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Autore: Nox93    05/07/2014    6 recensioni
Questa è una ff ambientata dopo il 7°. Voldemort è caduto e dopo la sua sconfitta Harry scompare nel nulla senza lasciare traccia di se. Ora 7 anni dopo il male è sul punto di tornare. Qualcuno sta cercando di prendere il posto del Signore Oscuro ricreando il suo esercito per riuscire a raggiungere il proprio obiettivo. Per questo motivo qualcuno sarà costretto a fare ritorno per cambiare la situazione.
Genere: Avventura, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aberforth Silente, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione Jean Granger, la strega più brillante della sua generazione,  si alzò come ogni mattina nel suo letto nel suo appartamento londinese nel Southwark. Ormai erano cinque anni che abitava in quella casa. Era un piccolo appartamento. Niente di eccezionale, ma era completamente suo.  Il suo rifugio, la sua base, il suo posto. Li aveva un sicuro riparo contro qualsiasi cosa accadesse. Nessuno a parte qualche amico sapeva dove abitava. Era una misura di sicurezza, la guerra l’aveva resa, come direbbe qualcuno, paranoica. Invece lei preferiva definirsi cauta e preparata ad ogni evenienza.

Si alzò dal letto, fece una veloce doccia, si vestì di tutto punto e dopo aver preso un caffè, uscì per andare a lavoro. Sarebbe potuta arrivare al Ministero con la Metropolvere ma preferiva di gran lunga utilizzare l’ingresso per visitatori. Le piaceva camminare per la città. Erano sei anni che lavorava al Ministero ed erano cinque anni che tutti i giorni percorreva quella strada. Era diventata abitudinaria. Si fermava sempre alla solita edicola a prendere il solito giornale babbano. Le piaceva tenersi aggiornata anche su cosa accadesse nel mondo non magico e poi, dopo questa piccola tappa, si dirigeva al lavoro.  

Lavorava ormai da ben sei anni all’Ufficio per la regolazione e il controllo delle Creature Magiche. Da quando era li aveva ottenuto numerose promozioni e con l’avanzare di ruolo aveva apportato numerose modifiche all’intero ufficio. Come prima cosa aveva istituito una sottosezione chiamata CREPA (Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti), di cui lei era direttamente responsabile, che si sarebbe occupata delle condizioni degli elfi domestici. Avviò anche un programma per restituire la terra ai centauri, che in passato erano stati sempre denigrati e costretti a vivere in territori sempre più piccoli, che le portò numerosi consensi ma anche tante critiche soprattutto da parte di coloro che ritenevano la popolazione dei centauri un pericolo per la società. Infine aveva avviato dei nuovi rapporti diplomatici con i folletti e si era scusata personalmente con il direttore della Gringott per quando accaduto durante il periodo di guerra. I folletti continuavano a essere restii a fidarsi dei maghi ma i rapporti erano comunque migliorati. Hermione Granger aveva portato una ventata d’aria fresca al Ministero e la sua carriera era tutta in salita.

Quella mattina Hermione arrivò presto a lavoro. Superò come al solito i numerosi controlli di sicurezza all’ingresso, attraversò rapidamente l’Atrium, passando  accanto alla statua dei Magici Fratelli, di cui aveva caldamente voluto il ripristino poiché simboleggiava la fratellanza e la pace che doveva esserci tra tutti gli essere magici. Arrivò in fretta agli ascensori, pronta a dirigersi al suo ufficio al quarto livello ma una volta arrivata li, tra le persone che erano in attesa dell’arrivo dell’ascensore, incontrò qualcuno che non vedeva da tempo e che mai si sarebbe immaginata di incontrare proprio li.

-Signor Silente!- disse Hermione ad alta voce rivolgendosi ad un uomo con una lunga veste blu notte un po’ usurata e una lunga barba bianca.

L’anziano sentendosi chiamare si voltò mostrando alla ragazza quegli occhi azzurri perfettamente identici a quelli del fratello.

- Granger! Ne è passato di tempo! Qual buon vento ti porta al Ministero?- disse l’uomo.

-Io qui ci lavoro! Faccio parte dell’Ufficio per la regolazione e il controllo delle Creature Magiche. Lei piuttosto cosa ci fa qui? Non credo di averla mai vista al Ministero!-.

L’uomo esitò per un attimo prima di risponderle. Un solo secondo. Molti non se ne sarebbero nemmeno accorti ma non la strega più brillante della sua generazione, che abituata a notare qualsiasi cosa, si accorse dell’esitazione dell’uomo. Ipotizzo che stesse cercando di nascondere qualcosa.

-Sono qui per vedere un vecchio amico all’ufficio Auror. Alan Parker lo conosci?- disse l’uomo.

-Si. Era un vecchio membro dell’Ordine se non sbaglio. Era anche esaminatore ai test per diventare Auror quando sono entrata al Ministero. Ora se non sbaglio, è a capo di una delle tante squadre Auror. Come mai deve vederlo?-

-Oh beh...  Abbiamo delle cose di cui parlare diciamo!- disse l’uomo alquanto restio a rivelare altro.

