queste, la prima, quella che non lo lasciava mai in pace, era lui. Caspian.
Era tornato in Inghilterra deciso a toglierselo dalla testa, avevano
entrambi le loro vite da vivere in due mondi diversi, ma il suo
proposito era andato ben presto in fumo.
Un altro sorso, ancora più lungo. Sentiva gli occhi pungere
dalle lacrime ma non gli importava.
A meno che non avessero buttato giù la porta, e se ne
sarebbe sicuramente accorto, nessuno poteva vederlo.
Lasciò che una dopo l'altra, calde come non le aveva mai
sentite, scivolassero lungo le sue guance.
Qualcuna raggiungeva le labbra e allora le mischiava con il sapore
della birra, rendendola salata ed amara.
Si sarebbe ubriacato fino allo sfinimento, quando fosse crollato per il
sonno e la sbronza, lo sapeva. E non gli avrebbe fatto bene.
Ma almeno così sarebbe riuscito almeno per qualche ora a
coprire il ricordo di Caspian, del suo sorriso e dei suoi profondi
occhi neri, con la coperta scura dell'oblio del sonno.