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Autore: Ice Star    05/07/2014    4 recensioni
Pianse lacrime sempre più amare, mentre il cuore le si stringeva in una morsa di dolore e rabbia.
Nascose il viso tra le braccia, sentendo la porta cigolare sui cardini.
Sentì un rumore di tacchi avvicinarsi al suo letto e due mani delicate poggiarsi sulle sue spalle.
Alzò lo sguardo, incontrando gli occhi materni e dolci di Robin, anche lei coperta da qualche benda.
-Ti sei svegliata finalmente.....è da tanto che sei incosciente....-
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò con il sole ormai alto, quasi sulla linea dell'orizzonte, pronto a tramontare.

Ricordandosi del funerale avvenuto quella mattina, si sentì più pesante che mai ed avrebbe voluto sprofondare in un baratro senza fondo, senza più speranza di tornare a vivere in un mondo senza il suo buzzurro.

Osservando il soffitto sopra il suo letto, trovò la cosa alquanto buffa: dopo averne passate di cotte e di crude, dopo aver pianto la morte di sua madre ed essersi ripromessa di non amare mai più qualcuno per non soffrire, uno stupido ominide dai capelli verdi l'aveva fatta innamorare senza nemmeno che se ne accorgesse ed era morto prima che potessero davvero vivere quel sentimento.

Sì, vivere quel sentimento....prima di perderlo, non avevo nemmeno capito di amarlo...”

Spostò lo sguardo dalle assi di legno del soffitto in penombra, alle tende leggermente chiuse, osservando lo strano gioco di luce che riflettevano nella sua stanza.

Pensò a cosa avrebbe potuto fare per passare un po' il tempo e distrarsi, ma scartò quasi tutte le opzioni possibili, fin quando non decise di andare in cucina e fare compagnia a Sanji.

Scostò le lenzuola ed osservò la maglietta a maniche corte rossa ed il paio di pantaloncini beige che indossava.

Strano...non ricordo di essermi tolta il top e la gonna quando mi sono buttata a dormire.....”

Pensando di essersi solo dimenticata del cambio d'abiti, mise i piedi a terra, trovando il pavimento davvero gelido e rabbrividendo al contatto. Non riuscendo a trovare i suoi sandali, decise di recarsi a piedi nudi in cucina; tanto si trovava a bordo della Sunny e non avrebbe di certo rischiato di farsi male.

Aprì piano la porta e, dopo essere uscita, se la richiuse alle spalle non notando la figura immobile e dormiente seduta su di una sedia proprio accanto al letto su cui aveva dormito fino a pochi istanti prima. Nella fretta non si era soffermata ad osservare la sua stanza, Nami, e, ovviamente, non aveva notato nemmeno il fodero bianco poggiato in un angolo della stanza, accompagnato da altri due più scuri.

 

 

Zampettando furtivamente sulle scale per uscire dal sottocoperta, la rossa fu colpita dallo strano silenzio che regnava a bordo. Non capì perché, ma quel silenzio le appesantì il respiro e le rimbombò nelle orecchie come la peggiore sinfonia che avesse mai ascoltato.

Come mai non c'è nessuno sul ponte?....Forse sono ancora tutti un po' giù per via di Zoro....chissà dove si sono rintanati...”

Con passo svelto risalì le scale e, trascinando la mano sulla balaustra, si recò in cucina. Afferrò velocemente la maniglia e l'aprì piano, stupendosi dell'insolito silenzio dei suoi nakama.

Usopp, Chopper, Rufy e Franky avevano le braccia piegate sul tavolo e la testa nascosta tra esse; Sanji le dava le spalle e cucinava con aria mogia e priva della solita passione che metteva nel condire ogni pietanza mentre la sua sorellona sfogliava le pagine di un libro, guardandole ma non leggendole.

Pochissime volte si erano ridotti ad uno stato completamente catatonico e privo di vita: quando qualcuno era ferito ed aspettavano un suo risveglio o sue notizie da parte del medico. Ma lì nessuno era malato e, anche se Zoro era morto, Rufy stesso aveva detto che non avrebbero mai dovuto dimenticarlo, naturalmente, ma dovevano comunque andare avanti.

Ma che succede? Non credevo di certo che facessero una festa ma....dobbiamo pur riprenderci, no?”

-Ehi, ma che diavolo succede?- si mise le mani sulle anche e notò, come quel piccolo gesto, le provocasse dolore in tutto il corpo.

Di colpo, tutti alzarono le teste dal tavolo e dalle loro occupazioni, fissandola come se fosse stata un rarissimo animale chiuso in una gabbia.