-Oh si certo. Mi scusi non sono affari miei. Sa tendo a fare domande indiscrete alle persone senza rendermene conto!- si scusò la ragazza capendo che non era il momento giusto per indagare.

-Non preoccuparti non importa. Piuttosto dimmi- continuò Abeforth guardandosi in torno come per cercare qualcuno – Dov’è finito l’altro?-

-L’altro?- disse Hermione che non capiva a chi si stesse riferendo.

-Si l’altro! Quando ti ho conosciuta eravate tu, Potter e quell’altro… il rosso! Che fine ha fatto?- terminò l’uomo.

Sentire pronunciare il cognome di Harry provocò un sussulto ad Hermione. Erano anni, infatti, che non lo sentiva proferire ad alta voce. La gente aveva smesso di parlare di lui dalla sua scomparsa e nessuno pronunciava più quel nome che per così tanto tempo era stato sulla bocca di tutti. Lei tuttavia non aveva smesso un solo giorno di pensarlo e di chiedersi dove fosse. Molti avevano detto che era morto ma erano tutte scemenze. Lei sapeva che era vivo. Se lo sentiva nella pelle.

-Oh sì, lei si riferisce a Ron! Beh dopo la guerra ha provato a diventare un Auror ma non ha passato i test di ammissione così ha intrapreso una carriera come giocatore di Quidditch. Se non sbaglio ora gioca in una squadra in Croazia.- Disse Hermione. Nel frattempo l’ascensore arrivò e tutti salirono in fretta per non perdere ulteriore tempo.

-Sai non mi sorprende che non sia diventato un Auror. Non mi sembrava sveglissimo e a differenza tua e di Potter non mi sembrava proprio tagliato per quel genere di situazioni in cui si rischia la vita. Mi è parso un bamboccio. Coraggioso certo, ma sempre un bamboccio.-

Quelle parole suscitarono una piccola risata in Hermione che però cercò di reprimerla. Nel frattempo l’ascensore era giunto al secondo livello.

-Beh questa è la mia fermata Granger! Stammi bene e alla prossima!- Disse l’anziano uomo ammiccando e dando una pacca sulla spalla alla ragazza per poi uscire in fretta dall’ascensore. Hermione per tutta risposta sorrise e fece un cenno con il capo.

 Era convinta che il vecchio Silente nascondesse qualcosa. Era il suo intuito a suggerirglielo e ormai aveva imparato a fidarsi del proprio istinto. Si conosceva bene e sapeva che ormai la sua curiosità aveva preso il sopravvento sulla ragione. Doveva scoprire perché era andato dagli Auror. Quel finesettimana sarebbe andata a fare compere con Luna a Hogsmeade. Ne avrebbe approfittato per fare una visita alla Testa di Porco e scoprire qualcosa in più. Sicuramente anche Luna l’avrebbe appoggiata conoscendola. Anche lei era una ragazza estremamente curiosa e intraprendente. Intanto l’ascensore arrivò al quarto livello.
Soddisfatta del suo piano, se così poteva chiamarlo, Hermione uscì dall’ascensore e si avviò verso il proprio ufficio.



 



 
Erano passati quattro giorni dalla visita che Abeforth aveva ricevuto al pub. Il giorno seguente si era subito mobilitato ed era andato a Nocturn Alley per parlare con i suoi contatti. Ma era stato un buco nell’acqua, nessuno sapeva nulla o se sapevano erano così spaventati da tacere e negare. Così il giorno seguente di buon mattino si era fiondato al Ministero per parlare con un vecchio amico e per fortuna questa volta era riuscito a trovare qualcosa. Ora aspettava solo che Lui si rimettesse in contatto.

Quella sera Abeforth se ne stava seduto sulla sua poltrona preferita a leggere un libro sorseggiando del Whisky Incendiario quando qualcosa, o meglio qualcuno, ruppe la serenità di quel momento.

-Una lettura interessante?- Disse una voce rompendo quel silenzio assoluto che si era creato nella stanza. L’udire all’improvviso una voce nella stanza fece sussultare il vecchio Silente. Alzò lo sguardo sull’uomo che era comparso al centro della stanza. Era ancora avvolto da del fumo nero che stava pian piano svanendo ed era vestito più o meno nello stesso modo di quando era piombato all’improvviso nel suo pub.

-Oh solo un vecchio libro babbano di mio fratello, adorava leggerli ma non ne capisco il motivo.- disse poggiando il libro sul tavolino vicino.- Comunque ti sembra questo il modo di presentarsi a casa d’altri? E come diavolo fai a non farti sentire quando arrivi? E cos’è tutto questo fumo?- disse Abeforth in parte irritato, in parte sorpreso.

 -Beh in questi anni ho imparato parecchie cose. Ti basti sapere questo.- disse l’uomo per chiudere l’argomento mentre si andava a sedere su un'altra poltrona presente nella stanza. L’anziano parve accettare la risposta. Non conveniva indagare oltre, non ancora almeno.

-Diamine dovrei metterti al collo un campanaccio come alle mucche così almeno ti sentirei arrivare!- disse il vecchio ridacchiando. -Posso offrirti qualcosa?-

-No grazie. Piuttosto... -continuò l’uomo. - So che ti sei dato da fare in questi giorni. Scoperto qualcosa?-

-Che fai mi sorvegli?-

-No ma ti ho visto entrare al Ministero. Ero nei dintorni per cercare una falla nella sicurezza ma non ho trovato ancora nulla.- terminò slacciandosi il mantello.

-Ci credo. Quel posto è diventato una fortezza.- disse amaramente il vecchio Silente.

-Comunque- proseguì poi.- Sarai felice di sapere che ho trovato qualcosa. A Nocturn Alley nessuno ha parlato. Non credo perché non fossero informati ma perché chiunque sia dietro a quel simbolo deve essere qualcuno di temibile e soprattutto qualcuno da non irritare. Così sono andato al Ministero e lì un mio vecchio amico e membro dell’Ordine mi ha dato qualcosa su cui potremmo lavorare. Quando gli ho mostrato il simbolo mi ha riferito che circa un anno fa, quindi molto prima del tuo episodio con quei mangiamorte, una squadra di Auror sulle tracce di un mangiamorte ritrovarono quest’ultimo e tutta la sua famiglia sterminati in una casa in un villaggio poco fuori Manchester. Quando arrivarono, trovarono il mangiamorte in fin di vita ma ancora in grado di parlare. Sapevano di non poterlo salvare, le ferite erano troppo gravi, così gli fecero bere del Veritaserum per riuscire almeno ad ottenere informazioni. L’uomo prese la bacchetta e disegnò, con le poche forze che gli restavano, questo simbolo sul muro in modo che gli Auror lo vedessero. Dopo di che disse “L’ombra sta per risorgere. Necros spezzerà il sigillo. Scappate! Scappate!”. Dopo aver detto questo, morì. - Aberforth terminò il racconto e trangugiò tutto il contenuto del bicchiere in un solo colpo.

- Necros spezzerà il sigillo.- disse l’uomo più giovane.- Se non sbaglio Necros in greco antico vuol dire “morte”. Deve essere un tipetto simpatico e allegro questo tizio. L’anima della festa! Disse con ironia.- L’Ombra. Gli Auror hanno scoperto qualcosa su questa fantomatica Ombra?-

-No, non hanno cavato un ragno dal buco! Non hanno trovato nulla né su Necros né sull’Ombra. Hanno archiviato l’indagine come caso irrisolto e dicendo che quelli non erano niente di più che i deliri di un uomo in fin di vita.-

-L’inettitudine degli Auror non è cambiata durante questo mio periodo di assenza. Comunque almeno abbiamo qualcosa ora. Sarà anche poco ma almeno abbiamo qualcosa in più su cui fare ricerche che non sia solo un simbolo. Comunque ora anche il nostro nemico probabilmente saprà che siamo sulle sue tracce. Se è così potente, dubito che gli sfuggirà il fatto che qualcuno si è messo a fare domande.-

-Per chi mi hai preso ragazzo? Credi che sia così sciocco da lasciare tracce? Ho oblivato tutti quelli con cui ho parlato. Sia i miei contatti a Nocturn Alley sia il mio amico al Ministero. Nessuno sa nulla di noi e di quello che facciamo. Sono un tipo cauto io! Ci tengo alla pellaccia!-

-Ottima mossa. Questo allora ci pone in leggero vantaggio direi. Il nemico non sa ancora di noi e che indaghiamo. Bene!- disse soddisfatto l’uomo.- Ora però dobbiamo trovare qualcosa di concreto. E il primo posto dove andrò a cercare è Hogwarts!- terminò deciso.

-Sembri piuttosto convinto. Hai già un’idea su come farai ad entrare? Ti ricordo che i passaggi segreti che conducevano al castello sono stati chiusi durante la guerra e da allora non li hanno riaperti per evitare altre intrusioni.-

-Si certo. Ho studiato la cosa. La McGranitt non è a scuola. Quest’anno si tiene di nuovo il Torneo Tre Maghi. Questa volta si svolgerà a Durmstrang e lei insieme ad una delegazione composta da studenti del sesto e settimo anno è partita la scorsa settimana. Il fatto che la preside e buona parte degli studenti più grandi non si trovi nell’edificio farà si che la sorveglianza sia meno rigida. Ho un piano per entrare ma potrebbe miseramente fallire ancora prima di iniziare se venisse a mancare l’elemento fondamentale.-

-Di cosa parli? Qual è questo elemento fondamentale?- chiese l’anziano incuriosito.

Il giovane parve esitare. Stava chiaramente per fare qualcosa che non avrebbe voluto. Poi prese fiato e urlò.

-Kreacher!!-



 
Spazio dell'autore: Buonsalve di nuovo a tutti! Questo capitolo finisce così. Lasciandovi nella suspance! Spero che la storia vi piaccia e aspetto con ansia il vostro parere! Il prossimo capitolo arriverà a breve. O domani o lunedì! Fino ad allora un saluto a tutti!

 
  
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