Dopo un attimo di smarrimento totale, si decise ad aprire la bocca e sentì la voce fermarsi in gola

-C-Che avete? P-Perché mi fissate così?- li guardò uno ad uno, osservando i loro occhi sgranati ed increduli.

Ma che diamine stava succedendo a bordo di quella nave?! Non era mica un fantasma, lei!!

-N-Nami...- si decise a parlare il capitano, aprendosi in un ampio sorriso a trentadue denti -Tu sei.....sei sveglia!-

-Cosa?- sbatté un paio di volte le palpebre, cercando di comprendere il vero significato di quelle parole

Io? Ma certo che sono sveglia.....avrò dormito si e no qualche ora ma....”

-Sorellina!- stava per dare voce ai suoi pensieri, quando Robin le gettò le braccia al collo

-Nami-saaaaaaan! Che gioia rivederti!!!! Sei stata male per taaaaaanto tempo!!!- urlò Sanji piroettandole attorno immerso in un mare di cuoricini rosa accompagnati da lacrime di felicità

-Naaaaaaami!!!!!- Chopper le corse in contro, attaccandosi alle sue gambe e piangendo senza freni

-Yeah yeah, Nami si è svegliata!!- capitano, cyborg e cecchino avevano iniziato a ballare insieme; sempre che tenersi sotto braccio ed agitare le gambe potesse essere considerato “ballare”.

-Ma che...che succede?- si guardò attorno, stranita per l'anomalo comportamento della ciurma

-Nami, non ricordi nulla?- si staccò da lei la mora, guardandola negli occhi.

Ad un cenno negativo della testa, la musica, i balletti e le parole si bloccarono e gli occhi si puntarono nuovamente sulla sua esile figura.

-Non ricordi dell'isola che abbiamo visitato?- chiese Chopper, asciugandosi le lacrime con gli zoccoli

-Era una piccola isola...disabitata. É lì che ci avevano attaccati gli indigeni e poi...-

-Indigeni?- il cecchino le fece il verso, guardando negli occhi i compagni e fissandola interrogativo

-Sì. Io e Zoro...noi siamo stati attaccati, lui mi ha difesa e poi...è morto- riassunse in poche parole mordendosi un labbro

-Zoro....morto?- domandò Rufy -Ma non è mai successo nulla di ciò che hai detto- affermò sicuro

-CHE?!?- per poco gli occhi non le uscirono dalle orbite per l'affermazione del capitano

-Rufy ha ragione, Nami. Non ricordi di quando sei svenuta?-

-No, Usopp.....non me lo ricordo....- si mise una mano sulla fronte, trovandola stranamente calda

Ormai non so nemmeno più di quali ricordi fidarmi e di quali no....”

-Allora...- cominciò pacata l'archeologa -...dopo aver lasciato Water Seven siamo entrati in una fascia di mare dal clima un po' strano: ogni mezza giornata si passava dal caldo al freddo e viceversa. Scoppiavano temporali e tifoni e tu, essendo sensibile anche ad un minimo sbalzo termico, hai perso molte ore di sonno e non hai più potuto riposare bene...-

 

Accidenti...queste tempeste non mi danno tregua.” immagini lontane accompagnate dalla sua stessa voce rimbombavano nella mente di Nami

...Ormai è inutile provare a chiudere occhio, meglio lavorare a qualche cartina o programmare la rotta per qualche isola, abbiamo bisogno di rifornimenti...”

 

-Questo ha accumulato molto stress, senza contare le cartine a cui lavoravi per distrarti ed i continui cambi di rotta per tempeste e bufere varie..- continuò la renna

-Fatto sta che non avevi proprio voglia di stare a letto a riposare e, avvistata una piccola isola completamente ricoperta di foreste, siamo scesi- riprese la mora

 

-Non è meglio se riposi un po', Nami? Sembri davvero stanca ed è inutile provare a nascondere le occhiaie con il trucco....-

-Ma no, Robin! Non preoccuparti, presto arriveremo ad un'isola e starò meglio, vedrai...-”

 

-Ci eravamo divisi in gruppi e tu sei andata col fratello spadaccino mentre io sarei dovuto restare a bordo. Ricordo che vi eravate diretti verso il centro dell'isola e poi non vi ho più visti, fin quando il fratello non è corso alla nave con aria disperata, tenendoti svenuta tra le braccia...- s'intromise il carpentiere

 

-Mi raccomando Franky, assicurati che la nave non subisca danni di alcun genere, intesi?-

-Ovvio sorella! Sarò una Suuuuuper-guardia!!!!-”

-Resisti, mocciosa.....sono certo che non manchi molto alla nave, presto starai bene, okay?-”

La voce calda e rassicurante di Zoro le vibrò nelle orecchie, fin quando i ricordi non si bloccarono completamente

 

-Tutto ciò che ci ha detto Bushido-san è che dopo aver raggiunto il centro dell'isola ed aver iniziato a prendere appunti per la cartina, ti sei accasciata a terra-

-A quanto ha detto eri bollente e ti era salita la febbre a causa della fatica degli ultimi giorni. Lui ti ha presa in braccio e, pur non sapendo dove andare, è arrivato alla nave e, quando sono tornato, ti ho potuto curare- concluse il piccolo medico

-Ma io....tutto quello che è successo io....non capisco!- alzò lo sguardo, gettando la testa all'indietro e sbuffando sonoramente

-Alcune volte ti agitavi e continuavi a chiamare Zoro. Così noi l'abbiamo chiamato e lui non si è più spostato dalla sedia che c'è accanto al tuo letto. Non lo hai svegliato?- disse Rufy con tono bambinesco

-Io....il buzzurro era davvero accanto al mio letto?! E tutto quello che è successo era un sogno?!- spalancò di nuovo gli occhi, comprendendo finalmente la strana richiesta che lo spadaccino le faceva ogni qual volta stava per trovare la strada giusta.

-Cos'hai sognato di preciso, Nami-san?- il biondo si accese una sigaretta, soffiando con calma una nuvoletta grigia

-Ecco io......-

 

 

 

-MA DAVVERO?! ZORO ERA MORTO PER PROTEGGERTI?!!- urlarono in coro cecchino, medico, cyborg e capitano osservando la cartografa con un misto di stupore e orgoglio, accompagnato da qualche lacrima.

-Davvero la testa di verza ha fatto questo? E.... perché non ero io il tuo salvatore, Nami-saaaaaan?!- piagnucolò Sanji mordendo un fazzoletto zuppo delle sue stesse lacrime

-Io non....non lo so....- rossa per l'imbarazzo, la ragazza abbassò lo sguardo ai suoi piedi

-Ehi, Nami. Ma Bushido-san non si è accorto del tuo risveglio- la richiamò la compagna, facendo sorgere a tutti un punto di domanda sulla testa

-I-Io....come vi dicevo pensavo che quel sogno fosse reale e....credevo fosse morto....- si asciugò lesta una lacrima sfuggita tra le sue ciglia

-Dovrebbe essere ancora nella tua stanza. Forse era così stanco che si è addormentato- commentò il ragazzo di gomma

-Credo che tu abbia ragione. D'altra parte ha voluto restare a vegliare su Nami senza chiede il cambio, a stento mangiava qualcosa!- continuò il cecchino

-Già....il semplice fatto di dormire pochissime ore al giorno gli causava un affaticamento notevole, se contiamo anche tutti i pasti saltati in questo mese poi...- il piccolo medico abbassò lo sguardo avvilito

-U-Un....un mese?- la cartografa sbiancò di colpo pensando allo spadaccino seduto accanto a lei per un mese, senza mangiare, bere o dormire

-A stento siamo riusciti a fargli mangiare qualcosa, non poteva digiunare a lungo. Ma di uscire da quella stanza e lasciarti sola o con qualcun altro, non lo riteneva plausibile- Sanji scosse velocemente il capo con fare stufo ed annoiato

-Devo andare da lui!- la rossa si voltò e riaprì velocemente la porta

-Nami, aspetta, forse è meglio che prima io ti visiti per...- Chopper saltò giù dalla sedia, zampettando veloce verso di lei

-Lasciala andare- quattro mani spuntate attorno a lui lo sollevarono da terra -Credo che anche tu, dottore, abbia capito cosa c'è tra quei due. Il comportamento di Bushido-san ed i sogni di Nami ne sono la conferma-

-La sorella ha ragione! Presto qui sboccerà...L'AMMMMOOOOREEEEE!!!!- urlò piangendo di felicità il carpentiere, scatenando le risate generali

-MA NON DIRE SCIOCCHEZZ, BRUTTO CLOWN IN MUTANDE! LA MIA AMATA SIRENA NON SI METTEREBBE MAI CON UNO STUPIDO IDIOTA DALLA TESTA AMMUFFITA!!- il cuoco cominciò a sbraitare verso l'azzurro, scuotendo un mestolo con fare minaccioso

-Secondo me ti sbagli, Sanji- affermò con bambinesca innocenza il capitano

-COS'HAI DETTO?!- con gli occhi rosso fiammeggiante ed il mestolo ancora in pugno, il biondo fece un paio di passi verso di lui.

Ma le ingenue parole del capitano bloccarono sia le risate che le parole nella stanza, facendo sbocciare un tenero sorriso sui volti di tutti i presenti.

-Loro si amano e sono felici e, se loro sono felici, anche noi saremo felici per loro- aveva affermato con un sorriso a trentadue denti

 

 

 

 

Davanti alla porta della propria stanza, Nami teneva la mano bloccata sulla maniglia, persa in una matassa di pensieri

Cosa faccio? In fondo mi è stato accanto per un mese e mi ha sempre aiutata con quella supplica al limite del disperato ma....se fosse un altro sogno?....Non so più cosa pensare, io non....non capisco nulla!! Ma se lui fosse davvero vivo e se questo fosse la realtà io....gli dirò quello che provo, devo farlo!”

-O la va o la spacca, Nami- mormorò a mezza voce, aprendo la porta lentamente, in modo da non far rumore. Entrò di soppiatto e, sempre in punta di piedi, andò ad aprire le tende, perdendosi nell'ammirare lo spadaccino addormentato sulla sedia accanto al suo letto.

La testa gli pendeva in avanti ed un leggerissimo accenno di barba gli copriva parte delle mascelle; le braccia erano incrociate sull'ampio petto che, nascosto dalla maglietta bianca, si abbassava ed alzava lentamente; le gambe erano piegate sotto la sedia ed i piedi erano incrociati tra loro, mentre i pantaloni neri e sformati della tuta non davano giustizia alla forza di quei muscoli. La rossa gli si avvicinò piano e, con estrema lentezza, si sedette sul letto accanto a lui.

Poverino, dev'essere così stanco.....chissà se è davvero rimasto qui tutto quel tempo.....non riesco ad immaginare la preoccupazione di tutti ma....almeno è vivo...”

Piegò il busto in avanti e, con una mano puntellata su un ginocchio, allungò un braccio e poggiò la mano aperta sul pettorale sinistro del verde, sentendo il cuore battere forte e regolare, accompagnato dal suo respiro. Osservando il leggero movimento della testa di Zoro e sentendo il suo respiro diventare più veloce, la ragazza capì che stava per rivedere quei profondi occhi neri colmi di mille sentimenti, occhi in cui avrebbe piacevolmente voluto annegare.

Lo vide allungare le gambe e le braccia, mugugnando e muovendo piano le labbra per risvegliarsi completamente. Aprì piano un occhio, accecato dalla luce del sole ormai al tramonto e, stropicciandosi il viso si voltò verso di lei, salutandola con un normale 'buongiorno', come se fosse una giornata qualunque, tornando poi a stiracchiarsi ben bene.

Come colto da un lampo di genio, scattò in piedi e, voltandosi di nuovo verso di lei, strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca fino all'inverosimile.

-Ma tu sei...sei sveglia!!- solo i kami sapevano quanto le era mancata quella roca e soffice voce

-Sì, da un po' ormai- sorrise sorniona alla vista della sua perplessità

-Io non....non avrei dovuto addormentarmi, accidenti!- si portò con fare scocciato una mano a grattarsi la nuca mentre arrossiva imbarazzato

-Gli altri mi hanno detto quello che è successo e...-

-Gli altri? Ma quando li hai visti?-

-Te l'ho detto che sono sveglia già da un po', credo da un quarto d'ora circa, forse di più...-

-Capisco.....Be', ben svegliata allora- osservando quel ghigno suadente toccò a lei arrossire, balbettando frasi sconnesse

-Sai io...ho fatto dei sogni e...in tutti i sogni c'eri tu che...che...ecco...- si torturò le mani e il labbro inferiore, non riuscendo nemmeno a formulare quel triste pensiero

-Cosa succede? Non piangere, è tutto okay- le si inginocchiò di fronte, asciugandole delicatamente le guance

-Ma io...- poggiò la sua piccola mano sul dorso di quella più grande e robusta di lui, sentendo con le dita le lacrime che le scivolavano lungo il volto.

-Che ti prende? Sai che ora è tutto a posto e non devi preoccuparti, vero?- con il pollice le accarezzò piano l'ovale del viso, facendola sorridere ed annuire prontamente

-Ecco io...in tutti i sogni tu morivi per proteggermi, anche se non sempre è stato così ma...alla fine ho fatto vari sogni e passavo da un mondo all'altro cercando di capire quale fosse la realtà, il vero mondo- prese fiato, cercando di calmare il respiro

-Intendi dire che dovevi capire quale di quei sogni fosse la realtà? Ma se erano tutti sogni, nessuno di quelli era reale-

-Non è proprio così....Io mi sono risvegliata sulla nave e sembrava davvero che fossi tornata alla realtà ma anche lì tu eri...si insomma, non c'eri e ti abbiamo dovuto seppellire su di un'isola e c'è stato il funerale ed io ho pianto e non potevo crederci io..- parlò tutto d'un fiato, rischiando di andare in iperventilazione

-Nami, Nami...calmati...- Zoro le afferrò il volto con entrambe le mani, sollevandosi leggermente e facendo combaciare le loro fronti -Respira...calmati, stai tranquilla. Ehi, mocciosa, stai tranquilla-

Nami afferrò i polsi dello spadaccino e, senza staccare gli occhi dalle sue iridi nere e profonde, respirò con calma, fino a che non si riprese

-Sto....sto bene- balbettò esitante dopo qualche istante

-Hai fatto solo dei brutti sogni e, finalmente, hai trovato la realtà, non ne sei felice?- sorrise dolce, annegando nelle pozze cioccolato che la ragazza aveva al posto degli occhi. Piano, fece scivolare le mani sulle sue spalle, stringendole leggermente.

-Sì, lo sono ma.....Z-Zoro...devo chiederti una cosa..- la cartografa non si mosse da quella posizione, stregata dal volto del ragazzo a pochi centimetri dal suo

-Chiedi pure...- neanche lo spadaccino riuscì ad allontanarsi, perso nell'osservare le varie sfumature caramello delle sue iridi

-Sei tu che mi supplicavi a quel modo mentre dormivo? Sei tu che mi permettevi, ogni volta, di risvegliarmi da un incubo?- le sue guance s'erano arrossate leggermente ed il respiro era diventato pesante

-Non capisco di cosa tu stia parlando...- rispose dubbioso con la voce leggera e soffice

-Me le ricordi quelle parole....dicevi di amarmi e poi....-

-Eri tu che lo dicevi!- ribatté imbarazzato

-C-Che?- sbatté un paio di volte le palpebre, cercando di capire le sue parole

-Eri tu che dicevi, mentre ti agitavi nel sonno, di..ecco....dicevi di amarmi...- spostò lo sguardo, arrossato in viso

-Ma tu mi rispondevi, nei sogni e poi...mi chiedevi di...-

-Di svegliarti- ripuntò lo sguardo su di lei

-Ti prego, Zoro, dillo ancora- lo supplicò con un dolce sorriso

-Cosa?-

-Io...il fatto è che io...io ti amo davvero- l'intero viso diventò di un rosso fiamma esattamente come i suoi capelli ma era inutile nascondere l'ovvio.

Capendo la richiesta della giovane, il ragazzo ripeté quelle parole che aveva ormai imparato come un mantra

-Anche io ti amo, Nami. Ti amo...ti ho sempre amata. Ma, ti prego, tu ora devi svegliarti, fallo per me, apri gli occhi e svegliati, amore mio...- senza staccare le mani dal suo volto, si avvicinò pian piano

-Alle volte, dopo avertelo detto, facevo anche un'altra cosa...- sussurro con fare accattivante ad un centimetro dalle labbra della rossa

-Ah, sì? E cosa?- chiese innocentemente, senza spostare lo sguardo da quelle labbra fini e ruvide che si poggiavano lentamente.

 

Un bacio. Un bacio aveva sempre accompagnato quella straziante richiesta che, fino a quel momento, Nami non aveva compreso.

Felice di essere finalmente arrivata nella sua realtà, mise le mani attorno al collo di Zoro, sentendo le sue, ruvide e forti, scendere lungo i suoi fianchi scoscesi.

Si staccarono di tanto in tanto, per pochissimi istanti e solo per prendere aria e poi, con uno slancio, Zoro si mise in piedi, facendo alzare anche la ragazza, ancora avvinghiata al suo collo.

Con estrema lentezza le fece fare un passo indietro; ricaddero sul letto e lui, per ammortizzare la caduta e non pesarle addosso, fece leva con le braccia, staccandosi a malincuore dalle sue labbra.

Si abbassò piano, baciandole la gola e risalendo lungo la linea della mascella, arrivando alle labbra, piegate in un ampio e solare sorriso.

-Ti amo- ribadì la ramata

-Anche io, ma ora è meglio se ti riposi un po'- fece per alzarsi ma, testarda, lei non mollò la presa, facendolo sdraiare di nuovo.

-Resta con me, non lasciarmi sola.....- la voce le si era leggermente incrinata.

-D'accordo, possiamo anche starcene un po' per conto nostro- si accomodò meglio sul materasso, facendola accoccolare tra le sue braccia

-Appoggio al mozione- rispose birichina, soffiandogli sul collo

-Possiamo anche lasciare la realtà fuori da quella porta, adesso ci siamo solo io e te...- la strinse piano, felice di saperla nuovamente sveglia e salva ma, soprattutto, sua.

Abbassò lo sguardo al suo volto divertito, sorpreso dalla sua risata cristallina

-Perché ridi?- domandò con un sorriso sghembo sulle labbra, palesemente curioso

-Sai, ho passato tanto tempo a cercare la realtà e, ora che mi sono svegliata nel posto giusto, la lascio fuori dalla porta per stare qui con un buzzurro senza cervello- riprese a ridere

-Ah, si? Ed io sarei un buzzurro senza cervello, eh?-

-Sì- rispose facendogli la linguaccia

-Sei proprio una strega!- rispose stizzito, dandole le spalle

-E dai, cavernicolo, non te la prendere!- so puntellò su un gomito, tirandogli una guancia con due dita

-Smettila, mocciosa- cercò invano di staccarsi la sua mano dal viso

-Non fare il bambino- gonfiò le guance, continuando a tirargli la pelle

-Senti chi parla!- si voltò, staccandosi, finalmente, quelle piccole dita dalla faccia -Ma ti sei vista?-

Dopo un attimo di silenzio scoppiarono entrambi a ridere come due bambini.

 

Calmando i respiri troppo veloci, si riabbracciarono e Nami poté affondare la testa nel suo muscolo petto, sentendo il suo forte e pungente odore di sale e saké, misto a qualcos'altro di più dolce.

Sentì il respiro del ragazzo farsi regolare, segno che si era addormentato e si perse a guardarlo per la seconda volta.

Sì...credo che la realtà possa aspettare un altro po', per ora ci siamo solo io e te...”

 

 

Si addormentò anche lei, sicura che si sarebbe risvegliata nel posto giusto: tra le braccia di quello che ormai era il suo uomo....

 

 

 

 

 


 

 

Angolo dell'autrice:

E con questo capitolo metto la parola fine a questa follia!!
Questo finale diciamo che....non mi convince troppo ma non è l'idea in sé a non piacermi, quanto il modo in cui l'ho scritta. Comunque sta a voi l'ardua sentenza, no?
Volevo solo avvertirvi che presto pubblicherò una shot collegata a questa storia in cui scriverò quello che è successo all'inizio di tutto dal punto di vista di Zoro.
Spero che la storia non vi abbia annoiati o uccisi e chiedo scusa a chiunque sia leggermente deceduto nell'ultimo capitolo.
Detto ciò, passo ai Ringraziamenti!:
NaMi RoRoNoA e Piper_Parker per aver letto e recensito ogni singolo capitolo e mi scuso con loro per averle fatte morire con il capitolo 10;
miyuki90, Vivian Gerardi, metaldolphin, arcadialife, SmileGiveMeFive, ladylylla, Nami87, Shenke89, sof_chan e Silver sayan per aver recensito uno, due o molti capitoli,
seppur non avessero tempo o modo per farlo.

Oltre a loro ringrazio anche Asra, Fairy88, Namuzza94 e zoro28 per aver inserito la storia tra le preferite e, infine.
AceDPortogas, Animals, Erin The, Guchan, JCMA, missina91, Nami_Roronoa96, Puffetta96, stefirobin, sunfloro, TheLadyVampire97 e yasuko per aver inserito la storia
tra le seguite seppur senza recensire.

Ringrazio anche tutti gli altri che hanno messo la storia tra le preferite e/o le seguite.
Infine, grazie a chiunque abbia letto silenziosamente la storia.
Se la storia vi è piaciuta, son felice di avervi intrattenuti ma se la narrazione vi ha dato noia, non abbiatene a male, cari lettori.
Ora vi saluto e ci vediamo alla prossima ^-^
Baci,
Star

 

 

 

Questa è l'immagine che mi ha ispirato il primo capitolo e che in seguito, ha dato vita a tutta questa enorme follia:

 

  
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